di Luca Patrassi
“I progetti più pazzi del Pnrr”: ci manca solo la registrazione di un copyright e la serie è pronta. Da alcuni giorni diversi media nazionali hanno aperto un filone legato a classifiche dei piani reputati più inutili che sarebbero sostenuti in giro per il Paese con i fondi del Pnrr. Macerata – sempre secondo questi media – sarebbe una delle maggiori interpreti su scala nazionale di questi progetti assurdi ed inutili. I più gettonati e citati in negativo sono l’intervento per la realizzazione dell’ormai da noi famosa pista da sci in materiale sintetico a Fontescodella (Macerata) e “la spolveratura e il restauro di libri antichi” a San Ginesio. C’era anche stato un accenno al numero reputato eccessivo di progetti presentati dal Comune di Bolognola. Su questo ultimo versante, la sindaca di Bolognola ha già risposto spiegando ragioni ed obiettivi del Comune (leggi l’articolo).
Un esempio di pista da sci in sintetico
Si parte dalla pista da sci a Macerata del costo di alcune centinaia di migliaia di euro, non due milioni come da qualcuno indicato.
Il piano di Macerata è finito nella top five nazionale senza specificare troppo i motivi: forse suona strana la realizzazione di una pista da sci per allenarsi a Macerata.
Città, che ha molti praticanti del settore, almeno un centinaio di baby-tesserati che vanno in giro per l’Italia per allenarsi anche d’estate, diversi sci-club e tra questi lo Sci Cai con una storia antica. Si contestano i duecentomila euro circa per lo sci, ma non – per esempio – i sette milioni per la palestra della scherma a Piediripa (leggi l’articolo) è ai primi passi o i 4,4 milioni per restaurare lo stadio Helvia Recina, con tanto di oltre 4mila poltroncine ed altri interventi per renderlo omologabile per le partite di B, un campionato che in secolo di storia della Maceratese non si è visto una sola volta ed attualmente non è ipotizzabile. Però la polemica monta su scala nazionale e, secondo fonti autorevoli, la tensione è alta anche all’interno della giunta comunale per effetto di visioni molto diverse tra i sostenitori dei vari progetti. L’assessore Silvano Iommi rimane sulle sue posizioni dopo aver raccolto in giro per la città e presentato in tempo utile diversi piani che sono arrivati ai vertici delle varie graduatorie nazionali (tra questi quello dell’area di Fontescodella) mentre l’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori sembra più legato al versante edilizio.
San Ginesio
Mentre a Macerata ci si prepara allo scontro finale in giunta – si parte dalla pista da sci, si passa per il parcheggio di Rampa Zara e si arriva ai candidati sindaco per il prossimo turno elettorale – a San Ginesio la storia dei libri da spolverare appare una fake, degna forse di chi deve aver abbinato il titolo del progetto ai ricambi cattura-polvere che si vendono a qualche euro nei supermercati. I centomila euro per “i libri da spolverare” a San Ginesio appaiono in effetti un pesce di aprile arrivato in ritardo. Di vero c’è soltanto che il Comune di San Ginesio ha presentato, per accedere ai fondi del Pnrr. un progetto per il restauro di diverse centinaia di libri antichi custoditi nella biblioteca intitolata a Scipione Gentili. Come spiega l’ingegnera Eleonora Carducci, funzionaria dell’Ufficio tecnico guidato dall’architetto Isabella Tonnarelli, si tratta di un «progetto per valorizzare una parte della biblioteca comunale, con il restauro di centinaia di volumi dei Seicento e del ‘700, di altri ancora più antichi e di pergamene. Un intervento complesso – la spolveratura incide per seimila euro -per il restauro di un bene vincolato, il progetto ha il parere positivo ed è seguito dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica delle Marche».
Libri antichi
Il dettaglio degli interventi è contenuto nella lettera di presentazione del progetto inviata dal sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco: si tratta di 5842 euro per la “spolveratura” di 779 seicentine (nel dettaglio si tratta di 250mila fogli), di interventi di restauro e legatura sulle stesse seicentine per 42mila euro (54 euro ogni seicentina), di cartellone di protezione con trascrizione inventario per 1947 euro, del restauro di 13 volumi manoscritti, 5900 fogli, per 23600 euro, di legature e nuove copertine in pergamena per 8450 euro. Il totale porta 81.906 euro, con l’Iva ci si avvicina ai famosi centomila euro che secondo alcuni media servirebbero per spolverare i libri, magari alla stregua di un soprammobile. Quanto al significato del termine depolveratura nel caso dei libri, a San Ginesio, come altrove, i tecnici di settore spiegano che si tratta di «attività svolta da tecnici specializzati o da restauratori volta alla rimozione delle sostanze nocive annidate nelle polveri nel rispetto della fragilità del materiale cartaceo». Fortunatamente siamo a San Ginesio, patria di Alberico Gentili e del diritto internazionale, e la conservazione del patrimonio anche librario è vista nel senso giusto, non a rovescio.
(Ascolta la notizia in podcast)
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Anche un giro di briscola non scherza!
A fronte di tutti questi soldi che vengono distribuiti alle scuole, agli enti locali e stato , per capire se vengono spesi con criterio e progettualità, penso sia indispensabile chiedersi da oggi in poi: Cosa sta migliorando nella nostra vita? Quale aspetto? La risposta sarà indice di valutazione della politica italiana e della vicinanza al cittadino
Mo siamo contenti?
Sassotetto a Macerata? Si ma di plastica
Hollywood a villa buonaccorsi, non se ne sono accorti?
Non poveri noi, ma poveri i nostri figli che saranno tartassati per ripagare i debiti di questi soldi sperperati....
Scuole e sanità il nulla !!!
Strade, Infrastrutture ,ospedali ,servizi, nulla di tutto ciò..soldi bruciati prima di arrivare
vogliamo strade e marciapiedi asfaltati, che nè facciamo della pista da sci e pure finta
Che vergogna
Un pò d'asfalto nuovo no eh???
Piccola postilla: la Maceratese sì che ha visto la serie B nella sua storia. 1940/41, dopo aver vinto il campionato di C ed avendo chiuso il girone di playoff al secondo posto (dietro il Vicenza, davanti a Mater Roma e Varese). Quel campionato vide la Maceratese ottenere alcuni scalpi prestigiosi (Udinese battuta 5-3, Pro Vercelli superata 2-1 e con identico risultato regolata l'Hellas Verona...). Consiglio "C'era una volta la Maceratese" a cura di Glauco Giglioni, nel volume 3 è ripercorsa anche questa stagione
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La colpa, una volta tanto, è dell’Europa. Come di fa a finanziare progetti simili? Digitalizzazione e transizione verde, questi dovevano essere i progetti dell’intera Italia, non piste da sci di plastica o restauri di stadi (a Macerata abbiamo uno stadio? Di sicuro abbiamo senso dell’umorismo).
Fontescodella viene considerata città. Questo la dice lunga sulla veridicità di quell’elenco. Come dice il fisico e noto divulgatore scientifico Carlo Rovelli, ‘la realtà non è come ci appare’.
Una domanda:questi soldi del pnrr è l’Europa che te li danno per forza o è lo stato italiano che li richiede? Perché leggo che la colpa è dell’Europa che finanziano questi soldini….insomma ora è sempre colpa di qualcun’altro di quelli di prima dell’Europa mai di quelli che ci governano ora…siccome ora non si possono criticare costoro e allora per ogni cosa sbagliata la colpa è sempre di qualcun’altro…vi voglio ricordare che 15 regioni italiane sono guidate dal centrodestra con larga maggioranza e i progetti per richiedere i fondi del pnrr sono loro che li fanno no chi non c’è più….”MODELLO MARCHIGIANO”
Acquistiamo tante armi e munizioni: ci serviranno. Per la felicità dell’Europa.
Per il rinnovo degli acquedotti niente? Nessun progetto? Forse perché gli acquedotti stanno sotto terra, non si vedono e quindi poi non portano voti.
Il paese delle contraddizioni…ci sono i soldi per una pista da sci in mezzo a un campo…ma non ci sono per pagare un infermiere in più al pronto soccorso nel caso ti fratturi una gamba sciando!
spolverano libri a Sanginesio e sono ancora con la città puntellata dal terremoto???