Croce rossa Marche, occhio alle truffe:
«Nessuna raccolta porta a porta
Stop alle donazioni di beni»

L'APPELLO del presidente regionale Andrea Galvagno: «Abbiamo avviato una raccolta fondi, il ricavato servirà per acquistare aiuti a livello locale. I beni in Romania o in Polonia ci sono e la logistica è molto più semplice»

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Andrea Galvagno, presidente Croce rossa Marche

Anche la solidarietà va organizzata. La risposta della popolazione marchigiana verso i profughi in fuga dall’Ucraina ha toccato livelli di generosità mai visti prima e tantissimi hanno preso d’assalto le organizzazioni umanitarie per portare beni di prima necessità e alimenti. Da qui l’appello della Croce rossa Marche tramite il suo presidente a donare attraverso i canali previsti dall’organizzazione con sms o bonifico e non disperdere le risorse con beni che potrebbero non essere rispondenti alle reali necessità delle popolazioni colpite dal dramma della guerra. Ma c’è di più: la Croce rossa mette in guardia anche rispetto a raccolte porta a porta da parte di operatori con divisa della Croce rossa.

«Diffidate, non siamo noi». L’appello arriva dalla sede regionale dell’associazione umanitaria attraverso le parole del presidente del comitato regionale croce rossa Marche Andrea Galvagno: «in questi momenti difficili, che toccano le coscienze di tutti noi, è meraviglioso e commovente vedere l’enorme solidarietà e supporto che Croce Rossa sta ricevendo da tutto il mondo. La nostra priorità in questo momento è assicurarci che le persone ricevano l’aiuto di cui hanno realmente bisogno. I beni materiali sono difficili da smistare, immagazzinare e trasportare: il rischio è di rendere vani gli sforzi di generosità di tutti, lasciando inutilizzate le donazioni. Per questo al fine di gestire al meglio i bisogni in continua evoluzione delle persone la Croce rossa ha avviato una raccolta fondi: il ricavato servirà per acquistare aiuti a livello locale con il coordinamento della croce rossa locale. Solo in questo modo riusciremo a permettere alle persone di acquistare quello di cui hanno realmente bisogno e sostenere l’economia locale. I beni in Romania o in Polonia ci sono e la logistica è molto più semplice. Il tema vero è quello di avere dei passaggi sicuri. Ringraziamo tutto il popolo marchigiano che in questi giorni ha dimostrato un’infinita generosità, offrendo spontaneamente beni di prima necessità, vestiario e beni alimentari, ma in questo momento per non vanificare questi gesti altruistici non possiamo accettare questi beni. Ci tengo altresì a ribadire che Croce Rossa non ha avviato nessun tipo di raccolta porta a porta. Ci è giunta notizia che purtroppo, a livello nazionale, girano delle persone non autorizzate, con false divise chiedendo soldi, vestiario, beni alimentari e farmaci. Vi chiedo inoltre di segnalare alle forze dell’ordine eventuali atteggiamenti non autorizzati».

 

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