Mamma, papà e tre figli minorenni provenienti da Khmelnytsky, una città dell’Ucraina occidentale capoluogo dell’omonimo distretto, situata nella regione della Podolia, sono stati accolti questa mattina a Tolentino dal sindaco Giuseppe Pezzanesi, da Giuseppe Losito, presidente dell’associazione nazionale carabinieri sezione di Tolentino,e da altri soci oltre ad una dottoressa psicologa madrelingua ucraina che fa parte dell’associazione.
Gli iscritti all’associazione hanno raccolto senza esitare la richiesta di ospitalità di profughi ucraini, avanzata da Padre Andrea Grygorash della chiesa Ortodossa di Tolentino ad accogliere una famiglia di ucraini nei locali della sede idoneamente allestiti. Il sindaco di Tolentino, interessato dal socio Anc Mirco Mancini, che sin da subito si è adoperato per la raccolta di quanto necessario, ha immediatamente condiviso l’iniziativa visto che i locali sono di proprietà comunale. Analoga condivisione è pervenuta dall’Ispettorato Regionale dell’Anc e quindi è subito scattata la collaborazione ad allestire i locali della sede e fornire suppellettili e generi alimentari.
Allo slancio di solidarietà delle Benemerite e dei Soci dell’Anc si è aggiunto quello di tutte le altre associazioni presenti sul territorio comunale e di molti altri privati ed esercenti che, lo stesso presidente, ha dovuto dilazionare nel tempo. Dopo le procedure formali sanitarie e burocratiche il nucleo familiare giunto alle 10 in città si è relazionato con la dirigente dell’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Tolentino per tutto ciò di sua competenza e soprattutto per l’avviamento agli istituti scolastici dei minori che già dai prossimi giorni saranno accolti negli istituti tolentinati.
GLI AMBITI TERRITORIALI SOCIALI SI MUOVONO PER VENIRE INCONTRO AI BISOGNI SOCIO EDUCATIVI DEI MINORI IN FUGA DALLE ZONE DI CONFLITTO – Più di quarantamila euro per rispondere ai bisogni socio educativi dei minori che provengono dalle zone di guerra dell’Ucraina. E’ il primo stanziamento che gli Ambiti Territoriali Sociali delle Unioni Montane di San Severino, Camerino e San Ginesio hanno deciso di elargire a favore di bambini e bambine in fuga che anche la comunità maceratese è pronta ad accogliere. Faranno parte dei fondi pure quelli destinati alla mediazione linguistica proprio per favorire l’inserimento nelle comunità locali. Poi il coordinamento di altre iniziative nei singoli Comuni delle tre Unioni. Gli Ats, come molte altre realtà che operano sul territorio, non staranno certo a guardare. «Come sempre accade – afferma il coordinatore degli ambiti, il dottor Valerio Valeriani – le principali vittime sono le persone più fragili, tra cui i bambini. Essi non solo rischiano di perdere la vita ma stanno vivendo in questa situazione momenti altrettanto drammatici come lo strappo degli affetti, la perdita della propria casa, la perdita del diritto a giocare, quella dell’istruzione insieme alla perdita della crescita nel proprio ambiente. Stiamo assistendo, oltre che ad un terribile massacro di civili, anche ad una migrazione grandissima. Come prime misure – spiega ancora Valeriani -, gli ambiti sociali hanno pensato a risorse per pagare la retta per l’accesso agli asili nido e alle mense, risorse per poter pagare la possibilità di frequentare un’attività sportiva, per beni di prima necessità, per la messa in sicurezza delle persone. Accanto a queste abbiamo considerate anche risorse per la mediazione linguistica culturale, in maniera tale da facilitare appunto l’accoglienza che dovrà essere organizzata anche nei nostri territori. Quest’azione – aggiunge Valeriani – sarà replicata in tutti gli ambiti delle tre unioni. È chiaro che poi ci sarà bisogno di tante altre azioni: servirà aprire dei corridoi umanitari, servirà soprattutto che la guerra cessi».
bravi
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