Accoglienza profughi ucraini:
a breve il vademecum della prefettura
per chi fugge dalla guerra

VERTICE con i sindaci questa mattina. Chi arriva dall'Ucraina dovrà informare la questura e potrà ottenere un documento che darà accesso a prestazioni sanitarie e scolastiche. Censimento degli immobili a disposizione sul territorio. Il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica: «L'accoglienza va gestita in sinergia con le istituzioni, tante disponibilità da parte dei privati per ospitare le famiglie»

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Manifestazione per l’Ucraina a Macerata

di Laura Boccanera

Accoglienza alle famiglie ucraine in provincia di Macerata, questa mattina incontro in videoconferenza fra sindaci, prefetto e vescovi di Macerata e Camerino.

Presto un vademecum per chi arriva e per chi vuole offrire accoglienza, sul territorio censimento degli immobili a disposizione. Si è svolto questa mattina un tavolo tecnico a cui hanno partecipato i sindaci della provincia di Macerata per capire come dare risposte alle prime famiglie ucraine arrivate sul territorio marchigiano e maceratese.

Al momento si tratta di nuclei che hanno familiari in questa zona e che hanno trovato in maniera autonoma una sistemazione, ma con il proseguire delle azioni belliche anche il nostro territorio potrebbe essere chiamato a dare risposte. E in effetti già ci sono alcune richieste in questo senso a cui i territori stanno cercando di rispondere.

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Il sindaco Fabrizio Ciarapica incontra alcuni ucraini che vivono a Civitanova

Il tavolo di oggi è servito per fare il punto sulla situazione e stabilire un protocollo condiviso di cui la Prefettura è capofila. Ogni attività di accoglienza e permanenza sul territorio infatti sarà coordinata dalla Prefettura. Si attende a giorni la predisposizione di un vademecum che chiarisca come muoversi.

Alla riunione si è stabilito intanto che chi arriva in provincia dall’Ucraina dovrà dichiarare la propria presenza alla questura così da ricevere un visto come “straniero temporaneamente presente” con cui potrà avere accesso ai documenti e all’assistenza sanitaria e, in caso di minori, all’istruzione scolastica.

Ogni ucraino verrà poi sottoposto a tampone. La fase più delicata resta quella dell’accoglienza abitativa: dalla Regione in giù si attendono le linee guida e gli interventi ed è al momento in corso un censimento per capire di quali strutture i comuni possono disporre così da comunicarle alla Prefettura che le metterà a disposizione delle famiglie che si saranno registrate come in fuga dalla guerra.

A Civitanova al momento, come conferma il sindaco Fabrizio Ciarapica, ci sono richieste e disponibilità da parte di alcuni privati, ma si attende di conoscere la modalità operativa con cui concederle: «al momento gli immobili di cui possiamo disporre dal punto di vista pubblico è la residenza San Silvestro che ha 14 posti liberi, ma abbiamo ricevuto anche adesioni da parte dei privati. Tutto però dovrà passare tramite prefettura e protocollo che verrà comunicato sia ai cittadini ucraini sia ai residenti che volessero offrire il proprio sostegno. E questo non per non dare risposte, ma perché è necessario che l’accoglienza non sia improvvisata per essere resa efficace. I profughi arrivati qui potranno regolarizzare la propria posizione e ottenere permesso di soggiorno e servizi come quello sanitario e scolastico. In molti in questi giorni hanno chiamato in comune per dare la propria disponibilità e offrire stanze o appartamenti, ma occorre aiutare in sinergia con le autorità pubbliche. Credo poi che a giorni anche la Regione metterà a disposizione alcuni hub per l’accoglienza dei profughi».

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