di Enrico Maria Scattolini
L’ARDIMENTO DI BUCCHI (+++). Ho piacere di riconoscerglielo a tutto tondo. L’ha ampiamente dimostrato con la decisione di rigiocarsi a Pontedera la carta Togni, all’indomani della figuraccia di Savona. (Leggi l’articolo del successo biancorosso in Toscana)
NONOSTANTE la possibilità (+) di riconfermare in seconda linea Giuffrida, o ripresentare Carotti, pur se ancora infastidito da dolori pubalgici.
HA SCELTO IL BRASILIANO, preferendo la qualità della manovra alla collaudata intransigenza difensiva (+) garantita dall’abbinamento dell’immarcescibile Foglia con uno dei colleghi dont sopra.
CON L’UNICA CAUTELA (+) d’inserirlo, stavolta, nel collaudato 4-4-2 di (quasi) sempre.
RISCHIANDO COMUNQUE MOLTO, consapevole dell’aggressività dei toscani. Capaci di alzare il proprio pressing (+) sino ai limiti del disimpegno difensivo degli avversari. Con conseguente disturbo della fluidità della loro tipica azione di ripartenza.
INSOMMA, sarebbe stato molto più facile, quasi scontato, affidare ai soliti protagonisti l’interpretazione del modulo con cui la Maceratese era ritornata in confidenza nei due ultimi appuntamenti vincenti con la Lucchese ed il Rimini (+).
VA DETTO CHE LA FORTUNA L’HA AIUTATO, come capita spesso agli audaci (+). Con il fulmineo gol di Buonaiuto, quand’ancora le due squadre non si erano rese conto che la tenzone era iniziata.
POI E’ STATO UN BEL DILAGARE (+), non solo per la superiorità del calcio biancorosso, malgrado l’infortunio di Altobelli, quanto per il cinismo dei suoi attori capaci di realizzare, con il raddoppio di D’Anna e la tripletta di Colombi, il 100% delle opportunità.
UNA FORMALITA’ POI LA RIPRESA (+). Perfino noiosa, come accaduto sabato l’altro all’Helvia Recina, contro il Rimini.
TANTO DA INDURMI AD ANTICIPARE di un buon quarto d’ora la consueta sintesi del match con Nacciarriti (+). Stavolta sbrigativo nell’archiviarlo con un “…tutto facile, dopo la rete di D’Anna. Mezz’ora di gioco e la partita è finita. Anche se nel primo tempo il Pontedera mi è parso messo molto bene in campo”.
CON CIO’PROBABILMENTE INTENDE SOTTOLINEARE, anche lui, i meriti di Indiani, il mister toscano. Pubblicamente considerato da Bucchi il migliore allenatore della categoria. Giudizio che, per la verità, mi era stato espresso in confidenza pure da Giovannino Pagliari (+), uno che se ne intende, in una recente trasmissione negli studi di E’Tv Marche.
VALUTAZIONE CHE IO NON MI PERMETTO DI DISCUTERE, più per rispetto verso i miei due interlocutori (+) che non per quanto il Pontedera ha dimostrato sul sintetico del “Mannucci”.
CIOE’ BEN POCA COSA (-) ! Però è prudente andarci piano con questi apprezzamenti. Da me rivolti all’indirizzo del Rimini, la scorsa settimana. Inconsistente all’Helvia Recina; eppure irresistibile, sette giorni dopo, davanti all’arrembante Siena.
LA MACERATESE OVVIAMENTE ci ha messo molto di suo. Anche nel pacchetto di retroguardia (+), che ha limitato al minimo anche l’attività di Forte, per altro inappuntabile laddove necessario (“nomen omen!”).
CANCELLANDO DAL PROSCENIO SCAPPINI. Goleador assoluto dell’intera Lega Pro, ma probabilmente sovrastimato (-), dal momento che poco meno di un terzo delle sue sedici reti l’ha concretizzato contro la Lupa Roma.
DICEVO SOPRA DI TOGNI…Elogiata (+) l’intraprendenza di Bucchi – ribadita nella seconda frazione della ripresa, a dispetto del suo pragmatismo, con il doppio inserimento in attacco di Talamo e Potenza, al posto delle punte titolari Kouko e Colombi – , c’è da chiedersi come si sia comportato il brasiliano.
PRESSAPPOCO intorno alla sufficienza, a mio parere. Meritata (+) per l’attenzione questa volta dedicata alla fase di copertura; non appariscente, al contrario, quella di regia. Ma Togni deve recuperare condizione e gamba. Il suo valore non si discute (+).
HA AVUTO GLI OCCHI di tutti i tifosi biancorossi addosso quando ha battuto un invitante calcio di punizione dal limite dell’area del Pontedera. La fantasia di quelli presenti al “Mannucci” e di coloro che stavano vedendo la diretta “streaming” ha, per un attimo, inseguito la prodezza balistica (+). Mai messa a segno dai biancorossi nei precedenti ventuno incontri. Come puntualmente verificatosi anche nella circostanza.
SONO TUTTAVIA CONVINTO che il brasiliano darà presto questa soddisfazione. Le occasioni importanti le avrà nei prossimi matches. Magari incominciando domenica prossima nel derbissimo con l’Ancona (+++).
CHE LA MACERATESE AFFRONTERA’ in brillanti condizioni (+). Psicologiche innanzitutto perché, quale che sia l’esito, il terzo posto in classifica è blindato. Fondamentale per il raggiungimento dei play-off.
E DI FORMA (+). Come dimostra l’en plein delle ultime tre partite. Di cui due disputate su terreni avversari. E confermano gli otto gol segnati, contro uno subito.
POSTO CHE ANCHE L’ANCONA sta attraversando un ottimo periodo, è immaginabile un gran derby (+).
FINALMENTE L’HELVIA RECINA dovrebbe essere gratificato da pubblico, tifo e suggestive coreografie (+). (Leggi le modalità di acquisto dei biglietti).
SAREBBE COME RITORNARE INDIETRO DI MEZZO SECOLO (sì, …proprio cinquant’anni!!!), all’ultimo confronto di terza divisione – allora C1, ora Lega Pro – fra le due squadre (+).
RECUPERO LA DATA ESATTA dal prezioso libro “C’era una volta la Maceratese” di Glauco Giglioni (+). Correva l’anno 1967, per la precisione domenica 17 aprile. Fu santificata dai mitici biancorossi di Tony Giammarinaro con un successo sui “dorici” (gol di Dugini) che permise loro, d’un sol colpo, di riagguantare il Perugia in cima alla graduatoria e di vendicare la sconfitta subita, da imbattuti, all’andata.
UN PICCO D’INCONTENIBILE ESULTANZA (+) per la prevalente componente maceratese dei diecimila spettatori dell’Helvia Recina d’allora. La beneamata fu infatti travolta dalla successiva sconfitta interna con lo Spezia, che praticamente concesse al Perugia il via libera all’approdo in serie B.
QUEL CAMPIONATO SAREBBE PERO’ RIMASTO il più esaltante (+) della storia del football nostrano, dal dopoguerra ad oggi.
CORRE TUTTAVIA IL RISCHIO di essere cancellato da quello attuale (+).
MI RITENGO FORTUNATO (+) di averli vissuti ambedue. Sfuggendo, per un attimo, ai fastidi dell’età.
LA QUALE MI HA TUTTAVIA PERMESSO di godere, giovedì scorso, un altro importante appuntamento con una realtà solo sognata sino a qualche tempo fa.
LA COSTITUZIONE DELL’ASSOCIAZIONE “AMICI DELLA RATA”(+) Con oltre venti soci fondatori, provenienti dall’imprenditoria, dal commercio e dalle professioni. Ai quali, immodestamente, mi sono aggiunto. Presidente l’avvocato Giancarlo Nascimbeni: un nome carismatico che risveglia antiche suggestioni.
UN ATTO D’AMORE PER LA BANDIERA (+), che mi auguro trovi abbondante seguito fra la tifoseria.
QUALE MIGLIORE MOMENTO (+) di quello che si sta attualmente vivendo in città!
ORA SMETTO, per non scadere nel patetico.
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Ciao Enrico ! To ho seguito anche oggi nella trasmissione di ETV. Sei stato molto eloquente. Per la partita di domenica prossima contro l’Anconitana vorrei pregare la Dirigenza della Societa’ affinche’ almeno
per questa occasione venga attivato un servizio di Bus urbani per il trasporto degli sportivi che vorranno recarsi allo stadio. Questo per ovviare , in qualche modo, alle consuete e oramai stabili difficolta’ di vario
tipo alle quali ci siamo bene o male abituati .Questo servizio certamente a pagamento e non gratuito.Non si potrebbe fare una prova ?
Mi associo alla richiesta,Gianfranco.
HELVIA DI RICINO
La partita di domenica ha dimostrato la bonta’ dei rinforzi di gennaio.
Una eventuale ed auspicabile vittoria con Ancona ci lancerebbe in orbita e
nello stesso renderebbe piu’ tranquilla la trasferta di Teramo, campo tradizionalmente ostico.
Nonostante la panchina abbiamo qualche problema di infortuni. Fioretti credo che non sara’
recuperabile. Carotti, importantissimo, ha segnali di pubalgia.
Serio il problema dei centrali difensivi: Fissore sta diventando un mistero e Altobelli e’ infortunato.
Le notizie marittime lasciamole alla cronaca nera.
E quelle della Maceratese alla cronaca rosa, finché dura il sogno.
IL SASSO IN PICCIONAIA
Continuano a ripetersi le situazioni favorevoli per la Rata, di cui la squadra di Bucchi approfitta. Molte le similitudini della vittoria di Pontedera con quella precedente a Lucca: troppe assenze nelle squadre di casa, allenatori costretti a reimpostare le formazioni, e gravi “infortuni tecnici” dei loro giocatori. Certo che se la Rata rigiocasse 10 volte lo stesso torneo mai rifarebbe altrettanti punti. Il Pontedera si è presentato con 5 titolari assenti, gran parte del centrocampo: gli insostituibili Andrea Gemignani e Kabashi, cui vanno aggiunti Sane e Bonaventura, e come se non bastasse il difensore Polvani. Per una squadra tra le più giovani del girone – a parte capitan Vettori e il goleador Scappini il resto dei titolari è costituito da under – concedere 5 giocatori agli avversari può risultare fatale. Il peso delle assenze fra i toscani è stato riconosciuto a fine gara dalla presidente Tardella. Come sono state rilevanti quelle del Rimini nel turno precedente (addirittura 8!), tanto è vero che la doppietta della punta Polidori, assente all’Helvia Recina, ha steso il Siena. Il tecnico toscano Indiani ha dovuto ridisegnare il modulo di gioco, passando all’inedita difesa a 4, che non ha dato i frutti sperati. La Rata è stata anche favorita dal gol segnato a freddo, cui sono seguiti 30′ di attacchi del Pontedera, da considerare il lavoro dell’esterno Disanto, l’ultimo dei suoi ad arrendersi. Poi 2 ripartenze dei biancorossi, la prima propiziata da una “scivolata” del neoacquisto Bazzoffia, e la gara si è chiusa. Poco altro da aggiungere se non una considerazione sul centrocampo della Rata. A Pontedera di nuovo in campo Togni, in panchina Giuffrida (il suo recupero è completo?) e Carotti (la sua autonomia fisica è durata il solo girone d’andata?), con l’inamovibile Foglia. Brilla ancora Buonaiuto, protagonista in 2 reti biancorosse, il cui problema è la continuità (altrimenti non starebbe a Macerata). Quello di Pontedera è solo il primo gradino, il meno ostico, con altri 4 molto insidiosi per la Rata. Il secondo impegno della serie, decisiva per i playoff (ancora tutti da conquistare!) è il derby con l’Ancona. I dorici dopo il pareggio interno con la Carrarese, complice l’ennesimo rigore non assegnato, si trovano a 5 punti dalla Rata e devono compiere l’impresa per ritornare in gioco. L’Ancona a differenza della Rata è in credito con la fortuna, l’episodio con la Carrarese è l’ultimo di una serie negativa. Occorre infatti ricordare il gol annullato al neoacquisto Libertazzi a L’Aquila e altre vicende avverse fino alla rete annullata a Gelonese nel derby di andata, da cui Mallus uscì con 4 turni di squalifica. Se ai dorici fosse girata bene (è stato loro concesso solo un calcio di rigore in 22 gare) ora in classifica sarebbero davanti alla Rata. A conferma delle fortune dei “pistacoppi”, anche l’Ancona si presenterà con molte assenze. Mancheranno il difensore Mallus, i centrocampisti Cazzola e Sassano e l’esterno offensivo ex Asoli, Frediani. Ma come si dice nell’arco di un torneo gli episodi pro e contro si compensano e ciò potrebbe iniziare ad accadere proprio nel derby. Tanto più che l’Ancona è stata l’ultima formazione che ha espugnato l’Helvia Recina (Scattolini esorcizza l’accaduto citando precedenti degli Anni ’60), con una doppietta dell’assente Cazzola, con cui spiccò il volo verso la Lega Pro.
Finalmente ristabilito il contatto con la realtà.
Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
Se Bonaiuto avesse continuità forse non starebbe a Macerata, ma sicuramente non sarebbe a Civitanova, formazione allenata da Mister Paci, il Gabriel Garko de lo Porto, il Roberto Mancini dell’Eccellenza, un campionato di quartiere che spazia da San Marone a Corridonia….
Caporaletti anche i ragni che si arrampicano sugli specchi prima o poi cadono e si fanno molto male….
Disperato , torna a riproporre tabelline. Una disamina della partita va bene e può essere anche interessante, ma deve essere onesta, cosa che non riesce. Ogni tanto una piccola riflessione non guasterebbe, penso che continuare a parlare esclusivamente di fortuna sia un grosso limite intellettuale per chi lo scrive. La fortuna e la sfortuna in una stagione si compensano sempre, perdere senza 6 titolari a Santarcangelo era normale ,non ho letto nella sua settimanale disamina della partita nessun accenno a ciò’, vincere a pontedera con la squadra di casa falcidiata dagli infortuni e’ fortuna, come è stata fortuna sbarazzarsi di Lucchese a Lucca, e Rimini . Ora la squadra che è in credito con la sorte guarda caso è l’ancona prossimo avversario della Rata , per un gol annullato e perché ha due giocatori squalificati. .Ma proprio parlando di goal , lei che se non rammento male curava con tanta solerzia l’aggiornamento della classifica marcatori della squadra del cuore, ha presente le statistiche in attacco della maceratese?? Le ha confrontate con quelle di quasi tutte le squadre del girone?? Signor esperto ha notato che i quattro attaccanti della maceratese da soli hanno segnato complessivamente 25 reti su un totale di 31 ?? Lo sa che il più prolifico è’ fuori e probabilmente ci resterà per altre settimane?? Questa senza meno e fortuna!!! Giustamente è’ più facile rimpiazzare un attaccante che un difensore ?? Si è accorto che il giovanotto arrivato a dicembre dopo aver segnato in un girone intero in serie D , 15 reti in 20 partite ne ha già fatte altre 4 in 5 ?? Probabilmente è un buon prototipo di giocatore, o anche qui è solo fortuna??. Qui le ho presentato solo le statistiche dell’attacco, ma sviscerando ve ne sono tante altre di positive che fanno sì che una squadra costruita con tre piselli e due carote si trovi lassù , ci faccia sognare e faccia piangere tante altre persone, probabilmente lei è una di queste. Quindi continuare a parlare solo di fortuna e viceversa della sfortuna degli avversari, e questa settimana tocca come ho già scritto all’ancona mi sembre stupido è puerile. Mi dispiace ma quel sasso invece di tirarlo in piccionaia bisognerebbe ogni tanto darselo in testa
A me fa più ride quell’altro… Tutto ciò per noi maceratesi non è un sogno, ma una splendida realtá… per voi pesciari invece è un’autentica ossessione, un po’ vi capisco.
Io lo immagino come un ossessivo-compulsivo che passa la vita davanti ad un PC a studiare Macerata e la Maceratese, uno che vive per noi ossessionato dai complessi di inferiorità. In effetti ne sa più lui della nostra città e della nostra squadra rispetto a tantissimi altri concittadini maceratesi. Ha sciorinato mezza carriera politica del sottoscritto con una dovizia di particolari che non ricordavo neanch’io. Boh…Contento lui!
Ancora autorevoli opinionisti che parlano di fortuna o sfortuna nel calcio, ma!!!!! mi sembrano chiacchiere da bar. Preferisco considerare autorevoli gli elogi e i complimenti alla Rata che provengono da allenatori e dirigenti di altre squadre.
Sottoscrivo il commento del Sig.Sergio Ricci. Ormai il personaggio lo abbiamo conosciuto, ha una cultura esclusivamente nozionistica per cui se gli dai da leggere l’elenco telefonico il giorno dopo sa a memoria tutti i numeri, ma non è capace di una disamina lucida ed imparziale accecato dal rancore e dallo scoramento tanto da vergognarsi di commentare le vicende della squadra di Mister Paci..
i commenti di caporaletti che ancora parla di fortuna,aiuti arbitrali,infortuni e quant’altro a 3/4 di campionato, sono gli stessi che fanno i bambini delle elementari il lunedi a scuola parlando della domenica calcistica.
Passano solo 60 anni di differenza…per il resto il livello è identico.
Finalmente il MAGO BACU’ ha fatto il pronostico: l’Ancona ritorna a vincere a Macerata. Questo è veramente essere fortunati. Grazie Sig. Aldo per le sue sempre…….precise previsioni!!!!!
Un presente indicativo(“Intende”)al posto del gerundio(“intendendo)nel giudizio di Nacciarriti su Indiani,allenatore del Pontedera. Mi scuso del mio errore di digitazione.
Sottoscrivo il commento dell’amico Sergio Ricci aggiungendo che non è colpa del Sig. Caporaletti ma di chi, come noi, perde tempo ad interloquire con il medesimo che ha dimostrato ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, di non essere credibile come il suo compare scudiero Sig. Micucci che si diverte, beato lui, a fare il buontempone. Per quanto riguarda i piagnistei dell’Ancona circa la presunta sfortuna e gli arbitri sfavorevoli non vorrei che si voglia mettere le mani avanti per non sbattere il muso o condizionare in qualche modo l’arbitraggio del derby. Tra l’altro potrei citare l’arbitraggio della partita Maceratese – Lucchese in cui furono negati ben due rigori alla Rata o lo stesso derby di Ancona con il goal della squadra di casa in netto fuorigioco. Quindi il Sig. Caporaletti si metta l’animo in pace e si rassegni finalmente al grande campionato della Rata che occupa la terza posizione con pieno merito. Saluti.