di Monia Orazi
Un sacerdote positivo al Covid e una ventina in quarantena per precauzione, scarseggiano i preti per le messe e si cercano sostituti: succede a Fabriano, dove si teme l’insorgere di un focolaio. All’interno della “Casa del Clero” di Fabriano è a rischio chi ha pranzato con il positivo, un sacerdote residente in una frazione di Fabriano. L’uomo avrebbe anche tenuto un incontro di catechismo con i bambini e presieduto ad una veglia funebre. L’Asur sta completando la ricostruzione dei suoi contatti, per riuscire a tracciare eventuali contatti da mettere in quarantena. La notizia si è diffusa nel messaggio WhatsApp di un altro sacerdote che poi ha chiesto scusa.
Il sacerdote aveva la febbre e dal tampone si è scoperto che è positivo al Covid 19. Per tutti i sacerdoti che sono stati a contatto con il collega positivo è scattata il protocollo di sorveglianza dell’Asur e come da prassi dovranno rimanere in quarantena almeno sino al dieci febbraio. Sono asintomatici ed in attesa di tampone insieme a monsignor Giancarlo Vecerrica, in gran parte sono sacerdoti anziani che vivono nella struttura diocesana. Questo comporta che le parrocchie delle frazioni di Fabriano e Genga siano sprovviste di sacerdoti, per celebrare la messa questo fine settimana e durante le prossime ricorrenze religiose, per loro si stanno cercando i sostituti.
Il vicario generale della diocesi di Fabriano-Matelica monsignor Tonino Lasconi fa sapere che si cercherà di porre rimedio con i sacerdoti più giovani, rimasti fuori dall’emergenza perché non vivono nella “Casa del clero”: «Si cercherà di rimediare al meglio con i sacerdoti non coinvolti con la quarantena». Ha aggiunto il vicario generale: «C’è chi preme, anche genitori e catechisti, per riprendere le attività come se tutto si potesse fare “come era prima”. Non è così. Dobbiamo essere prudenti, anche i preti giovani, perché si è visto che l’età non rende immuni. Occorre, quindi, elaborare forme di catechismo da pandemia in corso senza far correre rischi a nessuno».
E amen!
Nooo, mannaggia! La chiesa era l'unico posto dove ci potevamo assembrare anche con la zona rossa,mo' come facciamo?
Kalipso Bardelli le vesti cristiane...sono tutte tutelate dal "Signore"...
Se mi date qualche cento la dico io la messa, fatemi sapere se ci venite che devo studiamme du argomenti
Io non ci vado a messa, come tanti di voi, ci va mia moglie e sono tutti con le mascherine e piu' o meno distanti 5-6 mt. minimo. Almeno da me. Non vorrete mica fare paragoni perchèdopo siete ridicoli
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Bisogna chiuderle tutte le chiese come e’ successo nella 1° ondata del marzo chiuso xche’ sono degli ambienti chiusi e il virus circola indisturbato, questa e’ la conseguenza di non chiuderle nella 2° ondata.
Ci sono i mezzi di comunicazione e tramite streaming x vedere la messa senza assembramento di massa xche’ non si puo’.
Per la signora Morganti.
???