Giualiana Giampaoli e Manuela Pierantoni al ballottaggio
di Giulia Sancricca
Il lavoro per convincere chi si è astenuto, le priorità dei primi cento giorni di governo e qualche stoccata all’avversario. Corridonia si prepara al ballottaggio tra il candidato del centrosinistra, nel segno della continuità, Manuele Pierantoni e la candidata del centrodestra Giuliana Giampaoli.
L’astensionismo ha segnato anche le elezioni di Corridonia, come avete lavorato in queste due settimane per portare gli elettori alle urne domenica prossima?
Giuliana Giampaoli: «Abbiamo puntato sul bisogno di trasparenza e di confronto, sulla necessità di riavvicinare cittadini e amministrazione, sulla partecipazione dei giovani alle attività del consiglio. In queste settimane abbiamo continuato gli incontri sul territorio. Il protrarsi della campagna elettorale per il ballottaggio avrebbe potuto scoraggiare la partecipazione, invece facciamo ancora delle belle serate rispondendo alle domande dei cittadini. Ci stiamo concentrando sulle persone, con un dialogo rispettoso nei toni, concentrato sulle proposte, parlando dei fatti, evitando l’esercizio poco costruttivo del discredito dell’avversario. Credo sia importante guadagnare la fiducia dei cittadini e non pretenderla con ogni mezzo».
Manuele Pierantoni: «Abbiamo cercato di vedere prima di tutto i motivi del risultato ottenuto, poi ci siamo impegnati a far proseguire la campagna elettorale sui contenuti e sul programma. Il dato dell’astensionismo è preoccupante come dato in sé, ma abbiamo la speranza di essere riusciti a parlare con diverse persone, anche con chi non era stato a votare. Qualcuno non era andato anche perché c’era il referendum. Abbiamo ribadito la validità della nostra squadra e del nostro programma: crediamo di aver convinto gli elettori e siamo fiduciosi di aver recuperato una parte di chi non aveva votato».
Nessun apparentamento con Sandro Scipioni. Un vantaggio o uno svantaggio?
Manuele Pierantoni: «Nessuno dei due. La stima è reciproca, non c’è stato alcun contrasto. I programmi non coincidevano come non coincidono quelli di tutti e tre i candidati. Non abbiamo trovato la quadra e quindi è giusto così. Scipioni ha lasciato la libertà di voto ai suoi elettori che sceglieranno valutando i due programmi e le due squadre».
Giuliana Giampaoli: «Riconosco a Scipioni una visione condivisibile ma su molti punti abbiamo avuto una oggettiva difficoltà di convergenza fin da subito. Gli riconosco anche l’intelligenza politica che merita, soprattutto nella gestione post primo turno. Siamo convinti della capacità di giudizio dei cittadini e del loro sacrosanto diritto di scelta. Siamo certi che molti di loro potranno riconoscersi nella nostra proposta e nei nostri principi».
Quale la priorità per Corridonia nei primi cento giorni di mandato se verrete eletti?
Giuliana Giampaoli: «Primo impegno improrogabile è la formazione del bilancio di previsione, che il candidato ed ex assessore al bilancio Pierantoni non ha redatto. Poi il patto di collaborazione con tutta la struttura amministrativa per coinvolgerla fin dal primo giorno nella condivisione dei nostri primari obiettivi politici e programmatici. Contemporaneamente partirà l’esame di tutti i progetti in
corso: scuole, impianti sportivi, viabilità, ricostruzione. Gran parte dei fondi di cui parla Pierantoni sono lì da anni».
Manuele Pierantoni: «Ci impegneremo per riportare immediatamente i ragazzi del centro Il Ciclamino nella loro struttura in sicurezza. Lavoreremo sulla conclusione della progettazione delle scuole. Per le mura castellane si potrà procedere all’appalto e lavoreremo alla realizzazione del campo ex Enaoli allo stadio Martini di Corridonia».
Cosa è mancato a Corridonia negli ultimi cinque anni?
Manuele Pierantoni: «Io ho detto sin dall’inizio della campagna elettorale che è passato il messaggio della mancanza di comunicazione e del rapporto con la gente, ma ho sentito la stessa critica negli altri Comuni che sono andati al voto, anche a parti invertite. Penso che il problema ci sia, ma è anche molto legato ai due anni di Covid che sicuramente hanno influito in questa situazione. Io però ci metto la faccia per impegnarmi e per fare in modo che, sotto questo punto di vista, ci sia un cambiamento. Mi sono preso l’impegno di andare nelle zone del paese almeno una volta all’anno per ascoltare i residenti e capire quali sono i problemi».
Giuliana Giampaoli: «Comunicazione, trasparenza, disponibilità, confronto. Penso che questo racchiuda tutto. Mancanze che nei due anni di pandemia hanno moltiplicato i problemi di famiglie e aziende. Io sarò sindaco a tempo pieno e mi metterò a disposizione della città cercando di rispondere al meglio alle numerose esigenze che arrivano dal territorio».
Nuova struttura per l’Ipsia, quale visione?
Giuliana Giampaoli: «L’Ipsia è per noi un elemento identitario della città, un punto di forza per i nostri giovani e per le nostre aziende. I progetti curati da studenti e docenti in questi anni, alcuni di risonanza anche nazionale, malgrado le grandi difficoltà strutturali, dimostrano quanto sia necessario avere una visione di lungo termine, che comprenda un sito adeguato, attrezzature e impianti all’avanguardia, una interconnessione vivace col tessuto produttivo e una collaborazione con le università. Sul progetto dell’Ipsia credo che la visione di Pierantoni, diametralmente opposta alla nostra, sia miope e decreti un ridimensionamento che l’istituto non merita».
Manuele Pierantoni: «Una visione pratica per dare una scuola sicura ai ragazzi nel più breve tempo possibile, senza rincorrere sogni o altre situazioni che potrebbero ritardare di molto la realizzazione. Ragioniamo con i contributi che abbiamo in mano e che permettono una struttura nello stesso luogo dove si trova ora. È questa la soluzione più fattibile e concreta per mettere in sicurezza i ragazzi».
Chi sarà sicuramente assessore della sua giunta qualora vincesse lei?
Manuele Pierantoni: «Ho la squadra pronta: se sarò eletto, lunedì mattina la dirò e non è detto che non la annunci prima. Per ora non faccio nomi, ma a breve verranno fuori».
Giuliana Giampaoli: «Una risposta sul singolo non mi sembrerebbe rispettosa per il resto della mia squadra che comunque ho chiara in testa. Pierantoni ci ha annunciato che ha pronta la sua, ci fa
piacere, ma ci dovrebbe spiegare perché non ci ha avvisato con la stessa prontezza che non aveva più la vecchia squadra, già diversi mesi fa».
Un appello al voto.
Giuliana Giampaoli: «Abbiamo bisogno che il voto accordatoci il 12 giugno venga confermato domenica prossima. Mi rivolgo direttamente ai cittadini: se una scelta avete fatto, quella scelta la dovete
difendere, perché non è scontata. Chiedo anche a chi non si è recato al voto o non ha votato per noi, di riflettere sull’enorme potere che il diritto di voto ci mette nelle mani. Parliamo del futuro della nostra città, delle nostre famiglie, dei nostri giovani. Diamo un segnale, votiamo numerosi ed insieme iniziamo a cambiare la città fin da lunedì».
Manuele Pierantoni: «Chiedo di valutare bene i programmi, perché il nostro è impegnativo ma concreto e fattibile. Chiedo di considerare il fatto che ci sono molti progetti in corso e non possono subire rallentamenti. È importante che gli elettori valutino la mia persona, ma soprattutto la squadra che ognuno di noi ha dietro. La mia è valida, compatta, e non deve rendere conto ad alcun partito, ma solo alla comunità di Corridonia».
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Invece il candidato del PD Manuele Pierantoni non ha aspettato i risultati di lunedì, ma ha già fatto sapere che i suoi assessori saranno i più votati.
I nomi dei novelli assessori sono: DONATELLA BATOCCHI, vicesindaco; FRANCESCO ANDREOZZI (uscente) al Commercio; MONICA SAGRETTI (Uscente) al Turismo e Attività Sociali; CARLO PERFETTI all’Urbanistica; LINDA GISMONDI all’Istruzione e Cultura.
Alcuni assessori uscenti non si sono voluti ripresentare: un cattivo segnale. Come quello del sindaco Cartechini.
Quindi saranno assessori i più votati. Come se il voto li rendesse capaci nel loro lavoro di assessori. Provengono tutti della lista predominante “Corridonia Insieme”, mentre “Pensare Corridonia” è la più sfigata per assessorato e poteri, come l’altra volta.
Con ciò, il candidato sindaco Pierantoni vorrebbe dire all’elettorato: vedete come siamo democratici? Portiamo in giunta i più votati. Quindi se il popolo li ha votati a maggioranza, significa che il popolo li vuole in giunta. Solo che Pierantoni parte male. E’ un atteggiamento mentale da burocrate…
Eppure, avrebbe da scegliere tra gli scartati!
Ne conosco alcuni, di cui ho stima: CELSO FORESI, con 187 preferenze nel 2017, che il sindaco Cartechini relegò altrove per imporre come assessore MONICA SAGRETTI, con 164 preferenze, sempre nel 2017, che non ha brillato per competenze turistiche, alle quali è stata adesso riconfermata.
Ha messo all’Urbanistica un geometra, mentre ha Ingegneri civili e Architetti… Continua l’epopea dei Geometri?
C’è un operatore sanitario veramente operante: LUIGI MONTALBODDI. C’è un “artigiano” – ANDREA LATTANZI, laureando in psicologia e appassionato di Filosofia, che sarebbe stato benissimo nel posto di assessore alla Cultura. Potrei continuare, ma mi fermo qui.
Passiamo a SANDRO SCIPIONI. Non mi aspettavo il successo avuto con la sua lista civica. Se fosse rimasto con noi quando insieme ai Partiti del Centrodestra cercavamo una unità, a quest’ora avevamo vinto, con lui magari vicesindaco. Eppure i programmi di Scipioni e della Giampaoli sono simili nei loro punti qualificanti, soprattutto quelli delle scuole…
Sandro Scipioni, contrariamente a ciò che si mormorava un mese fa, ossia che avrebbe fatto votare per Pierantoni, ha lasciato libertà di voto ai suoi. Quindi una parte, di Sinistra e aderenti ad Italia Viva voterà per Pierantoni, mentre la parte che si rifà al Centrodestra voterà per la Giampaoli. E con ciò la lista civica di Sandro Scipioni non avrà un futuro: si è già suicidata.
Comunque, se vincerà Pierantoni avrà un solo consigliere, ossia lui stesso.
Se vincerà la Giampaoli, la lista Scioni avrà due consiglieri: Scipioni e Lina Agostinelli di Colbuccaro.