Guido Castelli
di Luca Capponi
Al termine di una giornata a dir poco “movimentata”, non priva di polemiche ma anche di tanti messaggi di incoraggiamento, sono arrivate le prime parole del senatore di FdI Guido Castelli, dopo l’investitura da commissario straordinario alla Ricostruzione.
«Ringrazio il presidente del Consiglio Giorgia Meloni per la fiducia accordatami – ha detto Castelli nella tarda serata di ieri – Il mio pensiero, in questo momento, va ai terremotati ed in particolare ai molti che ancora vivono nei moduli Sae. Ero sindaco il 24 agosto 2016 quando le terra cominciò a tremare e non posso, in un giorno come questo, non tornare con la memoria a quella tragica sequenza sismica che devastò l’Appennino centrale».
Oltre ad avere affrontato l’imminenza del terremoto del 2016/2017 nelle vesti di primo cittadino delle cento torri, Castelli arriva da due anni in cui ha ricoperto la carica di assessore regionale con delega proprio alla Ricostruzione. Conosce dunque molto bene dinamiche e meccanismi della grande macchina che sta provando a restituire futuro al centro Italia. La nomina, dopo la firma del Dpcm da parte del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è stata accolta con favore nelle “sue” Marche, la regione, vale la pena di ricordarlo, che ha riportato più danni. Entusiasti della nomina soprattuto gli esponenti del centrodestra, mentre qualche nota polemica è arrivata dal centrosinistra, in particolare dal Pd. I dem hanno infatti considerato un errore il cambio in corsa con Giovanni Legnini, chiedendo anche a Castelli di lasciare la carica di senatore.
«La ricostruzione richiede un grande gioco di squadra e, in questo senso, sarà decisiva la massima collaborazione con i governatori Acquaroli, Marsilio e Tesei (Marche, Abruzzo e Umbria, ndr) che ringrazio per il sostegno e con i sindaci del cratere di cui, per esperienza diretta e concreta, conosco l’impegno quotidiano – ha aggiunto Castelli -. Un ringraziamento mi preme rivolgerlo ai tecnici impegnati nella ricostruzione e, infine, al commissario Legnini, con il quale ho collaborato negli ultimi due anni come membro della cabina di coordinamento sisma».
Un pensiero che apre il cuore alla... Speranza ma sicuramente il sen. saprà che altri quattrocommissari prima di lui avevano aperto il cuore ai terremotati, lasciandoli in braghe di tela. L'unico che veramente aveva funzionato per non sbagliarsi e stato liquidato. povera gente.
Basta promesse parlano solo i fatti e si fanno in silenzio fare quello che c'è da fare con serietà e onestà sapendo che la popolazione è in sofferenza . Ci rendiamo conto che ci vogliono migliaia di euro però questo è un investimento primario rispetto a tutti gli altri investimenti regionali basta sprecare denaro pubblico che lo recuperate con altre tasse . I soldi non ci sono si fa tutto a debito pubblico è ora di cambiare strada ricordatevi delle vostre nonne che risparmiavano e lasciavano i soldi ai nipoti. Precedenza all'emergenza poi le altre opere con i soldi non con altri debiti. Allora che cambiamento è se fate quello che ha fatto la sinistra per decenni senza concludere niente e aumentare il debito pubblico all'infinito di Giacomo Leopardi amen. In bocca al lupo
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Bisognerebbe accelerare alla ricostruzione, xche’ i terremotati non c’e’ la fanno piu’ a rimanere nelle casette.
Un discorso nuovo come presentazione no tutti le stesse parole “il mio pensiero va ai terremotati” poi glielamettono in quel posto…brava gente non sanno fare nemmeno una presentazione diversa un bel segno non è
Che il cognome sia azzeccato non ci piove.
Forse per una semplice ricostruzione anche troppo.
La Meloni avrà pensato che i Legnini sono stati utili quando si dovevavo costruire le casette ed ora, che c’è da ricostruire per davvero, occorresse qualcosa di più grande e solido.
Basta che non abbia esagerato, un Palazzi ad esempio secondo me poteva bastare.
Speriamo, almeno, che non siano i soliti ” Castelli in aria”.
Non posso non tornare con la memoria di quanto è bello accumulare cariche remunerate.
E bla bla bla bla… applausi scroscianti per il discorsone..
Vedremo se seguiranno fatti concreti..
“Il mio pensiero va ai terremotati”. Perché, se no?
Caro Guido mi permetto di scrivertelo anche qui pubblicamente: come già ti ho specificato diverse volte le imprese sono quasi tutte ferme per il blocco pressochè integrale del mercato dei bonus edilizi, non è solo un problema finanziario ed economico, ma sta per diventare anche una questione assai rilevante sotto l’aspetto tributario. Le imprese che hanno concesso sconti in fattura per somme rilevanti ai propri clienti confidavano in uno smobilizzo di questi crediti, attraverso una cessione al sistema finanziario che gli avrebbe garantito, pur lasciando sul campo una quota di oneri, il rientro. Gli operatori meno strutturati si trovano con crediti di gran lunga superiori alla propria capienza di imposte annua, che nessuno sembra disposto a comprare. Quindi in tanti casi si assiste all’abbandono dei cantieri , perchè senza liquidità non si pagano fornitori ed operai. Purtroppo sono passati troppi anni ed i prezzi oramai sono alle stelle, quindi la copertura del Superbonus è indispensabile…Poi, ci sono i problemi di interpretazione delle norme da parte degli uffici ricostruzione delle Marche, Umbria e Lazio, dove ognuno la pensa in modo diverso e vengono applicate la maggiorazioni in vario modo, a seconda di chi vede la pratica.. Questi sono in sintesi i problemi attuali che fanno permanere questo stato di immobilizzo della ricostruzione privata, il lavoro è tanto e senza che ti aggiungo altro sai bene che se non riuscirai a dare queste risposte l’incarico sarà un boomerang.. vedi un pò.. ciao
– 1° legge universale del “Modello Marchigiano”: se qualcosa va male è sempre colpa degli altri e/o di chi c’era prima
– principio fondamentale del “Modello Marchigiano”: allontanare sistematicamente chi sta lavorando bene
– teorema fondamentale della “moltiplicazione della poltrona”: se ho una poltrona allora perché non posso averne due (così raddoppio lo stipendio)?