In centinaia all’Abbadia di Fiastra, altrettanti, o quasi, quelli che sono stati costretti a rinunciare alla scampagnata per mancanza di parcheggio (uno dei due era chiuso proprio per evitare vi fosse un numero eccessivo di persone).
Presenti anche alcuni steward per controllare che i frequentatori rispettassero le norme per evitare i contagi, le prime due: evitare assembramenti e usare le mascherine. Numerosi i gruppetti che si sono formati sui prati dell’Abbadia in occasione della festa della Repubblica. Una occasione, quella di tornare nell’area verde tra Tolentino e Urbisaglia, che gli amanti della natura non si sono fatti sfuggire. Però in molti hanno dovuto fare i conti con la chiusura di uno dei due grandi parcheggi. E così si sono formate, sin dalle 10 di questa mattina, code di automobilisti che giravano per cercare un posto libero dove parcheggiare. Una impresa, con tante persone che alla fine si sono trovate costrette a cambiare i propri piani per il 2 giugno. Problema di parcheggi a parte, in tanti oggi hanno trascorso la giornata tra i prati e i viali dell’Abbadia. Famiglie con i bambini, comitive di ragazzi, coppie di fidanzati si sono riappropriati di uno dei luoghi più suggestivi della provincia dopo i mesi di chiusura per causa del lockdown. Un’alternativa alle spiagge e ai monti, mete che oggi in tanti hanno scelto.
(Foto di Fabio Falcioni)
e si stava una meraviglia
Francesco Mazzanti confermo
Ma quale centinaia...più di mille!
È vero c'era tantissima gente, ho trovato il parcheggio x puro caso e non so se ci ritornerò più, peccato perché si può fare delle lunghissime passeggiate dentro al bosco
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Ci sono troppi ammucchiamenti, cosi’ non va’ affatto molto bene.
Sono tanti gli aspetti facilmente comprensibili per ribellarsi ai comportamenti restrittivi che abbiamo dovuto subire.Non resta che affidarsi alla speranza che le prudenze ancora fortemente consigliate siano eccessive e che la disinvoltura prevalente non generi contraccolpi,che renderebbero la situazione insostenibile.D’altronde anche da sfere più alte arrivano segnali contrastanti,sia nei fatti che in teoria.
E’ evidente che la gente non sopporta più le restrizioni, chi non vuole gli assembramenti a solo da starsene in casa.