Alcune Sae a Muccia
Profughi ucraini nelle Sae dell’entroterra grazie alla Andrea Bocelli Foundation che è attiva anche sul fronte della guerra. L’associazione che da anni è vicina alle terre colpite dal sisma, ora accoglierà proprio nelle Sae del cratere i profughi che fuggono dal Paese attaccato dalla Russia.
Lo ha annunciato questa mattina, nel corso della presentazione del progetto della nuova scuola Ipsia “Renzo Frau” di San Ginesio, il direttore generale della Fondazione, Laura Biancalani.
Laurea Biancalani di Abf
«Stiamo lavorando insieme all’Unhcr – spiega – . Sosteniamo gli ucraini portando loro beni di prima necessità e mettendo a disposizione psicologi per bambini e adolescenti. Abbiamo inoltre pensato di utilizzare le soluzioni abitative di emergenza per accogliere le persone che stanno scappando. Abbiamo una nostra volontaria a Cracovia che, in stazione, accoglie le famiglie che hanno bisogno e le aiuta ad arrivare in Italia. Attualmente ne sono arrivate 14 la notte scorsa, 6 venerdì e 3 sabato. In totale finora sono state accolte 23 persone. In un primo momento sono state sistemate nei container che venivano utilizzati dai lavoratori della Quadrilatero a Muccia e, successivamente, saranno trasferite nelle Sae di Muccia, Pieve Torina e San Ginesio.
Può darsi, poi, che alcuni decidano di spostarsi direttamente in altre zone qualora abbiano conoscenze o ospitalità in altri luoghi. In collaborazione con la Prefettura di Macerata – dice – e i sindaci, risolveremo anche la questione dei permessi di soggiorno. Stamattina, prima di venire a San Ginesio, abbiamo fatto entrare i bambini nelle aule speciali dedicate alla musica nella scuola di Muccia (costruita da Abf, ndr). Appena hanno visto gli strumenti musicali sono stati entusiasti. Speriamo di risolvere presto le pratiche sanitarie e di poterli vedere a scuola dalla prossima settimana».
Alessandro Gentilucci
L’accoglienza è interamente a carico della Fondazione, come specifica il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci. «Siamo contrari alla guerra – esordisce – e stigmatizziamo ogni azione che possa condurre a fomentare questo spirito di guerra. È sicuramente importante la sensibilità nei confronti dei popoli che scappano da queste situazioni di carestia e vedono in noi una opportunità. Noi abbiamo una sola Sae di soli 40 metri quadrati e l’abbiamo messa a disposizione. È Abf che pensa a tutto in quanto, come Comune, non abbiamo la disponibilità economica per garantire il mantenimento dei rifugiati. Noi non ci siamo sottratti alla solidarietà – precisa – e non dimentichiamo di averne ricevuta tanta a seguito del sisma. Semplicemente – ribadisce – io chiedo attenzione anche ai miei terremotati e ai cittadini italiani che non ce la fanno, a chi vive con soli 600 euro al mese di pensione ed è in estrema difficoltà nel pagamento delle bollette. Dobbiamo essere vicini anche a loro. Non mi piacciono – conclude – le dichiarazioni di chi annuncia che andremo in Ucraina a ricostruire i teatri».
Giuliano Ciabocco
A San Ginesio sono già arrivate alcune famiglie prima dell’intervento di Abf. «Abbiamo già circa 20 rifugiati – dice il sindaco Giuliano Ciabocco – . E nei prossimi giorni dovrebbero arrivarne 8. In totale, per i nuovi arrivi, abbiamo messo a disposizione tre Sae. Noi stiamo cercando di fare ciò che pensiamo sia giusto per le persone che stanno andando via dalle loro case. Abbiamo anche attivato una raccolta fondi e un capitolo dedicato per le donazioni che faremo alla Caritas italiana destinata ai bambini dell’Ucraina. Ci sembrava corretto dare una dignità alle persone che stanno fuggendo dalla guerra. Ben venga la disponibilità della Fondazione Bocelli con cui ci stiamo incamminando per fare un percorso a braccetto».
(Redazione Cm)
E se c'è posto perché no.Mal comune mezzo gaudio, terremotati senza casa eucraini senza casa per l guerra, che differenza fa, sempre poveracci.....
Ci stanno al massimo un mese, poi lo rifiutano.
I terremotati ci sono stati x anni
Miriam Sannucci noi terremotati purtroppo ci staremo per molti anni !!
Marina Lay Fiore se le SAE sono vuote significa che quelli che c' erano prima sono andati via .. probabilmente hanno trovato posti migliori..
Daniela Fermani certamente...
Certamente, ma la dignità DEVE essere per tutti
Vivere dentro un container è dignità? Pensate che possa far bene a chi è fuggito dalla distribuzione della guerra portarlo in posti distrutti dal terremoto? Il lato umano-psicologico non viene mai considerato.
Hai ragione signor sindaco ma i nostri terremotati non meritano certo di restare li da troppo tempo
Maurizio Di Mauro se li rifiutano si rimandano a casa
Miriam Sannucci ancora oggi sono li
Solidarietà un par de ciufoli. Perchè prima non pensiamo a risolvere i nostri problemi, terremotati per primi e poi pensiamo agli altri?
Nazzareno Censori esatto
Anna Maria Belleggia la solidarietà innanzitutto fra di noi poi verso gli altri se si riesce
Per ridare dignità ai terremotati quanto manca invece?
Flavia Giombetti buongiorno non mi risulta che ai terremotati sia stato offerto aiuto individualmente dai stati europei. Noi italiani siamo il " rifugium peccatorum" dell'Europa e non solo.....
Già stanno scappando da una guerra, poi si ritrovano a Pieve Torina...
Certamente, ma la dignità DEVE essere per tutti
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Travaini di quale dignità sta parlando? da sei anni che hanno le loro case distrutte e ancora sono in case di emergenza. Anche altri hanno case distrutte ma crediamo veramente che il terremoto e uguale alla guerra?