Lievitano i costi di ricostruzione:
per il municipio non 10, ma 20 milioni

CAMERINO - I numeri forniti durante il Consiglio di ieri, quando il sindaco Lucarelli ha risposto alle interrogazioni della minoranza. Raddoppiato anche il costo per realizzare il terminal bus ed il sottopasso a Madonna Delle Carceri e mancano i soldi per le due vie di fuga ipotizzate per il centro. Il primo cittadino: «Ad oggi nessuna opera pubblica ricompresa nei piani attuativi ha i fondi per essere realizzata»

- caricamento letture

DSC_0234-e1672253771418-650x553

Il palazzo comunale

di Monia Orazi

Lievitano da 10 milioni e 200mila euro a 21 milioni e 600mila euro i costi per ristrutturare il palazzo comunale di Camerino sulla base del progetto di fattibilità tecnica ed economica arrivano in Comune. Non è ancora sicuro che il palazzo ex Banca Marche in via Favorino potrà ospitare la biblioteca Valentiniana, sarà verificato con la redazione del progetto di fattibilità tecnica. E’ raddoppiato anche il costo per realizzare il terminal bus ed il sottopasso a Madonna Delle Carceri da un milione e 700mila euro a 3 milioni e 190mila euro, per cui l’amministrazione Lucarelli ha iniziato ad interloquire con la Protezione civile nazionale che finanzia l’opera.

SAE-CAMERINO-13-650x366

Area Sae di Vallicelle con l’elettrodotto

Mancano sette milioni di euro per l’interramento dell’elettrodotto a Vallicelle, propedeutico alla ricostruzione della zona come previsto nel piano attuativo proposto dal gruppo Karrer, ma in questo caso dovrebbe essere il sub commissario alla ricostruzione Gianluca Loffredo a metterci una pezza, con un’ordinanza speciale che dovrebbe essere approvata il prossimo febbraio. Per i piani attuativi di Nibbiano ed Arnano serviranno ulteriori approfondimenti geologici, il cui incarico sarà dato dall’ufficio speciale ricostruzione. Non ci sono soldi nemmeno per le due vie di fuga ipotizzate per il centro storico, quella di Santa Maria in via e quella del Pincetto, per cui manca la copertura finanziaria per realizzarle. A dare tutte queste notizie, insieme a quella che per risparmiare circa 70mila euro saranno abbandonati i sacchetti per la raccolta differenziata con il microchip, è stato il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, durante il consiglio comunale che si è tenuto ieri sera, dando il via libera ai soli piani attuativi di Calcina e Piegusciano, due delle frazioni perimetrate, ma per l’approvazione definitiva occorrerà attendere la conferenza permanente.

Camerino-terremoto-2020-centro-storico1-650x488

Scorcio del centro storico di Camerino

L’occasione di parlare di ricostruzione l’ha data il consigliere di opposizione Luca Marassi del gruppo RipartiAmo, che ha interrogato la giunta su tre temi: a che punto sono le opere pubbliche ricomprese nell’ordinanza speciale, a che punto sono i piani attuativi e a che punto è il piano di sviluppo socio economico, commissionato ad Unicam, per aggiornare il programma straordinario di ricostruzione, prevedendo interventi sul tessuto economico e sociale. A rispondere a tutte e tre è stato il sindaco Roberto Lucarelli, che ha sottolineato come in sei mesi di amministrazione siano state indette procedure di gara o affidamenti diretti per 5 milioni e 130mila euro, eseguiti progetti e bandi per 30 milioni di euro.

Per il palazzo comunale è stato fatto presente a Legnini che mancano 10 milioni e 400mila euro, se non ci saranno i fondi, si effettuerà lo stralcio del teatro Marchetti, che sarà il primo ad essere ricostruito. Per il parcheggio meccanizzato si è in attesa della risposta dell’Usr sull’adeguamento del costo ai nuovi prezzi. Stanno per essere affidati i lavori di demolizione dell’ex scuola Betti, i cui costi sono aumentati di mezzo milione di euro. Al via la progettazione per il recupero dell’ex convento della Rocca del Borgia e dell’ex palazzo Banca Marche. Per il tempio dell’Annunziata manca il sopralluogo archeologico, pronto solo il progetto di fattibilità tecnica ed economica.

DSC_0327-432x650

ex Pincetto

Per l’ex albergo San Paolo si è in attesa di adeguare i costi del progetto esecutivo ai nuovi prezzi. I lavori al fosso dello Scarico dovrebbero terminare entro metà 2023, ora sono fermi perché è in corso la perizia di variante al progetto originale. Lucarelli ha anche evidenziato i ritardi della ricostruzione delle opere pubbliche, rispetto al cronoprogramma previsto dall’ordinanza speciale, alla data del 29 gennaio 2021, ultimo giorno della precedente amministrazione guidata da Sandro Sborgia: 3 mesi per il palazzo comunale, 5 mesi e mezzo demolizione tribunale, 8 mesi Rocca del Borgia e altro: «Non c’è un euro per i piani attuativi, per Vallicelle c’è una visione futuristica che non ha tenuto conto dei costi di delocalizzazione nell’area del Comune e gli accolli richiesti ai cittadini. Per le due vie di fuga al Pincetto ed a Santa Maria in via non ci sono fondi, restano previsioni di piano. Faremo un sopralluogo con Legnini ad anno nuovo, se non sarà finanziata resterà una via poco più che pedonale. Ad oggi nessuna opera pubblica ricompresa nei piani attuativi ha i fondi per essere realizzata. Castelsantangelo sul Nera, a due anni dall’approvazione deve ancora vedersi finanziare il primo piano attuativo, che è un atto dovuto dalla struttura commissariale ai sensi dell’ordinanza 39. Riguardo al piano di sviluppo socio economico, Comune, Diocesi ed Università, devono collaborare riguardo alla visione della Camerino del futuro, che parte da una visione a tre».

DSC_0320-432x650

Particolare del centro di Camerino

Il consigliere Marassi si è detto non soddisfatto delle risposte: «Dopo un anno dalla fine dell’amministrazione Sborgia ed il commissariamento diverse opere sono ferme e non vediamo le cose andare avanti, ad oggi le opere pubbliche sono ancora molto indietro rispetto a quello che poteva essere». Botta e risposta tra maggioranza ed opposizione al momento di approvare la seconda variazione al bilancio di previsione: per RipartiAmo sono stati cancellati i servizi di assistenza ai bambini sullo scuolabus, per pagare con 30mila euro l’opera lirica “Delitto all’isola delle capre”, che a loro dire avrebbe avuto scarso successo.  Per la maggioranza si è trattata di un polemica creata ad arte: il vicesindaco Antonella Nalli che ha spiegato come l’assistenza sullo scuolabus sia sempre la stessa degli anni precedenti, ad essere cancellati sono stati i fondi per l’assistenza Covid, non usati nel 2022, perché non è più richiesto il distanziamento sociale sui pulmini.

 

Articoli correlati


 



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page
Podcast
Vedi tutti gli eventi


Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Matteo Zallocco Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X