di Marco Ribechi
(Foto di Lucrezia Benfatto)
I libri sono nemici solo dell’ignoranza. Partendo da questo principio, Chiara Tomassetti della Bottega del Libro di Macerata ha dato il via ad una iniziativa nata per opporsi alla censura del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. L’amministratore nei giorni scorsi ha compilato una lista di libri proibiti nelle scuole del suo Comune perchè vicini all’ideologia gender.
Nella libreria maceratese questi testi sono a disposizione per letture pubbliche che saranno diffuse tramite video sui social. Hanno aderito per primi all’iniziativa maceratese l’assessore Stefania Monteverde e il direttore artistico del Macerata Opera Festival Francesco Micheli.
L’iniziativa sarà portata anche fuori città domani e domenica a Porto Recanati durante la manifestazione “LIBRIamo la piazza”.
Nella nostra provincia, dopo la conferenza al cinema Excelsior dell’avvocato Amato (leggi l’articolo) seguito da un altro incontro a Civitanova (leggi l’articolo) e dal flash mob di risposta (leggi l’articolo) si è acceso lo scontro ideologico tra le due fazioni che lentamente sta assumendo anche un risvolto politico.
Pochi giorni fa è stato il primo cittadino della”Serenissima”, primo caso in Italia, a gettare benzina sul fuoco stilando di sua iniziativa una lista nera di testi proibiti e ordinando anche di toglierli da tutte le biblioteche comunali e scolastiche. Cavalcando la polemica il caso è diventato subito di rilevanza nazionale suscitando l’indignazione di molte associazioni ed esperti sia del mondo della pedagogia che di quello dell’editoria che accusano Brugnaro di censura. A sua volta il sindaco veneto ha voluto prendere una posizione a favore della famiglia tradizionale eliminando preventivamente tutto ciò che possa mettere in pericolo questa istituzione tradizionale.
Francesco Micheli legge un “libro priobito” ai giardini Diaz durante un incontro di Nati per Leggere
Macerata non ci sta. Il direttore Micheli e l’assessore Stefania Monteverde (In basso il video della lettura), recentemente riconfermata all’assessorato alla cultura, promettendo di coinvolgere altre personalità, hanno letto pubblicamente alcuni testi “vietati” per dimostrare che non esiste in essi nessun contenuto di cui aver paura. «L’invito è esteso ogni giorno ad ogni cittadino- dice Chiara Tomassetti – Affinchè ognuno possa giudicare in base alla propria sensibilità. Siamo dei professionisti nel campo dei libri, alcuni testi vietati sono in vendita da anni e sono stati scritti da delle vere e proprie autorità nel campo dell’editoria per ragazzi. Li ho letti quasi tutti poichè qui in libreria spetta a me il compito di organizzare la sezione dedicata ai bambini. Sono rimasta senza parole quando ho visto nella lista dei libri proibiti alcuni testi che hanno trovato il consenso di una comunità scientifica enorme fino a diventare quasi dei classici». Si tratta ad esempio di “Piccolo blu e piccolo giallo”, “Il libro delle famiglie” e “Pezzettino” (in basso il video della lettura) quest’ultimo scritto da un autore di prim’ordine come Leo Lionni.
«Da persona che ama e vive di libri ho pensato che la cosa migliore da fare fosse mettere a disposizione uno spazio per poter consultare questo materiale – continua Chiara Tomassetti – Li leggeremo e produrremmo dei video da poter consultare on-line. Sono dei testi preziosi stampati anche prima del discorso sul gender (leggi l’articolo) che spesso viene strumentalizzato senza farne una vera analisi. Basti pensare che molti di questi testi “pericolosi” sono inseriti nel programma nazionale “Nati per leggere” che dal 1999 ha l’obiettivo di promuovere la lettura in famiglia sin dalla nascita a favore dell tutela del bambino. Vietare dei libri come ha fatto il sindaco di Venezia è un gesto irresponsabile oltre che di grande ignoranza. Per fortuna dopo la nostra azione stiamo ricevendo tantissimi consensi da parte degli iscritti alla nostra pagina facebook». “Nati per leggere” coinvolge quasi 1200 comuni italiani, con 400 progetti locali. E’ promosso dall’associazione culturale pediatri – ACP che riunisce tremila pediatri italiani con fini esclusivamente culturali, dall’associazione italiana biblioteche – AIB che associa oltre quattromila strutture e dal centro per la salute del bambino – CSB, che ha come fini statutari attività di formazione, ricerca e solidarietà per l’infanzia. Ad opporsi alla chiusura del sindaco di Venezia anche l’associazione italiana scrittori per ragazzi accusandolo di “spargere il seme dell’intolleranza e di adottare una prassi autoritaria che ricorda i periodi più bui della storia.
Sul discorso gender si è pronunciato nei giorni scorsi anche l’ordine degli psicologi delle Marche, in conseguenza al Family day organizzato il 20 giugno a Roma. «Nelle comunicazioni girate sui social e tramite messaggi su WhatsApp, in tono allarmistico, si parlava di corsi di gender nelle scuole con l’obiettivo di obbligare bambini in tenera età a comportamenti sessualizzati, non conformi al luogo e alla maturità reale – dice Luca Pierucci, predidente dell’Ordine – Niente di più falso considerando che non esiste l’ideologia del gender, ne corsi obbligatori di questo tipo nelle scuole per gli alunni e alunne. Si mischiano gli studi di genere, che analizzano e studiano come cambino nelle società e nelle epoche storiche i riferimenti maschili e femminili e come questi incidano sulla condizione di uomini e donne, soprattutto in chiave economica e dei ruoli di genere attesi, con gli standard europei per l’educazione sessuale nelle scuole e con quanto il ddl Fedeli prevederebbe come integrazione dei curricula scolastici. Riteniamo che non si possano e non si debbano utilizzare e distorcere informazioni basate su ricerche e studi scientifici a fini propagandistici, che possono creare soltanto confusione».
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“il libro delle famiglie” deve insegnare che di famiglia esiste una e solo una! da milioni di anni è così!! PADRE – MADRE – FIGLIO! vergogna anche a chi pubblicizza questo schifo!
Se non si condivide un pensiero, si è legittimati a mettere all’indice dei testi? Torneremo pure a bruciarli?
Ai nostri figli i libri gender non li vogliamo . Leggili ai tuoi.
Marco, se avessi letto più libri forse scriveresti meglio. E sprecheresti meno energia a odiare qualcosa che non hai minimamente capito.
Finalmente…brava, complimenti, bisogna combattere l ignoranza.
Ho capito e come c’è una sistenatica e continuata azione di distruzione della nostra cultura religione e identità x delegittimare la nostra civiltà
L’unica cosa delegittimata é la tua intelligenza a causa dei tuoi commenti mediocri
STATE FACENDO SCHIFO CON QUESTA STORIA DEI GENDER. SIETE PATETICI ED OSTENTATE LA VOSTRA DIVERSITÀ PER GIOCARE SUL RUOLO DEGLI EMARGINATI.
FATE SCHIFO!
Cioè il niente del niente
Insomma l’intelligenza è di casa eh!!!!!
Bello quello che avete creato finora è di mondo bisogna andarne fieri…..
Questa iniziativa mi pare una buffonata utile solo a mettere in contrasto le persone e forse a riempire una vetrina con simpatici personaggi in cerca di un giro foto.
L’argomento e’ serio e la spiegazione più trasparente del fenomeno “fiabe alternative” l’ho trovata proprio sul sito dell’editore che si presenta senza nascondersi (e questa e’ una buona notizia perché almeno l’editore non si presenta in modo subdolo come invece i personaggi in cerca di notorietà)
“Lo stampatello nasce per colmare un vuoto nell’editoria infantile, quello rappresentato dalle famiglie in cui i genitori sono due donne o due uomini che si amano.
Sono sempre di più i figli di coppie omosessuali in Italia ed è fondamentale per ogni bambino specchiarsi nei racconti e nei libri illustrati.
Parlami in stampatello è il motto della casa editrice.
L’idea è quella di proporre temi anche complessi con un linguaggio semplice, chiaro e diretto, per l’appunto in stampatello.
L’attività della casa editrice non si limita all’omogenitorialità. Un tema che merita un discorso specifico è quello dell’omoaffettività.
In Italia si calcolano 100.000 minori che vivono con almeno un genitore omosessuale la maggior parte (nati all’interno di un’unione eterosessuale) a loro insaputa. In un paese in cui l’omosessualità è ancora “l’offesa peggiore” il senso comune sembra ritenere inopportuno mettere a conoscenza i figli della realtà affettiva e materiale vissuta dai loro genitori. Un tema eluso con i bambini e del quale in Italia non esiste rappresentazione per l’infanzia.
Nata con l’ambizione di riempire questa lacuna la casa editrice si propone di allargare il proprio sguardo sui temi della famiglia, prendendo in considerazione quelle esperienze che meno trovano posto nella letteratura per bambini, ma che vissute in prima persona possono far sorgere nei bambini mille domande o un forte senso di alterità.
Tanti sono gli aggettivi che accompagnano la parola famiglia, ognuno di noi vi troverà quello che più gli somiglia: tradizionale, allargata, monogenitoriale, adottiva, ricomposta, omogenitoriale. Ciascuno di questi aggettivi non fa che restringere il campo di osservazione su una sola delle innumerevoli varianti, tutte contenute nella parola famiglia, a tutti noi cara perché parola d’amore, parola da cui veniamo e a cui tendiamo, parola che racconta cosa abbiamo preso e cosa lasceremo al mondo, di inestimabile e caro.
In quest’ottica Lo stampatello intende focalizzare una parte della sua attenzione anche sulla memoria e sulle testimonianze dirette di chi bambino è o è stato in un altro modo.
Lo stampatello pur trattando di volta in volta temi minoritari si rivolge a tutti, con la convinzione che sapere che gay non è una parolaccia, che ci sono bambini che vivono con i nonni e che avere due mamme non significa essere stati generati da due donne rappresenti un’opportunità di crescita per ogni bambino, qualsiasi sia la sua storia.”
Anche io ho provato ad acquistare e leggere “Mein Kampf” ma c’è mancato poco che la titolare di una libreria di Macerata chiamasse l’esorcista…funziona solo per un verso questa tecnica?
Certamente mettere dei libri all’indice è un comportamento dittatoriale spaventoso. Ciò non toglie che ogni lettura ha la sua età e, per esempio, come è ovvio non leggere ad un bimbo di 10 anni libri di de sade o simili così x me e assurdo leggere ad un bimbo di 4 anni un libro che parla di sessualità o di coppie gay e simili. Non capisco perché dovremmo indottrinarli fin da piccoli in questioni che non li riguardano!
Ridicoli…avete rotto le balle!!
Fate schifo:(no ve ne siete accorti ! Che la famiglia è composta da padre madre e figlio ? Ma cosa andate cercando?).
Vergognati
Marla Ginger guarda quanti caproni
Quando leggeranno i vostri commenti fra 50 anni si faranno tutti delle grasse risate 🙂
Perché li vendete? Lasciate i bambini nell innocenza della loro età .siete dei mostri
Questa cosa ricorda assai: ” dalla culla al moschetto!”. Idioti.
Io penso che sarà un flop, semplicemente perché (chissà perché poi) i grandi sostenitori della “necessità” di insegnare a un bimbo che non è vero che tutti hanno un padre e una madre e che fin da piccoli sia bene essere indottrinati su certi argomenti (ormai l’infanzia e l’innocenza in questo mondo non contano più niente, anzi la spensieratezza che dovrebbe caratterizzare questo periodo forse fa rabbia a molti, che ora vorrebbero rovinarla a tutti gli altri) sono persone che i figli non ce li hanno. Ergo, o le istituzioni forzatamente introducono nel sistema pubblico l’educazione che questi libri tendono a diffondere, violentando i più giovani cittadini e foraggiando con soldi DI TUTTI le lobby che mirano a questa violenza e alla distruzione della famiglia, oppure quei testi resteranno invenduti a prendere la polvere e infine andranno al macero come meritano
se permettete, ognuno, a casa sua, si legge e legge ai propri bambini, i libri che vuole, coi propri soldi.
e siete liberi pure di leggere, ci soldi vostri e ai vostri bambini, anche i testi pro-pedofilia dei vostri cari colleghi psico(patici)logi gender-fondatori. http://www.informarexresistere.fr/2015/06/23/ideologia-gender-e-sdoganamento-della-pedofilia/
se poi, pretendete di imporre questi libri, nelle nostre scuole pubbliche, pagati con soldi pubblici, allora credo che, per parità di trattamento, dovremmo pure introdurre i libri sull’affettività dei pastori sardi e le loro pecore. magari con illustrazioni adatte ai più piccoli.
e sui testimoni di geova?? perchè discriminare pure loro?? pretenderanno pure loro di far comprare i loro libri alle scuole?
e gli ari krisna?
e i cinesi?? perchè non ci sono libri in cinese nei nostri asili????
e perchè non ci sono libri sui ladri? se io ho un papà ladro? perchè mi devo sentire discriminato???
e se lavora per le pompe funebri??? PERCHE’ NEI NOSTRI ASILI NON CI SONO LIBRI CHE PARLANO DELLA MORTE E CHE SPIEGHINO A CHE SERVONO LE BARE????
e sul suicidio?
perchè non iniziare i nostri bambini con i riti del suicidio?
in fondo, prima o poi, ne sentiranno parlare.
meglio leggerle prima certe cose.
pensavo pure di far vedere a mio figlio di 2 anni i filmati dell’ISIS in cui decapitano le spie. così, si abituerà prima possibile e imparerà a rispettare pure loro.
MAH.
L’iniziativa di Chiara della Bottega del libro, che in effetti è molto brava nel consigliare libri e giochi per bambini e ragazzi, rilancia nel merito una discussione che spesso sfugge ai dati di realtà. Non mi pare il caso però di gridare alla censura o al ritorno dell’ Indice di fronte all’iniziativa del veneto pragmatico e conservatore Brugnaro… Un tempo la scuola, quella elementare in particolare, imponeva modelli culturali graditi al regime dominante, pensiamo all’indottrinamento del periodo fascista o alle distorsioni classiste, ideologiche e autoritarie denunciate da don Milani o da Pasolini o da un Silvano Agosti. Oggi, e ben prima dei temi legati al genere e al pluralismo delle scelte individuali e dei modelli sociali riguardo alla affettività, alla sessualità e alla famiglia, bambini e ragazzi devono sorbirsi un discorso didattico, pedagogico e culturale omologato e molto influenzato dal politicamente corretto, caratterizzato da una spinta (femminilizzante, si sarebbe detto in altri tempi) all’accoglienza, alla pace, al rispetto del diverso, all’integrazione, alla messa tra parentesi delle identità, compresa quella sessuale, per favorire una armonia così bella e così falsa, sotto la quale però covano le emozioni e le ragioni umane del conflitto, del confronto, dell’appartenenza, dell’identità… La caciara anti-gender e le battaglie indistinte contro tutte le innovazioni culturali e legislative sul tema dei diritti civili e delle famiglie non aiutano a prendere il toro per le corna cioè a chiarire una volta per tutte se il compito dell’ordinamento giuridico da una parte e dello stato dall’altra sia quella di imporre con la forza lo spirito dei tempi (andati o presenti poco importa) o non sia invece quella di garantire diritti e spazi di libertà per gli individui, le famiglie e le formazioni sociali.
maledetta ignoranza! leggo certi commenti che nemmeno nei paesini retrogradi del terzo mondo.
Chi non è interessato a qualsiasi genere (posso usare la parola genere? ) di iniziativa, normalmente, non partecipa. Invece dal numero di certi commenti si trae qui, paradossalmente, un interesse così immediato da inondare di bile un post informativo come questo. Infine, mi si permetta un’annotazione: la pessima grammatica e sintassi del linguaggio usato per i più biliosi commenti sta a testimoniare soltanto il disinteresse per la lettura, per il libro in quanto tale. Chi legge sa scrivere.
Tre semplici domande:
Chi ci guadagna?
Chi ci rimette?
Siamo certi che sia questa la necessità educativa (e legislativa) più impellente di questa nostra epoca?
Questa iniziativa libraria è comune ad altre in giro per la penisola. Infatti, “Pezzettino” e “Piccolo blu e piccolo giallo” vengono esibiti altrove e pure letti da avvenenti fanciulle dall’aspetto materno. Sono libricini innocui… Ma sono tutti così? Nulla da dire sulle nostre due presentatrici: sono notevoli nella loro normalità di gentil sesso.
La cosa è più complessa e non bastano le rassicurazioni dello psicologo. Le linee guida dell’OMS, fatte proprie dall’Europa, e quindi da noi, parlano chiaro. Sono all’insegna del sesso e dell’omosessualità imposta ed esaltata come “normale”.. Nulla da dire, se la cosa fosse limitata agli ambienti dell’Arcigay. Invece, il Gender viene imposto nelle scuole, addirittura iniziando dai bimbi da zero a 4 anni. Si abituano i bambini a considerare normale l’omosessualità, cosa falsa, e a farne un lavaggio del cervello. Al punto che non mi meraviglierei se poi i bambini considerassero normale l’attenzione pedofila da parte degli adulti. Ormai la battaglia è politica: la Sinistra (PD, Sel e M5S) ha sposato la battaglia del Gender. La Destra (Lega e Fratelli d’Italia) sono anti-Gender.
Un aspetto che non si è ancora discusso è quello apertamente satanico del Gender. Con il Gender – e la pornografia – Satana si infiltra nella società, Il punto non è tanto che il Gender contrasta con l’insegnamento della Chiesa. E’ che il sesso di qualsiasi genere al di fuori del matrimonio e della procreazione spinge l’individuo nella “carne”, allontanandolo dalle superiori visioni dello “spirito”. E’ l’eterna lotta della “materia” contro lo “spirito”. Il mago inglese Aleister Crowley insegna in proposito. E mi è stato molto utile.
Personalmente, rispetto gli omosessuali e mi è indifferente il loro matrimonio civile. Adozione di bambini e utero in affitto sono un’altra cosa, pure per la enorme speculazione finanziaria che c’è dietro. Il ,piano occulto che è dietro al Gender, all’invasione africana e al “genitore uno e genitore due” della Kyenge ha l’obiettivo della privazione della identità “naturale” dell’individuo, della famiglia e della civiltà che abbiamo costruito in oltre duemila anni.
Quanti passi avanti dall’epoca in cui si bruciavano le “streghe”..
.tutti inquisitori vedo. .complimenti all’ignoranza madre assoluta di tutte le paure infondate
Quanto fa fino dare dell’ignorante a chi non segue il pensiero/moda del momento….sarete fighi voi che pisciate sul modello di famiglia che VI HA CRESCIUTO!
È PER QUESTO CHE DOVRESTE VERGOGNARVI!
Oppure potranno essere letti questi libri e riposti su di una mensola insieme agli altri.
Un libro é una finestra aperta , se non ci piace quello che si vede da lì , possiamo sempre richiuderla ed aprirne un’ altra.
Leggere offre nuovi spunti di riflessione che non necessariamente devono sconvolgere le nostre vite e se succede , vuol dire che le parole lette sono arrivate dritte al cuore e hanno smosso qualcosa.
Non c’ è cosa di cui noi tutti oggi usifruiamo , che non sia stata demonizzata appena presentata alla massa e introdotta nel mercato.
Leggi come quella a favore dell’ aborto o dei divorzi , giudicate amorali , additate come mezzi legali di distruzione della ” famiglia ” , sono poi diventate comode garanzie di risoluzione per situazioni , per così dire , complicate o scomode.
Il sapere e la conoscenza non rappresentano dei pericoli , é l’ utilizzo che scegliamo di farne che delimita dei limiti e crea delle differenze.
Lo stesso avvenne in passato per l’ Antica Religione , volgarmente chiamata Stregoneria e descritta da quell’ immaginario collettivo popolare distorto dalla disinformazione , che causò la morte di molte persone innocenti.
Non é la fame ma l’ ignoranza che uccide.
Prima, dichiaro subito che non ho nulla contro gli omosessuali. Chiarito il punto importante, il mio pensiero è che dietro tutto questo c’è una potente lobby che vuole imporre e far apparire ai bimbi e non solo ai bimbi, normale, una cosa che invece normale non è’.
Beh che dire…la Bottega del Libro se la poteva proprio risparmiare….sarei curioso che Chiara ci illustrasse il suo pensiero da genitore nel momento in cui il suo pargolo fosse fatto oggetto di tale tipo di istruzione scolastisca e prescolastica.
Pubblicita e Propaganda: due in uno. Quando c’è da raccogliersi intorno alle cose di cui, sinceramente, non se ne sente il bisogno, e distolgono dai problemi veri, in questa misera Italia si ritrovano sempre tutti: industria, commercio, istituzioni, politica. Il sottosegretario al Ministero delle riforme e dei rapporti col Parlamento, Scalfarotto, è entrato in sciopero della fame da lunedì con due cappuccini al giorno, per le unioni civili che non riesce a portare in porto.; ma sì, il governo in questo momento pensi ai diritti di pochi e dimentichi quelli, sacrosanti, dei molti, che di fame ci muoiono perdavvero, per non poter permettersi neanche uno, di cappuccino.
Pensiamo pure ai diritti degli omosessuali, ci mancherebbe, ma a pancia piena, a trippa all’aria, quando cioè vi sarete ricordati che ci sono anche coppie uomo-donna che già convivono regolarmente secondo le leggi dello Stato Italiano , ma che per le difficoltà ad andare avanti materialmente , come la coppia di Civitanova due anni fa, decidono di farla finita insieme, magari abbracciati nel proprio letto coniugale come quella oggi a Brescia, rimasta senza un lavoro, senza un tetto, e senza uno Stato che l’aiuti e che l’assista come fa con gli stranierii tutti.
Ma Scalfarotto a che pensa, che dice? Chiede dove siano le persone perbene, gli eterosessuali, i progressisti, che cosa aspettino a scendere in piazza per l’uguaglianza dei diritti con le unioni civili, per mettere fine a questa vergogna italiana che ci accomuna ai paesi dell’est del patto di Varsavia.
Ah, è questa la nostra vergogna, la nostra mancanza di civiltà, il nostro senso di uguaglianza, per un sottosegretario al Governo.
Siamo veramente il paese di Pulcinella.
Buona lettura a tutti!!! Più leggete e più diventate saggi, ma se permettete, OBBLIGARE mio figlio di 4-5-6 anni, per me é troppo.
Sono molto tollerante, non mi scandalizzo di certo se in privato, in casa VOSTRA, fate ciò che volete, come da sempre IO e MIA MOGLIA abbiamo fatto, ma da questo ab obbligare ad una cultura GENDER i bambini, sarebbe da arresto per crimini contro l’infanzia. Crescendo ognuno potrà prendere la sua strada, anche perché penso che biologicamente parlando, i GENDER sia maschi che femmine sono sicuramente molto meno dell’1%.
Tra l’altro ad oggi ben tollerati ed accettati.
Ma da questo al voler imporre le vostre teorie a tutti, sinceramente, non mi pare ne corretto, ne giusto.
FELICEDIESSEREETERO!
Questa notte non sono riuscito a dormire: sentivo la voce di Chiara e Stefania che mi leggevano le favolette LGBT. E riflettevo sulla puttanata fatta dal PD col Gender e con la legge Scalfarotto contro l”omofobia, che vuole tappare la bocca a genitori e nonni che difendono il diritto dei loro figli e nipoti a non avere la mente “deturpata” dai diabolici sistemi corruttivi di LGBT, la loggia mondiale satanica di “lesbiche, gay, bisessuali e transgender, che nulla hanno a che vedere con gli omosessuali e con il loro diritto all’esistenza libera e alla luce del sole. Spero solo di non trovarmi mai – armato – di fronte ad un fatto di violenza fisica nei confronti di un omosessuale.. Perché mirerei al bersaglio grosso del violentatore, bersaglio che va dal collo alle palle…
Sì, il PD ha spaccato l’opinione pubblica sulla cretinata mondiale americana di LGBT. E PENSO A QUANTI VOTI PER LEGA E FRATELLI D’ITALIA CHE SI SONO OPPOSTI !?!
Ci rendiamo conto che LGBT ha fatto dire all’ex-ministro Kyenge la splendente idea di “genitore uno e genitore due”, per la spersonalizzazione della famiglia “naturale” formata da maschio-femmina, come il Gender lo vuole fare per l’individuo? E perciò la Kyenge è stata premiata con un posto molto ben pagato dagli Italiani al Parlamento europeo: lei che era venuta in Italia per studiare come medico oculista, per poi ritornare in Congo a curare i bambini affetti dalle tremende malattie tropicali agli occhi…
L’Asse PD-LGBT ha risvegliato l’orgoglio assopito di tanti cattolici e li ha scatenati… Per fortuna che al teatro di San Marine a Civitanova Marche c’erano poliziotti in divise e in borghese, altrimenti sarebbe finita male con i genitori inviperiti per quella dozzina di contestatori gay e femministe…
Quindi, cara Chiara, occorre prudenza in questa Italia allo sbando dopo la terza toppata di Napolitano. Ossia, quella ottenuta col il Renzi, dopo Monti e Letta. Cara Chiara, non sposare l’innocenza di quei libretti per bambini, quando dietro ad essi c’è LGBT.
All’assessore Stefania Monteverde, che mi mette sempre di buonumore e che quindi ha tutta la mia simpatia, vorrei consigliare un colpaccio di propaganda: mettere anche a Macerata i gabinetti per LGBT. Lo ha già fatto il genio della “primavera araba”, ossia Obama, che la messo i gabinetti LGBT nella Casa Bianca. Sì, i gabinetti LGBT in Piazza della Libertà, in Comune e al Buonaccorsi sarebbe una notizia di portata mondiale.
Mi piacerebbe, infine, ascoltare dalla viva voce dell’assessore Monteverde la lettura delle parti eccitanti del romanzo “Sei come sei” della scrittrice Melania Mazzucco. Questo è uno dei libri che i passatisti sessuali manderebbero al rogo, come per i libretti innocenti per bambini. Cara Stefania, dal momento che ti metti dalla parte di LGBT poi devi andare fino in fondo, costi quel che costi..
Scalfarotto ,il ridicolo,sta facendo lo sciopero della fame perche’ non rriesce a far passare il suo disegno di legge….
Quanta cattiveria.. nn e la fame ma l’ignoranza che uccide.
Vorrei sapere se pubblicizzate anche il libro di Gianfranco Amato”Gender ( d)istruzione”……..le nuove forme di indottrinamento nelle scuole italiane…….ci sono raccolti i fatti…..
Scalfarotto si chiede dove stanno le persone per bene? Ma allora quando va al Parlamento con chi si vede: biscazzieri, pushers, briganti, faccendieri ecc..
@Pantò. Sono d’accordo con Lei, la cultura andrebbe allargata. Aggiungerei al suo elenco anche le abitudini omosessuali degli scimpanzé
@Rapanelli. Si sarà sicuramente accorto che ultimamente si comincia a negare la teoria Gender e l’ideologia Gender. Il psicologo dell’ordine dei psicologhi, ha detto che sono solo chiacchiere quelle storture abominevoli di cui abbiamo già parlato, che nelle scuole si vorrebbero insegnare a bambini. Abominevoli perché si tratta di vera pornografia inadatta ad un pubblico di bambini di tre o quattro anni, ma anche cinque o sei ecc. Voler far capire che ci sono coppie omosessuali con prole che non hanno niente di diverso rispetto alle coppie eterosessuali e che possano svolgere il mestieri di genitori come le altre è una cosa, fare della pornografia è un’altra cosa. E’ ora di capire una volta per tutte come stanno effettivamente le cose, e se non stanno come i genitori vorrebbero, nessuno vieterebbe loro di prendere il pornografo per le fracche del cu,l,o e gettarlo dalle scale.
Questo è il comunicato dell’ordine degli psicologi della regione Marche. Il resto sono solo deliri, tra l’altro sgrammaticati. Invece di mettere al bando libri, avreste bisogno di leggerne. http://www.ordinepsicologimarche.it/ordine-informa.aspx?id=239
È una bella iniziativa invece, perché non andare a leggere noi stessi se sono o meno da vietare. Poi ognuno giudica a sé!
Roby perdonami ma è davvero difficile seguirti e leggerti. Io rispetto sempre il pensiero altrui, anche e soprattutto se diverso dal mio. Ma appunto il PENSIERO, non ingiurie e invettive senza senso e dettate dall’ignoranza (ignoranza= ignorare contenuti dell’argomento trattato)
Prima di parlare a vanvera leggeteli questi libri così forse vi autocensurerete!
E’ uno schifo, è il regresso.
Anziché andare avanti andiamo indietro.
Gli extracomunitari etero faranno 10 figli a coppia e gli italiani, resi omosessuali, non si riprodurranno più e saranno solo un pallido ricordo che svanirà nel tempo…
L’idea dell’italiano stallone e latin lover, italians do it better, che va a conquistare le donne all’estero, rimarrà solo un ormai mitico ricordo.
La nazione è malata
Ad altri spetta il compito di curare e di educare.
A noi il dovere di reprimere.
La repressione è il nostro vaccino.
Repressione è civiltà.
Maria qua c’è da farsi delle grasse risate……
Solo deliri???? Guardate un po’: queste sono le linee guida dell’OMS sull’educazione sessuale in europa, di cui l’ultima riforma della scuola consente l’attuazione http://www.aispa.it/attachments/article/78/STANDARD%20OMS.pdf
A pag. 39 trovate tutti gli spunti su genere ed educazione sessuale da introdurre A PARTIRE DALLA FASCIA 0-4 ANNI!!! Non vi sembra strano che nessuno parli di questi indirizzi, ma semplicemente si bolli chiunque mostri un’opposizione come un troglodita reazionario? Rendiamoci conto, lo Stato si fa promotore di un indottrinamento inaccettabile e comunque prematuro, che non ha altro scopo se non quello di distruggere i valori tradizionali abusando dell’autorità della scuola PUBBLICA. Un’operazione voluta dai burocrati delle antidemocratiche istituzioni sovranazionali, che si muovono a passo di dictat e prontamente recepita SENZA ALCUN DIBATTITO (vedi anche fiducia al Senato). Allora chi è che deve svegliarsi? Chi è ignorante? Chi accetta acriticamente tutte le cose nuove, sicuro di essere nel giusto perché verso il progresso? Forse chi si crede su un piedistallo non è altro che uno strumento in mano alle lobby che vogliono ridurre tutti noi a consumatori ameboidi…
Comunque bellissima iniziativa complimenti a Chiara Tomassetti e alla Bottega del Libro
Vorrei farvi invitarvi a ragionare su l’unica motivazione che il 20 giugno ha portato le famiglie a Roma, le famiglie italiane ( chi ha figli) rivendica il diritto di scelta dell’educazione della propria prole in base alle proprie idee politiche, sociali e anche religiose diritto tra l’altro garantito costituzionalmente… Inserire nelle scuole la teoria del genere come l’oms la descrive, è contro questo diritto… Poi ognuno nella sua camera da letto fa quello che vuole con chi vuole… Ma per educazione familiare nell’intimità della propria casa…scusate la precisione…
Grazie a Chiara e grazie alla Bottega del Libro per la sensibilità e l’intelligenza dimostrate. L’educazione sessuale è un diritto umano, riguarda il benessere e la salute, e si basa su un principio di equità. Se l’Organizzazione Mondiale della Sanità emana delle indicazioni è perché molti giovani e adolescenti non sanno nulla, per es., delle malattie sessualmente trasmissibili, degli stili di vita a rischio per la fertilità, che la contraccezione è un diritto e non è compito di solo uno tra i partners, che la masturbazione non è “peccato”, che l’aggressività e la violenza nella coppia sono illecite, che l’omosessualità è uno degli orientamenti possibili, e non ha nulla a che vedere con la pedofilia. Per qualcuno forse queste suonano come novità in contrasto con l’educazione ricevuta da piccoli: non è un mistero che tradizionalmente gli italiani siano machisti e patriarcali. Ma si può cambiare. Per fortuna ci si evolve. Davvero, l’omofobia non è una malattia incurabile. Ci si guarda intorno, si guarda il mondo, si parla, si legge e ci si accorge che l’omosessualità esiste, è sempre esistita e sempre esisterà. Erano/sono omosessuali Ricky Martin, Gandalf, Oscar Wilde, Pasolini, Virginia Woolf, Lawrence D’Arabia, l’imperatore Adriano, Elton John, Madonna, Caravaggio e chissà quanti altri. Succede, e la storia continua, e le fondamenta della vita umana non ne sono minimamente scosse. In definitiva il costo sociale dell’omofobia è infinitamente più alto dell’accettare pacificamente la sessualità altrui (che, tra l’altro, non vedo come possa ledere minimamente la propria). Certo, uno può anche dire “io i miei figli li educo come voglio!” e far loro credere che Satana verrà a prenderli se si toccano tra le gambe. A me pare che lasciare le nuove generazioni all’oscuro di tutto sia una forma di oscurantismo che non fa bene a nessuno. Spero che queste conversazioni sui social, per quanto grossolane, aiutino in molti ad aprirsi un poco.
Ne ognuno ha diritto di leggere quello che vuole senza imposizioni.
Per i pro gender illuminati e culturalmente preparati: troverete ceramente la strada x andare a f…..
A prescindere dal merito della discussione, mettere dei libri all’indice mi sembra una cosa assurda, una censura inaccettabile. Perchè la gente non deve essere libera di scegliersi da sola i libri che intende leggere, per farsi poi da sola un’idea argomentata sul problema del gender?
Non intendo commentare l’iniziativa della bottega del libro che io e la mia famiglia frequentiamo da sempre e assiduamente. Si tratta di iniziativa privata le cui ragioni lascio ai diretti interessati.
Voglio però evidenziare due cose sulla questione “gender” (perché poi in Italia non si possa dire “genere” è un mistero o meglio è la conferma dell’atteggiamento prono dei nostri intellettuali pseudo progressisti ad ogni nuovo indottrinamento che giunge da determinati ambienti internazionali. Mi ricordano tanto i “trinariciuti” di cui parlava il grande scrittore Guareschi a proposito dei vecchi comunisti pronti ad accodarsi ad ogni assurdità e falsità che veniva loro propinata dalla Russia sovietica).
Il comunicato dell’ Ordine degli psicologi delle Marche evidenzia o una profonda ignoranza in materia o una evidente malafede. Far passare la propaganda delle teorie gender, che si vogliono imporre tramite le c.d. elite “illuminate” contro la volontà ed il sentire comune delle popolazioni europee, per innocui “studi di genere” che studiano come cambia la società, significa voler dissimulare un tentativo di indottrinamento dietro ad una simulata attività di analisi di realtà spontanee.
Francamente inoltre a me personalmente degli standard europei per l’educazione sessuale nelle scuole non interessa nulla, anzi affermo che all’educazione sessuale dei figli debbano pensare i genitori e per questo ritengo il ddl Fedeli e/o Cirinnà fortemente nocivi e incostituzionali (vi invito a leggerli attentamente per rendervi conto di quale concentrato di ideologia perniciosa sia), così come ritengo che i libri adottati nelle scuole non debbano trattare tali questioni.
Quanto poi a coloro che sostengono che le teorie gender non esistono e all’ordine degli psicologi consiglio di leggere le opere dei seguenti propagandatori delle suddette teorie facilmente rintracciabili anche in internet: Simone de Beavouir, Shulamite Firestone, Grace Atkinson, Anne Koedt, Monique Witting, Gayle Rubin, Judith Butler.
Mi sembra l’ennesima “arma di distrazione si massa” dove ci sono attori che recitano a soggetto, affaristi di pochi scrupoli che hanno trovato un mercato dove piazzare i loro prodotti, affabulatori vari che cercano un misero posto al sole, varia umanità che cerca disperatamente un pò di pubblicità, ecc., ecc….
Nel frattempo, in cui fanno di tutto per farci accipigliare>/em> su queste coglion@te galattiche (dove in tanti parlano, ma nessuno consosce), continuamo a galleggiare (male) in una situazione economica/sociale di crisi durissima; all’immigrazione si danno risposte parziali ed insufficienti; la microcriminalità (e non solo) prospera…. E dove, ritengo, ci siano almeno cento altri gravi e seri problemi da affrontare e risolvere prima di dividerci sul “genere e specie”…
Sicuramente di sessualità, assieme a tanti altri aspetti del nostro vivere comune, se ne deve parlare.
Sempre facendo attenzione a non eccedere: già basta (ed avanza) internet, spazio virtuale, pieno di maniaci, depravati, pedofili, figli di una buona donna
Ma l’insistenza con cui (da parti avverse) si vuole rendere importantissima, fondamentale, necessaria… questa discussione sul “genere” mi sembra eccessiva…
@ Letizia Perri
Chi legge sa scrivere, ma non è detto che sappia pensare.
Premesso che ho un ottimo rapporto con la Bottega del Libro e continuerò a frequentarla, non solo per i libri che offre, ma pure per la squisitezza delle persone che li vendono (sia femmine, che maschi).
Metto ordine al mio pensiero: Io non discuto la libertà della Bottega del Libro di vendere ogni tipo di libro. Però la cosa è andata oltre questa intenzione. L’intenzione è diventata politica, per la presenza dell’assessore Monteverde, sponsorizzatrice di libri fatti ritirare dal sindaco di centrodestra di Venezia. L’assessore Monteverde fa parte di una maggioranza consigliare PD. Sappiamo che il PD è il primo firmatario sia della legge Fedeli per il Gender nelle scuole, sia della legge Scalfarotto contro l’omofobia, che vorrebbe chiudere la bocca agli oppositori del Gender. Questo è il suo obiettivo, mascherato da lotta all’omofobia, come se giornalmente gli omosessuali venissero mandati all’ospedale o morti suicidi, oammazzati, quando invece sono le donne a subire questa sorte.
Interviene in questo agone uno psicologi, che viene considerato un’autorità in materia. Invece di dare la sua opinione, lo psicologo avrebbe dovuto riportare ciò che è scritto sulle linee guida dell’OMS sull’argomento. Linee dalle quali vengono sviluppati i programmi scolastici.
Poiché ho una nipotina di 1 anno, riporto solo ciò che prescrive l’OMS per i bimbi da 0 (zero) a 4 anni.
E’ scritto testualmente:
A – TRASMETTERE AI BAMBINI INFORMAZIONE SU:
1) gioia e piacere nel toccare il proprio corpo, masturbazione infantile precoce.
2) scoperta del proprio corpo e dei propri genitali.
3) il fatto che la gioia del contatto fisico è un aspetto normale della vita di tutte le persone.
4) tenerezza e contatto fisico come espressione di amore e di affetto.
B – METTERE I BAMBINI IN GRADO DI:
1) acquisire consapevolezza dell’identità di genere.
2) parlare delle sensazioni (s)piacevoli del proprio corpo.
3) esprimere i propri bisogni, desideri e limiti, ad esempio nel “gioco del dottore”.
C – AIUTARE I BAMBINI A SVILUPPARE:
1) un atteggiamento positivo verso il proprio corpo e tutte le sue funzioni – immagine corporea positiva.
2) rispetto verso gli altri.
3) curiosità rispetto al proprio corpo e a quello di altri.
Se queste “lezioni” fossero rivolte ai soli genitori non avrei nulla da obiettare. E’ giusto che i genitori sappiano cosa pensa un loro figlio da zero a 4 anni sul “problemi” sessuali di quella età.. La gravità della cosa è quando sono i bambini ad essere personalmente “ideologizzati” nella scuola sui punti sopra esposti, magari con “esercitazioni” pratiche. Questa potrebbe essere una tecnica specifica che usa un ateo, o un materialista, che vuole ideologizzare le giovani generazioni. L’obiettivo è chiaro: se metto attenzione su CORPO, l’individuo non avrà attenzione su aspetti più alti del Corpo materiale e sullo SPIRITO. E una trappola per rendere l’individuo schiavo della “materia”, onde non potersi evolvere verso il reame spirituale verso cui tende, che è poi ciò che ha sempre fatto, magari inventandosi una religione.
A cosa è servito utilizzare la droga? E’ servita per intrappolare l’individuo al punto tale che questa sostanza è l’unica cosa considerata positiva e desiderabile per la sua sopravvivenza. E col metadone la trappola continua.
Ho fatto tre filmati sull’argomento del Gender e li ho messi nel mio canale youtube. Uno è intitolato Gender Satanico. Perché chi muove da dietro il paravento tutto ciò che rappresenta l’ideologia del Gender è il satanismo internazionale. Che non vincerà, perché lo Spirito è più forte della Materia. E con il Satanismo verranno sconfitti i suoi sostenitori, tipo il PD, l’Europa relativista, il Grande Satana americano, che sta scendendo rapidamente, avendo abbandonato la forza del Calvinismo cristiano… Come fu sconfitta la Rivoluzione Francese della Dea Ragione, il Nazismo, il Bolscevismo.
http://scienzaonline.forumativo.com/t87-caso-teletubbies
«O dei immortali, non vi è di peggio che un ignorante,
che non riconosce nulla giusto se non quello che piace a lui.»
(PublioTerenzio Afro)
Platone in barba alla Bibbia contemplava oltre al maschio e alla femmina anche la figura androgina e la considerava una deviazione fisica e non morale come invece predicava la Chiesa.Il corpo umano è un miscuglio di cellule che porta qualcuno all’eterosessualità ed altri all’omofobia chi può stabilire quale delle due condizioni sia la “NORMALE”,di certo non la religione e il bigottismo,forse la scienza ma il problema non dovrebbe essere importante per nessuno perchè ognuno deve esser libero di vivere la propria sessualità ed affettività senza essere emarginato per questo.Quindi benvengano i matrimoni gay/lesbo e le libere adozioni,i figli hanno bisogno di cure e affetto e non di figure e di ruoli.Non saranno di certo due letture ad ordinare la vita dei nostri figli ne tantomeno l’educazione familiare,altrimenti dovrei pensare che molti genitori insegnino alla propria prole a rubare bestemmiare drogarsi picchiare ubriacarsi………………Viva la Bottega del Libro.
E’ incredibile come basti che un qualsiasi ciarlatano, come l’avvocato Amato, si dia da fare per diffondere sciocchezze (con l’appoggio, giova ricordarlo, della chiesa cattolica, visto che il convegno di Macerata fu organizzato direttamente dalla diocesi, mentre quello di Civitanova Marche fu organizzato comunque da associazioni cattoliche), affinché tante persone ci cascino come allocchi.
Prima non va bene che nelle scuole s’insegni la parità di genere, poi non va bene che una libreria si dia da fare per far conoscere questi testi.
Per gli ottusi, gli intolleranti e i fanatici nessun divieto è mai sufficiente.
E’ in vigore l’art. 609 quinquies C.P.: corruzione di minorenne? Grazie.
Ma la pornografia base del Gender, che viene insegnata ai zeroquattrenni anche se non capisco come si fa a farla recepire, è contenuta in quei testi che mi sembrano avere titoli innocenti. Oppure ci sono altri testi scolastici tipo Playbaby, Sesso baby e cosi sia, Pappa, sesso e rock and roll?
Ch’er mercordí a mmercato, ggente mie,
sce siino ferravecchi e scatolari,
rigattieri, spazzini, bbicchierari,
stracciaroli e ttant’antre marcanzie,
nun c’è ggnente da dí. Ma ste scanzìe
da libbri, e sti libbracci, e sti libbrari,
che cce vienghen’a ffà? ccosa sc’impari
da tanti libbri e ttante libbrarie?
Tu ppijja un libbro a ppanza vòta, e ddoppo
che ll’hai tienuto pe cquarc’ora in mano,
dimme s’hai fame o ss’hai maggnato troppo.
Che ppredicava a la Missione er prete?
«Li libbri nun zò rrobba da cristiano:
fijji, pe ccarità, nnu li leggete».
Stamani ho steso i panni lavati sul terrazzo che dà sulla pubblica via, è propaganda gender?
Per Morresi. Le nuove generazioni non sono all’oscuro di tutto, ma solo del nome italiano di ciò che fanno e che pronunciano in dialetto. Se ci si mettono in mezzo i grandi non c’è più gusto.
Quindi così come non bisogna togliere nulla alle persone ‘evolute’, così dette persone ‘evolute’ non devono togliere nulla agli altri.
Che strano. Proprio coloro che si mostrano tanto aperti mentalmente, tanto libertari e democratici , tanto difensori dei diritti di tutti, sono poi quelli che non applicano i loro bei principi nei confronti di quanti esprimono pareri discordanti dal loro. E sì, perchè giustamente i libri ” devono essere letti e non bruciati”, non possono essere messi all’indice, mentre le persone che non la pensano come loro sì, col dargli immediatamente la patente di ignorante, ottuso ( chi avrà la pazienza di arrivare in fondo al commento, troverà però chi , su uno dei libri in questione, da esperto in materia psichiatrica, dà ad essi dei profondi ignoranti) .
Ma si dà il caso parlo per me- che tanto più leggo e m’informo sull’argomento, tanto più divento ignorante nel senso di chi non ammette idee diverse dalle loro , ovvero, tanto più si rafforza in me l’idea che, solo persone prive di coscienza e con menti deviate possano aver concepito una simile aberrazione e costruito un progetto sopra rivolto ai bambini a partire da 0 anni. Progetto, preciso– non si sa mai- che nessuno mette in minima discussione si faccia una sana educazione sessuale nelle scuole per informare e prevenire su rischi e malattie legate alla sessualità , e contro qualsiasi discriminazione compresa quella di genere, ma di cui si contesta e contrasta semmai LA PROSPETTIVA DI PARTE( LGBT) come deliberato anche dalla nostra Regione – Deliberazione n. 78 del 16/02/2015 Attuazione Progetto READY-UNAR per l’implementazione della Strategia nazionale LGBT per la prevenzione ed il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere: approvazione del Protocollo di intesa tra la Regione Marche e la Città di Torino- LA SUA IMPOSIZIONE NEI MODELLI EDUCATIVI, CON CIO’ SOTTRAENDOLI ALLA FAMIGLIA NEL SUO RUOLO PRIMARIO DI IMPRINTING DA DARE AI FIGLI e infine per L’APPROCCIO DIDATTICO CHE, ALLE PRIME RISULTANZE, VA BEN OLTRE LA MERA EDUCAZIONE SESSUALE A CUI DOVREBBE LIMITARSI LA SCUOLA PUBBLICA NELL’ORA DI SCIENZE , MA CHE ATTRAVERSO TUTT’ALTRO CHE INNOCENTI LIBRI DI FAVOLETTE, ENTRANO NELLE MENTI DI BAMBINI PICCOLI , ACRITICI PER FORZA DI COSE, CON L’INTENTO DI SOVVERTIRE L’ORDINE NATURALE E SOCIALE DELLA FAMIGLIA CON L’IMPARTIZIONE E L’ACCETTAZIONE DI FAMIGLIE DIVERSE DA QUELLA NATURALE.
E questo, se lor signori permettono, a me non sta bene, non da laico, non da cattolico, non da ignorante o ottuso, ma semplicemente da cittadino dello Stato che rifiuta che qualcuno, chiunque, s’impossessi del ruolo educativo genitoriale ai propri scopi.
Sui libri discussi. Anche dopo averli letti , è un problema per i fan del ” possibilismo sessuale e familiare” se a Piccolo Uovo, Piccolo giallo e piccolo blu, continui a preferire come lettura educativa Piccolo Priincipe? Spero di no, altrimenti qui va a finire che una minoranza acquisisce dei diritti e tanti altri perdono il più importante, quello della libertà di pensiero; oltre quello di poter orientare l’educazione della propria prole rimettendola in mano a chi, non potendo averla in proprio da madre natura, la cerca sul mercato . Ho detto aberrante sopra? Mi correggo:delirante.
Detto questo, in un contesto in cui mi sembra piuttosto prevalere l’arroganza di alcuni sull’ignoranza da questi attribuita ad altri , se posso dare un parere personale, Piccolo blu e piccolo giallo ( che recepisco da adulto, come possa essere compreso da un bambino non posso sapere ) si situa in una zona limite tra il sentimento di amicizia e “qualcos’altro”, quando blu e giallo si uniscono e danno luogo al verde di cui si colorano entrambi, per cui non lo reputo un testo così dichiaratamente improntato come invece lo è , in maniera inequivocabile, Piccolo Uovo già ammesso negli asili di Milano da diversi anni. Ma qui non esprimo opinioni mie, se non quella relativa al fatto che la favola ecceda nell’ enfatizzare il ruolo di cura e amore dei figli a favore di famiglie omosessuali e monoparentali; cosa che l’accomuna a Piccolo giallo e piccolo blu nel messaggio univoco che , per essere , e per vivere, tutti felici e contenti, importante più di tutto è “con-fondersi” e mettersi ( metaforicamente) in cammino di buon mattino per arrivare presto e bene al raggiungimento della propria identità di genere passando, come in una lotteria, per l’estrazione di una famiglia a sorte. QUESTI Sì CHE SONO GRANDI PRINCIPI E VALORI FONDANTI DI CUI L’UMANITA’ INTERA HA BISOGNO .
Detto con triste ironia, naturalmente.
Ecco allora quanto sostiene, intervistato sul testo Piccolo Uovo messo in scena a teatro, il dottor Bruno Renzi, psichiatra e psicoterapeuta responsabile del Centro di Medicina Psicosomatica e Funzionale Integrata del Dipartimento di Salute Mentale Psichiatria dell’Ospedale Polo Universitario Luigi Sacco di Milano:
“Da genitore non manderei il mio bambino a quello spettacolo, non gli comprerei quel libro. Non per pregiudizi contro i gay, che devono poter vivere la loro vita nel pieno dei diritti civili, ma perché tanta confusione a quell’età è molto dannosa, condizionerebbe lo sviluppo e limiterebbe le potenzialità di mio figlio»
“L’infanzia fino agli 8-10 anni è un’età fondamentale per la formazione e l’indirizzo psicologico di una persona. È in quegli anni che diversi fattori concorrono alla strutturazione della personalità, e uno di questi è l ’introiezione di modelli – emotivi, cognitivi e comportamentali – che provengono dalle figure genitoriali. In un contesto familiare normale, con una polarità maschile e una femminile, il bimbo ha la possibilità di acquisire i modelli congeniali alla sua struttura: se è un maschietto è opportuno che li acquisisca dal padre, altrimenti dalla mamma. Messo di fronte a libri e spettacoli come quello del Teatro Litta, il bimbo è indifeso, quantomeno gli si ingenera confusione, che diventa strutturata se il bombardamento è costante: una favoletta una volta sola pazienza, ma insistere con insegnamenti così fuorvianti può generare false introiezioni rispetto ai modelli che il bambino sta ricevendo da una famiglia normale.
“Le persone gay hanno tutti i diritti tranne uno, quello di impedire lo sviluppo delle vaste potenzialità che ogni bambino ha insite in sé. Se gli si negano le due polarità maschile e femminile, cioè il diritto di avere entrambi i modelli parentali, viene privato della possibilità di acquisire le dinamiche utili per la crescita. È a quell’età che i bambini creano dentro di sé le convinzioni su se stessi, la vita, il mondo, che determineranno tutto il loro futuro, e queste derivano da un genitore maschio e uno femmina.”
Alla domanda infine “Come interpreta la posizione di qualche sindaco o assessore, che addirittura vorrebbe adottare tali pubblicazioni negli asili comunali, considerandole validi strumenti didattici?
Risponde:
“È un problema di ignoranza profonda, senza offesa per nessuno, proprio nel senso di una non adeguata conoscenza di aspetti che riguardano la psicodinamica. Sono persone che non conoscono i fattori che concorrono a uno sviluppo più o meno sano del bambino. “
comunque per chi e’ interessato dovrebbe gia’ essere disponibile in comune o comunque lo sara’ a breve un modulo messo a disposizione dall’amministrazione stessa che una persona puo’ firmire per dire no ad insegnamenti di genere nelle scuole
ma qualcuno al esempio ha letto il contenuto di Piccolo Uovo??? Un uovo che deve nascere….ma che nella realta’ puo’ nascere solo in un modo e non per un arcobaleno di altri a meno che non si pratichino situazioni particolari….e ripeto e’ giusto non confondere le giovani menti dei bambini che vivono una situazione teoricamente normale buttando benzina nel fuoco e confondendoli…la normalita’ e’ una cosa…l’eccezionalita’…un altra’…..mi meraviglio di Altan e lo dico da genitore e da ex libraio proprio della Bottega del Libro.
Ceresani, ho letto Piccolo uovo e, a parte l’incongruenza che i bambini con la loro logica ferrea coglieranno subito ” sì, ma i conigli e gli ippopotami non fanno l’uovo: di chi è quest’uovo, a chi l’hanno preso, perchè non sta con papà e mamma suoi ? “e lì non si può tergiversare con i cavoli ma tocca dare una risposta chiara, mi sono anche messa nei panni di un ipotetico bambino che dovrebbe vivere questa situazione irreale. Poniamo nasca, per stare nella norma, in una famiglia naturale composta da padre e madre , maschio e femmina. A questo bambino verrà dato un nome, maschile o femminile, a seconda del sesso. Raggiunta l’età, verrà portato al nido dove verrà iniziato al primo lavaggio del cervello con immagini relative a ruoli e contesti familari diversi da quelli della famiglia di provenienza. Inizia la sua confusione mentale, che prosegue di grado in grado scolastico, finchè sballonzolato nelle incertezze tra educazione ricevuta dai genitori e quella a scuola di orientamento relativista, non inizia ad andare a catechismo, se di famiglia cristiana e cattolica, e qui mi fermo, lasciando immaginare il livello complessivo di confusione raggiunto prima ancora di arrivare ll’età della sua maturazione sessuale.
Grazie di avere informato dei moduli disponibili in Comune.
E davanti ad una frittata, cosa dire? E’ dall’uovo di pasqua che nascono i neri? E cicogna uno e cicogna due dove sono andate a finire? E nell’ovetto kinder ci mettono i bambini di plastica con le istruzioni? Abbiate pietà dei Genderisti, perché sanno quello che fanno ma non si rendono conto di quello che dicono!!
E se un bambino o una bambina in tenera età mi vedono mentre stendo i panni lavati sul terrazzo che dà sulla pubblica via? E’ un’aggravante?
Non sarebbe piccola infelicità degli educatori, e soprattutto dei parenti, se pensassero, quello che è verissimo, che i loro figliuoli, qualunque indole abbiano sortita, e qualunque fatica, diligenza e spesa si ponga in educarli, coll’uso poi del mondo, quasi indubitabilmente, se la morte non li previene, diventeranno malvagi. Forse questa risposta sarebbe più valida e più ragionevole di quella di Talete, che dimandato da Solone perché non si ammogliasse, rispose mostrando le inquietudini dei genitori per gl’infortunii e i pericoli de’ figliuoli. Sarebbe, dico, più valido e più ragionevole lo scusarsi dicendo di non volere aumentare il numero dei malvagi.
Tamara Moroni…dovere mio..
Pavoni ha bisogno di una vacanza sa’??”
veramente in vacanza ci son già stato e ho riletto un po’ di Groddeck:
durante la poppata, la madre è l’uomo che dà; il bambino è la donna che riceve. Questa iniziale relazione erotica insegna al bambino il nirvana della dipendenza passiva e lascerà delle tracce indelebili nella psiche dell’adulto. Ma le conseguenze di questa esperienza non sono le stesse per il bambino e per la bambina. Per la bambina si tratta della base dell’identificazione con il suo proprio sesso, mentre per il maschietto è un’inversione dei ruoli che si presenteranno successivamente. Per diventare un uomo dovrà imparare a differenziarsi dalla madre e a rimuovere nel profondo di se stesso quella passività deliziosa in cui era fuso con lei. Il legame erotico tra la madre e il bambino non si limita alla soddisfazione orale. E’ lei che attraverso le sue cure risveglia la sensualità del figlio, lo inizia al piacere e gli insegna ad amare il suo corpo. La buona madre è naturalmente incestuosa e pedofila. Nessuno si sognerebbe di lamentarsene, ma tutti vogliono dimenticarlo, compresi la madre e il figlio. Normalmente, lo sviluppo motorio e psichico del bambino permette una progressiva separazione. Ma quando l’amore materno è troppo potente, troppo gratificante, perché il bambino dovrebbe uscire da questa diade deliziosa? Se, invece, quest’amore totale non è stato reciproco, il bambino passerà il resto della sua vita a cercarlo e a soffrire.
Reanata Morresi un conto e’ l’omofobia un conto voler insegnare le teorie di genere nelle scuole..
Però io non concentrerei troppo l’attenzione solo sui libri di favole, perché ad esempio m’è nato il sospetto che anche i tunnel delle superstrade ora li facciano a mo’ di buchi cedevoli apposta per affermare l’ideologia del gender, celebrando con faraoniche architetture viarie l’impero della lobby gay.
Pavoni vatti a fare un giro a porto sant’elpidio, forse impari qualcosa.
Ti fa bene, dai