Mercorelli: «Mangialardi inqualificabile
E’ stato il Mef a non trovare le risorse»

DL RILANCIO E SISMA - Il candidato governatore del M5S replica al suo competitor del centrosinistra sul caso della mancata approvazione del pacchetto di emendamenti sulla ricostruzione

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Gian Mario Mercorelli, candidato governatore del M5S

 

«Mi verrebbe da dire che il candidato del Pd Mangialardi è inqualificabile. Invece riesco a trovare una parola per definire il suo atteggiamento su questioni delicate come quelle del sisma: è velleitario». Sono le parole di Gian Mario Mercorelli, candidato governatore del M5S, che replica al suo competitor del centrosinistra sulla questione del pacchetto sisma che non è passato nel dl Rilancio. «Fa campagna elettorale sulla pelle dei terremotati – contrattacca Mercorelli – denunciando la mancata approvazione di alcuni emendamenti preparati da alcuni parlamentari, M5S compreso, sulla spinta dei comuni. Il tutto dando la colpa al M5S e alle opposizioni solo per il fatto che siedono nell’ufficio di presidenza della Commissione Bilancio.

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Maurizio Mangialardi, candidato governatore del centrosinistra

«Peccato – continua il candidato governatore del M5S – che i pareri li espone il governo, nella fattispecie il ministero dell’Economia, che è guidato del suo partito, il Pd, attraverso il ministro Gualtieri. E’ stato lui, quindi, che non è riuscito a trovare la coperture per finanziare i provvedimenti. Tutto ciò è avvenuto nonostante pressanti richieste provenienti dai parlamentari del M5S, che sono arrivati ad interessare ufficialmente anche il presidente del Consigli, Giuseppe Conte, nel tentativo di far smuovere il Mef. Purtroppo, Gualtieri e il dicastero di viale XX settembre sono stati irremovibili.  Non si dovrebbe fare campagna elettorale ignorando i principi base del funzionamento della Repubblica  evidentemente il sindaco Mangialardi nella sua esperienza amministrativa non ha imparato molto. Invece di chiacchierare avrebbe dovuto porre per tempo all’interno del suo partito una posizione diversa garantendo appunto attraverso un suo ministro le coperture obbligatorie secondo la Costituzione italiana. Se è così che vuole difendere le Marche e i terremotati in caso di elezione come presidente sarebbe una vera iattura in quanto non concluderebbe nulla».

 

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