di Gianluca Ginella (Foto di Fabio Falcioni)
Focolaio a Villa Cozza, sono 39 gli ospiti trovati positivi al Covid (per altri 19 è attesa per l’esito del tampone) nella struttura di Macerata. Nessuno sarebbe in condizioni gravi, sono tutti isolati e solo uno di loro è andato in ospedale. Gli esiti dei tamponi sono arrivati nella serata di ieri. Il direttore generale dell’Ircr Macerata, Francesco Prioglio: «E’ un focolaio, ora è fondamentale affrontare la situazione trasformando la struttura in una residenza sanitaria con la presenza fissa di medici».
Prioglio spiega che nella struttura, prima che scattasse l’emergenza Covid, erano stati effettuati 120 sierologici, tutti negativi. Poi però «lunedì abbiamo saputo che una nostra oss, a casa in malattia, era risultata positiva. Questo ci ha indotto a fare 40 tamponi rapidi che avevamo in casa, il 19 ottobre. I restanti, fino ad arrivare a 185, li abbiamo fatti martedì 20, a tutti gli ospiti e a tutti gli operatori». Alcuni test hanno dato esito incerto. «Tutti questi incerti e alcuni altri che per alcuni sintomi sembravano da attenzionare – continua Prioglio – li abbiamo considerati come eventuali positivi. Li abbiamo isolati subito e ci siamo attivati per fare il tampone molecolare. Successivamente abbiamo deciso di fare il tampone anche a tutti gli operatori».
A Villa Cozza tutti gli ospiti sono stati sottoposti a tampone e se ieri gli esiti sembravano incoraggianti, in serata è arrivata la doccia fredda: 39 ospiti positivi, 37 negativi e 19 in attesa dell’esito. Nel frattempo la struttura è stata isolata. Agli ospiti si aggiungono i due operatori positivi.
«A me conforta il fatto che gli ospiti non sono in situazioni gravi. Uno di loro questa notte saturava male e abbiamo ritenuto di farlo andare in ospedale» continua Prioglio. Secondo il direttore dell’Ircr: «E’ fondamentale trasformare questa struttura in residenza sanitaria per affrontare la situazione: ci serve la presenza stabile di medici. Ho ricevuto rassicurazione da parte dell’Asur su questo, e stamattina sono arrivate le Usca (unità di medici che vanno a domicilio per assistere direttamente i pazienti affetti da Covid, ndr)». Il personale di Villa Cozza da mesi sta attuando tutte le attenzioni «ho visto i dipendenti arrabbiati per quello che è successo, perché sono ragazzi che ce la mettono tutta anche nella loro vita privata per fare attenzione. E li ringrazio per quello che fanno e per la professionalità con cui svolgono il loro lavoro» conclude Prioglio.
Due operatori positivi a Villa Cozza, anche un ospite ha il Covid Test e tamponi a tappeto
Accidenti nooo
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