Con la parola “fobìa”s’intendono la paura e il disprezzo verso qualcuno o qualcosa. E’ questo il significato dell’espressione “omofobia” contro gli omosessuali, cioè coloro – maschi o femmine, non fa differenza – che per ragioni cromosomiche, ormonali o psicologiche nelle quali non intendo addentrarmi si sentono eroticamente attratti verso persone del loro stesso sesso. E da ciò derivano questioni etiche, ideologiche, politiche e sociali che riguardando temi come “matrimonio”, “unione civile” e “adozione”appartengono a quel vasto campo di rapporti fra gli esseri umani che comprende reciproci “diritti” e reciproci “doveri”. Una cosa, comunque, va tenuta presente ed è che gli omosessuali non si sentono in “guerra” con gli eterosessuali, la cui presenza nella società è largamente maggioritaria ed essi, pacificamente, ne prendono atto , mentre una considerevole parte di “eterosessuali militanti” si schiera con faziosa durezza contro di loro.
A differenza di tutti gli altri paesi europei, fra i quali la cattolicissima Spagna, da noi la “omofobia” continua a impedire che si faccia una legge in base alla quale il disprezzo – e conseguentemente il “maltrattamento” – degli omosessuali sia considerato reato. Eppure il nostro codice penale – articolo 544 ter – prevede il reato di maltrattamento degli animali, dalla qual cosa sorprendentemente si evince che la “animalofobia” è vietata e la “omofobia” ancora no. Gli omosessuali, quindi, meritano meno “dignità” degli animali. Ci sarebbe da non crederci, ma la realtà, da noi, è questa. Ed è proprio in base a questa realtà che la Corte Europea di Strasburgo per i diritti umani ha condannato l’Italia per la perdurante mancanza di un qualsiasi riconoscimento – o protezione giuridica – delle “unioni gay”, ossia delle “famiglie” fra omosessuali.
Riandando con la memoria alla mia giovinezza, cioè agli anni cinquanta, ricordo ciò che a Macerata capitava a un noto omosessuale che gestiva un negozio di oggetti musicali in corso della Repubblica quando alcuni ragazzotti gli scaraventavano sul bancone pantegane morte e lui, infuriatissimo, le ributtava fuori suscitando le risate di una piccola folla che lì davanti s’era formata per godersi lo spassoso spettacolo. E ricordo un uomo sulla quarantina che camminava con un’ancheggiante andatura da femmina, per cui si usava gridargli dietro, scusate il termine, “chiappe felici”. Non era “omofobia”? Certamente lo era e i costumi di allora la ritenevano più che normale. Oggi molto è cambiato, d’accordo, ma nel profondo delle coscienze eterosessuali l’omofobia non è affatto scomparsa.
Gianfranco Amato e il vescovo Nazzareno Marconi durante l’incontro dello scorso febbraio all’Excelsior di Macerata
Si pensi a quell’affollatissima riunione dello scorso febbraio tenutasi nel teatro “Excelsior” di corso Cavour alla presenza del vescovo, una riunione la cui relazione introduttiva fu sostanzialmente in linea con l’idea che l’omosessualità sia una grave “malattia” o un brutto “vizio” col “rischio” che se ne lascino “sedurre” gli eterosessuali trasformandosi, non si capisce con quale godimento erotico, in omosessuali (leggi l’articolo). Sta di fatto che quel relatore non soltanto si schierò contro l’ipotesi che in Italia occorrano leggi a favore delle unioni fra omosessuali ma aggiunse che esiste una “lobby internazionale della fecondazione e degli uteri in affitto che per varie e ingenti finalità economiche sarebbe interessata a sviluppare una falsa ideologia sul tema del genere maschile e femminile e, conseguentemente, della sessualità”. In quella riunione non mancarono vivaci reazioni di segno contrario ma la linea prevalente fu questa. Da rispettare, ovviamente, perché ogni posizione, in democrazia, merita rispetto. Tuttavia ciò non toglie – e l’Europa l’ha rilevato – che certi viscerali estremismi provenienti dal passato siano ormai fuori dalla storia.
Ma veniamo all’attualità, ossia al cosiddetto “gender”, un fenomeno culturale che da tempo sta prendendo piede con studi sull’omosessualità maschile e femminile compresa l’educazione sessuale dei bambini fin dalle scuole di primo grado. Opinabile pure questo, certamente, ma in democrazia e purché non si violino principi costituzionali e leggi penali ogni posizione ideale è legittima. E vorrei aggiungere che per “cultura” non deve intendersi soltanto un bagaglio di nozioni scientifiche o parascientifiche ma, più vastamente, la riflessione senza pregiudizi sui fenomeni etici e sociali che si sviluppano nel mondo occidentale e riguardano il nostro presente e il nostro futuro. Per questa ragione il “gender” trova espressione anche in pubblicazioni diciamo “infantili” – tipo i “cartoni animati” di Walt Disney – che si rivolgono agli insegnanti e agli alunni in una sorta di iniziale “educazione sessuale”. Da qui l’avversione da parte delle militanze “etero”, un’avversione che ha avuto il suo più scatenato esponente nel sedicente “liberale” Luigi Brugnaro, sindaco destrorso di Venezia, il quale, mesi fa, stabilì che tali pubblicazioni fossero escluse dalle scuole e perfino dalle biblioteche pubbliche.
E adesso Macerata, ossia la “Bottega del Libro”, una realtà che da molti anni non si dedica esclusivamente al commercio di libri ma ne promuove la diffusione mediante incontri con gli autori, dibattiti e approfondimenti contenutistici e stilistici. Un “centro culturale”, insomma, del quale la città fa bene a sentirsi orgogliosa. Ecco, allora, che, in polemica con le posizioni di Brugnaro, l’esponente della “Bottega del Libro” Chiara Tomassetti ha deciso di sostenerle e diffonderle, quelle pubblicazioni, mettendole in vetrina e invitando la gente a consultarle (leggi l’articolo). Dice lei: “Sono testi preziosi e stampati anche prima del discorso ‘gender’, tanto da essere inseriti nel programma nazionale ‘Nati per leggere’ che dalle soglie del Duemila coinvolge quasi milleduecento comuni italiani e promuove la lettura nelle famiglie a favore della tutela del bambino fin dalla nascita”. E cosa pensa, Chiara Tomassetti, di Luigi Brugnaro? Che lui abbia compiuto un gesto “irresponsabile e di enorme ignoranza”. Sia pure nella diversità delle opinioni – il sale, ripeto, della democrazia – non vedo come le si possa dar torto. E stavolta la ‘Macerata granne’ ha dimostrato di essere più grande di Venezia.
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Devo dire che spesso mi trovo in disaccordo con Liuti: questa volta no.
Finalmente una presa di posizione non fanatica ma razionale su questo argomento. Sarebbe un grande passo avanti se le questioni venissero affrontate, come fa qui Liuti, senza pregiudizi.
Non diciamo sciocchezze. La violenza contro un omosessuale è violenza. La legge già c’è e vale per ogni essere umano. Tra l’altro un omosessuale non ha mica scritto in faccia che lo è.
L’Europa è presente solo per dare contro l’Italia. Mai che ci desse una mano!
Vorrei fare qualche commento su questo articolo che secondo me pecca di ingenuità o malcelata malafede. Innanzitutto nell’intera vicenda ci sono atteggiamenti che la fanno diventare proprio una guerra tra omofibi ed eterofobi, a tal punto che prenderei in considerazione di coniare il nuovo termine “eterofobia”. Non vedo la necessità di fare una legge ad hoc contro chi maltratta gli omosessuali: servirebbero allora anche contro chi maltratta i disabili, i drogati, i poveri, gli emarginati, i secchioni, ecc.; chiaramente serve una legge contro il maltrattamento degli animali perché i codici trattano in genere del rapporto tra persone. La riunione all’Excelsior, a cui ero presente, non era assolutamente incentrata sull’omofobia, semmai sulla nascente eterofobia, sostenuta dall’incorruttibile buonismo di chi non si informa su ciò che sta per accadere nelle nostre scuole. Nella pubblicazione “Standard per l’educazione sessuale in Europa” edito dall’ufficio regionale per l’Europa dell’OMS, a pag. 38 dove si parla della informazioni da trasmettere AI BAMBINI DA 0 A 4 ANNI, seconda colonna terza riga, si vorrebbe insegnare la “gioia e piacere nel toccare il
proprio corpo, masturbazione
infantile precoce”. Di questa e altre cose si parlava nell’incontro, non delle cazzate sull’omosessualità che è una malattia. Io non so dove vogliano arrivare questi insegnamenti, ma le premesse sono inquietanti. Le vivaci reazioni di cui si parla nell’articolo, che farebbe pensare che alla riunione ci fossero state molte persone contrarie e con valide argomentazioni e che ci sia stato uno scambio acceso di opinioni contrarie, sapete cosa è stato? Alla fine della riunione, quando tutti se ne stavano andando, io ero già in piedi, un ragazzo di Corridonia che si è definito omosessuale, ha cominciato ad assalire il relatore Amato con argomenti che ritengo provocatori, continuando a fare le stesse domande anche dopo che Amato aveva risposto, domande anche del tipo “lei crede a Satana”; sinceramente non so dove voleva andare a parare, ma queste furono tutte e le sole “vivaci reazioni di segno contrario”. Per quanto riguarda Chiara Tomassetti la inviterei a leggere la pubblicazione dell’OMS che ho citato prima, oltre alle guide dell’UNAR, per fortuna ritirare prima della loro uscita.
La Francia abbandona il progetto gender. E l’Italia che fa? Vogliamo una posizione chiara della politica. Anche in Italia devono vincere le famiglie.
Già le leggi dello stato e la Costituzione Italiana garantiscono dignità ad ogni persona senza affermare la parità tra famiglia eterosessuale e convivenze omosessuali, per ovvi motivi. La famiglia è una sola quella eterosessuale. Il resto sono convivenze di ordine e caratteristiche diverse.
Per Meschini. Intendi il governo francese o il popolo francese?
Per Marini. Quoto in pieno e aggiungo che le ingiustizie denunciate da certi omosessuali (ossia una loro – piccola – parte) dimostrano la loro voglia di sentirsi smisuratamente al centro dell’attenzione del mondo intero. E’ lì che si annida la malattia, non nell’essere sic et simpliciter omosessuali.
Questa smaccata presa di posizione di Giancarlo Liuti a favore di una politica che per la sua estensione e di provenienza atlantica definisco “satanista anti – natura”, proprio non me l’aspettavo. Liuti sferra un attacco alla Chiesa Cattolica che non vuole cadere nel compromesso in cui la stanno portando pure alti esponenti del Vaticano. E contemporaneamente appoggia tutta una politica che va a sostegno di quella mostruosa idiozia che si chiama Gender, ispirato dalla loggia oscura LGBT, (lesbiche, gay, bisessuali e trans gender), promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e imposta dall’Europa ai governi occidentali.. Che altro non è che un lavaggio del cervello dei bambini e degli studenti, immettendo impianti di tipo sessuale ed omosessuale, materializzando ogni spinta del bambino e dello studente e cercando di impedire il cammino verso una forma di evoluzione intellettuale e spirituale. Insomma, tutto è sesso e imposizione di sesso, pure anomalo. E’ il vecchio vizio del marxismo che sopravvive sotto altre forme, come l’odierno PD e Sel, La stessa letteratura innovativa nelle scuole, esaltata come innocente perfino dalla Bottega del Libro altro non è che l’affermazione di una anormalità, tipo “come è bello avere due mamme”, oppure il figlio avuto da un utero in affitto da due pederasti, facendo passare quella madre pagata come una benemerita per aver allietato due uomini impotenti a “procreare” con un figlio suo. E’ qualcosa di abominevole, aberrante, disumano e osceno.
L’obiettivo che verrà perseguito è una forma di sessualità anormale, normalizzata per legge nei suoi “frutti”. Una forma di perdita di identità individuale, famigliare con il “genitore uno e genitore due”, e nazionale con l’invasione africana tribale, che con la nostra civiltà nulla ha a che fare, salvo imbastardirci e creare confusione. E’ il vecchio piano di Kalergi.
Ciò che mi addolora in particolare è che il Movimento 5 Stelle si è prestato – penso ingenuamente – a firmare la legge contro l’omofobia presentata dal PD. Una legge liberticida e totalitaria di marca nazista o bolscevica, a piacimento, che impedirebbe ai genitori e ai nonni di difendere i loro bambini dal lavaggio psichiatrico del cervello col Gender. Impedirebbe perfino ai preti di citare dal pulpito San Paolo quando dice che, tra i vari peccatori, gli omosessuali non entreranno nel regno di Dio. Checché ne dica Bergoglio.
Io non capisco una cosa ma il problema degli italiani sono gli omosessuali? Ma chi se ne frega di loro, facessero quel che vogliono ma se la natura ha creato l’uomo è la donna ci sarà un motivo ? E basta portare avanti queste teorie speculative del gender proveniente dagli USA a cui interessano solo creare un nuovo mercato!
l’esperienza insegna che sono proprio le persone intrappolate in esistenze misere e coatte ad avere più paura dei mutamenti e a opporre le più tenaci resistenze al progresso civile. A livello inconscio il cambiamento viene vissuto come una minaccia oscura, come un ulteriore incognito pericolo. Rimanere, invece, in una condizione costante di costrizione morale sembra garantire un distorto bisogno, appunto, di sicurezza.
Io sono a favore della famiglia eterosessuale.
Questa è il mio pensiero.
Ciò non significa che sono contraria o mi sento di giudicare chi è a favore di qualcosa di differente da quello che penso io.
Anche perché “chi teme non è perfetto nell’amore”: ci insegna qualcuno più grande di me.
Fare manifestazioni e convegni a favore di persone o idee secondo me è buono, in assoluto.
Farne contro persone o idee no, in assoluto.
Non battersi contro il Gender che viene imposto dalla legge Fedeli del PD e sostenuto in modo coercitivo dalla legge Scalfarotto contro l’omofobia, firmata da PD, Sel, M5S e lista Monti, del gruppo Bilderberg e della Trilaterale, significa solo non avere un senso critico, perché si è portata la testa all’ammasso. Come quando, a metà degli anni ’60 l’Unità scriveva che i Simba del Congo erano dei “patrioti”. Ci andai e vidi che erano una banda di assassini, ladri e cannibali. O, quando nel 1970 andai nel Sud Sudan dove c’era una guerra di liberazione dal Nord Sudan, che invece l’Unità negava, insieme alla Sinistra socialista.
Il Gender nelle scuole è una forma di lavaggio del cervello con spinta omosessuale molto chiara, come da documento dell’OMS. Sembra di assistere al lavaggio del cervello dei bambini delle scuole che i nazisti effettuavano in chiave antisemita, nonché quello che i bolscevichi effettuavano nelle scuole sovietiche a favore dell’ateismo di Stato.
Poiché io non voglio che i miei nipoti siano vittime non di omosessuali, ma delle menti aberrate che vogliono cambiare l’identità individuale, familiare a nazionale e che in forza della legge costringono al Gender nelle scuole, io mi batto contro la mostruosa idiozia del Gender, che mai sarebbe stato preso in considerazione all’epoca del PCI. Ma oggi il PD è al servizio dei grossi interessi d’oltreoceano, della Trilaterale e del Gruppo Bilderberg: quindi ogni avventura contro i cittadini e i lavoratori è possibile.
Condivido parola per parola i commenti del Signor Giorgio Rapanelli.
Fate quello che volete, ma giù le mani dai BAMBINI e dalle famiglie NATURALI.
Occhii aperti genitori, con l’inizio del nuovo anno scolastico vi potrebbero proporre da firmare corsi di insegnamento per i nostri figli con nascosto dietro il GENDER.
FORSE NON NEMMENO I SEDICENTI INTELLETTUALI HANNO PERSO LA SANA ABITUDINE DI VERIFICARE DIRETTAMENTE LE FONTI.
pertanto, a loro uso e consumo, rilinko le linee guida ufficiali dell’OMS sulla masturbazione precoce infantile da imporre dai 4 ai 6 anni nelle scuole pubbliche ed altre corbellerie varie che vi lascio immaginare per bambini e ragazzini più grandi. ricordo che il tutto è finalizzato a non discriminare gli LGBT, imponendo ai bambini di sentirsi maschi o femmine a secondo del momento o della voglia.
http://www.aispa.it/attachments/article/78/STANDARD%20OMS.pdf
Come avevo scritto in passato si continua a rincorrere un argomento che è, da mesi oramai, il principe delle armi di distrazione di massa….>/em>
E nel giochino, consapevoli o inconsapevoli, ci stanno cascando un pò tutti.
Gender, LGBT, masturbazione precoce, linee fguida, si, no, forse…
E si accendono gli animi, e si parla, ci si contronta (anche aspramente), e si prende posizione, e partono i distinguo…
E nel frattempo dalla crisi NON siamo usciti, le città sono PIU’ INSICURE, il disagio sociale AUMENTA, l’imigrazione selvaggia IMPAZZA (adesso andiamo a prenderli perfino appena fuori dalla acque territoriali libiche, cioè a 12 miglia dalla loro costa)…..
…..
…..
…. Ma noi, in questi ultimi mesi, siamo presi da temi ben più seri, oserei dire serissimi!!!!!
– Ca kazz: è mai possibile giocare a calcio su un campo di patate cone la supercoppa Juve-Lazio??
(e giù pagine e pagine di discussione sui giornali e sui social)
– Maremma [email protected]: hanno chiuso il Chiccirichì!!!
(ed adesso dove andò ad impasticcarmi????)
– San Faustino Martire: la ripresa c’è o sembrerebbe eserci, ma è timida, se la fissi arrossisce, molto pudica
(ma non spiegano dove sta di casa, ne come trovarla)
– … e via dicendo
Scientificamente fanno di tutto per distrarci e non farci pesare che sono almeno 9 o 10 anni che siamo nellla merd…, che dalla crisi non siamo usciti, che il futuro e più nero della notte, che oltre ai soliti problemi ce ne sono altri altrettanto gravi…
Ma si gender, trasgender, finocchi e verze….
Caro Gianfranco Cerasi, hai ragione. Ma il Gender che vogliono mettere per i bimbi da ZERO a 4 ANNI, a mia nipote Francesca di un anno e 3 mesi non voglio che questi maiali diano informazioni su “gioia e piacere nel toccare il proprio corpo, sulla MASTURBAZIONE infantile precoce”.
“Sulla scoperta del proprio corpo e dei propri GENITALI”
“Il fatto che la gioia del contatto fisico è un aspetto normale della vita di tutte le persone”
“Tenerezza e contatto fisico come espressione di amore e di affetto”
eccetera, eccetera,
“esprimere i propri bisogni, desideri e limiti, ad esempio nel GIOCO DEL DOTTORE”
eccetera, eccetera
“curiosità rispetto al proprio corpo e a quello altrui”
Caro Cerasi, io in queste linee guida dell’OMS ci vedo una maialata pazzesca per mettere attenzione di mia nipote Francesca sul sesso. Peggio, con la legge Scalfarotto, proposta da PD, Sel, M5S e deputati di Monti, ti vogliono chiudere la bocca in nome della lotta all’omofobia, come hanno fatto con la legge contro il razzismo, per cui dire al medico Kyenge torna in Congo per curare i bambini ammalati agli occhi viene visto come razzismo.
Qui, caro Cerasi, siamo al nazismo e al bolscevismo, ossia siamo alla dittatura camuffata da una democrazia fasulla che ci ha dato un presidente del consiglio che non è stato votato dal popolo.
Tutto ciò perché ormai siamo dei lacchè della grande finanza e del governo Obama. E’ ciò che vuole il Movimento 5 Stelle? E’ ciò che vuole Giancarlo Liuti?
E’ ciò che vuole Chiara Tomassetti della Bottega del Libro?
Il diritto all’innocenza dei bambini significa diritto a una sessualità non demonizzata, non angosciosa, non colpevolizzata… tutti i bambini si toccano necessariamente sia per esplorare il proprio corpo sia per un sacrosanto bisogno di rilassamento, di pace… se però appena accennano a far scendere la mano incontrano lo sguardo inorridito di un educatore fai-da-te tutto scandalizzato perché quella è una maialata pazzesca e la Madonna piange e Gesù soffre atrocemente e tutto l’inferno sta riscaldando le caldaie per loro può succedere che crescano male, umiliati, nevrotici… e non ci vuole tanto a capirlo, come si fa a non capirlo?
qualcuno ha avuto un infanzia difficile…..
@ Franco Pavoni
Tutti ci siamo toccati, tutti abbiamo “giocato al dottore” e visto che le bambine non hanno il pipì come i maschietti.
Ma, qui, le linee guida dell’OMS, fatte proprie dal PD con la legge Fedeli, sono frutto di pornografi, che metteranno dei porcaccioni etero, omo e bi nelle scuole per illustrare e provocare una reazione porno in mia nipote Francesca… Attenzione, che finisce male, anche in questa che era la Città di Maria, mentre oggi è diventata la Città di Satana.
Ceresani
Con ciò ho completato tutto quello che volevo mostrare intorno alla potenza della Mente sugli affetti, e intorno alla Libertà della Mente. Dalle cose dette risulta quanto il saggio sia piú forte e piú capace dell’ignorante, che è mosso solo dalla libidine. Infatti l’ignorante, a parte il fatto che è sballottato in molti modi da cause esterne e non raggiunge mai una vera soddisfazione dell’animo vive, inoltre, quasi inconsapevole di sé, di Dio e delle cose; e appena cessa di patire cessa anche di esistere. Al contrario il saggio, in quanto è considerato tale, difficilmente è turbato nell’animo, anzi, consapevole di sé, di Dio e delle cose, per una certa eterna necessità, non cessa mai di essere, e possiede sempre la vera serenità dell’animo. Anche se la via che ora ho mostrato condurre a questa meta sembra oltremodo ardua, si può tuttavia trovarla. E deve essere davvero arduo quello che si trova raramente. Infatti, come potrebbe accadere che la salvezza fosse trascurata quasi da tutti se fosse a portata di mano e la si potesse trovare senza grande fatica? Ma tutte le cose eccellenti sono tanto difficili quanto rare.