Nuova Via Trento, si torna al lodo:
«E’ esecutivo, riconosce che il Comune
deve risarcire alla società 2,8 milioni»

MACERATA - La Corte d'appello ha respinto il ricorso dell'ente e quello incidentale della società (che chiedeva un risarcimento maggiore). La vicenda riguarda la riqualificazione della zona di via Trento. La Nvt aveva vinto l'arbitrato. In prima battuta c'era stata la sospensione dell'esecutività del lodo in attesa del giudizio di merito. Oggi è arrivata la sentenza di secondo grado

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Le costruzioni della Nuova Via Trento spa

Nuova via Trento, la Corte d’appello di Ancona respinge il ricorso del comune di Macerata e quello incidentale della società, si torna al lodo con cui veniva disposto che l’ente risarcisse la società per circa 2,8 milioni di euro. I legali della società: «Con questa sentenza, uscita oggi, il lodo diventa esecutivo».

La vicenda riguarda la riqualificazione della zona di via Trento che ha avuto inizio nei primi anni del Duemila. All’epoca venne costituita la Nvt (Nuova via Trento) come società di trasformazione urbana, con il Comune che deteneva il 20% delle quote.

Una società che doveva portare a termine la riqualificazione di via Trento, tra nuove palazzine e viabilità. Le palazzine erano state terminate ma non la bretella che avrebbe dovuto collegare via Trento fino al PalaVirtus in via Murri. In seguito il Comune aveva venduto le quote della Ntv e nel 2017 la società aveva chiesto l’arbitrato e un risarcimento di quasi 8 milioni di euro.

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L’avvocato Ubaldo Perfetti

La possibilità di ricorrere al collegio arbitrale può essere prevista da contratto. In pratica si sceglie questa via invece che far ricorso ad un giudizio ordinario. Il collegio arbitrale nel luglio 2019 aveva fatto il lodo (che è come una sentenza di primo grado) e aveva dato ragione alla Nuova via Trento (Nvt), tutelata dagli avvocati Ubaldo Perfetti e Tina Maria Fusari, disponendo che il Comune risarcisse la società con circa 2,8 milioni di euro. Il Comune, assistito dall’avvocato Giuseppe Carassai, aveva fatto appello e chiesto e ottenuto di sospendere l’esecuzione del lodo e dunque il pagamento dei 2,8 milioni. La Corte d’appello aveva dato l’ok disponendo la sospensione sino a che non fosse stata fatta una sentenza di merito. Sentenza che è uscita oggi.

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«La Corte d’appello ha respinto l’impugnazione fatta dal Comune contro il lodo e ha condannato a pagare, quindi il lodo diventa esecutivo. Nel contempo ha rigettato il nostro appello incidentale in cui chiedevamo un pagamento maggiore per la società» spiega l’avvocato Ubaldo Perfetti.

(Gian. Gin.)

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