Al via la lotteria degli scontrini
che non piace agli esercenti:
«Crisi e morti, non giochiamo»

ECONOMIA - Rosetta Buldorini, presidente del settore Benessere di Confartigianato Imprese Macerata, Ascoli e Fermo non ha per niente apprezzato la novità: «Ci sono ancora le cassaintegrazioni da pagare, dove prendono i soldi per i premi?». Dello stesso avviso Monica Fammilume di Tolentino: «La lotta all'evasione è a spese nostre». In controtendenza la Macelleria del Borgo a Sforzacosta: «Gli scontrini li facciamo sempre e se questo può portate un beneficio ai nostri clienti ben venga»

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Uno scontrino con codice lotteria

 

di Alessandra Pierini e Francesca Marsili

Parte oggi la lotteria degli scontrini. Non senza mal di pancia da parte degli esercenti. Tra questi Rosetta Buldorini, titolare di Istituto.donna a Recanati e presidente del settore Benessere di Confartigianato imprese Macerata, Fermo e Ascoli. «Dopo un anno di pandemia, non riusciamo a riprenderci. Ogni giorno contiamo i morti e molti italiani hanno familiari malati o in terapia intensiva e pensiamo a giocare alla lotteria?».
La lotteria prevede che da oggi gli acquisti di beni e servizi di almeno 1 euro pagati con strumenti elettronici da esercenti che trasmettono telematicamente i corrispettivi potranno generare biglietti virtuali validi per partecipare alla prima estrazione. In serbo premi sia per chi compra sia per chi vende: l’11 marzo la prima estrazione mensile che distribuirà premi da 100mila euro a 10 acquirenti e premi da 20mila a 10 esercenti a fronte di scontrini trasmessi e registrati al Sistema lotteria nel mese di febbraio. Alla lotteria possono partecipare tutti i maggiorenni residenti in Italia che pagano con carte di credito, prepagate, bancomat o app beni o servizi per almeno 1 euro di spesa presso esercenti che trasmettono telematicamente i corrispettivi.

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Rosetta Buldorini

Non possono invece partecipare alla lotteria, specificano Mef, Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane e Sogei, gli acquisti in contanti, gli acquisti online, quelli per i quali si emette fattura e quelli per i quali il cliente fornisce all’esercente il proprio codice fiscale o tessera sanitaria a fini di detrazione o deduzione fiscale.

Per gli esercenti ci sono dei costi per adattare il registratore di cassa, oltre naturalmente alle spese bancarie legate all’utilizzo del pos. Ma in realtà non sono le spese a preoccupare Buldorini: «Mi domando da dove arriveranno questi soldi. Il governo fa fatica a pagare la cassa integrazione e può permettersi le cifre per i premi? In questo momento mi sembra più urgente portare gente nei negozi. Non abbiamo clienti e per noi, che non siamo Milano, la zona arancione è stata davvero deleteria. Inconcepibile poi che  ristori non arrivino. Oppure che ci fanno stare aperti pur sapendo che non ci sono clienti e obbligandoci ad una serie di spese in più per la sicurezza». La presidente del settore Benessere dice basta: «Noi artigiani ci siamo sempre tirati su le maniche, abbiamo affrontato ogni difficoltà pur di lavorare. Abbiamo un socio, lo Stato, che il 16 del mese si presenta sempre puntuale a prendere la sua parte e noi gliela diamo ma così non si può andare avanti. In una grande famiglia si pensa al bene di tutti, in questo momento l’Italia tutto mi sembra, tranne che una famiglia».

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Monica Fammilume

«A noi commercianti già alle prese con incassi falcidiati dalla pandemia, viene richiesto un ulteriore sforzo economico che si aggira attorno ai 250 euro, credo che questo faccia capire quanto tale iniziativa sia scollata dalla realtà». Ha scelto di attendere sino all’ultimo giorno Monica Fammilume, titolare del negozio di abbigliamento e accessori “Art & Co. ” di Tolentino per aderire alla Lotteria degli scontrini. «Sono stata avvisata sia dalla commercialista che dal fornitore del registratore di cassa – spiega la titolare- ma non credo affatto che sia questo il modo per risollevare le sorti delle nostre attività». Fammilume crede anche che sia un totale paradosso il fatto che coloro i quali sceglieranno di non aderire saranno inseriti in una black list come potenziale evasore da parte dell’Agenzia delle entrate «l’idea nasce come lotta all’evasione ma a nostre spese e chi non si adegua può essere definito tale. I controlli nei nostri negozi possono farli quando vogliono ma ribadisco che in questo momento i nostri problemi sono altri, come la sopravvivenza».

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La Macelleria Del Borgo

Di parere diverso Alfredo Fusari, socio assieme a Paolo Mitillo della “Macelleria del Borgo” a Sforzacosta di Macerata. «All’avvio questa mattina eravamo pronti ma sino a ora nessun cliente ci ha chiesto di partecipare al concorso – dice –  Siamo in attesa della pistola per scannerizzare il codice a barre che riceveremo domani, ma se oggi qualcuno chiedesse lo scontrino possiamo inserire il codice assegnato attraverso i tasti del registratore di cassa». I due soci hanno recepito con entusiasmo la novità al via oggi. «A noi non crea alcun problema – aggiungono- la nostra è un’ attività giovane che cerca sempre di stare al passo. Gli scontrini li facciamo sempre e se questo può portate un beneficio ai nostri clienti ben venga. Dovremmo restare sul campo per anni, ogni nuova iniziativa la affrontiamo di volta in volta».

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