Sono 414 i nuovi casi di Covid nelle Marche. E’ quanto comunica il servizio Sanità della Regione nel primo bollettino di giornata (leggi qui), dopo l’esame nelle ultime 24 ore di 4.729 tamponi: 3.107 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1.497 nello screening con percorso Antigenico) e 1.622 nel percorso guariti. L’incidenza dei positivi scende dunque al 13,3% (ieri all’14,4%). I nuovi contagi: 82 in provincia di Macerata, 181 in provincia di Ancona, 91 in provincia di Pesaro-Urbino, 21 in provincia di Fermo, 20 in provincia di Ascoli Piceno e 19 fuori regione. «Questi casi – spiega la Regione – comprendono soggetti sintomatici (50 casi rilevati), contatti in setting domestico (88 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (113 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (24 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (9 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (5 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (13 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato). Per altri 111 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel percorso screening antigenico sono stati effettuati 1497 test e sono stati riscontrati 51 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 3%». Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato inoltre «che all’interno dell’operazione di screening “Marche sicure” nella giornata di giovedì 4 febbraio nell’Area Vasta 3 (località di Corridonia e Sarnano) sono stati effettuati 1653 test con 7 casi positivi. Complessivamente dall’inizio del programma, avviato dall’Ente per il controllo della diffusione e il tracciamento dell’epidemia da Covid e l’individuazione degli asintomatici positivi, hanno aderito 243.700 persone. Sono stati individuati 1.244 casi positivi. In totale la percentuale di positività è pari allo 0,5%. I casi positivi rilevati sono stati sottoposti al tampone molecolare».
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A proposito di contagi, ritengo giusto condividere con altri cittadini la mia esperienza. 2 giorni fa, dopo regolare prenotazione, mi sono recata all’ospedale di Macerata per delle analisi. Lunga attesa nella sala cup, luogo affollato, per prendere il numero; poi lunga attesa nel locale fuori del laboratorio analisi, luogo più piccolo dell’altro e molto affollato, seppur con le indicazioni del giusto distanziamento. Eravamo in molti a stare li seduti a 1 metro di distanza. Dopo circa un’ora dal laboratorio analisi esce un operatore e dice”chi deve fare il tampone venga con me!”. Si è alzata una decina di persone sedute intorno a me per seguire l’operatore: mi si è gelato il sangue! Per un’ora sono stata seduta vicino a molte persone probabilmente contagiate!! Ora mi chiedo: chi sarà il grande genio che ha stabilito le strategie di prevenzione contagi in ospedale? Avrà fatto master ed aggiornamenti sulla gestione delle emergenze e delle pandemie? Sarà stata una nomina fatta per competenze o altro? Inoltre nello scorso aprile, durante il primo look down, una mia amica si è operata: nessuno le chiese se aveva fatto un tampone o se aveva sintomi da covid e stessa cosa per tutte le altre donne della sua camerata! Nessun protocollo di prevenzione era attivo e gli operatori, veri eroi, agivano senza indicazioni ed erano tutti molto spaventati. Come è possibile tutto ciò? Di chi la responsabilità allora ed ora? Possibile che siamo in mano ad incompetenti (parlo solo di chi dirige, ovviamente)fino a tal punto? Come li scelgono questi dirigenti?