di Laura Boccanera (Foto di Federico De Marco)
Prova generale al primo mercato dopo il contingentamento e la serrata totale, ambulanti fiduciosi e ottimisti, qualche problemino con gli spazi, la riduzione di 50 centimetri ogni bancarella pesa un po’ sugli operatori: «sta andando bene, almeno così si riprende, lentamente torniamo alla normalità».
Da due mesi non stendevano più la propria merce nelle piazze, in particolare in quella di Civitanova da sempre considerata la migliore per affari e per giro di presenze. Questa mattina in realtà la gente in giro era molta meno rispetto ad un tradizionale sabato mattina, ma il ritorno alla normalità in maniera graduale ha consentito agli operatori di prendere familiarità con le nuove normative, con igienizzanti e distanziatori. E alla fine si fa anche qualche affare. «C’è voglia di uscire, di spendere dopo tanto tempo rimasti chiusi – spiega Domenico Fiorinelli responsabile Confesercenti Ascoli – siamo soddisfatti perché temevano che anche i vigili fossero più rigidi, invece ci hanno aiutato a trovare soluzioni utili a tutti questa mattina quando abbiamo posizionato le bancarelle con le nuove misure. Anche l’assessore Borroni è stato presente già dalle 6 per verificare che tutto andasse bene. Chiaramente quanto successo col Covid e l’emergenza sanitaria non è presa sottogamba, ma anche grazie al lavoro fatto con Confesercenti siamo riusciti a ripartire dopo due mesi di stop e con regole che ci consentono di lavorare in tranquillità». Soddisfatto anche Giampaolo Petrini, storico ambulante che commercializza scarpe lungo il vialetto nord, uno dei punti più stretti, dove solitamente la circolazione delle persone è più difficoltosa: «qualche problemino sul posizionamento questa mattina c’è stato – conferma Petrini -ma sabato prossimo potranno esserci ulteriori aggiustamenti e migliorie. Sulla carreggiata è stato ricavato quasi un metro in più indietreggiando un po’ per cui si circola bene e devo dire che anche come vendite mi trovo soddisfatto, pensavo meno».
Gente anche nelle bancarelle dedicate all’abbigliamento per l’infanzia, complice anche l’arrivo del caldo e del cambio di stagione: «tante persone questa mattina mi hanno detto che è la prima volta che esce – spiega Ilio Fidani titolare di una bancarella di fronte a Palazzo Sforza – per cui in giro c’è calma, molti danno un’occhiata, fanno il guardaroba e guardano cosa occorre acquistare. La nostra fetta di mercato devo dire che sta andando bene, ho un prodotto economico e di qualità e i bambini crescono in fretta per cui molti clienti aspettavano proprio con ansia che riprendesse il mercato per fare acquisti e risparmiare qualcosa». All’interno della piazza molti gli spazi vuoti lasciati dalle bancarelle a spunta (ambulanti itineranti che non hanno il posto fisso) che non sono state riassegnate e da quelle dei venditori di prodotti e capi usati, vietati dall’ordinanza regionale. E in molti questa mattina hanno fatto notare che a fronte di questo spazio in più veniva chiesta una riduzione degli spazi per le bancarelle: «così è difficile lavorare – dice Daniela Apera – stiamo un po’ stretti fra la riduzione e lo spazio lasciato per creare i percorsi di ingresso e uscita dalla bancarella, molte persone non capiscono che devono entrare e rimangono fuori». «E’come se avessero paura – le fa eco la vicina di spazio Cristina Ciaffoni – e poi noi venditori non abbiamo profondità e poco spazio, però la voglia di ricominciare c’è ed è molta. Oggi forse ancora qualcuno non sapeva del mercato e in giro non c’è lo stesso flusso di sempre, però come prima volta ci sta». «Fa piacere ricominciare dopo uno stop così lungo che ci aveva massacrato – commenta un’altra ambulante Nicoletta Peretti della ditta Amaolo – chiaramente la salute è importante e prioritaria, ma dovevamo ricominciare. Tanta gente ci è venuta a trovare, anche per ristabilire un contatto, questa fidelizzazione delle nostre clienti ci ha fatto molto piacere».
I mercati settimanali sono ripresi da lunedì in tutta la Regione, ma complice il maltempo di metà settimana a Porto Recanati e Macerata non è andata come sperato per gli ambulanti e quindi Civitanova rappresenta per tutti la prova del 9 per la ripartenza, per vagliare criticità e capire come modificare e migliorare l’accesso. A controllare che non si creassero assembramenti, ma soprattutto garantire che tutti i clienti o coloro che circolavano nella zona del mercato avessero la mascherina c’erano gli uomini volontari dell’associazione nazionale carabinieri in congedo e la polizia municipale: «L’affluenza è un po’ minore – conclude Alessandro Fidani che ha la bancarella in corso Dalmazia – ma crediamo che piano piano si tornerà alla normalità. Da parte nostra ce la mettiamo tutta per garantire il rispetto delle regole e dei protocolli». Qualche problemino con gli assembramenti invece si è creato ieri sera nei punti “caldi” della movida, in particolare in piazza Conchiglia e vicolo Marte: questa zona da qualche anno, specie in queste serate primaverili era un vero e proprio centro di aggregazione, con i suoi localini, bar, pub e ristoranti, uno spazio bellissimo e vivo. In epoca post Covid però mantenere il distanziamento non è semplice ed è dovuta intervenire una pattuglia delle forse dell’ordine a sirene spiegate per fare da deterrente alla “movida” ravvicinata stile Navigli.
Ma come ci pensi ...rinchiuso x 2 mesi e mezzo , mi butto tra la folla...quando mai...
Uscire si, spendere un po' meno ...
Beati loro che ce l'hanno da spendere io no....
Ma con tante difficoltà
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