La professoressa Clara Ferranti all’università di Macerata
Studenti a Palazzo Ugolini
di Giovanni De Franceschi
Una preghiera, una professoressa cattolica, un’aula universitaria e un centinaio di studenti a lezione. Mettiamoci anche, per allargare la prospettiva, una città che si è definita Civitas Mariae sullo sfondo e uno stato laico a far da cornice. E il gioco, o meglio la polemica, è servita. Neanche a dirlo, proprio per un’Ave Maria. Pochi secondi. Ironia della sorte, roba da Camillo e Peppone secondo qualcuno, questione di libertà per altri. Laicismo da una parte, Chiesa dall’altra. E’ una delle battaglie fondanti del nostro Paese, che evidentemente ancora cova sotto le ceneri. La dimostrazione è arrivata venerdì a Macerata, a palazzo Ugolini, una delle sedi di quella che forse è la più importante istituzione laica della città, l’università. Nell’aula G c’era la lezione della professoressa Clara Ferranti, ad ascoltarla i ragazzi del primo anno del corso di Lingue e del terzo di Letteratura. Oltre un centinaio in tutto. Proprio venerdì 13 ottobre, oltre ad essere il centenario dell’apparizione della Madonna di Fatima, era stata lanciata un’iniziativa che prevedeva una preghiera collettiva alle 17,30 in tutta Italia (e in Polonia), una sorte di invocazione di pace contro la violenza nel mondo e gli integralismi. E così alle 17,30 in punto, la professoressa ha interrotto la lezione e ha proposto agli studenti di pregare, un’Ave Maria appunto. Qualcuno ha accettato volentieri, qualcun’altro ha sorriso, chi è rimasto in silenzio. Tra l’altro in contemporanea, ma solo per completare il quadro di quel pomeriggio, va segnalato che non troppo distante si discuteva dell’apporto della massoneria nel Risorgimento (leggi l’articolo).
Finita la preghiera, la lezione è terminata come da copione, senza che nessuno fiatasse o accennasse, perlomeno pubblicamente, a quanto appena successo. Dov’è che il caso è poi esploso? Sul web, ovviamente, con una denuncia apparsa sul gruppo di Officina Universitaria. E lì che gli studenti hanno raccontato dell’iniziativa della prof, dando la stura a una polemica che ha travalicato anche i confini della rete per entrare nel mondo reale. La maggior parte dei ragazzi si è scagliata con la prof, rea di aver pregato in un’aula universitaria, laica. “Atteggiamento poco professionale”, “Inaccettabile”, “Cambi mestiere”, “Vada nello Stato Vaticano”, “E’ pagata per insegnare, non per pregare” e così via. Ovviamente c’è stato anche chi ha preso le difese della prof, la minoranza a dir il vero.
Clara Ferranti
Ma è lei soprattutto la prima a difendere quanto fatto. “Lo trovo ridicolo – ha commentato Clara Ferranti – molto rumore per nulla. Si sta facendo una polemica per qualcosa di inesistente. Non ho trasformato l’aula in un’aula parrocchiale, né sono una predicatrice: gli studenti dovrebbero preoccuparsi di cose ben più gravi. Ho semplicemente interrotto per pochi secondi la lezione e proposto ai ragazzi, in assoluta libertà, di pregare per la pace. Chi crede nella potenza della preghiera, io sono credente e non me ne vergogno, lo ha fatto, gli altri sono restati in silenzio. Massimo rispetto per tutti da parte mia. Nessuno comunque è uscito. Inoltre credo che il motivo interessasse tutti, di qualunque religione, credenti o non, soprattutto in un momento come quello che stiamo attraversando, segnato da pericolosi integralismi. Non credo di aver leso alcuna libertà o offeso qualcuno pregando per la pace, tra l’altro non era mai stato fatto, né lo faccio normalmente. Quindi non capisco proprio perché ci si scandalizzi così tanto“.
Il rettore Francesco Adornato
Difficile trovare un punto di incontro tra due posizioni così antitetiche, che la battaglia continui. Intanto, a dire perché il caso non è da relegare nel cassetto delle “polemiche ridicole” è il rettore in persona. Che è stato costretto a chiedere scusa a nome dell’Università, altro che “molto rumore per nulla”. “Se i fatti, come sembra, corrispondono alla denuncia presentata dagli studenti – ha dichiarato Francesco Adornato – si tratta di un atteggiamento assolutamente improprio e censurabile. L’università è uno spazio di convivenza pacifica e rispettosa di opinioni, culture e fedi religiose. L’Università non è luogo di gesti divisivi, né, tantomeno, di imposizione e se ciò è avvenuto nel nostro ateneo non può essere accettato dal rettore, che rappresenta l’ateneo stesso nella sua interezza e nella pluralità delle sue espressioni, che ne costituiscono la ricchezza e la distintività. Valori assolutamente da conservare, difendere, rafforzare ed è a nome dell’intero ateneo che chiedo scusa a tutti coloro che sono stati feriti nella sensibilità e nella fiducia verso l’università”. Un’ammonizione per la prof che non lascia spazio a dubbi.
AGGIORNAMENTO – “Prima di fare dichiarazioni di questo genere il rettore, che parla tanto di sensibilità, avrebbe dovuto avere almeno il buonsenso di accertarsene di persona”. Clara Ferranti non ha gradito le dichiarazioni di Francesco Adornato, che ha censurato il suo comportamento con una nota ufficiale. Secondo la professoressa, molti dei post pubblicati dagli studenti non rispondo alla realtà, in particolare per quanto riguarda il fatto di aver obbligato qualcuno. Per cui ritiene “il giudizio aprioristico del rettore offensivo. Ha chiesto scusa – ha aggiunto – senza nemmeno avere avuto prima il rispetto di chiamarmi e chiedere direttamente a me come si sono svolti i fatti”. Intanto il caso è già approdato in Parlamento. Il deputato di Sinistra Italiana Giovanni Paglia infatti ha presentato un’interrogazione al ministero per chiedere “se non sia il caso di richiamare la docente in questione per un’evidente lesione del principio di laicità dello Stato, trattandosi di un’università pubblica”. “Non avremmo creduto possibile – ha aggiunto Paglia – che in un’istituzione pubblica, quale un’aula universitaria, si fosse costretti a recitare una preghiera su imposizione di una docente, pagata dallo Stato”.
È uscita dal medioevo. Ci tornasse
Il laicismo non ha identità. È un sacco vuoto che non si regge. Non siamo più nell'800
considerato che vi è libertà, ha fatto quello che si sentiva di fare.....non ha dato fastidio a nessuno.....ha chiesto un minuto, non un anno.....di raccoglimento.....se ci trovavamo a studiare all'estero e capitava la medesima cosa, facevano tutte queste storie.....perchè non capita anche all'estero chi lo chiede?
Inaugurata nel plesso dell'università di Parma in via D'Azeglio la sala di preghiera per studenti musulmani richiesta dall’associazione studentesca musulmana dell'ateneo. Parma è la prima università dell'Emilia-Romagna a rispondere a questa esigenza. La cerimonia si è svolta a conclusione del seminario "Le sfide di un'università plurale. I diritti delle persone, l’ampliamento della conoscenza, il valore del dialogo": un invito alla riflessione sul pluralismo religioso in una società multiculturale e sul ruolo dell’università in questo contesto organizzato dal Centro universitario per la cooperazione Internazionale. Al taglio del nastro hanno partecipato il pro rettore Carlo Quintelli (candidato rettore alle prossime elezioni), Mohamed Arafa docente di Islamic Law all’università di Alessandria d’Egitto e all’Indiana University, i professori Marco Mezzadri Nadia Monacelli e Marco Deriu. La decisione ha provocato le critiche di Fratelli d'Italia e Lega Nord a cui l'università ha risposto ribadendo il proprio ruolo inclusivo, di apertura e confronto. Nella sala, come deciso dal cda dell'università, non si possono affiggere volantini di alcun tipo, sono vietate sedute prolungate, dibattiti e discussioni, è vietato consumare cibi e bevande, togliere o lasciare le scarpe fuori dalla sala. La sala è aperta nello stesso orario di apertura del plesso universitario.
ha chiesto di pregare per la pace, peggio se avesse chiesto di dire l'ave maria.....ha fatto quello che si sentiva di fare in quel momento, disturbo non lo dava....se lo dava, potevano uscire o guardare il soffitto....è più importante non il momento di silenzio ma l'attenzione che mettono nel seguire le lezioni.....sè un'altro insegnante si sente di fare qualcosa'altro potrebbe benissimo farlo, tanto vi è anche la libertà ....laico o non dice poco.....non vi è alcuna diversità di insegnamento ....o argomenti, non ti mettono certo a dire la preghiera.....giusto perchè forse vi è un costo diverso.....gli studenti l'hanno divulgata e poi con il passa parola è stata allargata.....ha fatto bene la prof, è una in gamba.....la conosco di vista....
Poteva chiedere un minuto di silenzio e riflessione, sarebbe stato molto più efficace e coinvolgente, senza mettere in ballo questioni religiose.
Pregate il.vs dio nell'intimità delle vs case...e nessuno sarà offeso dal vostro opinabile punto di vista!!
Io non discuto la scelta della prof di pregare, piuttosto mi infastidisce profondamente l'atteggiamento degli studenti che POI hanno protestato: PERCHÉ NON HANNO CONTESTATO IN AULA? DIRETTAMENTE FACCIA A FACCIA CON LA DOCENTE? Mi viene da pensare che alla base ci sia un bel po' di vigliaccheria e che alcuni dei nostri studenti non siano altro che lo specchio di una società ottusa e senza futuro, incapace di far valere le proprie opinioni "sul campo", coraggiosa solo sul web. Che pochezza!
se avesse fatto un intervento a favore del pd forse l avrebbero portata in trionfo e come esempio di come un insegnante dovesse comportarsi
Cosa gravissima! Raccogliersi in un momento di silenzio! Che cosa tragica! MA PER FAVORE ... CHE HA FATTO DI COSÌ GRAVE? SOLO GLI STRANIERI E GLI ATEI HANNO MODO DI ESPRIMERE IL LORO MODO DI ESSERE? NOI ITALIANI, DI CREDO CATTOLICO (A MENO CHE ADESSO NEANCHE QUESTO SI POSSA ESPRIMERE) O DI ISPIRAZIONE ATEA NON POSSIAMO PIU DIRE LA NOSTRA SENZA OFFENDERE GLI ALTRI? ...
Come pretendiamo di stare in pace se anche per manifestare per la stessa facciamo la guerra ....?
L'università non è confessionale, potrebbe provare a farsi assumere in un'università cattolica e lì, invece di far lezione, recitare tutti i rosari che vuole.
Non c'è più religione!
Chi alza questi polveroni lo fa per divertimento o mania di protagonismo quante ore si perdono per futili motivi? Chi voleva pregare lo poteva fare come voleva in silenzio gli altri potevano riflettere un attimo
Clara.....non lasciarti intimidire......io so che bella persona sei!!!......
Non ci credo , dire una preghiera in ateneo è uno scandalo ???? Ma per favore ......
Tutto sto casino per un'Ave Maria? Ma sti studenti vadino a zappare ....
Al di là dell'ortografia Ilenia Catalini... è giusto rivendicare il carattere laico dell'istruzione superiore universitaria da parte degli studenti.
Guarda mi pento sempre a dire qsa...per le polemiche stupide che si sollevano nella piena convinzione della demenzialita' dei social dei quali anche io sono vittima In ogni caso credo che sia stata una provocazione...giusta ? Opportuna? Non lo so... però una provocazione... ricordo che l'università sviluppa anche il senso critico negli studenti (maggiorenni e capaci di agire a pieno diritto)... se poi questi credono che debbano essere trattati da vasi vuoti da riempire di mere nozioni ...credo che non siano nella sede opportuna ma dovrebbero far altro nella vita. Frequentare l'università non è sentirsi ripetere un libro che a 19 anni credo sei in grado di leggere e capire da solo Molte volte mi sono incacchiata a sentire le posizioni politiche dei miei insegnanti...facendo giurisprudenza l'attualità del diritto entrava spesso specie in materie come d.lavoro, diritto e procedura penale o tributario... d.internazionale... non sempre condividevo anzi a volte ero disgustata...ma in ogni caso sono cresciuta mentalmente Oggi il problema di identità culturale (non religiosa in se) è un argomento sul quale riflettere ...la provocazione invita a farlo Se ciò avviene all'interno dell'università non mi sconvolge.. mi preoccuperò quando l'università sarà fatta da professorini allineati e ben pensanti e da studenti vasi vuoti pronti a ricevere informazioni senza capacità critica.... poi io non sono nessuno e a quanto pare anche ignorante. Per cui dedicatevi ad altro
E brava Clara Ferranti che angelo di professoressa
E dei professori che fanno i comodi loro solo perché qualcuno li " protegge" nessuno ne parla
Io mi domando se esiste più la libertà di espressione! La docente persona bravissima e competente ha fatto una proposta, travisata in pieno da studenti demagogici che si sentono forti solo a protestare sui social network! Che tristezza!
Bravo, come sempre, Adornato, persona intelligentissima.
Che ha fatto di così grave questa docente. L'Ave Maria, capirai. Da ridere, fossero questi i problemi del popolo italiano. L'Ave Maria, che colpa!
Grande prof, e mandi pure a quel paese tutti quelli che l'hanno criticata!!
Complimenti agli studenti che invece di esprimere subito il loro dissenso, hanno preferito far partire la polemica su un gruppo facebook, un atteggiamento veramente maturo ed aperto al dialogo!!
ha fatto bene la Prof. in tutte le scuole si dovrebbe fare. e ora di mettere ordine, recuperare tutti i valori che negli anni si sono persi.
Poveri noi come siamo caduti in basso l università è sempre un luogo scolastico e una preghiera non è un gesto che divide di questo passo ci sarà da dire almeno un rosario al giorno. ..grande proff
Pregare per la pace , anche in una università , è un gesto " divisivo " ? Se pregavano per Allah avevano la benedizione del papa e della presidenta !!! A da finí 'a nuttata !!!
Una Ave Maria non distrugge nessuno, è la simbologia sottesa che invece deve far preoccupare: la scuola è un luogo LAICO! Il minuto di raccoglimento in silenzio doveva bastare!
Negli ultimi anni il termine "laico" viene utilizzato per indicare un generico agnostico o ateo. Tale uso è semanticamente scorretto, in quanto laico ha significato di svincolato dall'autorità confessionale, ma non inficia la pratica di una particolare credenza religiosa: per cui si possono distinguere "laici credenti" da "laici non credenti".
Massima sttima a questa professoressa..... molta meno stima al Rettore e alcuni studenti per modi e tempi di esprimere il loro dissenso.
Beh dopo aver letto l'articolo sono rimasto senza parole. L' Italia, un grande paese fatto di storia e tradizioni, e diventata una terra di nessuno dove il rettore, per paura di perdere la poltrona, chiede scusa senza motivo, il parlamentare di sinistra fa un interrogazione giusto per pubblicizzarsi un po' vista la scarsità di voti che tale partito riscuote e ci si fa mettete sotto scacco da 4 gatti di studenti che tra qualche anno si lamenteranno per la mancanza di un posto di lavoro, quando i primi ad aver rovinato questa nazione sono loro con queste stupide battaglie ideologiche da centri sociali.
le ricordo che siamo in uno stato laico e che il proselitismo religioso - di qualunque religione - è consentito solo all'interno di scuole/università religiose. Chi vuole recitare l'ave Maria all'università, può iscriversi all'università cattolica.
Mery Pavoni non mi sembra abbia puntato il fucile a nessuno. Chi non voleva poteva anche uscire. Fate di tutto per garantire i diritti degli stranieri poi condannate un insegnante italiana. Mi sembra una polemica stupida e senza senso. Comunque gli studenti possono pure continuare su questa strada, tanto sono destinati ad essere solo una massa di disoccupati in un paese ormai privo di patriottismo e ricordo delle tradizioni.
sono tasse che io pago al fine di fare lezione, non al fine di pregare.
Roberto Lattanzi immagino che allo stesso modo sarebbe d'accordo, allora, se un altro professore iniziasse a recitare i versetti del corano durante una lezione? (ma andiamo all'università per imparare le materie del nostro corso di studi o per pregare?)
Io sono d’accordo con lei che non andrebbe professata nessuna religione, ma nel paese dei fuori corso, dove gli studenti passano anni nelle università a fare feste, mi sembra paradossale fare una polemica per un minuto di raccoglimento. Poi ripeto, va bene tutto e continuate pure a protestare, tanto il bello deve ancora venire e quando uscirete dalla palla di cristallo dell’Università, scoprirete cosa significa il mondo del lavoro e li dovrete mandare giù delle pillole molto più amare di una semplice ave Maria !!!!
Roberto Lattanzi augurare il peggio ad uno studente che investe soldi e fatica per prendersi una laurea è un esempio lampante di ignoranza. Scommetto che non hai fatto l'università?
No non sono laureato. E forse un problema per lei ??? Non credo che si possa giudicare l' intelligenza di una persona dal titolo di studio, ma forse lei ha metodi diversi. Comunque non ho augurato il peggio a chi studia ( quindi legga bene quanto scritto visto che probabilmente e un laureato ) ma ho semplicemente detto che fare il casino sul web ed arrivare addirittura ad un interrogazione parlamentare per una questione che secondo me non esiste, e stupido secondo me. E quando questa gente che oggi si scandalizza per un ave Maria, entrerà nel mondo del lavoro (ammesso che ci riesca ) troverà delle sorprese molto più importanti di questa
Io non ho alcun problema su chi è laureato o meno, frega niente, ognuno fa quello che vuole. Però non auguro la disoccupazione o il peggio a nessuno.
Ma lei ha voglia di studiare o di fare polemica ??? Io ad esempio ho voglia di lavorare, come in effetti sto facendo, mentre lei probabilmente ha voglia di fare polemica ed è liberissimo di farla, unitamente a tutte le proteste spesso stupide che gli studenti fanno. A me sinceramente di certe stupidaggini importa poco, e quando entrerà nel mondo del lavoro, ammesso che lei già non ne faccia parte, capirà il senso delle mie parole (sempre che io da non laureato sia riuscito ad esprimere un concetto !!!)
Ma a me frega niente se lei è laureato o meno. Chiedo solo rispetto per chi decide di intraprendere la strada degli studi, senza dare dei falliti disoccupati ad una categoria che investe tempo e denaro per raggiungere un risultato. Poi ognuno fa quello che vuole: lavora, studia, non fa un cazzo, polemizza, non polemizza.
Senta io non ho più tempo da perdere a dibattere sulle sue idee. Io non ho assolutamente detto che non ho rispetto degli studenti (se ha problemi con la lettura lo dica pure!!) e tanto meno ho fatto di tutta un erba un fascio, ho detto che spesso ci sono una parte degli studenti che polemizzano su stupidaggini come un minuto di raccoglimento, con la scusa che sono li per studiare e non per perdere tempo a studiare, poi scopri che i italia la maggio parte degli studenti sono fuori corso da anni .... Allora non credo che un minuto di silenzio o preghiera abbia creato ostacoli ai progetti di studio o lavoro di qualcuno, quindi secondo me, e ripeto secondo me, la polemica che è stata montata è pura follia. Poi studenti, parlamentari, rettori e chi più ne ha più ne metta, fate pure quel che ritenete più giusto, ma quando vi accorgerete che in Italia i problemi sono altri, sarà sempre tardi.
Da credente, abbastanza praticante, credo che l'accaduto sia aberrante, prima di tutto perché un insegnante non deve conoscere il mio orientamento, in questo caso religioso, ma la stessa cosa vale per il tema politico, ecc.. La cosa più spaventosa è che chi ha recitato l'ave Maria lo ha fatto per non subire ripercussioni! Mi aspetto da parte di chi non conosce i fatti e le persone, a dire meno fesserie, successe in passato con un altro professore a macerata, finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di parlare!
Quante parole al vento..... Non capisco xche si mescoli il minuto di silenzio x la pace, con l'ave Maria. Il Minuto X la pace è una cosa laica, tutte le razze evolute e colte del mondo vogliono la pace, quindi ci sta. L'ave Maria successiva nn c'entra un tubo in un luogo pubblico, tanto più all'università che dovrebbe essere il luogo più laico del mondo.
Semplicemente così, in effetti...
Ma abbiamo perso la testa?La logica ed il buon senso?..Ma a che punto di stupidita' siamo arrivati!!!!Stiamo diventando tutti polemisti per fatti che non meritano due parole..e ci vergogniamo di essere cristiani..mentre gli islamisti vi imporranno la loro nefasta religione..e non farete tante polemiche stupide..Vergognatevi chiacchieroni !!!
Grande Clara....e' un onore averti conosciuta.
Ho visto di peggio all'università! Perché gli studenti non piantano queste grane quando illustri professori propongono i loro testi come obbligatori per passare gli esami?
Un' Ave Maria ?! Che peccato mortale....addirittura da portare in Parlamento!! Come diceva Totò.....Ma mi faccia il piacere!!!
Sull'opportunità o meno si potrà anche discutere, ma definirlo un gesto divisivo mi pare retorico ed, a suo modo, populista. Addirittura interrogazioni parlamentari: sarà però un semplice fuoco di Paglia (dicono. Battuta meno stupida comunque del polverone sollevato...)
I nostri futuri dirigenti hanno imparato bene dagli attuali governanti, creare un caso da una pagliuzza e nascondere i pagliai.
Dove è il problema? Qualcuno ha avuto un danno da un minuto di silenzio o dalla preghiera? Perché crea tanto scompiglio parlare di Cristo e della Madonna?
perché siamo in uno stato laico e le scuole/università statali non devono esprimere alcun pensiero religioso, nel rispetto di tutte le religioni, di agnostici e atei. Chi vuole recitare preghiere cattoliche, ebraiche, musulmane, buddiste e via dicendo può iscriversi a scuole e università religiose. Se non riusciamo neanche a mantenere ferma la distinzione tra stato laico e stato religioso, ci meritiamo il medioevo.
In principio sono più che d accordo, ma non facciamone un dramma!! Succede molto di peggio durante le lezioni universitarie e in generale dentro atenei, uffici e quanto altro e nessuno si prende lo scomodo di denunciare o reclamare. Certo la prof ha commesso un errore e purtroppo credo che pagherà anche pesantemente ... il medioevo è in corso ...non vede cosa ci circonda!!
Comprendo la laicità dell'Università statale (tutta). Bene. Però vorrei vedere la stessa presa di posizione e di distanza quando in molte aule universitarie si fanno dei veri e propri comizi/conferenze politiche di parte. Bene la laicità ma che sia anche apolitica. Dove sono in tal caso questi paladini dei diritti universali dell'uomo e del cittadino libero? Ad Maiora.
Ha fatto bene ...anche il Padre Nostro doveva far dire
Una docente che chiede un minuto di concentrazione per la pace nel mondo... Ma il rettore pensare a quanto zozzo sta nelle università ( e non solo) no?
Ahahah un'interrogazione parlamentare per l' AveMaria
Brava Prof.!
Tutto questo rumore per nulla, tutto questo chiasso per niente, al posto di lamentarvi di cose quasi futili iniziate a lamentarvi e protestare per una serie infinita di problemi materiali e concreti: -sovrapposizioni orari -aule inadeguate e sovraffollate -scioperi inutili che vanno a discapito degli studenti e non dell'università -mezzi di trasporto inadeguati -amministrazione e burocrazia universitaria disorganizzate -mancanza fondi per borse di studio e agevolazioni adeguate per chi non può permettersi l'università -AUMENTO TASSE(con contorno di magna magna da parte di pochi a svantaggio di tutti gli altri per dirla in poche parole) -assenza proposte/iniziative extra curriculari -Ricercatori universitari che si credono PROFESSORI e non sanno la differenza tra uno studente e uno schiavo ...e mille altri ancora!!! PORTATE QUESTO AI PIANI "alti" DELL'UNIVERSITÀ!PORTARE QUESTO IN PARLAMENTO! INDIGNATEVI E INDIGNIAMOCI PER PERSONAGGI CHE PORTANO SOLO MARCIO E DANNI ALLA STRUTTURA UNIVERSITARIA! Perché tra 10 anni quando non sapremo dove sbattere la testa (anche se con un pezzo di carta in mano ) ci pentiremo di esserci lamentati di una pseudo preghiera rispetto agli innumerevoli altri problemi!
via questa fondamentalista dalla scuola vada a pregare nella sua chiesa! ed impari a pronunciare le lingue senza accenti dialettali
Grande la prof bravissima tutte le mattine la dovebbre far dire bravissima
Quindi una Ave Maria è un gesto divisivo. Bene.
Come possiamo parlare di integrazione se si è intolleranti anche ad un ave Maria
Nel frattempo in quel di Parma... https://www.ecodiparma.it/2017/06/23/aula-la-preghiera-islamica-rainieri-accusa-luniversita-parma/
ormai dopo i preti cattolici che tutto controllano e decidono, gli invasati di geova e le moschee mussulmane, possiamo dire addio alla laicità dello stato.
Quando vedo il profilo di certi esemplari che commentano a cavolo, mi fa pensare molto all'evoluzione umana
Sì ha rispetto per tutti e tutto è non per le nostre origini cristiane....
Sono d’accordo. La Rete sta diventando il rifugio dei codardi (notare come il post non sia firmato). Poi, francamente, l’attenzione prestata a questo episodio mi sembra incredibilmente eccessiva.
Sono d’accordo sul fatto che l’aula universitaria non sia il luogo adatto. Ma comunque complimenti al leone da tastiera che si sfoga su Facebook invece di esprimere il suo disappunto di persona e sul momento.
Le preghiere in Chiesa, lo studio all'università!
Non ci vedo niente di male... Oggigiorno dobbiamo fare polemica su tutto!!! Sicuramente non è stata una cosa obbligata, chi l'avrà voluto recitare l'avrà fatto e chi in cuor suo, non ha voluto, non l'avrà recitato. Che problemi esistenziali!!!
Era meglio che bestemmiava nessuno avrebbe protestato
Sul fatto non ci vedo nulla di scandaloso anche perché non sembra sia stato imposto ad alcuno. A chi non piaceva poteva benissimo uscire dall'aula e ritornarci appena finita la preghiera. Con la scusa dello Stato laico stiamo perdendo le nostre radici culturali. Ben vengano tante CLARA FERRANTI.
Brava Professoressa ha fatto molto bene lo rifaccia
Mi domando se la prof fosse stata musulmana .... Tutti avrebbero rispettato il suo bisogno di pregare , altrimenti giu' con critiche di razzismo ecc ecc.....Non ha obbligato nessuno, solo una richiesta di preghiera. I primi ad essere razzisti con la nostra religione siamo noi....
E invece quando i.musulmani interrompono il.lavoro x pregare????fossi il datore di lavoro di queste genti licenziamento in tronco!!!fai il ramadan???non sei in forze x lavorare li licenziato in tronco
Assurdo
Se andate nei loro paesi non vi fanno aprire nemmeno la bocca e noi qui gli permettiamo di invaderci e gli passiamo pure tutto il necessariobper vivere
Sio arrivati alla frutta!
Un'Ave Maria va bene. Mica hanno detto il rosario!!!!
Leila sento l'apocalisse avvicinarsi...
PISTACOPPI IN PARADISO, TUTTI GLI ALTRI ALL'INFERNO. All'università di Macerata la forza della preghiera fa prendere 110 e lode e dà diritto alla cattedra ???
Grande Vincenzo!
Al di fuori di ogni credo e polemica vorrei ricordare che anche il silenzio, la riflessione ha una grande energia e non impegna, né offende alcuno. Anche questo è preghiera.
In aula non c'erano solo studenti cattolici, un minuto di silenzio avrebbe trovato tutti d'accordo. E rispetto per il pensiero espresso
non vedono l'ora tutti di elevare cortine fumogene.... con questo ,per un pò , non parliamo di cose ben più serie !!! Bravi tutti per un Ave Maria e silenti su scuola, economia, baronie, terremoto, lavoro, europa, disoccupazione, corruzione, gioco, sanità, processi civili, impunità, privilegi, auto blu.......................................ecc...
Ottimo Adornato. E ora faccia coriandoli del contratto di questa fanatica religiosa e metta al suo posto qualche giovane ricercatrice brava, con pubblicazioni internazionali, assegni e premi.
vuoi che sapeva che in quel giorno ed a quell'ora vi era un minuto di raccoglimento mondiale, vuoi che lo ha fatto perchè la testa funzionava in quel modo in quel preciso istante, ha fatto quello che si sentiva di fare.....dava disturbo ai presenti, apri la porta e vai a fare una camminata, oppure conti le stelle sul soffitto del muro.....se chiedeva il padre nostro era una polemica uguale.....invece di divulgare in rete....la notizia, potevano commentarla tra di loro senza portarla a nostra conoscenza.....così noi non saremmo mai venuti a conoscenza del fatto e non avremmo perso tempo in commenti......sono altre le cose essenziali della vita.....è valida come insegnante e persona, questo è essenziale.....i ragazzi sono ragazzi, una notizia che si poteva evitare di pubblicare.....non ha certo cambiato la vita, sapere che l'insegnante prega o non prega.....ora vogliamo sapere cosa accade anche quando tengono lezione gli altri insegnanti
Lo studente universitario medio sfiora il ridicolo: conoscenza delle materie 0, capacità di approcciarsi al lavoro 0, voglia di imparare 0. Però codardia da social e voglia di scappare dal lavoro finché mamma e papà pagano 10. L' università italiana è in pieno declino e per cosa si lotta? Per un' Ave Maria...
Non vedo una scandalo per una preghiera i problemi sono ben altri all'interno dell Università rettore
La libertà è un diritto inviolabile, ognuno è padrone di se stesso e delle proprie azioni. Solo un pizzico di buon senso, di umiltà, nei confronti di una donna che crede ai propri valori e giustifica la propria esistenza. Quale cultura si potrà mai appropriare della nostra storia, spazzando via ogni cosa, lasciando solo polvere ai posteri. Quali valori potranno mai sostituire un Dio che non c'è più.
Un atteggiamento inproprio e censurabile??? E tutte le ideologie deviate e devianti che infilate nelle teste di questi s.... Studenti cosa sono??? Un Ave Maria che divide?? Ma per favore!!!
Ci si scandalizza per niente in Italia... in una situazione del genere se invece di dire una preghiera avesse detto una bestemmia in maniera molto "sentita" probabilmente avrebbero tutti quanti fatto di quella docente un mito ... Dov'è finito quel senso di cristianità? Dov'è finito quel senso di appartenere a Dio?
Prof hai fatto benissimo insegna a questi ragazzi che siamo cristiani non ATEI o MUSSULMANI
Un'ave maria non ha mai ucciso nessuno. Il fenomeno per cui si è pregato (la difesa dal fondamentalismo islamico) invece si. Durante la preghiera, i non cristiani o gli anticristiani avrebbero potuto uscire dall'aula o pensare ad altro, oppure protestare poiché in uno stato libero si ha la possibilità di esplicitare in pubblico la propria fede (lo garantisce la costituzione) ma vi è anche il diritto di protesta. Sono invece le polemiche a posteriori che sono inutili...
Ma i genitori di questi ragazzi non hanno parlato ?? Ma scusate dietro l angolo c è . .
Ma chi ha protestato per l ave Maria NON SI VERGOGNA ?? RAZZA DI INCOMPETENTI.. NON CAPITE SE ANDIAMO AVANTI COSÌ ATEI FRA QIALCHE ANNO I MUSSULMANI CI OBBLIGHERANNO A IN GINOCCHIARSI SU DI UN TAPPETINO E DIRE ALLA. È .... PENSATE RAGAZZI VI OBBLIGHERANNO A FARE QUESTO.. CON DELLE BASTONATE ...
UN AVE MARIA PER RIPORTARE L'UNIVERSITÀ DI MACERATA AL TERRITORIO E ALLE SUE RADICI.
L'Università di Macerata è una delle risorse più importanti del nostro territorio, tanto più per il fatto che è una delle più antiche del mondo.
E non è un caso che in un'unica provincia ve ne siano 2: Macerata e Camerino.
E non è tantomeno per caso che una Università rappresenta <
1 like uguale 1 amen per la professoressa dell'Ave Maria 1 cuore di Gesú per scacciare il demonio dall'ateneo !
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veramente la preghiera è un atto di presunzione, di malafede, come se Dio non sapesse cosa è il bene senza l’indicazione della professoressa Ferranti- l’università dovrebbe provvedere al superamento di queste usanze superstiziose di plebaglie incolte-
Gesto, quello della professoressa Ferranti,politicamente scorrettissimo, e in quanto tale anche laicamente molto a me gradito. Ricordo al liceo i sermoni marxisti delle prof di filosofia o, all’ universita’, le letture post proletarie d’ accatto delle rivolte degli schiavi romani.Un’ ave Maria può ben valere una rampogna, professoressa. Poco male.
«Se gli dèi esaudissero le preghiere degli uomini, l’umanità verrebbe dissolta a causa di tutti i mali che gli uomini si invocano l’un l’altro.»
(Euripide)
Non capisco chi possa dividere un Ave Maria proposto e non imposto.
Ci riempiamo la bocca con frasi quali “luogo di convivenza pacifica e rispettosa di opinioni, culture e fedi religiose”
E poi non si può neanche proporre, a chi vuole, di dire una preghiera per la pace?
La convivenza pacifica e rispettosa credo non possa prescindere dal fatto che chiunque possa, in qualunque momento manifestare la propria opinione in materia di politica, fede ecc., senza che nessuno si possa sentire per questo offeso o discriminato da una più che lecita proposta.
Proprio la pluralità di espressioni tanto cara al Rettore, rappresentante dell’ateneo nella sua interezza, dovrebbe, a mio modesto modo di vedere, portarlo a difendere la libertà, appunto, di una delle tante “espressioni” presenti nell’Università.
Stare tutti insieme pacificamente a patto che tutti reprimano le proprie idee e tacciano per paura di offendere l’altro, non si chiama convivenza ma sopportazione, alla lunga sfocia in guerra.
Non sono mai stato troppo religioso ma se il mio vicino buddista,musulmano (o mussulmano che dir si voglia)mi chiede di pregare con lui per la pace,proponendomi una sua preghiera, l’unica cosa che mi dispiacerebbe è che non la saprei recitare.
Grande professoressa, ha tutto il mio rispetto, siamo in Italia, paese cattolico, se non vi sta bene cambiate università ! Dobbiamo essere tolleranti verso tutto e tutti, verso i cattolici no?
https://www.youtube.com/watch?v=DVg2EJvvlF8
Ci scommetterei qualcosa che se in nome dell’integrazione si fosse proposto di leggere x un minuto il corano si sarebbe esaltata la professoressa x l’iniziativa.
Io penso che molti studenti invece di fare polemiche ideologiche del caz.zo sul web ,dovrebbero andare a lavorare anche gratis che farebbe molto meglio al paese e a loro stessi,per capire cose che il libro non ti spiega.
La prof non ha obbligato nessuno quindi di che si parla..
Esprimo la mia solidarietà a Clara Ferranti. Crollate tutte le ideologie, al punto che a costoro sono rimasti il Gender nelle scuole, il multiculturalismo e la globalizzazione, servi come sono delle logge angloamericane, dell’Alta Finanza e dei satanisti, un’Ave Maria rappresenta una sfida, un terrore e uno scandalo. I media non ci parlano del milione di Polacchi che hanno recitato il Rosario, né del milione di persone che in Equador hanno contestato il Gender nelle scuole.
Cari atei materialisti, avete tirato troppo la corda. Adesso tocca a voi ad avere paura. Sarete sconfitti con tutti i vostri partiti sostenitori.
Noto con immenso piacere che il cristianesimo mette una enorme paura. Quanto polverone inutile!
C’è da augurarsi che il Papa, quando avrà saputo di questo gesto compiuto in una landa così ostile al Cristianesimo, ne faccia una grande esaltazione, e che al Rettore tocchi la figura del Diocleziano della “grande persecuzione”.
http://www.raistoria.rai.it/articoli/diocleziano-e-la-persecuzione-dei-cristiani/12168/default.aspx
Quanta paura fa un Ave Maria! Come vedete già siamo islamicizzati, laicizzati, imbarbariti. Cge bel rettore che ha l’università di Macerata!
Solidarietà alla Professoressa Ferranti. Per quanto il Rettore ha fatto la scelta più semplice ma a mio avviso totalmente sbagliata. Gli studenti probabilmente hanno voluto riflettere bene nei loro alloggio per poi postare riflessioni in merito…….da veri geni incompresi e contestatori per status hanno partorito questa idiozia.
Franco Pavoni: Ammazza se stai avanti!
Marina Santucci: se la prof avesse parlato della sua fede, nessuno le avrebbe potuto dire nulla, ma ha lei fatto recitare una preghiera, gesto confessionale. I sermoni marxisti non sono gesti confessionali.
Massimo Giorgi: saggezza greca. Da recuperare.
Paolo Ponzelli: Che c’è di difficile? Si chiama Principio di laicità (cioè aconfessionalità) dello Stato. Anche fossero stati tutti d’accordo nel recitare la preghiera, la prof avrebbe comunque compiuto un gesto confessionale. Non è in questione il contenuto innocuo della preghiera, ma il principio di laicità dello Stato.
Yuri Paoletti: Siamo in Italia, Stato laico, non Stato cattolico. Sfugge una differenza non da poco.
Massimo Giorgi: Dreamer!
Sauro Paolucci: Scommessa persa. Leggere il Corano con fini religiosi e non didattici sarebbe comunque un gesto confessionale. Non è questione di obbligare, è questione di rispetto della laicità di un’Istituzione statale.
Giorgio Rapanelli: Il gender? Il gender?
Alberto Sbarbati: non è il cristianesimo a far paura. A far molta impressione è il disinteresse per il principio di laicità dello Stato, baluardo difensivo di ogni religione, Cristianesimo compreso.
Massimo Giorgi: Ricordiamo anche Flavio Claudio Giuliano, poverino.
Carla Torquati: l’Ave Maria non fa nessuna paura. Fa impressione, piuttosto, l’indifferenza per la laicità dello Stato, baluardo difensivo di ogni religione, Cristianesimo compreso. Ah… Già detto? Allora dico che difendere la laicità sancita da molto tempo nella nostra Costituzione non ha mai significato e non significa affatto cedere all’Islam e tanto meno alla barbarie.
Gian Paolo Cacciolari: Una cosa sbagliata è una cosa sbagliata. A prescindere dal fatto che venga contestata immediatamente oppure dopo. Poi dirò: la solidarietà alla prof mi sento di darla anch’io, non per il gesto confessionale inopportuno, ma per il fatto che ora si dovrà subire una gogna che nessuno merita.
Paglia?
Sarà quello del famoso fuoco?
Il proprietario della famigerata coda?
Quello, insieme a Fieno, delle tagliatelle?
Quello avvistato “al diminuitivo” nell’occhio del prossimo da chi nel suo aveva un tronco?
Quello delle sedie di una volta?
Non lo so, ma sicuramente rappresenta perfettamente la nostra attuale classe politica, con i voti di un condominio, per di più nelle liste di un “partito zecca” (partito che si attacca ad uno più grosso per non scomparire, e poi una volta prese le poltrone, si dissocia) per dare un senso alla sua presenza in parlamento dice una cazz..ta senza senso.
Qualcuno, alle prossime elezioni, potrebbe accorgersi di Paglia e rivotarlo, non si sa mai!!!!
E poi diciamo “Macerata Città di Maria” vergogna, magari tra quelli che hanno protestato ci sono anche coloro che vanno a Messa e si dichiarano Cristiani
Ieri mentre passeggiavo col cane ho incontrato un musulmano che con un tappeto sul marciapiede stava pregando. Io da Cattolico allora cosa avrei dovuto dirgli? Mi da fastidio vederti pregare in mezzo alla strada occupando il suolo pubblico?? Ma per favore!!! Sinceramente l’unica cosa che ho pensato è stata se qualcuno si ferma e dedica un attimo di tempo alla preghiera, qualsiasi sia il Dio a cui la dedica, è sicuramente una bella cosa perchè di sicuro sta pregando per il bene di qualcuno o il proprio. E gli estremismi di qualsiasi fede, credo o orientamento con questo non centrano niente. Dunque in parlamento interrogatevi sulle vostre coscienze piuttosto che su un argomento del genere, siete alquanto ridicoli.
Grazie Andrea Ferroni per le precisazioni da maestrina tendente al tribunale di ultima istanza… ne hai una per tutti, beato te che sei depositario della Verità. Dai commenti però mi rincuora vedere che io faccio parte della maggioranza e tu no, e nonostante questo pretendi di dare lezioni. Che proponi per la prof confessionale? Procedimento disciplinare? Commissione d’ inchiesta? Preghiera rivolta alla Mecca come atto riparatori? Secondo me, sinceramente, sei solo piccato perché nonostante il pensiero unico mainstream che i ” laici” come te vogliono imporre, c ‘ è chi ancora non si conforma. L’ intelligenza che ti riconosco ti impedirebbe di scrivere le stupidaggini in punta di diritto che hai scritto.
Dimenticavo.
Andrea Ferroni: non c’è nulla di difficile, come si chiama non ha alcuna importanza, qualsiasi sia il nome non è detto che sia una cosa giusta.
Del resto, proporre di dire una preghiera, anche se in un’aula universitaria, non vedo come possa mettere in pericolo la “Laicità dello Stato” e che danno ne possano ricavare i “laici statali”.
Non si riesce ancora a superare il regime concordatario, figuriamoci in che condizioni versi il principio di laicità: la prof. Clara Ferranti si muove in questo contesto, mica nel retrobottega della reazione oscurantista, come pensano studenti e docenti ben lontani dalla ribellione e dalla contestazione verso i soprusi veri… A un errore episodico corrisponde comunque un impegno ben noto della prof. Ferranti nella memoria della Shoah, nella attenzione ai fenomeni dell’antisemitismo e dell’antisionismo, nel segnalare oblio e ipocrisie rispetto al campo di internamento fascista nella villa Giustiniani Bandini all’Abbazia di Fiastra. Il rettore Adornato ha una concezione un po’ ristretta della cultura, della ricerca e della didattica se pensa davvero che “l’Università non è luogo di gesti divisivi”.
La storia dell’Università di Macerata in ogni caso suggerisce di coltivare qualche dubbio di fronte alla definizione che si legge nell’articolo: “la più importante istituzione laica della città”.
17 febbraio 2017. Papa Francesco visita l’ Università Roma Tre, la terza università pubblica romana dopo La Sapienza e Tor Vergata. L’attuale Papa, accolto da un bagno di folla, affronta fra gli argomenti del suo incontro con gli studenti presso l’ Ateno statale, quello dell’immigrazione ” Tutti i paesi devono accogliere gli immigrati, le migrazioni non sono un pericolo, sono una sfida per crescere”, e del ruolo dell’Università “L’università è l’universo. Il posto dove si può dialogare, dove c’è posto per tutti. Deve avere questo lavoro artigianale del dialogo. Dove c’è discussione, dialogo e confronto, c’è università”.
Gli studenti hanno applaudito.
Ricordo altresì, che nel 2003 Papa Wojtyla fece visita all’Università La Sapienza, mentre nella stessa università, Papa Benedetto XVI nel 2008 rinunciò alla sua visita a seguito della protesta di 61 docenti contro il rettore, in difesa, appunto, della laicità della scienza e della cultura e nel rispetto dell’ Ateneo statale aperto a docenti e studenti di ogni credo e di ogni ideologia. Quanti pesi e quante misure, a seconda dei temi caldi sui diritti dell’uomo trattati dalla Chiesa. Nel 2008, Papa Ratzinger condannava fermamente eutanasia e aborto.
Noto perciò alquanta ipocrisia fra i sostenitori della laicità dello Stato appartenenti al “popolo di sinistra” compresi quegli studenti di Officina Universitaria che hanno gridato allo scandalo e ora qui della laicità fanno baluardo per l’università pubblica, quando a giorni pari, sono i primi a valersi delle ingerenze della massima autorità religiosa cattolica , il Papa, dei vari appelli dei vescovi e fino all’ultima predica di un prete di campagna, nel caso le politiche della Chiesa siano conformi al proprio credo e a quelle del governo del nostro Stato.
Andrea Ferroni: comprendo il tuo stato d’animo. Coraggio,sono sicuro che ne verrai fuori
Ma pensa che problema se vede che tanti non hanno da pensare ad un ca..o buttate lo smart e lasciate internet vi mangia il cervello uscite,passeggiate,socializzate,sco..te…
E’ proprio vero il 13 ottobre è giornta di Madonne,cento anni fà quella di Fatima,oggi quelle del Rettore Adornato.Se posso,un consiglio per tutti,state alla larga dagli”oppiacei”(KM).
Sig. Ferroni
a tutte le bacchettate che ha dispensato a dx e a sx per farci sapere che un’ Ave Maria equivale a un reato o quasi,secondo lei, mascherata con cavilli e laicità di stato’,mi permetto di ricordarle che esiste ,per fortuna al mondo una cosa che si chiama BUON SENSO. Cosa buona e giusta che purtroppo viene ormai messa da parte perche’ se cosi’ non fosse di questo fatto non si parlerebbe nemmeno.
A mio figlio che tornando da scuola raccontava di professori che esprimevano idee e inclinazioni politiche,non ho mai consigliato di alzare polveroni ma di ascoltare e semmai non essere d’accordo..li finiva
Con l’interrogazione parlamentare dal parte del solerte on. Paglia ( o Carneade) , allora sì che la vicenda assumerà contorni farseschi. Ma fate, fate pure…. Conquisteremo anche con questa vicenda la ribalta nazionale? possibile…..
Premesso che, nessuna offesa agli islamici avrebbe potuto un’Ave Maria in quanto anch’essi , con le dovute differenze di credo , contemplano la figura ( non il culto dell’immagine come vietato dall’Islam ) della Vergine Maria e Madre nel Corano, Fatima – località del Portogallo, di cui il 13 ottobre scorso ricorreva il centenario dell’apparizione della Madonna, da cui il nome di Fatima- è di origine araba e molto in uso nel mondo islamico come nome femminile, deriva dal verbo fatam , svezzare, e sta per “colei che svezza i bambini”, in onore a Fatima una delle figlie di Maometto; “secondo la leggenda, la piccola cittadina del Portogallo deve il suo nome ad una principessa Moresca di nome Fatimah convertitasi al cristianesimo durante la Reconquista “
Chissà, forse il momento è anche buono per fondare un Partito dell’Ave Maria (PAM).
Mi sorprende amaramente che nessuno,Rettore compreso,si soffermi per una parola di commento sul presupposto dal quale è partita l’iniziativa della Docente,cioè il problema della pace che,poi,è figlia legittima della giustizia,oggi tanto vistosamente calpestata,il cui valore travalica di gran lunga lo strumento utilizzato nel caso specifico.Ma di questi tempi l’importante pare comunque fare polemica,e,secondo me,proprio da questo nasce il populismo dilagante,che va a tutto danno dei problemi reali,veramente gravi.
Non trasformiamo quella che è una discussione sull’opportunità o meno di dire una preghiera all’interno di una Università in uno scontro tra religioni.
Chi non ha gradito e ha “condannato” l’evento non è mussulmano, il Rettore, che io sappia, non è mussulmano; è una vicenda tutta cristiana non mettiamoci in mezzo chi non c’entra niente.
Marina Santucci: Non mi pareva di aver fatto precisazioni da maestrina, e comunque non volevo. Non credo nemmeno che far parte di una maggioranza significhi di per sé chissà che cosa. Non so se ho detto stupidaggini, ma per la professoressa propongo solo tutta la mia solidarietà per la gogna che potrebbe subire, come ho già detto. Ha sbagliato e capita a tutti. L’importante per me era far capire perché, secondo me, lei ha sbagliato, tutto qui. Sto esprimendo le mie opinioni rivolgendomi a chi le ha espresse prima di me, senza la pretesa di particolari verità in tasca.
Paolo Ponzelli: Non parlerei di danni o di pericoli. Dico solo che questa preghiera, per il luogo, il momento in cui è stata fatta (e per il ruolo di chi l’ha proposta), è un’eccezione al principio di laicità dello Stato. Senza drammi, ma è questo il punto, secondo me. Sulla seconda questione, quella dell’interrogazione parlamentare, concordo con te. Trovo sia un’assurdità, tanto più dopo che il Rettore ha già chiuso il caso.
Alberto Sbarbati: Grazie della solidarietà. Non ho capito per cosa, ma grazie.
Sauro Paolucci: Un’Ave Maria non è un reato mai in Italia, proprio grazie al principio per cui invece è stata fatta eccezione questa volta. Il buon senso –credo- non lo ha usato per prima la professoressa, che poteva usare tanti modi diversi per fare la stessa cosa.
Però è già la seconda volta che mi si dice che sto bacchettando. Volevo solo essere preciso nei riferimenti, ma forse sono stato troppo sintetico. Mi scuso se per questo sono sembrato troppo categorico. Mi scuso anche –e soprattutto- con Marina
Il comportamento del rettore ricordano certe posizioni dei presidi negli anni 70, quelle di accattivarsi le simpatie degli studenti, comunque e a prescindere
Per Cortini. Diciamo che la stragrande maggioranza di noi è battezzata e cresimata e quindi è cristiana PER DEFINIZIONE, non per pratica. In altre parole non necessariamente tutti i cristiani sono bravi e tutti gli atei o agnostici o mussulmani etc. etc. sono cattivi.
Mi pare che la preghiera non fosse proprio “per la pace” come si sta cercando di giustificare….
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https://www.radiospada.org/2017/10/un-grande-rosario-per-litalia-venerdi-13-ottobre/
Io ho studiato 8 anni ai Salesiani e le preghiere le ho fatte tutte le mattine prima di iniziare le lezioni.
Capisco che l’università sia laica, però vorrei che i giovani si indignassero per le nefandezze di questo governo abusivo e illegittimo e non solo per un Ave Maria…povera italia, serva italia, nave sanza nocchiero in gran tempesta.
Concludendo, mi vergogno di aver fatto l’Università a macerata.
Macerata città di Maria?
Solo quando ci sono lucciole per le strade..
Vescovo non si rigiri la frittata.
La potenza non è della preghiera ma degli studenti che hanno avuto la forza di opporsi ad un simile abuso.
A chi parla di vigliaccheria dietro le tastiere vorrei chiedere: Ma voi con che minchia scrivete?