Al Siulp 1.300 mail sulla sicurezza:
«Sulla prevenzione qualcosa non va,
servono nuova questura e sede Polstrada»

POLIZIA - In tanti hanno aderito all'iniziativa del sindacato che chiederà un incontro con il prefetto. Intanto ritiene necessario un intervento perchè le Marche non vengano considerate regione a basso livello di criminalità
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Il palazzo della Prefettura

 

“Abbiamo bisogno di sicurezza”, in pochi giorni sono arrivate 1.368 mail al sindacato della polizia Siulp che aveva lanciato l’iniziativa e annuncia chiederà un incontro con il prefetto per presentare tutte le mail ricevute. «Un risultato importante che dimostra l’alto interesse dell’intera comunità al tema sicurezza». Sotto il profilo repressivo «la risposta della polizia è stata ineccepibile con i presunti autori dei fatti accaduti negli ultimi giorni che hanno sconvolto Civitanova individuati ed arrestati in brevissimo tempo. Segno dell’efficienza, della professionalità, della radicalizzazione sul territorio». Ma per la sicurezza serve anche la prevenzione e il Siulp su questo dice che «se a Civitanova siamo arrivati a questo punto qualcosa non ha funzionato. La prevenzione è programmazione, è investimento, è presenza sul territorio». Il sindacato, guidato da Damiano Cioppettini, segretario generale provinciale, è «seriamente preoccupato. Basti pensare alla realizzazione della nuova questura. Nell’interpellanza comunale del 28 giugno 2022, chiesta dal consigliere comunale Maurizio Del Gobbo, l’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi ha risposto: “la struttura attuale è inadatta, se ne parla dall’Unità d’Italia. La questura non ha presentato nessun progetto”. Poche parole che evidenziano la drammaticità della situazione. Basti pensare alla caserma della polizia stradale di Civitanova. Vecchia e completamente inadatta ai servizi di polizia.

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Damiano Cioppettini

Da anni si sta chiedendo una nuova sede. Basti pensare alle 270 telecamere sparse a Civitanova collegate ai monitor della sala operativa del Commissariato. Se viene segnalata una criticità, prima di inviare la volante, l’operatore già può sapere cosa sta accadendo in una zona coperta dalle telecamere. Può individuare e segnalare la descrizione dei responsabili, l’eventuale via di fuga e soprattutto dare tutte le indicazioni necessarie per mettere in sicurezza gli operatori della volante ed i cittadini. Tutto questo però non accade perché nonostante il sistema sia pienamente funzionante i monitor sono tenuti spenti. Il Siulp è da febbraio che scrive al questore chiedendone l’accensione. La risposta è sempre la stessa: problemi di natura burocratica. Basti pensare alle camere di sicurezza di questura e commissariato di Civitanova. La polizia non ha camere di sicurezza agibili in tutta la provincia. Sono anni che il Siulp ne chiede la realizzazione. Basti pensare al progressivo ridimensionamento sul territorio degli agenti». Il sindacato aggiunge che «Le Marche rischiano di essere considerate regione a basso livello di criminalità. Non ci siamo. Sia il Dipartimento di pubblica sicurezza a Roma, sia il prefetto che il questore di Macerata, ognuno per le proprie competenze, devono intervenire. La politica deve farsi sentire. Un progetto concreto con risultati concreti che sani nel breve tempo tutte quelle carenze che minano il processo di sicurezza. Se la nuova questura o il distaccamento della Stradale di Civitanova non saranno costruiti, se gli operatori saranno sempre meno, se le volanti sul territorio non saranno almeno due a Civitanova e due a Macerata così come le pattuglie della Polizia stradale, se non verranno forniti i giusti mezzi, se gli uffici non verranno adeguatamente rinforzati, se non accadrà tutto questo della sicurezza rimarrà solo fumo negli occhi ai cittadini».

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