Una variante urbanistica,
l’ultima goccia che ha fatto cadere
l’amministrazione del sindaco Sborgia

CAMERINO - Maretta c'era da mesi, ma a far capitolare la maggioranza sarebbe stato il no del primo cittadino ad un'assise su una questione urbanistica. Ora arriverà un commissario prefettizio, che guiderà il Comune fino alle elezioni di primavera

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Camerino

La città di Camerino vista dall’alto

 

di Monia Orazi

La richiesta di un Consiglio per una variante urbanistica sarebbe stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, nei rapporti già difficili tra Sandro Sborgia ed i tre componenti di maggioranza, gli assessori Marco Fanelli, Giovanna Sartori ed il consigliere comunale Riccardo Pennesi.

Oggi i tre del gruppo “Per Camerino” hanno annunciato le dimissioni insieme ai quattro consiglieri di opposizione del gruppo “Radici al futuro”,  Gianluca Pasqui, Antonella Nalli, Roberto Lucarelli, Stefano Falcioni. Sette consiglieri dimissionari contro i sei rimasti in maggioranza nel gruppo RipartiAmo, hanno di fatto decretato la caduta anticipata, che avrebbe dovuto rimanere in carica fino al 27 maggio 2024.

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Il sindaco Sandro Sborgia

Ora si aprono le porte al commissario prefettizio, che dovrebbe essere nominato a breve dal prefetto di Macerata Flavio Ferdani. Le elezioni dovrebbero tenersi tra aprile e giugno, nella data in cui saranno fissate a livello nazionale le amministrative, che interesseranno altri centri della provincia di Macerata, tra cui Civitanova e Tolentino. Il sindaco Sborgia, contattato da Cronache Maceratesi, ha preferito non rilasciare dichiarazioni. 

Tutto è iniziato lo scorso agosto, con lo strappo a sorpresa degli assessori ai lavori pubblici Marco Fanelli ed alla cultura Giovanna Sartori, insieme al consigliere comunale Riccardo Pennesi, che avevano costituito il gruppo autonomo “Per Camerino”, annunciando il proprio appoggio al sindaco. In questi mesi ci sono stati alcuni distinguo in consiglio comunale, ma di fatto la maggioranza era riuscita ad andare avanti. A dicembre una nota del gruppo “Per Camerino”, successiva ad un consiglio comunale, ha criticato Sborgia per la mancanza di opportunità per la città, per la mancata presentazione di una serie di progetti per i fondi europei. Fino ad arrivare a fine anno, con la richiesta non accolta di un Consiglio su una variante urbanistica, che avrebbe fatto precipitare definitivamente la situazione.  Ora il commissario dovrà gestire per alcuni mesi la complessa partita della ricostruzione post terremoto di Camerino, uno dei centri più devastati del cratere sismico, con danni tra edifici pubblici e privati, stimati per un miliardo e mezzo di euro.

 

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