Scoperti due dipendenti positivi al Covid alla Halley informatica di Matelica. Il fatto è avvenuto a seguito del controllo preventivo voluto dall’azienda su tutti i dipendenti, per ragioni di sicurezza. Si tratta di due persone che lavorano negli uffici di Matelica e che al momento sono asintomatici. L’azienda nella mattina di martedì ha chiesto di fare i tamponi ai 323 dipendenti che prestano servizio nella sede centrale di Matelica e ha riscontrato che tutti gli altri sono negativi. «I test sono stati effettuati con tamponi rapidi nella giornata di mercoledì dagli esperti del Laboratorio Biemme di Castelraimondo con il quale siamo convenzionati» ha affermato Roberta Vitagliano, vicedirettrice nell’azienda, impegnata in prima persona insieme alla direttrice generale Laura Brugnola. «L’esecuzione dei tamponi – ha continuato Vitagliano – è durata circa 8 ore ed è stata decisa nella mattinata di martedì, dopo aver scoperto la positività di due dipendenti, risultati asintomatici, che avevano effettuato il tampone privatamente. Immediatamente ci siamo attivati per fare il test a tutti i dipendenti che in questo periodo lavorano negli uffici di Matelica. In quegli uffici normalmente lavorano circa 420 persone, ma un centinaio sono ancora in smartworking. Il risultato dell’operazione è stato più che soddisfacente ed ha gratificato tutta la direzione aziendale dimostrando che le misure adottate in tutti questi mesi di pandemia non sono state inutili». Dall’inizio della pandemia tutti i 600 dipendenti distribuiti sul territorio nazionale hanno iniziato a lavorare in modalità smart working. L’azienda sino ad oggi ancora non ha fatto uso della cassa integrazione, né chiesto l’utilizzo di ferie o altri sacrifici ai lavoratori, se non di lavorare da casa.
Il giovane imprenditore ed amministratore dell’azienda, Francesco Ciccolini, ha affermato: «Il test effettuato, che ha coinvolto un campione significativo, getta buone speranze sulla diffusione del contagio tra i giovani di Matelica e dei paesi vicini». Da parte della direttrice Laura Brugnola è stato inoltre assicurato che «lo screening effettuato sarà solo il primo di una serie che d’ora in avanti ripeteremo periodicamente al fine di appurare lo stato di salute dei nostri dipendenti e di limitare i contagi».
(M. Or.)
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