«Caro sindaco e caro senatore, non vi occupate del Pd, ma del nostro territorio e dei suoi cittadini, noi siamo disponibili a fare la nostra parte e contribuire al bene di tutti, come dimostrato, fatelo pure voi». Così il Pd provinciale di Macerata risponde al sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica e al responsabile della Lega Marche Paolo Arrigoni che avevano critica il progetto targato Pd che ha deciso di sostenere sportelli di consulenza nei Covid Hospital. «Ci chiediamo, amareggiati, – prosegue in una nota il Pd, come si può strumentalizzare un atto di generosità, condiviso da tutti gli iscritti al nostro partito, a favore del territorio e in un momento così drammatico per tutti? Sarà anche ora di finirla con polemiche sterili e ridicole!».
I dem bacchettano innanzitutto il sindaco Ciarapica: «Lo informiamo che, se non avesse letto attentamente l’articolo, gli è forse sfuggito che il Pd provinciale di Macerata ha semplicemente accolto le richieste dei sanitari, concordate con la direzione provinciale e regionale ed ha così finanziato un’esigenza che ci era stata manifestata. Abbiamo fatto quello che la maggior parte della popolazione, tra privati, aziende e associazioni hanno fatto e stanno facendo in questo particolare momento: cioè dare il proprio aiuto. Abbiamo prima chiesto in quale maniera avremmo potuto dare una mano e poi abbiamo semplicemente contribuito a dare risposta ad un’esigenza che ci era stata manifestata come importante e necessaria per tutti gli operatori socio sanitari che lavorano nei due ospedali. Di cosa ci accusa il sindaco di Civitanova? Di esserci attivati subito per dare seguito ad una richiesta del territorio?? Un sindaco dovrebbe essere il primo a conoscere le necessità della sua popolazione. È un atteggiamento vergognoso». Poi replicano all’accusa di aver fatto entrare la politica in ospedale: «Noi crediamo che in questi momenti non esistono sfide politiche, esiste un’unica sfida che dovrebbe vederci tutti uniti verso un unico obiettivo: affrontare insieme questa terribile emergenza sanitaria e uscirne il prima possibile. Noi non piazziamo nessuna bandierina all’interno dei presidi ospedalieri, semplicemente perchè nei due sportelli di mediazione dei conflitti, che saranno a breve attivati, andranno ad operare qualificati professionisti del settore, di cui ignoriamo la fede politica perchè non ci interessa. Ad ulteriore chiarimento: il Pd ha finanziato un progetto allo stesso modo di chi finanzia l’acquisto di macchinari o presidi medici. A chi ha donato macchinari e presidi all’ospedale di Civitanova avete chiesto di che partito è?».
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Noi faremo volentieri a meno della vostra mano!! Ogni volta che la date peggiorate le cose e tocca sempre contarsi le dita per vedere se sono tutte
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Ieri ed oggi, i due quotidiani italiani più venduti (o perlomeno quelli di cui se ne stampano più copie), trattano il corona virus come la nuova dittatura (che per loro, ovviamente, e quella “fassista”…) ed invitano alla “resistenza” per combatterla (mentre magari chi voleva combatterla subito in modo drastico, sin dai primi casi, era, allora, un fascioleghista!!), si, il ritorno alla storica resistenza (e che caso…), di sinistra, ovviamente, per combattere in casa ed in modo silenzioso, come ai “bei tempi” (tranne il fatto di affacciarsi al balcone per qualche cantatina o…proclamo!!), questa dittatura, sempre quella che conoscono o credono di conoscere loro. E’ certo, quindi, che il pd si sta dando molto ma molto da fare, in questa emergenza, si, e con i soliti metodi usati da loro, e cioè il male è la dittatura di destra (il corona virus, in questo caso) ed il bene è la resistenza di sinistra (e cioè loro che lo combattono). Un gran bel darsi da fare, non c’è che dire, si si, un gran bel “darsi una mano”, si, che poi è pure vietato, eh!! gv
Fosse sante se parole,gv. Quindi non sarebbe neanche tanto difficile eliminare il coronavirus. Però, purtroppo non è così, soprattutto perché è invisibile. Ma non bisogna disperare, anche la rabbia lo era e vi hanno trovato il vaccino.
sanno ben camuffarsi… Dalle accuse di razzismo verso quelle “destre” che volevano misure drastiche contro quella “influenza”, con sviolinate pro “cinesi” con foto e abbracci, al cambiamento nel giro di pochi giorni come tuonanti inflessibili barriere antivirus. Cavolo! Un tempo ci volevano anni per cambiare punto di vista politico. Oggi, bastano pochi giorni. Ma non dimentichiamo. Quindi, passata la festa del virus cinese non sarà gabbato lu santu. Ci sarà una resa dei conti molto forte.