L’esercito inizia le demolizioni
a tre anni dal terremoto

CAMERINO - I militari al lavoro da stamattina per alcuni interventi. Altri saranno gestiti dai vigili del fuoco che hanno mezzi più adatti per spazi stretti. Il sindaco Sborgia: «Faremo il prima possibile anche le messe in sicurezza»

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Iniziate oggi le demolizioni

 

 

 

Partite questa mattina a Camerino, per la prima volta a tre anni dal terremoto, alcune demolizioni di edifici con l’intervento del genio dell’esercito. Ad annunciare l’iniziativa nella recente assemblea pubblica era stato il sindaco Sandro Sborgia. L’amministrazione comunale aveva richiesto l’intervento dei militari per effettuare l’abbattimento di edifici gravemente danneggiati, ma per ragioni legate agli spazi ed alla logistica, questo sarà possibile solo per sei palazzi a Borgo San Giorgio, tra Largo et poi si more e viale Seneca e due nelle frazioni.

«Per altre demolizioni l’intervento dell’esercito non è possibile per i mezzi in loro possesso – ha spiegato Sborgia – sarà necessario l’intervento dei vigili del fuoco che hanno mezzi maggiormente idonei a muoversi in spazi più ristretti. Il nostro obiettivo è quello di intervenire ove possibile, nel modo più celere, per effettuare le previste demolizioni e messe in sicurezza».

Grazie all’accordo con la Soprintendenza ai beni culturali e protezione civile, quattro edifici storici in centro storico saranno sottoposti a smontaggio controllato, cioè la demolizione con recupero dei materiali di pregio. Mentre altri venti circa sono in valutazione. Rispetto alle messe in sicurezza in centro a breve inizieranno i lavori del maxi lotto in via Massei fino al circolo cittadino. Sbloccata anche la situazione del mattatoio comunale, partiranno a breve i lavori di ripristino. La giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo, che si è reso necessario modificare dopo l’approvazione dello Sbloccacantieri. Ora sarà la stazione unica appaltante della Regione a gestire la gara d’appalto, tramite procedura negoziata, per assegnare i lavori di recupero per un importo di 350mila euro. E’ questa la prima opera pubblica di cui viene avviata la ricostruzione nel dopo terremoto.

(m. o.)

 



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