«Next Appennino, scommessa vinta:
ora finanziare altri mille progetti
con le risorse del Pnrr»

FONDI - Il commento sindaco di Treia Franco Capponi, membro della cabina di regia sisma Centro Italia per Anci Marche: «Occorre un ultimo sforzo finanziario (circa 600 milioni) per far “vincere tutti” e rilanciare un modello di sviluppo unico e irripetibile, esempio per tutta l’area appenninica italiana»

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Sindaco-Franco-Capponi

Franco Capponi

«L’iniziativa del Governo Draghi con le risorse del Piano nazionale complementare stanziate con la legge 101 del 2021, il lavoro della Cabina di coordinamento prima guidata dal commissario Legnini ed ora dal commissario Castelli, con il supporto delle quattro regioni e dei rappresentanti regionali dell’Anci dell’Italia centrale è stato un successo».

A dirlo il sindaco di Treia Franco Capponi, anche membro della cabina di regia sisma Centro Italia per Anci Marche, che apprezza il lavoro svolto fin qui per rilanciare il territorio dopo il terremoto del 2016. «La zona colpita dal sisma, soprattutto della nostra regione, ha dimostrato di avere una grande capacità progettuale che unita alla volontà di innovazione e resilienza sia delle imprese locali ma, ancora più importante, di molte imprese provenienti da fuori regione che vogliono investire nei nostri territori ci fa guardare avanti con fiducia – spiega il primo cittadino -. La qualità progettuale del sistema delle imprese e degli enti locali dell’area cratere ci ha fatto vincere una sfida non semplice, quella del Pnc al Pnrr delle aree colpite dai sismi del 2009 e 2016 nel Centro Italia (soprattutto nell’area dell’Appennino Centrale). Ora occorre un ultimo sforzo finanziario (circa 600 milioni) per far “vincere tutti” e rilanciare un modello di sviluppo unico e irripetibile, esempio per tutta l’area appenninica italiana (ancora ci sono tre bandi che riguardano i grandi investimenti di grandi e medie imprese, dove le graduatorie non sono state chiuse).

L’approvazione delle prime graduatorie dei bandi della linea B di Next Appennino che sbloccano risorse per circa 300 milioni di euro distribuite su quasi 1300 progetti, insieme all’avvio dei cantieri dei progetti di rigenerazione urbana per circa un miliardo di euro della linea A, «confermano che la “messa a terra” dei fondi del Piano complementare sisma del Pnrr è stato un successo – prosegue Franco Capponi -. Si tratta di una notizia che ci racconta di una parte d’Italia, quella dei crateri dei terremoti 2009 e 2016, che, in controtendenza con quanto sta avvenendo sul Pnrr a livello nazionale, dimostra di possedere capacità amministrative e imprenditoriali coerenti con le esigenze di innovazione tecnologica e transizione ecologica richiesti dal Pnrr.

Quando a breve saranno completate tutte le graduatorie, insieme agli altri investimenti già definiti, nei comuni dei due crateri 2009-2016 si realizzeranno investimenti per 1 miliardo e 780 milioni di euro, una cifra che rapportata alla realtà economica e sociale interessata, dimostra la straordinaria capacità progettuale, gestionale e amministrativa di questi territori. Le uniche criticità ora palesate derivano dal fatto che per alcune graduatorie, le risorse a disposizione sono insufficienti a coprire e finanziare tutti i progetti validi che hanno superato l’esame dei due soggetti attuari (Invitalia e Union camere) – aggiunge il membro della cabina di regia sisma Centro Italia per Anci Marche -. Sulle misure riservate alle imprese (Sviluppo e innovazione) le risorse mancanti, come quelle relative all’importante iniziativa riservata ai partenariati pubblico-privato le risorse hanno coperto a malapena solo un quarto delle richieste e sarà importante che tutti si adoperino (Governo, Regioni, Anci e struttura commissariale guidata dal senatore Castelli)».

Il programma Next Appennino rientra nei parametri richiesti dal Pnrr essendo finanziato dal Piano nazionale complementare, «quindi tutti i progetti presentati, sia quelli finanziati che quelli non finanziati ma ammissibili, hanno tutte le caratteristiche per poter accedere alle risorse del Pnrr, con il valore aggiunto non trascurabile che hanno la garanzia di essere immediatamente cantierabili e possono essere completati nei tempi previsti – dice ancora Franco Capponi -. Quindi, se dal Governo (ministro Fitto) stanno ricercando progetti cantierabili in sostituzione di alcuni progetti ipotizzati ma non realizzabili nelle tempistiche previste dalla UE (ultimazione dei lavori 2026) e dato che i progetti di Next Appennino ammissibili sono stati già verificati dai soggetti attuatori Invitalia e Unioncamere e dalla struttura commissariale come rispondenti a tutte le garanzie richieste dal Pnrr, le imprese e i comuni dell’area dei crateri dei sismi 2009 e 2016 sono i candidati naturali per essere finanziati con le risorse del Pnrr da riallocare. Nei prossimi giorni, attraverso Anci nazionale e le Associazioni rappresentative delle oltre mille imprese ancora non finanziate, chiederemo un incontro al ministro Fitto e al commissario Castelli per proporre l’ammissione a finanziamento di tutti i progetti di Next Appennino».

Il sindaco di Treia si rivolge infine direttamente al governo Meloni: «Se si impegnerà nella ricerca delle risorse mancanti potremmo affermare che le tre parole chiave “ricostruire, rigenerare, neo-popolare” del programma Next Appennino possono essere un obiettivo alla nostra portata e cosi ottenere un primo risultato importante per il futuro dell’Appennino centrale impegnato a misurarsi con l’urgenza e la necessità di una rigenerazione territoriale capace di dare senso e orizzonte economico, sociale e culturale alla ricostruzione – conclude Capponi -. La promozione del progetto “Next Appennino” ha certificato il grande merito del finanziamento e delle strategie messe in campo dal commissario Legnini con la collaborazione delle quattro regioni e dell’Anci prima, e ora del commissario Castelli per aver condotto la valutazione e il finanziamento dei primi 1.300 progetti di Next Appennino, anche grazie al lavoro della struttura commissariale, di Invitalia e Unioncamere. La richiesta di un ulteriore sostegno finanziario (circa 600 milioni per finanziare tutte le imprese e gli enti locali che hanno progetti validi) del governo e del dicastero guidato dal ministro Raffaele Fitto (ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr) potrà dirci, oltre al risultato straordinario di partecipazione dei territori alle linee di sviluppo tracciate dalla cabina di regia sisma Centro Italia, se la sfida del Pnrr può essere vinta a partire dai territori, anche di quelli economicamente e socialmente più fragili come quelli del nostro Appennino centrale».

 

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