«Caduta dell’amministrazione Sborgia:
la variante non c’entra nulla
Il Consiglio avrebbe dovuto esaminarla»

CAMERINO - L'avvocato Sabrina Carnevali, legale della società che aveva presentato richiesta di modifica al Prg, interviene dopo le parole dell'ormai ex sindaco sulle cause che hanno portato alle dimissioni di sette consiglieri e al commissariamento del Comune

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L’avvocato Sabrina Carnevali

 

di Monia Orazi

«La variante urbanistica relativa alla società privata, che rappresento come legale, non c’entra nulla con la caduta dell’amministrazione comunale, non è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La richiesta di variante è stata presentata nel marzo del 2019 e aveva ottenuto il parere favorevole della provincia di Macerata e il parere favorevole del responsabile servizio urbanistica del Comune di Camerino nel luglio 2021, dunque non sussistono valide motivazioni perché non fosse portata all’esame del Consiglio comunale».

E’ quanto sostiene l’avvocato Sabrina Carnevali, legale della società privata che aveva presentato la variante urbanistica per località Le Mosse, entrata nella bufera politica che ha portato al commissariamento del Comune. Dopo le dimissioni dei sette consiglieri (Marco Fanelli, Giovanna Sartori e Riccardo Pennesi per la maggioranza e Gianluca Pasqui, Antonella Nalli, Roberto Lucarelli e Stefano Falcioni per la minoranza) è stato proprio il sindaco Sandro Sborgia a indicare la variante, che gli stessi tre consiglieri di maggioranza avevano chiesto di inserire in un Consiglio a fine dicembre scorso, come una delle maggiori cause d’attrito che ha poi portato alla rottura. «Abbiamo ritenuto che questa proposta non fosse nell’interesse generale ma fosse il perseguimento di interessi personali», ha specificato ieri l’ormai ex primo cittadino.

L’avvocato Carnevali ora sottolinea che la società privata che ha presentato la variante non vuole essere oggetto di strumentalizzazione politica: «Tutto questo non c’entra nulla con il fatto che il Consiglio comunale di Camerino sia decaduto, per la richiesta di variante al Piano regolatore generale, con le questioni politiche relative alla situazione della città, che vanno avanti da mesi. La società privata che ha presentato richiesta di variante non vuole essere oggetto di strumentalizzazione di qualsiasi genere, altrimenti si prenderanno opportuni provvedimenti. Nessuna speculazione edilizia, nessun favore ai privati. Era stato semplicemente chiesto, da mesi, di dar corso a una pratica urbanistica che ha i pareri favorevoli del dirigente tecnico del Comune e della Provincia e che, come da norma, doveva essere portata all’esame del Consiglio per l’approvazione. Atto dovuto, che non è stato fatto».

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Sandro Sborgia e i suoi fedelissimi durante la conferenza di ieri

Stando agli atti nei primi giorni del mese di dicembre 2021, l’avvocatessa che cura gli interessi di una società aveva già scritto al sindaco. «Il 7 marzo 2019 si presentava “variante parziale del Prg in località Le Mosse di Camerino, la cui ultima integrazione documentale (su richiesta del Comune di Camerino), dopo il parere favorevole espresso dalla Provincia di Macerata, risale al 21 luglio 2021. Nonostante il tempo trascorso, ad oggi, non si conoscono “valide” motivazioni circa il fatto che la variante non sia stata ancora “portata” in esame – era scritto nella missiva – con conseguente mancanza di adozione e approvazione della stessa. La situazione appare quantomeno “strana” alla luce del fatto che la variante in oggetto non incide sul dimensionamento globale del Prg e non modifica la distribuzione dei carichi insediativi, in quanto è stata attuata una compensazione urbanistica; in particolare la variante in oggetto sottrae in località Raggiano un’area edificabile di 2000 metri quadrati per trasferire il potenziale edificatorio necessario di 1.500 metri cubi nell’area in località Le Mosse dello stesso comune».

«Premesso ciò – continuava la lettera – non si comprende per quale motivo, nonostante tutti i pareri favorevoli, il progetto non venga esaminato e adottato in Consiglio Comunale. Tutto ciò sta creando un notevole danno economico poiché è privata della possibilità di proseguire con l’opera di edificazione iniziata con la ristrutturazione del complesso adiacente alla sua attività di ristorazione. L’inerzia del Comune di Camerino, che costituisce una grave omissione, non è in alcun modo giustificabile (parere positivo della Provincia di Macerata e dell’Ufficio Tecnico del Comune di Camerino) e sta creando ingenti danni. Si tenga anche conto che il nostro territorio, già provato dal sisma, non è fornito di strutture ricettive idonee anche per ospitare eventi (sportivi, culturali, ecc.) che implicano la presenza e l’organizzazione di una moltitudine di persone; ora più che mai con la pandemia in atto. Considerando, inoltre, l’entità della grandezza urbanistica che “entra in gioco” con la seguente variante, non si tratta sicuramente di una speculazione edilizia del territorio, ma di un grave stato di necessità, accentuato dalla sopravvenuta pandemia. Tutto ciò premesso – si legge infine nell’atto – vi invito e diffido a provvedere alla disamina della variante parziale del Prg in località Le Mosse». Secondo l’avvocato il sindaco non ha mai risposto a questa lettera.

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