L’ex sindaco Sandro Sborgia, che starebbe pensando a una candidatura bis
Sandro Sborgia sarebbe pronto a dare nuovamente battaglia. E’ questa l’indiscrezione che arriva da Camerino, dove l’ex sindaco starebbe seriamente pensando di ricandidarsi alle prossime amministrative in programma tra maggio e giugno. Al momento si tratta solo di rumors e voci di corridoio, nessuna ufficialità, ma le possibilità di un suo ritorno in campo sarebbero concrete.
E’ passato poco più di un mese dalla fine della sua avventura amministrativa, arrivata dopo le dimissioni di comune accordo dei tre consiglieri di maggioranza Marco Fanelli, Giovanna Sartori e Riccardo Pennesi con i quattro componenti del gruppo d’opposizione “Radici al futuro” Gianluca Pasqui, Antonella Nalli, Roberto Lucarelli e Stefano Falcioni. I dimissionari avevano spiegato la loro decisione addebitando a Sborgia l’accentramento di ogni decisione, che si sarebbe poi tradotto «in una situazione di stallo e di completo isolamento della città nei confronti del territorio e delle istituzioni locali e regionali».
Sborgia al contrario, aveva definito la mossa dei sette, come «una congiura», «un patto scellerato» messo in atto da chi avrebbe anteposto «interessi particolari all’interesse pubblico». «La nostra amministrazione è stata scomoda per molti – aveva detto subito dopo la rottura – ha disturbato gli equilibri consolidati privilegiando l’interesse pubblico anziché quello particolare, scatenando le reazioni di chi intorno a certi interessi del mondo politico e della pubblica amministrazione ruota». Si era anche parlato di una variante urbanistica a cui il sindaco si era opposto come possibile classica goccia che aveva fatto traboccare il vaso.
Fatto sta che come risultato si è avuto un Comune commissariato in un momento delicato: fondi del Pnrr da provare a prendere; il post sisma da gestire (proprio ieri il rapporto del commissario Legnini ha messo Camerino fra le tre città più colpite di tutto il cratere con danni per 900 milioni), con il Programma straordinario di ricostruzione che attende l’ok della Regione, i progetti da portare a termine entro il 30 giugno, il problema delle macerie; il nuovo piano sanitario e il ruolo dell’ospedale di Camerino; la nuova discarica provinciale. Insomma una serie di questioni che avrebbero richiesto una guida politica, secondo molti.
Sicuramente per Sborgia, che forse proprio per questo, per portare a termine le varie questioni che suo malgrado è stato costretto a lasciare aperte, avrebbe deciso di riprovarci.
(Redazione Cm)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati