«Caro energia e manodopera le priorità,
non flat tax e prepensionamenti»
Da Confindustria l’appello al governo

MACERATA - Dopo il consiglio generale, il presidente Sauro Grimaldi si associa alle parole dell'omologo nazionale Carlo Bonomi e chiede misure urgenti per le imprese

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Sauro Grimaldi, presidente Confindustria Macerata

«Difficoltà a reperire manodopera e costo dell’energia, queste le preoccupazioni degli imprenditori, se viene meno l’impresa crolla l’economia, ad oggi impossibile qualsiasi programmazione». Il presidente di Confindustria Macerata Sauro Grimaldi interviene per un’analisi sullo stato delle imprese dopo le dichiarazioni del presidente nazionale Carlo Bonomi che ha richiesto uno scostamento di bilancio per coprire i costi delle bollette.

«Ho partecipato al consiglio generale – riferisce Grimaldi – e tutti noi ci siamo confrontati, e trovati in perfetto accordo, rispetto a queste problematiche ed ai provvedimenti da chiedere al Governo, che non sono più procrastinabili. E’ indispensabile avere l’energia a prezzi normali, inoltre registriamo da parte delle aziende, di diversi settori merceologici, la difficoltà nel reperire manodopera. E’ l’industria fa ruotare l’economia, se viene meno l’impresa crolla tutto il sistema su cui poggia. Di fatto oggi per noi imprenditori, che ci basiamo su indicatori e prospettive, è impossibile, tenuto conto che non c’è nessuna certezza riguardo alle poste in gioco rispetto all’energia ed alle materie prime, fare qualsiasi tipo di programmazione».

Grimaldi sottolinea poi la complessità generale del momento storico: «ci troviamo dentro situazioni che non riusciamo a governare perché non dipendono da noi – prosegue – Non siamo contrari né alla flax tax né ai prepensionamenti, crediamo bensì, come ho già detto, che le priorità siano altre, inoltre siamo convinti che in questo momento non ce lo possiamo permettere, perché sarebbe un onere insostenibile da sopportare per il nostro importante debito pubblico e toglierebbe investimenti del Governo indispensabili invece per coprire le emergenze dell’energia e del lavoro. Noi imprenditori siamo abituati a cogliere le sfide ed abbiamo il coraggio nel dna però è necessario che il contesto ci consenta di fare impresa, non si può arrivare ad un limite oltre il quale ci sarebbe il baratro».

 Il presidente ha poi sottolineato la natura apolitica dell’associazione specificando che «Confindustria non tifa per nessuno, noi proponiamo misure, siamo certi che il governo ci ascolti e con competenza e responsabilità intervenga per risolvere le urgenze in tempi rapidi. Deve comprendere che se si vuole uscire dalla crisi occorre risolvere prima, con precedenza assoluta su ogni altra tematica, il problema dell’energia con il caro bollette, migliaia di imprese in questo momento sono a rischio con conseguente pericolo di perdita di posti di lavoro, un vero dramma per tante famiglie italiane».

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