Il sindaco Franco Capponi
Rincari e crisi, a Treia il Comune va in aiuto dei cittadini più in difficoltà attraverso l’erogazione di contributi nei confronti di coloro che abbiano sostenuto un canone di locazione eccessivamente oneroso rispetto alla capacità economica familiare nel 2022. Il fondo è pensato per chi alla data di presentazione della domanda sia in possesso della residenza anagrafica e di un regolare contratto di locazione dell’alloggio per il quale si chiede il contributo nel Comune di Treia (vengono presi in considerazione anche i contratti di locazione precedenti, sempre riferiti all’anno 2022, purché continuativi e sia attestata la residenza nell’immobile). Il bando è disponibile sul sito del Comune https://www.comune.treia.mc.it/wp-content/blogs.dir/16/files/Bando-2022.pdf.
Non solo. Come anticipato nei mesi scorsi, per favorire e sostenere l’apertura di attività commerciali nel centro storico, il Comune ha pensato di erogare dei contributi straordinari per il pagamento della locazione per le attività del centro. «In tal modo viene perseguito lo scopo di attrarre nel centro storico nuove imprese capaci di incentivare il rilancio commerciale e turistico del capoluogo – spiega il sindaco Franco Capponi – L’obiettivo è, infatti quello di supportare lo sviluppo e la riqualificazione del tessuto commerciale e artigianale cittadino nonché quello relativo alle attività di associazioni ed enti del terzo settore aiutandoli nel pagamento del canone di affitto che grava su di loro. Naturalmente l’intento è quello di avviare, in questo modo, un’inversione di tendenza che veda rivitalizzarsi il centro storico cittadino, in maniera da ingenerare un meccanismo di causa-effetto che parta dalla presenza di nuove attività in grado di attrarre un maggior numero di presenze e che siano da stimolo ad altri imprenditori in grado di proporre ulteriori iniziative economiche». Il contributo pari al 50 per cento del canone pagato verrà riconosciuto per 3 anni a partire dalla data di ammissione al beneficio.
Sempre troppo tardi gli aiuti a parole x le piccole imprese commerciali dei centri storici. Se ne parla sempre quando tutti hanno già chiuso. Sono 7 anni che soffriamo prima il terremoto poi il covid ed ora la crisi energetica. Bisogna essere visionari prima e non dopo le chiusure. Buona giornata
Buona idea
E' quattr anni che se va rvennenne ssa cazxata!....ma non lo vede che non funziona????? Le cose o le fai o non le fai.....
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La stampa addomesticata vicino al Primo Cittadino (si fa per dire) continua ad alimentare la cassa di risonanza protesa a far splendere di luce riflessa (non si comprende da chi) un’amministrazione solo in cerca di pubblicità fuorviante e gratuita.
Sono anni che Treia subisce una chiara tendenza alla desertificazione con scuole, banche, supermercati, bar ed esercizi commerciali che vengono indotti ad abbandonare il centro storico, con una chiara tendenza dell’Amministrazione a sviluppare attività fuori porta.
Le attivita’ commerciali nel centro storico non si favoriscono nel contribuire al 50% il sostenimento di canoni di affitto tra l’altro non regolamentati … si favoriscono nello sviluppare la domanda e quindi l’assidua frequentazione di potenziali fruitori dei servizi commerciali che si desiderano sviluppare.
Come?
Ad esempio:
1) ampliando il locale albergo che non riesce neppure ad accogliere i passeggeri di un Pullman Turistico (magari anche sviluppando da parte dell’Hotel Grimaldi delle camere diffuse nelle proprie vicinanze). Ove la capacità ricettiva dell’unico Albergo in centro storico venisse ampliata, allora Pullman regolari affluirebbero a Treia con un impulso significativo a possibili consumi;
2) cercando di riaprire la scuola di Via Lanzi (e quindi il passaggio degli accompagnatori degli studenti) visto che nel palazzo dove solo la scuola e’ divenuta inagibile, famiglie, esercizi commerciali, associazioni e addirittura una palestra regolarmente frequentata dagli studenti dislocati altrove, convivono quotidianamente;
3) la riapertura della Banca in Centro Storico potrebbe essere alimentata dal sostegno del comune che vi concentrerebbe tutte le proprie attività di tesoreria, alimentando quindi quegli avventori che oggi sono costretti a migrare verso altre banche e Comuni;
4) Concentrare nella Piazza Centrale tutte le attivita’ del mercato settimanale, con un chiaro incentivo dei passanti a fruire di quegli esercizi oggi denigrati dagli avventori delle bancarelle fuorimura;
5) estendere l’orario di apertura al pubblico degli Uffici comunali oggi addirittura chiusi il lunedì’ (! La casa dei cittadini non può’ essere chiusa un giorno alla settimana …. Anzi….) con conseguente possibile maggiore transito;
6)sviluppare sessioni di ascolto dei cittadini ( oggi assolutamente inesistenti) da parte di un’amministrazione incurante degli interessi e necessità’ di coloro – i cittadini – dai quali l’Amministrazione dovrebbe dipendere … e non il contrario…
7) altre iniziative che il lettore sarà benvenuto ad aggiungere;
Ecco il mio pensiero sulle iniziative riproposte da anni dall’Amministrazione e mai accolte … che sia quindi un’Amministrazione ritenuta dai più “de coccio” per allinearmi a tante convinzioni locali?
Chissà!…