«Uno strano istituto di referendum abrogativo preventivo»: così Irene Manzi, deputata maceratese del Pd definisce la raccolta firme contro il gender che ha preso il via anche nel Maceratese (leggi l’articolo) torna a dire la sua sulla “Buona scuola” e sul disegno di legge Fedeli.
«Una premessa è d’obbligo – scrive Manzi – visto che il disegno di legge in questione è ancora fermo in Senato ( basta dare un’occhiata al sito istituzionale) in attesa di esame, i proponenti sembrano aver introdotto uno strano istituto di referendum abrogativo preventivo ( da tenersi prima ancora dell’entrata in vigore di una legge) sicuramente meritevole di approfondimento da parte dei costituzionalisti, ma ancora non previsto nel nostro ordinamento.
Detto questo, penso sia il caso di avvertire quanti leggeranno o saranno contattati per sottoscrivere il referendum che – temo ( ma mi riservo di verificare)- saranno chiamati a firmare per abrogare la norma de La Buona Scuola ( questa, si, legge in vigore) che testualmente recita : ” Il piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità dei sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni al fine di informare e sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori” sulle tematiche indicate dal Piano straordinario contro la violenza sessuale e di genere, che prevede l’adozione di specifiche azioni contro violenza e discriminazioni.
Questo dicono i testi di legge. Niente altro. Nessun proselitismo, nessuna fantomatica teoria. Questo è il testo che si vuole abrogare. Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma, forse, un’operazione di chiarezza è quantomeno necessaria».
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” Il piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità dei sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni al fine di informare e sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori”. Parole innocenti e piene di buoni propositi. Ciò che chi le promuove fa finta di non sapere è che aprono le porte alle terrificanti linee guida dell’OMS. Se la sanità di cui l’OMS è il massimo rappresentante MONDIALE, dice che è meglio prevenire che curare, allora è meglio un referendum contro un sospetto, che tanto sospetto non è, piuttosto che contro un sistema di (d)istruzione quando ormai sarà troppo tardi.
Ha ragione Franco Marini.
L’On: Irene Manzi non ciurli nel manico e non vada a caccia di farfalle…
Avrà letto le linee guida dell’OMS, avrà letto la legge Fedeli del suo partito. Quindi, ci dica cosa ne pensa del Gender nelle scuole, indegno per un cattolico. Se l’Onorevole Manzi è cattolica non prova vergogna per queste immorali proposte del Gender nelle scuole?
Una campagna di terrorismo mediatico che fa leva sull’ ignoranza della gente.
Una squallida ” caccia alle streghe” promossa da persone che , quando va bene, sono totalmente prive di conoscenza propria del tema e degli argomenti trattati, ma molto più spesso, da elementi n totale malafede che usano l’ altrui povertà di spirito , per promuovere una campagna di inutile sdegno il cui vero obiettivo non è il ” gender ” ( che non esiste e sfido chiunque a dire qui di cosa si tratti!!) , ma qualsiasi tentativo di introdurre in un paese civile , laico e rispettoso dei diritti di tutti, una regolamentazione delle unioni diverse dal matrimonio ” naturale”.
Stiamo assistendo ad iniziative che sono persino offensive per l’ intelligenza media di una persona.
A una raffica di falsità senza precedenti in cui vengono menzionate fasulle ” lezioni” in scuole di ………Vattelapesca , con improvvisati denudamenti di minori costretti poi a ” masturbarsi” in classe.
Vicende di cui non esistono tracce nelle Questure e nelle Prefetture o ai Comandi dei Carabinieri, laddove , recita la ” solita” solfa, cattolicissimi genitori indignati e furiosi, avrebbero sporto denuncia contro scuole e insegnanti.
Vergognose bugie, mese in giro spesso anche da sacerdoti che nemmeno hanno mai letto le famose direttive dell’ OMS e che , se pure le hanno lette , sono incapaci di cogliere il senso del concetto per cui i bambini imparano a conoscere il proprio corpo fin da piccolissimi attraverso il ” toccarsi”.
E questa fase della crescita che esiste in natura per ogni bimbo/a , piaccia o no ai ” pasdaran” cattolici ( in piedi o seduti che siano) in termine medico -pediatrico è definita ” masturbazione infantile”:
Esiste un comunicato divulgato proprio dall’ ordine degli psicologi che cerca di mettere chiarezza sull’ argomento.
Comunicato , immediatamente bollato di ” eresia” da una esigua minoranza di “psico-integralisti” che hanno studiato molto più approfonditamente le riflesioni di Mons. Levfebre, piuttosto che i testi di Camaioni.
Qui non si tratta di confronto di opinioni diverse e rispettabili, ma solo lo squallido tentativo di mortificare l’ introduzione nella scuola pubblica ( e quindi ” laica”!!!) dei concetti elementari del rispetto di genere , del superamento degli stereotipi “mamma-casalinga” e ” papà- avvocato”, che paiono essere tanto cari alle menti non del tutto aperte di certa gente che brama di vivere in una teocrazia di stampo iraniano.
Per chi non capisce, esistono sempre gli Istituti privati delle Suore del Divino Amore .
O I Salesiani.
” Mala tempora currunt!”
Meglio prevenire che curare………
Meglio prevenire che curare
il fabrizio principi che scrive (più che scrive diciamo che copia baggianate altrui) qui è lo stesso che ha scritto questi insulti?
http://frontierenews.it/tag/fabrizio-principi/
Vede, Pantò, io la ringrazio, perchè pubblicando quella pagina in cui degli insulti che annuncia non v’è alcuna traccia, lei mi ha segnalato una pagina che ignoravo e che provvederò immediatamente a portare in querela tramite il mio legale alla Polizia Postale.
Quanto a lei, il tenore del suo commento la qualifica.
Risponda nel merito se ne ha i mezzi, le conoscenze e le …capacità.
O è solo capace di razzolare tra l’ immondizia che la rete accumula vigliaccamente senza nemmeno emanare la puzza che avvertirebbe chi ne è vigliaccamente vittima.
Grazie comunque.
Per l’ indicazione e per aver dato conferma sul tenore delle capacità delle persone di cui parlavo sopra.
Resta inteso che nella querela che provvederò a redigere, sarà richiesta anche l’ esame di eventuali responsabilità di chi si è prestato , persona o organo di informazione, alla divulgazione di materiale diffamatorio.
Io mi preoccuperei più di impedire che i ragazzini fumino la prima sigaretta, avvertendoli del pericolo dell’assuefazione.
Accolgo la sfida di Fabrizio Principi commento n.4 dove scrive: ” il gender ( che non esiste e sfido chiunque a dire qui di cosa si tratti!!):
TI dice niente DOTT . JHON MONEY (1921-2006) ?
Per non andare su siti di chiara connotazione cattolica dove viene riportata LA SUA TEORIA DI GENERE, O GENDER, sperimentata su un gemello sopravvissuto a cui…etc.etc. fino a portarlo al suicidio nel non lontano 2004, inserisco link neutro a wikipedia dove trovare tutti i suoi studi nell’ annessa bibliografia.
https://it.wikipedia.org/wiki/John_Money
E ROBERT STOLLER ti dice niente?
https://it.wikipedia.org/wiki/Robert_Stoller
La teoria di genere esiste.
https://www.youtube.com/watch?v=Y3hndmjeUhc
https://www.youtube.com/watch?v=GsBm4R7ckLU&spfreload=10
https://www.youtube.com/watch?v=IOKJw1p_JI0
L’uomo unisex del filosofo Diego Fusari.
Charles Baudelaire : ” Il più bel trucco del diavolo è di convincerci che non esiste”
Mi correggo: Diego Fusaro
Aiuto!!! Arriva il Gender!!!
Sbarrate porte e finestre!!!
Tremate tremate le streghe sono tornate ! Extra Ecclesiam nulla salus ! (motto della santa inquisizione)
Qualcuno ha scritto la parola “prevenzione” (meglio prevenire che curare).
Certo, poi se i nostri ragazzi, iniziano a fumare spinelli a 12 anni, è tutto normale.
Se vanno in coma etilico a 11 anni, è tutto normale ( un vero uomo bestemmia, gioca a carte e beve vino diceva nonno).
Se ci sono ragazzine che restano incinta a 12 anni e sono costrette ad abortire, sono cose che capitano (l’importante è che non si sappia in giro).
Ma prevenire che il proprio figlio accetti la sua sessualità (qualunque essa sia) e che venga accettato e rispettato dalla società, è una priorità assoluta !
Attenti al gender ! Attenti alle streghe !
vede, cara signora onorevole senatrice manzi, se la legge non esiste, come mai i suoi illustri colleghi onorevoli regionali del PD & co. si sono premurati di finanziare 8400 euro per formazione apicale dei dirigenti scolastici ai corsi gender???
Delibera di giunta Regione Marche n. 78 del 16/02/2015 pag.4855.
http://213.26.167.158/bur/pdf/2015pdf/N18_27_02_2015.pdf
DIFENDIAMO LA FAMIGLIA NATURALE. VIVIAMO NELLA DIVINA VOLONTA’.
vede principi, se lei, anzichè buttarla in caciara, inventare falsità ed accusare ad muzzum a destra e manca, avesse il solo scrupolo di leggere, i riferimenti specifici normativi e OMS che ho postato, forse capirebbe. ma siccome lei mi ha dato conferma di essere un politico del PD, lei non solo non ha intenzione di leggere e capire, ma ha tutto l’interesse opposto di insabbiare. forse la signoria vostra si è pure resa responsabile del voto favorevole sulla delibera regionale succitata.
http://213.26.167.158/bur/pdf/2015pdf/N18_27_02_2015.pdf
d’altronde, principi, puzzava proprio tantissimo che da un lato ci siano genitori, maestre, nonni e persone di buon senso
e dall’altra
deputati, senatori, onorevoli, ministri, rappresentanti del PD, venditrici di libri per bambini, lettrici di libri per bambini, alcuni psicologi, alcuni LGBT.
volevo solo sapere come mai lei appartenesse alla seconda categoria.
vede, infine, sig. principi, è vero che la rete è spazzatura, ma ha il difetto di essere PUBBLICA e quindi non soggetta a querele per pubblicazione di materiale non autorizzato.
peraltro, io non ho rovistato, ma solo digitato il suo nome e cognome per cercare di capire come mai il suo accanimento.
ma ora capisco tutto. ed anche la tempestività della vostra apparizione (manzi, lei e qualcun altro), da poter, presumibilmente ascrivere ad ansia di visibilità, per la venuta di vostro signore renzi martedi prossimo.
vede, sig. principi, la rete è pubblica,
Bravo Antonio Panto’! Quei soldi potrebbero essere spesi per tante altre cose che nelle scuole mancano, materiale didattico da consumo e sussidi vari, che vengono comprate molto spesso dagli insegnanti. Piacerebbe sapere se dare una botta in testa ad un bambino o darlo ad una bambina il reato è diverso. Cosa significano ” ….parità dei sessi. …. violenza di genere..”.? La persona è unica al di là del sesso è assolutamente deve essere, in quanto tale, rispettata nelle sue varie manifestazioni. Lo chiedo al sig. Principi che nel suo commento le offese (come cattolica mi sento risentita) e i sarcasmi abbondano e sembrano che siano le uniche cose dove dimostra possedere maestria e dimestichezza.
Tamara Moroni, io ho detto che il ” gender” non esiste, non ho affermato che non ci siano persone che sostengano questa idea.
Se poi, scendiamo nel campo della ” filosofia” ( Fusaro) andiamo proprio su un terreno in cui si può affermare tutto e il suo contrario.
Ricordi il super-uomo di Nietzsche ?
Per ” gender” si intende una scuola di pensiero secondo cui l’ individuo forma il suo orientamento sessuale in base all’ ambiente in cui cresce, alla cultura e al contesto educativo che riceve.
Una idea che nacque tra gli anni ’60 e ’70 soprattutto nel movimento femminista.
Ci sono stati e ci sono anche psicologi o sessologi che hanno ripreso questa tesi tentando di provarne la validità.
Inutilmente, però.
La scienza ormai ci ha ampiamente dimostrato che maschi e femmine si nasce, così come si nasce già eterosessuali o omosessuali e che nessuna educazione può indurre alcun cambiamento.
Che un bambino etero cresciuto da due omosessuali non diventerà mai omosessuale.
Per questo dico che la famosa ” teoria del gender” non esiste.
O , per lo meno , non ha nulla a che vedere con l’ orientamento sessuale delle persone.
Quello che si cerca di introdurre nelle scuole è il concetto elementare del rispetto di genere.
Il superamento degli stereotipi ” mamma-che-stira”, ” papà-che -pilota gli aerei”, del pregiudizio ” donna= debole, delicata, dolce sensibile” , ” uomo = atletico, forte, virile, protettivo”.
Ricordi il film Billy Elliot?
Superare questi modelli significa ripensare un approccio nei confronti dell’ altro sesso o anche nei confronti di chi ha semplicemente un orientamento sessuale diverso dal nostro.
Un approccio che deve essere improntato al rispetto e alla pari dignità.
L’ altro argomento che viene comunemente inserito in questo scatolone del ” gender” è l’ idea che a scuola sia ora passata che si inizi a fare un minimo di educazione sessuale.
Che non significa “insegnare a masturbarsi”..( quello lo imparano benissimo da soli….;) ) ,ma imparare a conosce il proprio corpo con naturalezza e senza quel velo di ” proibito” o ” sporco” che è retaggio di interpretazioni inquisitorie o di morali religiose che non hanno nulla a che vedere con la crescita serena di un bambino.
Che ci sia bisogno di affrontare l’ argomento non lo dico io, ma i tanti casini che leggiamo qua e là di aborti tra adolescenti, di gravidanze a 13/14 anni, di totale inconsapevolezza sulla diffusione delle malattie a trasmissione sessuale e sui metodi per evitarle, la contraccezione e i metodi per evitare gravidanze.
Perchè, cari signori, i nostri figli il sesso lo conoscono molto presto, eccome!!!!
Il minimo che dobbiamo fare è dare loro almeno la consapevolezza.
Ora io vorrei sapere cosa c’è di tanto orribile in tutto questo, perchè a me sfugge.
E comunque, grazie Tamara per lo spunto e per l’ argomentazione.
Se ci si vuole confrontare sul tema si discute degli argomenti.
Non come fanno altri , gettando a priori fango su chi partecipa alla discussione o urlando slogan del tutto fuori contesto.
Cosa c’ entra qui la ” famiglia naturale” e ( addirittura) la ” Divina volontà”?
Mah……….
Pantò lei continua a farla fuori dal vaso.
Io non sono un dirigente del PD, non sono iscritto al PD e di Fabrizio Principi in Italia ce ne sono centinaia.
Ma la sua miope protervia la porta a continuare nell’ opera di delegittimazione dell’ altro attraverso il fango.
Lei non mi conosce e continua ad etichettarmi.
Continui così.
Si sta qualificando da solo.
Rispondendo alla signora Ornella, non c’ entra nulla l’ essere cattolici in questa cosa.
Io sono cattolico e praticante, come lo sono tanti sacerdoti e vescovi che , sull’ argomento la pensano come.
Ovvero che sia tutta una manovra per ” infervorare” la gente su ben altre cose.
@Patrick di Lupidio sono quel qualcuno che ha scritto la parola “prevenzione”. Evidentemente ha letto di sfuggita sia il mio nome che il mio commento. La prevenzione di cui parlavo era riferita ad evitare certi argomenti di lezione che, se avrà il tempo e la voglia e soprattutto l’attenzione di leggere, sono ampiamente riportati, a partirie da 0 anni, nelle linee guida dell’OMS. Le ricordo, per non andare fuori tema, che il titolo dell’articolo menziona una legge in via di approvazione, da stroncare se possibile prima che sia approvata, che aprirebbe all’utilizzo di tali guide. Da qui la prevenzione nel fermare la legge e non la prevenzionpe che mio figlio accetti la sua sessualità. Riguardo poi agli altri problemi adolescenziali che ha menzionato, la loro soluzione sa qual’è? La PREVENZIONE!!! Quindi non vedo perché lei si debba scandalizzare se per una volta si cerca di prevenire il problema piuttosto che curarlo. E ripeto il problema non sono le scelte sessuali di mio figlio, ma permettere che la scuola entri in certi ambiti educativi che se permette PER MIO FIGLIO CI VOGLIO PENSARE IO, come a scuola non ce c’è l’educazione politica o religiosa (anzi la lezione di religione viene giustamente lasciata alla LIBERA scelta dei genitori). Per quanto riguarda infine il ritorno delle streghe, le faccio osservare che qualora questo sistema diventi un’orrenda realtà, le streghe saranno i genitori che si oppongono.
Abrogare taluni parlamentari, no??
Prevenire è meglio che curare.
Non deve mai neanche esistere una legge del genere.
Degenerati!
Il PD è cattolico quando si parla di immigrati, satanico quando si parla dell’istruzione dei bambini
@Patrick di Lupidio
puoi usare tutti i latinorum da intellettualoide di sinistra (siete patetici e spocchiosi quando sfoggiate la vostra finta cultura) che vuoi, ma non riesci a vedere le cose semplici:
cioè che l’educazione dei figli spetta IN PRIMIS ai genitori e che è compito/responsabilità di questi proteggere i ragazzi.
Non è la scuola che impedisce ai ragazzi di farsi le canne o di andare in coma; devono essere i genitori!
La colpa è dei genitori!
Non è la scuola che deve spiegare l’orientamento sessuale a un bambino.
@ Fabrizio Principi
Lei dice che il gender non esiste.
E viene smentito.
Lei sta trasferendo il punto della questione verso lo battaglia contro lo stereotipo “mamma che stira – papa avvocato” (encomiabile devo ammetterlo), ma così facendo si allontana da quello che è il punto centrale della teoria gender, ciò che la rende un cavallo di Troia: l’orientamento sessuale, cioè la possibilità che ciascuno possa scegliere o inventare il proprio orientamento sessuale.
Anche la pedofilia, la zoofilia, la gerontofilia, la necrofilia e la scatofilia sono, oltre che malattie, veri e propri orientamenti sessuali.
Vogliamo introdurli nella scuola?
In un successivo intervento lei dice:
“Se ci si vuole confrontare sul tema si discute degli argomenti.
Non come fanno altri , gettando a priori fango su chi partecipa alla discussione o urlando slogan del tutto fuori contesto.”
Le rispondo che chi difende i propri figli da un abietto lavaggio del cervello non getta fango da nessuna parte.
Gli stereotipi mamma che stira e papa avvocato non c’entrano nulla con la discussione del gender, chi è fuori argomento è lei.
Sono convinta che i figli guardano molto di più come si comportano i genitori, guardano al proprio ambiente familiare; è importantissimo l’esempio che i genitori e la famiglia danno: quello che vivono a casa segna un bambino, a volte per sempre, e vorrei sapere chi crede invece che sia la scuola la causa di tutti i drammi e le nevrosi delle persone oggi, persone che erano bambini ieri.
I problemi che ho, personalmente, li ho sempre ricondotti alla mia famiglia, non alla scuola, anche perché la maggior parte del tempo lo si trascorre fuori da scuola. Questo è un dato di fatto.
Per quanto possano essere devianti queste linee guida dell’OMS, che non mi sento di giudicare in quanto incompetente e in quanto materia che deve essere sondata dagli esperti del settore, è possibile, secondo voi, che un bambino scelga il proprio orientamento sessuale in seguito alle ore di lezione dedicate alle stesse? In una scuola ci sono altre discipline, cui spettano un monte ore settimanale di gran lunga più significativo (per fare un esempio, l’italiano, la matematica, l’inglese).
Guardiamo a noi stessi, alle nostre case: noi abbiamo assistito a lezioni scolastiche affini alle linee dell’OMS? Credo di no, dato che ancora non esistevano.
E ci reputiamo così equilibrati e amorevoli con gli altri, con i parenti?
Ingaggiare battaglie non è mai un esempio positivo; la violenza, dettata dalla paura di persone che credono che i figli siano “cose proprie”, quando invece, da cattolica, dico che sono di Dio, il quale li ha affidati a dei genitori.
Ma lui li ha creati, così come sono.
Secondo me il compito dei genitori è quello di rispondere a Dio di questo affido, anche preoccupandosi dell’istruzione degli stessi, ma con amore vero, non ingaggiando battaglie politiche e ideologiche.
La carità vince su tutto (Inno alla carità, San Paolo) e “chi teme non è perfetto nell’amore”.
@fabrizio principi
E’ impressionante come la superbia di certe persone che vivono in una societa’ e non da sole sia cosi’ sfacciatamente arrogante.
Detto cio’ ognuno ai prorpi figli decidera’ semmai di praticare o di non praticare l’insegnamento GENDER,cosi’ per buona pace di tutti questi cattolici a parole ma non nell’anima.
Speriamo che questi Principi non ci sbattino il muso
Fabrizio Principi, credo di non avere afferrato proprio la differenza che poni tra l’asserzione ” il gender non esiste” , quando tuttavia aggiungi , ” per gender s’ intende una scuola di pensiero secondo cui l’ individuo forma il suo orientamento sessuale in base all’ ambiente in cui cresce, alla cultura e al contesto educativo che riceve .Una idea che nacque tra gli anni ’60 e ’70 soprattutto nel movimento femminista.Ci sono stati e ci sono anche psicologi o sessologi che hanno ripreso questa tesi tentando di provarne la validità.Inutilmente, però.”
Devo chiederti, infatti: quando è che un qualcosa esiste? A me sembra sia appropriato parlare di esistenza per tutto ciò che prende luce nel pensiero e poi forma nella realtà. Cosa che, attenzione, non significa che deve per forza avere una sua validità scientifica. Specialmente nel campo delle scienze umane, come la psicologia, la sociologia, materie in cui per loro natura di studi dell’individuo e della società non è applicabile il metodo di sperimentazione scientifica nel senso galileiano. Il fatto stesso che se ne parli, ne attesta l’ esistenza nella misura della sua capacità di influire sui modelli, in questo caso formativi-educativi. Lo stesso che , su altro piano, non è dimostrata l’esistenza di Dio per il solo fatto che a questo ente astratto abbiamo dato un nome e la nostra mente lo concepisca, anche se resta però innegabile che su questo credo, o credenza senza fondamenta scientifiche, milioni di individui nella storia e nel mondo conducono una vita a lui ispirata .
Solo se si ammette l’esistenza del gender ,anche solo a livello di inquadramento che ne ho dato, allora sì, riusciamo a fare un grosso passo avanti nella discussione da ogni punto di vista. Continuare a negare che esista per una non provata validità scientifica, serve solo ad aumentare le contrapposizioni e ottenere l’effetto opposto col far crescere l’intolleranza sull’argomento.
Prendiamo ad esempio la realtà corrente, e vediamo come, in che misura, il gender, da studi di genere diventa teoria, quindi pratica educativa, e quindi ancora ideologia, nel momento in cui una visione di stampo politico di chiara ispirazione a quegli ann’60-’70 e al femminismo, di cui la Fedeli firmataria del DDL per l’educazione di genere nelle scuole ne è stata e ne è espressione – così si presenta Valeria Fedeli,PD, vice Presidente del Senato nel suo sito ufficiale “ Sono una sindacalista pragmatica. Sono femminista, riformista, di sinistra” – non tenendo in alcun conto altri fattori che intervengono nell’educazione , il primo diritto che spetta ai genitori nell’educare , altre evidenze contrarie apportate da psicoterapeuti e psicologi dell’età evolutiva , altre sensibilità, siano laiche o cattoliche, essa impone con caduta dall’alto, di soppiantare gli attuali stereotipi femminile/maschile, con altrettanti , diversi e discutibili, stereotipi.
Tradotte perciò in pratica le tue parole, Fabrizio, “ Quello che si cerca di introdurre nelle scuole è il concetto elementare del rispetto di genere. Il superamento degli stereotipi ” mamma-che-stira”, ” papà-che -pilota gli aerei”, del pregiudizio ” donna= debole, delicata, dolce sensibile” , ” uomo = atletico, forte, virile, protettivo”
col GIOCO DEL RISPETTO attraverso le schede che vengono già proposte ai bambini in età d’asilo ( ma lo stesso vale per le letture come Piccolo Uovo etc.) esse secondo diversi psicologi ed insegnanti producono effetti negativi per la sana crescita di un individuo in formazione, creandogli confusione fra quello che viene insegnato loro a scuola e il mondo circostante così com’è e come appare . La sola eliminazione dell’articolo “ il” e “ la” davanti a “ pilota” , basta ad ingenerare incapacità di apprendimento di una realtà complessa e non riconducibile ai minimi termini della visione parziale, ideologizzata, della Valeria Fedeli e di chi con essa la condivide.
Questa, l’analisi da parte di una psicoterapeuta delle schede in circolazione nei nostri asili : http://lanostracampagna.org/2015/04/07/cera-una-volta-un-casalingo-alla-corte-del-miniver-largo-orwell-n-1984/
Di questo discutiamo, grazie.
L’educazione al rispetto impone la vigilanza nelle scuole volta ad individuare gli spacciatori che aspettano i ragazzi all’uscita, altro che gende!
@Chiara Compagnucci
l’unica battaglia ideologica che ALTRI, non certo noi, stanno intraprendendo è quella di alcune istituzioni (europee, nazionali e regionali) ai danni di bambini e genitori inconsapevoli e dissenzienti, tranne lei e pochi altri.
per il resto, sig.ra Chiara, visto che per lei i bambini non vengono influenzati dalle lezioni gender a scuola, perchè ostinarsi a somministrarle???
e visto, anche, che i bambini prendono esempio solo dai genitori, e visto che alcuni genitori sono intolleranti nei confronti degli LGBT, perchè insegnare ai loro figli il concetto gender?
poi che c’entra l’amorevolezza coi parenti con il rispetto verso gli LGBT????
ma perchè mischia fischi con fiaschi???
e poi, i bambini stanno anche tutto il giorno a scuola, e mi pare difficile che siano così refrattari a qualsiasi insegnamento scolastico, altrimenti perchè mandarglieli???
per concludere, stando a lei, bisognerebbe solo stare sempre e solo zitti e mosca e subire passivamenbte qualsiasi cosa dalle istituzioni senza alcuna partecipazione attiva in barba agli articoli 30 Costituzione e 26 dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. complimenti. lei è la cittadina modello.
@Pascucci. forse lei non ha capito che il gender sarà OBBLIGATORIAMENTE (grazie alla segnalazione precisa di Marini) inserito nelle orfferte formative POF, e quindi non ci sarà possibilità alcuna per i genitori di sapere in anticipo quando saranno presenti gli LGBT o accoliti ad ammaestrare le nostre scimmiette. non sarà, purtroppo ed ingiustamente, come l’ora di religione, per intenderci.
Nessuno impedisce agli LGBT di stare in pace tra loro, quindi loro non impediscano a tutti gli altri di stare tra loro. E’ come dire: tu non dài fastidio a me, io non dò fastidio a te.
Vorrei per un attimo tornare al contenuto zero dell’intervento dell’ Onorevole che ,infatti, non si capisce cosa sia intervenuta a fare, per dire che, per fare quale chiarezza ,se è lei , la disinformata sull’oggetto del referendum abrogativo proposto . Dove dovrà andare a verificare, se è a disposizione di tutti sapere cosa si chiede di abrogare? Anziché irridere i proponenti parlando di uno strano istituto abrogativo di una legge che non esiste, e ironizzare dicendolo meritorio di attenzione futura da parte di costituzionalisti – mal interpretando poi su tutta la linea, sia quando pensa possa riferirsi al DDL Fedeli sia al comma 16 di cui cita il testo contenuto nella legge ” Buona Scuola” – anziché fare tante congetture, bastava guardare qui su Cm alla pagina relativa all’articolo da cui prende le mosse il suo intervento
https://www.cronachemaceratesi.it/2015/08/20/stop-gender-nelle-scuole-raccolta-firme-nei-comuni-duello-ideologico-sui-social/694524/
dove avrebbe trovato una foto contenente il titolo ” REFERENDUM ABROGATIVO DI TUTTA LA LEGGE SCUOLA 107/2015″ con sotto la didascalia ” Il referendum depositato a Tolentino dal comitato Leadership alla scuola” ;
oppure ovunque in rete, anche su fb, dove esiste un gruppo nato per la raccolta firme, e che riporta altrettanto titolo in copertina:
https://www.facebook.com/groups/915745478485425/
Sarebbe opportuno innanzi tutto accordarsi su che cosa è il sesso:
un piacere
un’identità
una libertà
una tortura
un incubo
una necessità
un compito in classe
una stro.nzata
un peccato
un universo infinito
un mistero
un potere
una porcheria
un gioco
una guerra
una pace
un imbroglio
una ginnastica
un’arte
una filosofia
una pazzia
una cultura
una politica
un’economia
un ricordo
un’agonia
una patria
un simbolo
un’immaginazione
un nulla
un processo.
Pavoni. Avrei aggiunto” uno scambio “. Certo, equo ed appagante. Il sentimento se c’è male non fa( fino a che non prende strade diverse da baci apostrofati in rosa) ma non è necessario. Oh forse ” lo scambio ” era già compreso ne” un economia “?
Per Pavoni. Il sesso è quella cosa che se non stai attento da due diventate tre.
Moroni, io mi auguro ,per loro, che la Manzi, Comi, la Seracchiani siano schizofrenici con almeno due personalità. Una dove sono se stessi, dove hanno il loro mondo, i loro amori, gli amici, quelli con cui parlare di pallone, prenderci un caffè e l’altra, quella di cui non si rendono conto di avere quando tornano alla prima, quella in cui dire le stesse assurdità, difendere qualsiasi cosa purché sia condivisa, difendere le stesse bugie, prendere 170000 euro invece di 170000 sboccacci di [email protected] Però, ho un dubbio, che se anche non si rendono conto delle loro sdoppiate e anche più personalità, che sicuramente sempre antipatia trasudano, anche se fossero a conoscenza della loro sofferenza psicotica, cercherebbero di salvare la seconda, quella che porta la Seracchiani a parlare in televisione e che mi fa andare in pubblicità ogni volta che con la faccia da vergarotta di antica memoria comincia a parlare per voce di Renzi. Manca solo che gli si trasformi la voce.
Micucci, per una diagnosi precisa , è questo il caso di un consulto a tre come i medici riuniti intorno al letto di Pinocchio.
Ma forse , molto più semplicemente, di personalità non ne hanno neanche mezza.