Claudio Maria Maffei
di Claudio Maria Maffei*
Avete presente il 18 politico all’Università agli esami di gruppo ai tempi della contestazione degli anni ‘70? Beh è un po’ quello che è successo con l’ultimo “dipiciemme” in cui certamente il ministro Speranza se avesse potuto avrebbe date molte più zone arancioni, probabilmente anche alla Regione Marche. Non è che il ministro Speranza non sappia lo stato della nostra economia e sottovaluti l’importanza di ridare fiato a tante attività che con l’arancione si spengono e di ridare ai cittadini quel minimo di libertà di movimento che serve per una sopravvivenza sociale. E non è che non sappia che dopo quasi un anno di lockdown totali, parziali, a giorni alterni, a macchie, le persone non ne possono più. Il problema è che lui sa anche che la pandemia ancora colpisce con forza e che sì i numeri calano, ma poi non calano così tanto. Alla fine si è convinto a dare una sorta di 18 politico collettivo senza stare a fare una verifica troppo attenta dei dati e degli indici di rischio.
Il ministro della Salute Roberto Speranza
Prendiamo le Marche. Anche ieri abbiamo avuto 465 nuovi casi, 16 decessi e avevamo 71 ricoverati in terapia intensiva e 613 ricoverati in tutto. Vediamo cosa significano questi dati. 465 nuovi casi sono troppi per i Dipartimenti di Prevenzione che solo con ritardo riusciranno a contattarli per fare l’indagine epidemiologica e per gestire bene l’isolamento del caso e da quarantena dei contatti. Tutti quei ricoveri in terapia intensiva corrispondono ad un 30% di saturazione dei posti letto di terapia intensiva quando il limite massimo accettato dal Ministero è proprio del 30%. Ma come ci siamo arrivati? La Regione Marche si è aumentata i posti letto di terapia intensiva contando tutti quelli che ha a prescindere dal fatto che riescano a funzionare avendo il personale che serve. Se avesse contato solo quelli in grado di funzionare effettivamente quella percentuale sarebbe salita di molto e probabilmente addio giallo. Ma certamente anche altre Regioni hanno fatto così ed è per questo che ho parlato di 18 politico.
Il Covid hospital di Civitanova
Già che ci siamo diamo una occhiata all’andamento della pandemia nell’ultimo mese e mezzo per vedere l’impatto dello screening di massa. Dai dati ufficiali che usa il Ministero per l’attribuzione delle zone colore risulta che prima dell’inizio dello screening di massa (che ha avuto avvio il 18 dicembre) ogni 2 settimane si verificavano nelle Marche 288 nuovi casi (dati della settimana dal 14 al 20 dicembre che ricomprendevano anche i nuovi casi della settimana precedente). Che sono rapidamente saliti nelle successive settimane a 293 (settimana di Natale), 352 (settimana di Capodanno), 444 (settimana della Befana) per poi scendere a 410 e 358 nelle settimane successive, ma senza tornare ancora al livello di prima di Natale e di prima dello screening.
Ma è andata a tutte le Regioni così? Nel Lazio che andava come noi e non ha fatto lo screening di massa la curva è salita di meno ed è scesa prima tornando nell’ultima rilevazione sotto al livello di prima di Natale. Ma c’è anche a chi è andata molto peggio, come la Provincia di Bolzano che ha di gran lunga la maggiore incidenza di nuovi casi in Italia pur avendo fatto uno screening di massa efficientissimo con due cittadini su tre (350.000 tamponi in tutto) che hanno partecipato allo screening nel giro di tre giorni a fine novembre (nelle Marche ne sono stati fatti 230.000 in 40 giorni con la partecipazione di un cittadino su 5).
Lo screening di massa
Perché lo screening di massa non incide e forse fa peggio? Le ipotesi: perché dà troppi risultati sbagliati, perché dà un senso di falsa sicurezza e perché toglie il personale da dove serve di più. Tanto è vero che la stragrande maggioranza delle Regioni non lo fa a partire da quelle che vanno meglio come la Toscana o come la Provincia di Trento che ha scelto di non copiare i vicini dell’Alto Adige rispetto ai quali hanno all’ultima rilevazione ministeriale una incidenza di nuovi casi di meno della metà.
Da domani comunque siamo in zona gialla. I cittadini marchigiani se la aspettavano e se la meritavano. Prendiamola però non come una promozione a pieni voti, ma come una di quelle promozioni che si danno accompagnate da frasi tipo “sappiamo che può fare di più e per questo abbiamo voluto promuovere”. Il fare di più vuol dire per i cittadini mantenere e rafforzare tutte le misure che servono a minimizzare il rischio di contagio e per chi governa vuol dire portare le risorse dove servono togliendole da dove purtroppo rischiano solo di fare propaganda.
*Medico e dirigente sanitario in pensione
Se riuscissero a fare la vaccinazione alle categorie da proteggere ed agli anziani.... forse torneremo a vedere un po di luce...
Mirco Moretti mi preoccupa la dicitura categorie da proteggere..perché se non sono gli anziani e sicuramente non i bambini..chi sarebbero?
Antonella Alfonsi intendevo sanitari ad esempio... poi anziani ..
Proprio vero. Dati ineccepibili
Proteggete gli anziani nelle Rsa e vedrete un calo dei contagi significativo
Susanna Donati in che senso proteggere.... li dovrebbero mettere sotto vuoto visto che nei ricoveri entrano solo ci ci lavora?
Marco Benigni hai centrato la questione, vorrei farti una domanda. Come si fa a contagiare 80 persone senza accorgersi? Che protocolli vengono adottati visto che non entra nessuno se non gli operatori?
Susanna Donati non ho idea. Forse perchè il virus non ce l'hanno stampato in fronte e generalmente si manifesta dopo una settimana. Di solito sono tutte protette le assistenti ma sta capitando. Le assistenti a casa hanno una vita normale, vanno a fare la spesa, hanno mariti, figli. Onestamente non lo so e non lo sanno neanche loro altrimenti non si contagerebbero
Marco Benigni certo che non lo sanno, mica lo fanno apposta. Ma le mascherine ? I tamponi settimanali?
Susanna Donati lo fanno. Ad esempio mia cognata oggi negativa e dopo due giorni positiva. Fatto anche il vaccino. Non se lo spiega neanche lei. Sono superprotette
Marco Benigni confermo! ...ci lavoro
Marco Benigni lo hanno detto che con i vaccini si può contagiare. Avrebbero dovuto farlo prima agli anziani poi agli operatori .
Susanna Donati xche in giro ci sono asintomatici e non ce l'hanno scritto in fronte COVID e chi ci lavora nelle RSA quando esce ha la sua vita anche se molto ristretta !..
Marco Benigni non avevo letto il tuo commento e abbiamo detto la stessa cosa!
Susanna Donati ogni 21 giorni ce li fanno!
Serena Battistelli secondo me dovrebbero essere più frequenti .
Susanna Donati io ne ho fatti anche di più frequenti e l'ho beccato! e ti diro' che con la febbre a 38 il tampone rapido è risultato negativo!...e non sono l'unico caso!
Serena Battistelli siamo messi male allora!!!!
Serena Battistelli mia cognata ogni due settimane e non crdeo che fare tamponi cosi' frequenti alla fine sia una gioia
Marco Benigni infatti ma oramai ci abbiamo fatto il callo
Susanna Donati Siamo messi anche troppo male. mia figlia e marito lavarono alle scule. Lei insegnante e lui bidello. Il 30 hanno fatto il test rapido -negativi- e sono venuti da noi il primo dell'anno. Il due lui positivo ( scuola una classe è risultata piena) pi il bambino, poi mia figlia e per ultimo la bambina. Per fortuna io mia moglie e mamma solo in quarantena.
Marco Benigni spero sia andato tutto al meglio .
Susanna Donati per fortuna si. Non sentono i sapori ma passerà
Con il 18 politico ci siamo andati avanti per due generazioni...facciamocelo bastare anche stavolta
Se pensate che è gialla la Lombardia noi nn è che ce lo meritiamo ,di piuuuuu
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Non capisco se questo Signore è un medico e dirigente sanitario in pensione, o un funzionario del PD. Sembra che qui nelle Marche ci sia tutto il covid italiano!!!
Questo qui è il ns Crisanti/Galli “de’ noantri”… ma ognuno pensasse a rispettare le regole invece di rilasciare dichiarazioni da guru… Blah….
Monachesimo, Florentino, se non conoscete la storia delle persone non pronunciatevi, sia nel bene che nel male ….il dott. Maffei è una voce molto autorevole nel campo sanitario, inoltre rispettoso delle idee altrui , spiega benissimo con estrema chiarezza , molto documentato, siamo fortunati ad avere una persona disponibile a darci un po’ del suo tempo usando una terminologia alla portata di tutti.
Grazie dott. Maffei.
Giovanna Capodarca Agostinelli
Grazie della “lectio magistralis” non richiesta….
Chi ringraziare lo decido io, non tu..
Addio