La stretta di mano tra Mauro Sclavi e Massimo D’Este
di Francesca Marsili
«Ha fatto bene D’Este a proporre al candidato Mauro Sclavi un accordo politico e trasparente di governo; peccato che esso non sia stato accolto», si legge nella pagina Facebook del Partito Democratico di Tolentino. Un passaggio all’interno di un lungo commento in cui il gruppo locale del Pd rinnova la fiducia al loro leader Massimo D’Este, escluso al primo turno, dopo che Sclavi (32,95%), al ballottaggio contro Silvia Luconi (42,37) ha aperto a 5 punti del programma della coalizione di centrosinistra per capitalizzare ulteriori consensi. Una frase che lascia intendere che la coalizione di D’Este ipotizzava qualcosa di diverso rispetto ad una convergenza programmatica. Tradotto: il centrosinistra auspicava un accordo politico forte come un apparentamento che permettesse loro, qualora Sclavi fosse eletto, un maggiore coinvolgimento nella governance entrando di fatto in maggioranza secondo la legge. Ipotesi scartata da Sclavi: «Nessun apparentamento». Da qui il rifiuto di D’Este ad una delega ai Servizi Sociali e al Tavolo delle povertà propostagli dal candidato civico. «I ruoli devono essere chiari: chi governa e chi fa opposizione – aveva sottolineato D’Este – abbiamo rinunciato perché vogliamo avere le mani libere per poter dire sì, ma anche per dire no. Cercheremo di convergere sui temi che stanno a cuore ad entrambi e se si potrà lavorare costruttivamente noi ci siamo, non faremo barricate strumentali».
Paolo Dignani
Sia Civico22 che Partito Democratico, prendono atto con soddisfazione della convergenza da parte del candidato sindaco del terzo polo Mauro Sclavi verso cinque punti del programma della coalizione del centrosinistra. Non un vero e proprio accordo, ma una convergenza programmatica sancita da una stretta di mano tra D’Este e Sclavi. Cinque temi: scuola Don Bosco in centro storico, una sistemazione più dignitosa per gli studenti, i docenti e il personale scolastico del Filelfo, gestione e comunità energetiche, cultura e turismo e servizi sociali sui quali, qualora Sclavi fosse eletto, «sarà possibile una collaborazione dai banchi dell’opposizione», ribadiscono Civico 22 e Pd in sintonia. Ed è proprio su questo che puntano l’attenzione: «Il rispetto che dobbiamo ai nostri elettori ed a quelli dell’intera nostra coalizione impone una netta distinzioni di ruoli tra noi e loro e, in caso di vittoria del candidato Sclavi, il nostro sarà quello di stare all’opposizione, da lì collaborare per la realizzazione delle parti di programma che abbiamo condiviso – sottolinea il coordinatore di Civico 22 Paolo Dignani-. Per questo apprezziamo moltissimo che Massimo abbia declinato l’offerta fattagli da Sclavi. Come lui vogliamo infatti, pur in un clima costruttivo e non certo ostruzionistico, avere piena libertà di azione e non subire alcun condizionamento».
Matteo Pascucci
Stesso pensiero quello del direttivo Pd tradotto dalle parole del segretario locale Matteo Pascucci: «Bene ha fatto D’Este a non accettare alcuna proposta individuale di incarico per sé o per altri e a dichiarare che nei prossimi cinque anni, accogliendo e rispettando il giudizio inequivocabile degli elettori, siederà in consiglio comunale tra i banchi dell’opposizione ed insieme a Luca Cesini, consigliere del Pd, valuterà, senza pregiudiziali, le singole proposte per la città». A differenza di Dipende da Noi, altro gruppo politico nella coalizione di centrosinistra che ha chiaramente chiesto ai propri elettori di votare Sclavi nel secondo turno, Civico22 e PD sono allineati con la linea dettata da Massimo D’Este che ha dichiarato: «Non diamo indicazioni di voto, ma gli elettori dovranno trarre le proprie conclusioni dal fatto che su questi temi lavoreremo insieme». Il gruppo Civico 22 ribadisce: «Apprezziamo che Massimo, in rispetto nei loro confronti, non abbia voluto dare esplicita indicazione di voto agli elettori di Tolentino Città Aperta, i quali peraltro non potranno non tener conto di questa pur parziale sintonia di intenti infine creatasi tra D’Este e Sclavi e della disponibilità reciproca a collaborare di volta in volta su singole questioni». Si associa il Pd «Accogliamo alla lettera le indicazioni di D’Este, ne condividiamo il percorso trasparente di questi ultimi giorni e le sue conclusioni».
Anche Tolentino Rinasce, con il ballottaggio ormai alle porte, conferma la propria fiducia alla linea politica tracciata da Massimo D’Este. «Desideriamo rimarcare come i nostri candidati consiglieri, insieme ad altri della coalizione, per anni sono stati gli “unici” a opporsi all’attuale amministrazione in consiglio comunale – fanno sapere anche loro attraverso un post su Facebook – di conseguenza al ballottaggio nessuna scelta potrà mai prevedere una preferenza per la candidata Silvia Luconi erede di Pezzanesi. Riteniamo che i cittadini debbano essere liberi di esprimere il proprio voto senza alcuna imposizione di sorta, secondo coscienza – conclude Tolentino Rinasce – a nostra idea di alternativa per Tolentino era Massimo D’Este, siamo però coscienti di come il momento per indirizzare la città in una strada diversa sia improcrastinabile. L’unità d’intenti è fondamentale per affrontare la sfida che attende Tolentino nei prossimi anni, e la nostra lista intende esserne parte attiva e trasparente».
Si sa come andrà già prima di votare!!
Mauro Sclavi e un signore candidato sindaco, io non avrei neanche pensato di fare un incontro con loro... Neanche con gli Grillini.... Vogliono cosa??? Basta con questi accordi, hai perso, gli cittadini non ti hanno votato, forse le tue idee o programma elettorale non era valido. Allora fate i 5 anni di opposizione e poi si vedrà che pasta siete...
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