La giovane neo mamma Lais Costa
di Erika Mariniello
(Foto di Lucrezia Benfatto)
Capelli lunghi, castani, occhi grandi e chiari, accento e origini brasiliane. Una ragazza paziente, dall’animo dolce e pacato. Lais Costa, 27 anni, medico omeopata, nata nella città di Belo Horizonte ha scelto di dare alla luce la sua prima bambina nella calda e accogliente atmosfera di casa. L’ha accarezzata, guardata negli occhi la prima volta nel suo salotto, accanto a Giovano Ianotti, il marito anche lui medico e professore universitario, originario del Cilento ma cresciuto in Sud America. Un’esperienza unica. Una scelta consapevole, presa per vivere al meglio il momento della vita. Un’evento che, nel centro storico di Macerata, erano anni che non accadeva più. «Appena abbiamo saputo della bella notizia abbiamo pensato che sarebbe stato bello far nascere nostra figlia in un ambiente famigliare. Come medico e come donna vedo il parto a casa molto più naturale del parto in ospedale – racconta Lais mentre sfoglia il suo iPad e riguarda con tanta emozione negli occhi le foto di quel 18 dicembre, giornata in cui è nata la piccola Nina Elettra Dafne e che non dimenticherà mai – Certo, si deve trattare di una gravidanza fisiologica e la donna non deve avere problemi o complicazioni.
Lais, il marito Giovano e suo figlio di 10 anni subito dopo la nascita della piccola Nina Elettra Dafne (CLICCA SULL’IMMAGINE PER GUARDARE IL VIDEO)
Se tutto va bene credo sia meglio affrontare un momento così importante in un ambiente tranquillo. Partorire è una cosa naturale, non è una malattia, per questo abbiamo scelto di far nascere nostra figlia a casa, una cosa che nel centro storico di Macerata, in base alle informazioni che ho preso, non accadeva da circa 50 anni». Una casa accogliente, nel cuore del centro storico di Macerata, città dove Lais e Giovano hanno scelto di trasferirsi un anno fa quando, dopo essersi conosciuti in Brasile, hanno deciso di sposarsi e di iniziare un percorso di vita insieme.
Lais con le ostetriche che l’hanno assistita durante il parto
La piscina allestita in soggiorno dove Lais ha trascorso parte del travaglio
«Abbiamo scelto le Marche perchè mio marito ama l’Università e dopo la laurea in medicina e il lavoro che svolge in giro per il mondo, nei paesi più remoti, ha voluto iscriversi a Giurisprudenza – ha aggiunto la giovane mamma – In questa città mi sono trovata subito molto bene, mi sono ambientata e sono felice di far crescere qui la mia piccola». Nina Elettra Dafne, tre nomi per la bambina che con tanta naturalezza è venuta alla luce una settimana prima di Natale. Tre chili cinquecento grammi e due occhi chiari che trasmettono tanta serenità. Quella dell’ambiente che l’ha vista nascere e della famiglia che, tornando indietro nel tempo, ha voluto vivere più intimamente il momento del parto.
«E’ stato facile anche perchè le Marche sono una delle regioni in Italia dove il parto a casa è consigliato e regolamentato da una legge specifica – ha continuato a raccontare Lais – Mi sono informata e ho trovato un sito su Internet che parlava di una comunità che divulga proprio il parto in casa. Così con mio marito abbiamo conosciuto un’ostetrica che ci ha accompagnati dall’inizio della gravidanza al momento del parto. Era mattina presto quando ho iniziato a sentire le prime contrazioni e i primi dolori. E’ stato piacevole vivere il travaglio accanto a mio marito, a suo figlio di dieci anni e a sua cugina. Anche se sentivo i dolori ero molto rilassata, mi sentivo in famiglia, tranquilla. Poi in quei momenti sai che, anche se i dolori sono inevitabili, poco dopo potrai finalmente abbracciare il bambino o la bambina che per nove mesi è cresciuta dentro di te».
Emozioni intense, ricordi indelebili, prove di vita che Lais racconta con il sorriso sulle labbra e con gli occhi che trasmettono sogni e speranze positive. «Abbiamo fatto tutto con calma, grazie all’aiuto delle ostetriche che mi hanno assistito con grande pazienza. Parte del travaglio l’ho passato in acqua, in una piscina gonfiabile che ho messo in salotto – ha aggiunto – quanto è nata la piccola abbiamo aspettato quattro ore prima di tagliare il cordone ombelicale, sono stati momenti splendidi dove ho sentito tanto amore e ho capito davvero l’importanza di essere madre». Ora per Nina Elettra Dafne c’è un mondo tutto da scoprire che parte da Macerata, dai suoi vicoli e dalle sue mura, un percorso che magari la porterà in Brasile o in Sud America, ma che sicuramente avrà radici molto molto profonde.
Lais con sua figlia Nina
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Grande Ilaria Magnani
Che bello!! Brava Ilaria!!! ♡♡
<3
Bella storia e bellissima bimba, congratulazioni. 🙂
AUGURIIIIIIII!!!!!! Complimenti !!!!
Complimenti..
Brava Ilaria! Sappiamo tutti che sei eccezionale!
partorire non è una malattia…pero’ stranamente da quando si partorisce in ospedale le morti post gravidanza sono ormai una rarità a differenza di prima.
Dopo che gesu’ cristo è nato su una grotta è un altro discorso…
Una donna che con la sua serenità saprà sicuramente rincuorare e fare coraggio alle nuove mamme.
Congratulazioni.
Questa dolcissima donna ha sicuramente una marcia in più. Sono felice che si trovi bene a Macerata, anche se in questo luogo dimora un personaggino di cui mi vergogno profondamente…..leggete:
https://www.cronachemaceratesi.it/2014/11/22/baby-pit-stop-cinque-angoli-per-lallattamento-e-la-cura-del-bambino/595993/
Ah, si chiama Sara Bruschini (non riuscivo a leggere il nome per motivi…..tecnici), insieme con er monnezza, rappresentano la spazzatura che ogni Città deve, diciamo, produrre.
L’ha fatto perché è un medico, altrimenti potrei dire che è una cosa da irresponsabili, anche perché come fai uno a valutare se è necessario un cesario? Come fai se ci sono delle complicanze? Quando è nata mia figlia, una donna ha avuto una complicanza e se non era al Salesi non so come andava a finire, perché bisogna agire in pochi minuti e se sei a casa come fai? Ragazzi la vita non è un gioco, soprattutto quella dei bambini, non facciamo passare messaggi sbagliati!
L’episodio narrato. nella storia è interessante e coinvolgente. il dato statistico presente nel titolo dell’articolo è però errato. Tredici anni fa, esattamente il 5/6/2001, per espressa volontà della mamma Lucia Tancredi, assistita dalle ostetriche Miriam e Francesca, è nato Lorenzo Festa in Via IV Novembre 3 a Macerata. I condomini del palazzo lo ricordano bene (così come i gestori della tabaccheria Fabiani o della drogheria Il Contadino) perché il lieto evento fu considerato un segno di ottimo augurio (il fatto che l’11 Settembre ci sia stato il cataclisma delle torri gemelli ovviamente non può essere imputato a Lorenzo)
una coppia di miei amici ha fatto la stessa cosa cioè partorire in casa la loro secondogenita che ora ha un anno…basta pagare chi ti assiste e il gioco è fatto!!!!
p.s. dimenticavo a Montecassiano!!!