Foto d’archivio
Sono 443 i nuovi casi di Covid nelle Marche. E’ quanto comunica il servizio Sanità delle Regione nel primo bollettino di giornata (leggi qui) dopo l’esame nelle ultime 24 ore di 3.792 tamponi: 2.424 nel percorso nuove diagnosi (di cui 706 nello screening con percorso Antigenico) e 1368 nel percorso guariti. L’incidenza dei positivi è dunque del 18% se si considera anche lo screening Antigenico (ieri era del 16%), sale invece al 25% se si escludono i 706 test rapidi. I nuovi contagi sono stati registrati: 82 in provincia di Macerata, 115 in provincia di Ancona, 92 in provincia di Pesaro-Urbino, 63 in provincia di Fermo, 57 in provincia di Ascoli Piceno e 34 da fuori regione). «Questi casi – spiega la Regione – comprendono soggetti sintomatici (52 casi rilevati), contatti in setting domestico (94 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (134 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (23 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (14 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (4 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (22 casi rilevati), screening percorso sanitario (7 casi rilevati) e 1 rientro dall’estero. Per altri 92 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel percorso screening Antigenico sono stati effettuati 706 test e sono stati riscontrati 10 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare)».
Però l'importante è riaprire per natale se no come facciamo a peggiorare nei contagi
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Secondo me e’ sempre peggio.
Pillole di sanità (the Marche edition): n.19 del 4 dicembre 2020
Spero che l’allenatore della sanità marchigiana (chiunque esso sia o chiunque essi siano) non arrivi, come si dice nel calcio, a mangiare il panettone. Lupo Alberto ci spiega perché …
Ritengo molto pericolosa la china che sta prendendo la sanità marchigiana. Arrivano quotidianamente uno o più segnali che qualcosa e qualcuno vanno cambiati perché in tema di sanità le affermazioni dei rappresentanti di questa Giunta sono inquietanti e le loro decisioni pericolose. Dei giocatori (l’apparato tecnico e dirigenziale che li sostiene) non parlo. Me la prendo con l’allenatore.
Ieri mi sono arrivati due di questi segnali che mi fanno dire: per favore ci basta il coronavirus.
Il primo. Ad un webinar dell’ANAAO (buon lavoro colleghi!) ecco cosa ha capito uno dei partecipanti, ma non solo lui, dell’assessore pensiero (pensiero?): “ ti volevo segnalare che alla domanda all’assessore sulla possibilità che le Marche tornino in zona gialla lo stesso ha dichiarato che i tre indicatori che hanno determinato il passaggio alla zona arancione sono notevolmente migliorati e ha spiegato:
1. che il problema del tasso dei ricoveri COVID eccessivo è stato risolto con lo spostamento degli stessi verso il COVID Hospital di Civitanova Marche (Privato);
2. la difficoltà nel trattamento nell’esecuzione e processazione dei tamponi è stato risolto con l’accreditamento dei laboratori PRIVATI;
3. che l’eccessiva occupazione dei posti letto ospedalieri da parte dei malati COVID è stato risolto con il trasferimento dei malati non più bisognosi di cure intensive o sub intensive alle cliniche PRIVATE convenzionate.
Ho deciso di tornare in un secondo momento con più tempo su ciascuna di queste affermazioni in larga misura tecnicamente sbagliate per commentare un altro aspetto di queste affermazioni: la loro profonda ingiustizia nei confronti della sanità pubblica. Per farlo faccio ricorso ad una sorta di paraboletta che una volta mi ha raccontato un amico, che per comodità chiameremo Lupo Alberto. Il mio amico (ciao LA!) una volta mi ha detto: vedi è inutile che tu ti affanni a fare il gentile ed il disponibile sempre con tutti perché facendo così finirai col fregarti da solo. La prima volta che per stanchezza o per impossibilità non farai il favore che ti viene chiesto tutti penseranno: ecco vedi è come tutti gli altri. Sembra tanto disponibile poi nel momento del bisogno si tira indietro. Te fai quello che ti pare poi ogni tanto concedi un favore e vedrai che di te diranno: vedi che in fondo non è poi così male, se hai bisogno ti viene incontro non è come quell’altro ….”.
La debbo spiegare la paraboletta? Nooo! E invece la spiego: ad una sanità pubblica spompata stanca e delusa si dice che “per fortuna c’è quella privata” che, ad esempio, con tariffe aumentate del 40% fa quello che tu non riesci più a fare. Il privato definito generoso che già ben (benissimo) abituato da Ceriscioli con continui incrementi di budget e regali di ogni sorta ti viene in aiuto dopo che della pandemia si sta facendo carico quasi esclusivamente il sistema pubblico. Sulle tariffe aumentate del 40% e sugli accordi con le strutture private delle Marche su cui tornerò intanto leggete qui: http://www.grusol.it/apriSocialeN.asp?id=1021
A scanso di equivoci:
• il privato di cui parliamo viene finanziato quasi esclusivamente dalla sanità pubblica;
• il privato è spesso di buona qualità e qualche volta ottima;
• nel privato ci lavora a tutti i livelli tanta gente in gamba e qualche volta in gambissima;
• al privato ricorro con soddisfazione anche io diverse volte.
Ciò non toglie che le affermazioni di Saltamartini o quel che lui ha fatto capire fanno rabbrividire ed è francamente insopportabile.
Secondo segnale. Si va avanti con lo screening di massa e si continua ad andare indietro con la logica di sanità pubblica. Da un altro messaggio da un amico che lavora nell’area della prevenzione: “Quindi questo (nota redazionale: l’Assessore) vuole fare tutto questo lavoro in più (nota redazionale: oltretutto largamente privo di senso) con il personale che c’è già e che attualmente, si è visto, non riesce a caricare sul sito i dati dei nuovi casi rilevati ora e tanto meno riesce a fare il tracciamento (nota redazionale: il personale cui si riferisce il commento è quello dei Dipartimenti di Prevenzione”. E aggiunge: stiamo passando dal Fiera Hospital alla Fiera del tampone. E aggiungo io: quando la politica si ricorderà che ci sono attività che il privato non farà mai e che hanno bisogno a maggior ragione di attenzione come quella dei Dipartimenti di Prevenzione in grande sofferenza non solo professionale ma anche umana per non poter fare fino in fondo la propria parte per una enorme sofferenza di risorse?
A questa gente che non sa letteralmente quello di cui parla non glielo fate mangiare il panettone per favore …