di Claudio Ricci
Una firma contro il disegno di legge sull’educazione di genere previsto dalla riforma sulla scuola. La campagna anti-gender arriva anche al comune di Macerata dove da alcuni giorni è possibile sottoscrivere il referendum abrogativo del ddl proposto dalla vice presidente del Senato Valeria Fedeli e da altri 40 senatori per «L’introduzione dell’educazione di genere e della prospettiva di genere nelle attività e nei materiali didattici delle scuole del sistema nazionale di istruzione e nelle università». La contro campagna, promossa a livello nazionale dal comitato Leadership alla Scuola è rimasta in sordina nel capoluogo fino ad oggi quando un post condiviso da Francesca Camarri ha scatenato l’arena social sul tema. «Per chi non lo sapesse e per chi fosse interessato al comune di Macerata, nell’ufficio anagrafe, si può lasciare la propria firma contro la legge gender – scrive Camarri – Io l’ ho fatto per il futuro dei nostri bimbi». Da alcuni giorni e fino al 25 settembre sarà dunque possibile firmare la proposta abrogativa.
Nella pagina “Sei di Macerata se…” il duello sulla legittimità e l’opportunità del referendum si traduce in un botta e risposta tra le due fazioni: da una parte, i sostenitori dell’esistenza di un “innesto gender” nella riforma della scuola e dall’altra i detrattori, convinti piuttosto di una manipolazione ideologica da parte di alcuni gruppi di genitori e famiglie. Il post di Camarri restituisce una foto dell’infervorato dibattito nazionale. «Non esiste nessuna legge gender» scrive ad immediata risposta Fiorella Prenna subito supportata dal commento di Pier F. Ciccarelli: «La legge gender, ma perché la notte non dormite». Insomma basta accennare alla questione di genere che i guelfi e i ghibellini del gender sono pronti a darsi battaglia. Soprattutto sul terreno dei social dove le campagne dell’una e dell’altra fazione sono nate e hanno preso piede nel corso del tempo. Il dibattito giunto fino a Macerata sembra essere partito da una catena che si è diffusa su Whatsapp riguardante il ddl Fedeli sulla riforma scolastica durante i giorni del Family Day. A Macerata la questione si era accesa in occasione al convegno tenuto del cinema Excelsior dall’avvocato Gianfranco Amato dal titolo “Educati da chi?”che aveva scatenato centinaia di commenti (leggi l’articolo), così come negli altri servizi sul tema pubblicati da Cronache Maceratesi.
«No. Non è omofobia – si legge nel messaggio – E’ qualcosa che sta alla base dell’umanità, a prescindere dalla tua religione, a prescindere dalla tua cultura, a prescindere dal tuo orientamento sessuale: giù le mani dai nostri bambini. Il nostro Stato vuole approvare la teoria del gender (che tradotto dall’inglese vuol dire genere). Sai cos’è? Questa teoria sostiene senza termini difficili nè ulteriori giri di parole, la non-esistenza di una differenza biologica tra uomini e donne, che detto così potrebbe sembrare quasi una cosa bella e soprattutto giusta. Purtroppo non è così. In questi giorni i piani alti vogliono approvare una legge che prevede l’inizio da settembre dei corsi gender nelle scuole dei nostri bambini».
Con il disegno di legge proposto da Fedeli ci si vorrebbe in realtà adeguare alla normativa europea in materia di lotta alla discriminazione e al bullismo in ambito scolastico. Un terreno che secondo alcuni si può prestare però a interpretazioni ambigue dei contenuti e dei metodi didattici sfociando in derive sessuologiche pericolose.
Sulla questione, sollevata in provincia dal consigliere di Fratelli d’Italia di Tolentino, Francesco Colosi che ha postato la propria firma al referendum, interviene l’ex consigliere comunale di Macerata nel Cuore Francesca D’Alessandro: «Questa proposta di referendum abrogativa del ddl sulla scuola sta avvenendo un po’ in tutti i comuni d’Italia, affinché si fermi l’introduzione nei programmi didattici dell’ideologia gender. Il dato rilevante è che esiste un numero crescente di genitori e famiglie che stanno prendendo coscienza del tema e si stanno attivando contro un’idea di apparente apertura contro le discriminazioni. Il dato reale è diverso: con questa proposta si vuole prospettare in ambito educativo una gamma di situazioni che i nostri figli non vedono nella normalità. Questi contenuti possono essere trasmessi nella sfera familiare dove ognuno è libero di insegnare ciò che vuole ma non in un contesto scolastico. Tra l’altro l’imposizione di questi messaggi viene dal governo, in una logica verticistica ed entra in conflitto con l’articolo 30 della Costituzione che sancisce il diritto dovere dei genitori di educare i figli.
Quindi il commento sulla situazione maceratese: «Purtroppo ci si muove in terreno sfumato in cui si vuol fare passare la logica negazionista che sostiene la montatura del ramo cattolico a discapito di questa legge. A Macerata ad esempio mi fa specie che un’associazione come “Nati per leggere”, a cui non farò più avvicinare i miei figli, proponga determinate letture alla Bottega del Libro (leggi l’articolo). Qui non si giudica l’omossessualità o la diversità. Siamo tutti diversi rispetto all’altro è il principio della vita, come lo è la dualità. Senza la notte non ci sarebbe il giorno ad esempio. Purtroppo è in atto un tentativo di destrutturazione di centinaia di anni di antropologia».
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Che scempio… non c’è mai fine al peggio
Il fine è incentivare le iscrizioni alle scuole cattoliche (che non a caso iniziano ad inserire nei propri pof la dicitura no gender), screditando ovviamente dicendo il falso la scuola pubblica
Sono i genitori che devono poter educare i loro figli sulla morale che meglio loro aggrada. Se i genitori del PD, di Sel, di M5S, sostenitori del Gender vogliono applicare le linee guida dell’OMS, che sollecitano tra l’altro la masturbazione infantile e il gioco del dottore, lo facciano, ma a casa loro. Non nella scuola pubblica. Quindi, i genitori che non sono d’accordo si mobilitino fin da subito, perché se passa la legge sarà troppo tardi.
I sostenitori del Gender, dietro cui c’è la legge contro la cosiddetta omofobia di Scalfarotto, voluta da PD, Sel, M5S e quelli di Mario Monti, una legge liberticida e totalitaria nazi-bolscevica per chiuderti la bocca quando ti ribellerai al Gender, con dietro la famosa idiozia del “genitore uno e genitore due” per coprire l’insana mentalità dei pederasti e delle lesbiche che voglio far procreare da un utero in affitto, oppure dal seme acquistato al supermercato, il figlio che non possono avere utilizzando la via naturale uomo-donna.
In qualità di coordinatrice del progetto Nati per Leggere Provincia di Macerata, rispondo qui alla ex-consigliera sig.ra Francesca D’Alessandro, a cui avevo già dato molti chiarimenti privatamente e via email, e speravo di essere stata esaudiente, visto non ho mai ricevuto una risposta al riguardo. La signora D’Alessandro, nell’articolo, nomina ancora Nati per Leggere, che le ricordo NON E’ UN ASSOCIAZIONE, ma un progetto nazionale(www.natiperleggere.it), a cui dice non farà avvicinare più i suoi figli(cioè non li farà avvicinare più ai libri, non gli leggerà più o a che non dovrebbero avvicinarsi?). Mi fa dunque ancora pensare che, o non ha compreso nulla del progetto, o lo sta usando per le sue campagne politiche, In quest’ultimo caso, si aspetti battaglia, perchè non le permetterò in nessun modo di nominare o usare il progetto a suoi scopi! E’ pur vero, signora D’Alessandro, che siamo in un paese in cui oltre il 70% degli italiani non è in grado di comprendere un testo scritto, un articolo di giornale, un libretto d’istruzioni, un programma politico e nemmeno il bugiardino dei farmaci, e tutto questo ci conferma quanto siamo quindi manipolabili e manipolati. Questo è il vero dramma nazionale signora D’Alessandro! Quando comincerà ad occuparsene? Il coordinamento nazionale NpL ha già da tempo preso una posizione riguardo “la messa all’indice” da parte del sindaco di Venezia di 49 libri e quindi la invito a leggerlo e portare rispetto per le posizioni diverse dalla sua. http://www.natiperleggere.it/fileadmin/user_upload/documenti/Censura/Liberi_di_leggere_tutto__leggere_per_essere_liberi—.pdf
In primo luogo, prima di decidere di firmare per un referendum abrogativo, bisognerebbe informarsi accuratamente sulla legge in questione
La TEORIA (e sottolioneo teoria) gender è il frutto di menti intolleranti e xenofobe, partorito dalle paure e dalle discriminazioni di certi personaggi che indossano la veste talare e fatta passare per lo spauracchio dei bambini e delle famiglie cosidette “tradizionali”.
Nelle scuole pubbliche e LAICHE, si dovrebbe insegnare il rispetto per il prossimo e l’educazione ad accettare il “diverso” come un essere umano uguale a noi. Invece assistiamo all’ennesima ingerenza e intolleranza da parte di chi dovrebbe predicare l’amore universale.
Detto questo : le famiglie tradizionali si preoccupino di più dell’educazione dei loro figli che a 12 anni vanno quasi in coma etilico poiché se saranno eterosessuali o omosessuali non ci potranno fare nulla, proprio come non potranno fare nulla se avranno gli occhi marroni o azzurri.
Grazie.
la prof.ssa D’Alessandro ha sintetizzato molto bene la questione.
non facciamoci infinocchiare da chi la vuole buttare in caciara tra pro o contro omosessuali.
la questione è semplicissima.
vogliamo il rispetto del già citato art. 30 della Costituzione e dell’art. 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo che recita:
“I genitori hanno DIRITTO DI PRIORITÀ nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli”.
NON vogliamo che ai nostri bambini o ragazzini venga insegnato che possano essere maschi o femmine a seconda della voglia e del momento.
NON vogliamo che giochino al dottore con maestri e maestre.
http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2015/03/10/news/giochi-gender-negli-asili-di-trieste-e-bufera-il-caso-finisce-il-parlamento-1.11017318?refresh_ce
NON vogliamo che apprendino al di fuori del contesto famigliare di pratiche sessuali alcune, masturbazione precoce infantile, rapporti sessuali etero, lesbico, gay, bisessuale, transessuale.
se pensate che esagero dovete solo andare a leggere da pag. 38 delle linee guida OMS che a settembre saranno IMPOSTE AI NOSTRI FIGLI.
http://www.aispa.it/attachments/article/78/STANDARD%20OMS.pdf
Aggiungo inoltre, che c’è un altro equivoco pervicace che non è più tollerabile: ritenere che i bambini siano facilmente influenzabili dalle storie lette. Chi ha a che fare coi bambini, li ama e li rispetta, sa che le storie sono un bel momento da vivere insieme e che nessuna storia influenza ciò che un bambino impara da un adulto all’interno di una relazione affettiva. Stiano tranquilli quei genitori che non vedeno di buon occhio le storie lette ai propri figli a scuola(magari fosse così!). Sarà il loro comportamento di genitori a influenzare i figli, non le storie! Sarà il loro comportamento di genitori, stiano certi. La scienza ce lo ha dimostrato da tempo: è il modello che educa. Se questi genitori, compresa la sig,ra d’Alessandro temono il contrario, significa che non si sentono molto saldi nel loro ruolo educativo, che non ritengono di essere genitori autorevoli e capaci di guidare i propri figli. Lasciamo in pace le storie. Lasciamo in pace i libri per bambini e anche i bambini!
Sig.ra Francesca D’ Alessandro le facciamo un milione di complimenti da tutta la nostra famiglia!!!!!W la famiglia!!!!!!!! Il gender non ci piace!!!!!! Innamorati della famiglia!!!!! Francesca siamo tutti con te!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ma che vi state inventando ? State solo seminando il panico! Ma rilassatevi !
Signora Carrano ha perso non una ma centinaia di occasioni di tacere. La teoria gender esiste e cio’ e’ conclamato dal fatto che in fior fiore di facolta’ universitarie sparse in tutto il globo vi sono dipartimenti ad esso dedicati che editano e pubblicano in formato cartaceo o elettronico studi su studi.Il concetto e’ noto Il DDl fedeli e’ volutamente confuso perche’ in un fantomatico disegno che si fa’ garante dei diritto dei gay e delle lesbiche contro la discrimazione ed il bullismo che ne possono derivare vi e’ subdolamente inserita anche una parte di introduzione alla sessualita’ e a letture fatte fin dalla tenera eta’ volta a distorcere la realta’ delle giovani menti che se e’ vero come la signora afferma sopra che e’ l’esempio famliare che fa’ la differenza e’ altrettanto vero che modelli non univoci con i quali i bambini possono venire a contatto possono ingenerare confusione e psicologicamente essere nocivi per la crescita’ dei soggetti interessati,e se uno si leggesse la teoria gender ne sarebbe ben conscio.Ora per le letture presso la Bottega del LIbro il mio parere all’epoca fu chiaro…peraltro aggiungo che commercialmente parlando non e’ stata neanche una mossa furba dato che molti no gender se la sono segnata al dito e stanno disertando tale esercizio commerciale.
Brava Francesca D’Alessandro la famiglia è una padre e madre cioè un uomo e una donna e basta.
Metodo di insegnamento?
Viva la famiglia….poi lasciate i vostri figli su Facebook beh preoccupatevi di altro!!!!!
“Chi ha la fortuna di essere fertile, fa figli biologicamente. Chi è sterile, decide magari di adottare. Chi è gay, può adottare o trovare altri modi di avere figli biologicamente. A prescindere dal metodo riproduttivo, però, il risultato finale rimane lo stesso: un nucleo di persone che si amano e si sostengono l’un l’altro e che hanno, per come la vedo io, tutto il diritto di chiamarsi famiglia.”
La sola FAMIGLIA è quella tradizionale…..lo scempio gender deve finire ancor prima di iniziare!
LOTTA AD OLTRANZA IN DIFESA DEI FIGLI DI OGGI E DI DOMANI!
Difendiamo la famiglia naturale. Viviamo nella Divina Volontà.
A parte la dubbia utilità o addirittura controproduttività del referendum (vedi link sotto)… gli ideologizzati sono i ghei, ASSOLUTAMENTE DA DISTINGUERE DAGLI OMOSESSUALI, i primi infatti sono sostanzialmente dei nazi-comunisti foraggiati dalla MASSONERIA, i secondi invece, nella stragrande maggioranza dei casi, persone che, come tutti, portano avanti la loro quotidiana esistenza, con le sue difficoltà, e non amano certamente le piazzate di quelli.
La cultura piccolo-borghese maceratese batte veramente il primato della minorazione umana combinando insieme la frustrazione dell’erotismo e il sonno della ragione. Si capisce che essa vagheggi la censura in difesa della sua mostruosità (per una psiche libera da tabù superstiziosi e mostruosi la censura non ha motivo di esistere). Nella sua fondamentale assenza di rispetto per la persona umana, il piccolo borghese maceratese non vede nemmeno che la censura in se stessa è più oscena di qualsiasi pornografia: corrompendo e degradando l’uomo col negargli la libertà di scelta.
Ammettendo che, come ho letto, si voglia giudicare solo il “metodo di insegnamento”, sulla base di che cosa verrebbe fatto questo dal momento che di concreto non esiste niente in merito, eccezion fatta per quelche castroneria assurda che gira da tempo sul web montata ad arte?
Non esiste una legge gender. Esistono solo tantissime persone che non sanno utilizzare i social network per informarsi correttamente verificando la correttezza di quanto leggono.
sig.ra Elena Carrano, prima di promuovere il progetto nazionale “Natiperleggere” mi permetto di consigliarLe quell’altro, “Natiperscrivere”, viste le sue imbarazzanti lacune grammaticali.
Oppure potrebbe leggere un po’ di più, così da correggere sia i suoi errori grammaticali, che di conoscenza della tematica gender espressa da pag. 38 del documento
http://www.aispa.it/attachments/article/78/STANDARD%20OMS.pdf.
Peraltro, visto che, secondo il suo singolare punto di vista, leggere a scuola le storie ai bimbi non servirebbe a niente e non li influenzerebbe affatto, mi chiedo il perchè, allora, di tutta questo accanimento. Il perchè di letture, giochi ed insegnamenti gender che, invece, hanno, eccome se ce l’hanno, l’obiettivo ufficiale di insegnare il rispetto delle diversità (sempre da pag. 38, legga, legga).
continuo a citare la tabella guida OMS che verrà imposta a settembre ai nostri figli, per chi si ostina a sputare sentenze o giudizi, come lei ed altri, senza prima avere l’accortezza di leggere o saper leggere direttamente la FONTE:
OBIETTIVI INSEGNAMENTI GENDER
a pag. 39 per bimbi da 0 a 4 anni:
-insegnare la gioia e piacere nel toccare il proprio corpo, masturbazione infantile precoce
-il diritto di esplorare la nudità e il corpo e di essere curioso
-il diritto di esplorare le identità di genere (GLIELA TRADUCO: TRAVESTIRSI E SENTIRSI MASCHIETTO O FEMMINUCCIA A SECONDA DEL MOMENTO O DELLA VOGLIA)
a pag. 40. per bambini da 4 a 6 anni:
-amicizia e amore verso persone dello stesso sesso
-diverse concezioni di famiglia
a pag. 44. per bimbi da 6 a 9 anni:
-cambiamenti del corpo, mestruazioni, eiaculazione, variabilità individuali nel decorso dello sviluppo
-l’idea base della contraccezione (è possibile pianificare e decidere sulla propria famiglia
-i diversi metodi contraccettivi
-gioia e piacere nel toccare il proprio corpo (masturbazione/auto-stimolazione)
-rapporti sessuali (GLIELA TRADUCO: DI OGNI TIPO, LGBT)
-amicizia e amore verso persone dello stesso sesso
-le malattie collegate alla sessualità
-la violenza e l’aggressione sessuale
-ruoli di genere
a pag. 46 per bimbi da 9 a 12 anni:
-piacere, masturbazione, orgasmo
-differenze fra identità di genere e sesso biologico
-amicizia e amore verso persone dello stesso sesso
ecc. ecc.
Si continua ancora a parlare di gender, sesso precoce, masturbazione e varie altre amenità (tutte armi di distrazione di massa) ed il popolino applaude, si schiera, discute, si inalbera, viene “preso” dai diversi schieramenti, puntualizza, si scanna….
Nel frattempo tutti i problemi politici ed economici e sociali sono nacora li, sul piatto, nessuno è stato risolto, ed alcuni addirittura si sono aggravati.
Ma il popolino applaude, si schiera, discute, si inalbera, viene “preso” dai diversi schieramenti, puntualizza, si scanna….
E poi le barricate ideologiche (grazie Monsignor Meschini -subito santo!!!-) condite da medioevali concenzioni, e poi gli steccati difensivi, e poi il lancio delle accuse e poi…
Nel frattempo tutti i problemi politici ed economici e sociali sono nacora li, sul piatto, nessuno è stato risolto, ed alcuni addirittura si sono aggravati.
L’ennesima guerra tra poveri, scatenata da chi ha interesse a spostare l’attenzione sulle cappellate, creata a tavolino.
….Io tutto, io niente, io stronzo, io ubriacone, io poeta, io buffone, io anarchico, io fascista,
io ricco, io senza soldi, io radicale, io diverso ed io uguale, negro, ebreo, comunista!
Io frocio, io perchè canto so imbarcare, io falso, io vero, io genio, io cretino…..
Guccini/l’Avvelenata),
@ CM
Non è la campagna “che è anti-gender”.
E’ il gender che è anti-famiglia.
Usiamo bene le parole, per favore, o i lettori vengono influenzati verso idee sbagliate.
Perché la famiglia non può essere semplicemente il luogo dell’affetto reciproco ed incondizionato? Perché la gente, in quest’Italietta medievale, non si indigna e contrasta le mafie, i violenti, il potere degli ingiusti, la corruzione, ma trova il tempo di spendere parole per impedire a chi prova sentimenti nobili quale l’Amore di definirsi famiglia? Cosa vi tolgono? È più facile vessare i più deboli? Perché non educate i vostri figli a pensare, anziché a cosa pensare? Perché non vi informate, scoprendo che siete frutto dell’ignoranza – ahinoi, la vostra – manipolata, invece di veicolare messaggi privi di fondamento? Perché non mettete il naso fuori da casa, scoprendo, ad esempio, che l’educazione sessuale è importante e proprio per questo viene promossa in tanti altri stati fin da piccoli? Perché non vi informate davvero e non investite il tempo che sprecate per inveire nei commenti per conoscere in cosa consiste l’educazione sentimentale? Potreste scoprire – orrore! – che è un buon modo per insegnare ai vostri figli il rispetto reciproco, per crescerli consapevoli della propria sfera emotiva e sessuale, evitando di perpetrare quegli schemi trogloditi che vogliono una donna sottomessa al volere maschile, che la considera un oggetto per soddisfare personali esigenze. Avete mai sentito parlare del femminicidio? Magari dalla D’Urso, chissà, ci sarete pure indignati trenta secondi, ma poi è finito là quel dolore finto, non vi siete chiesti il perché di tali dinamiche, non vi siete fermati a pensare a cosa poter fare per cambiare lo stato delle cose e il motivo è semplice: siete beceri ignoranti – perché, appunto, non vi informate liberamente, generando un pensiero critico – che sopravvivono in un mondo complesso seguendo “la pancia” di chi sbraita, ma solo per scopi personali, “al lupo, al lupo!” quando il lupo neppure c’è. Siete abituati a questo, certo, in passato era molto più difficile reperire informazioni, frequentare livelli di istruzione superiore…ma oggi? Oggi qual è la vostra scusa per essere tanto ignoranti?
Fosse per voi saremmo ancora alla caccia delle streghe. Ops. Volevo dire del gender.
La vostra ignoranza mi fa paura e dovrebbe farne anche a voi.
E noi pagheremmo l’ONU, l’OMS, la FAO e altre organizzazioni mondiali per queste cose? Non sarebbe meglio spendere i soldi per:
– distruggere i campi ove si coltiva la droga (America, Asia)?
– aiutare i poveri nei loro Paesi (Africa, Asia)?
Ma quante gente c’è fuori di testa, senza un cavolo da fare e da pensare?
Signora Pavoni, per fortuna ci sono quelli come lei a dispensare saggezza, fino al punto da arrogarsi il diritto di poter decidere chi è ignorante e chi no, pretendendo di sapere già in partenza che tanto la ragione è SOLO ED ESCLUSIVAMENTE SUA.
Chi vuole vessare chi?
Chi vuole per forza inculcare qualcosa a chi?
Le sembra bello o normale che lo stato si sostituisca alla famiglia per educare i figli su tematiche così intime, delicate e personali?
È ORA CHE METTIATE DA PARTE QUESTA VOSTRA DEMAGOGIA!
Maria questi ancora non vogliono arrendersi ai diritti delLA famiglia!
quanta ignoranza traspare dai commenti degli “anti-gender”, parlano per sentito dire, senza mai aver indagato su cosa sia, realmente, l’educazione al rispetto. Ma che vogliamo aspettarci da gente la cui unica missione nella vita è vietare e negare diritti ai suoi simili.
Bisogna insegnare ai bambini anche il sesso con animali, perché comunque sono esseri viventi anche loro e come tali hanno i loro diritti e vanno rispettati e amati.
Del resto anche la zoofilia è un orientamento, così come la pedofilia, la gerontofilia e la necrofilia lo sono e la teoria gender vuole proprio sostenere che ciascuno possa scegliere o inventare il proprio orientamento sessuale.
Che bello!!
Che c’è di male?
Mi sembra normale, questa è la libertà!!
Chi non la pensa come me è solo omofobo, antianimalista, fascista e naturalmente, essendo marchigiano, anche bigotto.
Dai insegniamo queste cose ai bambini.
Ne hanno bisogno.
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Ironia a parte, in realtà, siamo all’apice dello squallore, come società.
Ci stiamo distruggendo da soli sotto ogni punto di vista.
Viviamo sotto una subdola dittatura chiamata democrazia, siamo governati da ladri che passano il giorno a pensare a come ottenere piu soldi dalle nostre tasche, siamo invasi da clandestini e barbarie e ora anche l’ultimo baluardo all’imbastardimento della razza, la famiglia, è assalito dalla teoria gender.
La fine è vicina.
Bene, vedo con piacere che qualcosa si muove! Vorrei chiedere :se a questi progetti gender sono presenti gli insegnanti e se le famiglie sono informate? Grazie!
cingolani, smorlesi, censi, forse siete voi a non esistere.
siete analfabeti o in malafede?
@mary pavoni.
al commento onnicomprensivo ed esaustivo (anzi, “esaudiente” come direbbe quella che per mestiere legge libri ai bambini) di roby sopranzi vorrei aggiungere che qui a usare violenza, nel senso di imporre ai bambini qualcosa, non siamo noi, ma voi, che vorreste inculcare ai bambini che per rispettare il diverso ed il prossimo, bisogna necessariamente somigliargli. allora, in bocca al lupo e insegnate ai vostri, I VOSTRI, bambini, con lo stesso criterio, a rispettare pure i necrofili, gerontofili, pedofili, animofili, musulmani, evangelici, russi, cinesi, e tutte le minoranze.
l’educazione sessuale di pag. 38 ecc. del documento OMS http://www.aispa.it/attachments/article/78/STANDARD%20OMS.pdf non è educazione sessuale, o quanto meno è precoce, e anche qualora lo fosse, non siete dispensati e legittimati a prevaricare su art. 30 Costituzione e art. 26 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
quindi, qui, chi è il nazifascista troglodita?
io o lei?
x Mancini.
no. se e quando gli insegnamenti gender saranno compresi nel POF (Piano di Offerta Formativa) della scuola, i genitori non sono tenuti ad essere nuovamente informati o, gli insegnanti (che si trovano tra l’incudine e il martello), presenti.
quindi, andiamo subito a vedere il POF delle nostre scuole, quando saranno pubblicati (ottobre), ma nel frattempo cauteliamoci con una bella diffida e richiesta di consenso informato al dirigente scolastico.
@ Mery Pavoni
Comunque il fatto che, come dice Lei, l’educazione (diseducazione e disinformazione in questo caso) sessuale venga promossa in tanti stati non significa assolutamente nulla e denota la Sua pochezza, perchè io potrei dirle che l’altro giorno in un altro Stato L’ISIS ha legato e gettato dal tetto di una casa degli uomini che erano solo sospettati di essere gay e che poi atterrando sono stati, da morti, linciati da una folla e posso anche dirle che in Russia o in Croazia l’omosessualità non è tollerata, e che in paesi come la Romania, questa malattia è quasi inesistente.
Lei educhi i propri figli, se ne ha, come meglio crede.
Non è certo mio il diritto di dirle se lo fa bene o male.
Allo stesso modo, non venga un qualsiasi gay a dirmi e a impormi come educare i MIEI figli.
Educhino loro i propri figli (CERTO SE POTESSERO AVERNE, MA, NON MI RISULTA SIANO MAI NATI BAMBINI DA UNA COPPIA OMOSESSUALE) come vogliono.
@Mery Pavoni
“Perché la famiglia non può essere semplicemente il luogo dell’affetto reciproco ed incondizionato?
Perché la gente, in quest’Italietta medievale, non si indigna e contrasta le mafie, i violenti, il potere degli ingiusti, la corruzione, ma trova il tempo di spendere parole per impedire a chi prova sentimenti nobili quale l’Amore di definirsi famiglia?”
Gli rispondo io perché:
Perché per fare una famiglia non bastano sentimenti nobili quale l’Amore; i figli non nascono solo con l’amore (questo non è neanche necessario in verum dicere – posso usare un latinismo, visto che lei non è ignorante come gli altri italiani), ma con lo sperma dell’ UOMO e l’ovulo della DONNA.
Ne ha mai sentito parlare?
Scusi se ho infranto i suoi sogni.
Prima di pensare di contrastare la mafia e la corruzione, bisogna impegnarsi personalmente.
Lei si sposi e faccia figli prima di elargire giudizi sulla famiglia.
La famiglia (uomo-donna) è alla base di tutto.
Senza di essa non c’è neanche la vita…senza vita non ci saranno neanche studi superiori, pensi che tragedia!
Un popolo di ignoranti trogloditi.
Umilmente, la saluto.
Ecco un link in cui trovare la lettera di diffida da scrivere al dirigente scolastico http://www.notizieprovita.it/notizie-dallitalia/contro-lideologia-gender-nelle-scuole-una-lettera-per-difendere-i-vostri-bambini/
Per Monica. Adesso ci dica che cosa è l’educazione al rispetto. Noi siamo tutti dei trogloditi, abbiamo la clava. Senza però atteggiarsi a vittima, altrimenti passa per diversa.
Per Mery Pavoni. Ma lo sa che lei è proprio arrogante?
Giusto insegnare il rispetto degli altri e l’anti bullismo. Il gender insegnatelo alle superiori se avete il coraggio quando i ragazzi non sono influenzabili!! No al lavaggio del cervello nei bambini! La scuola deve insegnare le materie al resto ci pensa la famiglia! Complimenti a Francesca D’Alessandro la quale mi troverà sempre al suo fianco su questi temi! Giù le mani dai nostri figli!!!!
Per Pavoni. Noi siamo piccoli borghesi e pieni di tabù. Ci dica come è lei, si descriva. Io la imiterò.
un’ultima cosa, Iacobini, io SONO diversa, da quelli come lei e questo per me è motivo di vanto
Aldo Iacobini, lei non ha la clava, solo una grande ignoranza mista ad arroganza, infatti non solo non ha argomentato, ma ha attaccato e insultato tutti quelli che non la pensano come è lei. Cos’è l’educazione al rispetto? E’ quella lezione che insegna ai bambini che le differenze non esistono se non negli occhi di chi guarda, che la mamma e il papà ( ruoli che a lei dovrebbero piacere) possono fare le stesse cose in casa e fuori, che il branco non è forza, ma debolezza estrema, che rispettare gli altri con le loro differenze e unicità è l’unico modo per formare una società civile, dove odio, omofobia, diprezzo per il diverso ( donne, handicappati, gay e chiusi di mente come i promotori dell’allarme gender di cui lei e il clero fate parte) sono banditi dal rispetto della diversità che è insita nella natura. Se tali concetti sono troppo difficili per lei , da capire, non si atteggi a vittima nè si metta sul pulpito pronto a scagliare anatemi e insulti verso chi, al contrario di lei, non si è fermato agli echi di campagne volte solo a instillare la paura , ma ha fatto ricerche serie e si è informato, magari sperimentando l’educazione al rispetto che voi tanto aborrite e temete e che invece, seguendola, vi renderebbe persone migliori
Iacobini. Sono un piccolo borghese povero, pieno di tabù paraplegici, le consiglierei di non imitarmi.
Per Monica. Io non ho ancora capito che cosa intende per educazione al rispetto. Io gli omosessuali li rispetto, ad esempio. Inoltre sono allegro e socievole e sono contro la violenza. Infine rispetto tutte le forme di religione. Che manca?
Iacobini, manca il rispetto per i diritti di tutti e un pò di conoscienza e non è cosa da poco
Per Malizia. Perdona l’inioranza, ma che cosa è la conoscienza?
senza pretendere di fare chiarezza vorrei solo informare la sig.ra Camarri e le altre mamme che hanno firmato nei comuni che quella firma serve per indire un referendum abrogativo di una legge che già c’è… la legge 107/2015 conosciuta da tutti come riforma Renzi, legge sulla buona scuola. In quella legge di cose che non vanno ce ne sono molte (potere ai presidi, soldi alle scuole private, trattamento dei precari ed altro) ma in merito alla teoria gender, terrore di mamme ed unica minaccia della famiglia tradizionale, non c’è nulla. La deputata PD Irene Manzi ha cercato di chiarire che queste firme nulla hanno a che fare con la proposta di legge Fedeli (questa si contenente alcune misure anche sulle differenze di genere) che ancora deve essere discussa in Senato. Ovviamente la Manzi sostiene la riforma della buona scuola quindi invita a non firmare nulla ma più si vuol sgombrare il campo da questo equivoco più si torna a parlare di gender, masturbazione negli asili, giochi porno fin dalla materna ed altre assurdità che a confutarle tutte una per una occorrerebbe una buona dose di pazienza e capacità di ascolto e confronto, doti che pochissime persone hanno. Molto meglio buttarla in casciara e trasformare tutto in una grande arena dove fioccano insulti personali, dove vince chi la spara più grossa e dove conta chi stupisce di più! Comunque sia per indire un referendum abrogativo di una legge che già c’è (e non è quella gender) occorrono 500.000 firme e la pronuncia della corte di cassazione. Poi una volta indetto il referendum bisogna raggiungere il quorum! credo che in Italia i referendum abrogativi andati a buon fine si contino su una mano! Mi auguro che in primis i giornali facciano chiarezza invece di sparare titoli che non non hanno alcuna attinenza con i fatti.