Legnini in tour operativo (FOTO)
«Sbloccare la scuola di San Ginesio
e recuperare Castello Pallotta»

SISMA - Il commissario alla ricostruzione è stato a Caldarola, dove ha inaugurato il centro intergenerazionale per poi spostarsi nel comune guidato dal sindaco Giuliano Ciabocco. Il nodo lì è il plesso che ospita i bambini. «Il Comune deve fare la scelta politica di dove ricostruire, venerdì ho nominato un nuovo responsabile del procedimento». Sul Cas: «Abbiamo raggiunto un accordo, Borrelli farà una nuova ordinanza, in cui si prende atto dell'ultimo termine, questo sarà il decollo della ricostruzione». Si è poi spostato a Macerata dove ha incontrato il presidente della Provincia per il campus scolastico di Cingoli

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Il taglio del nastro del centro intergenerazionale di Caldarola

 

 

di Monia Orazi

Un incontro entro dieci giorni tra tutti i soggetti interessati per sbloccare la ricostruzione del polo scolastico di San Ginesio, l’impegno per il progetto di recupero del castello Pallotta a Caldarola e con l’Anas per la costruzione della bretella esterna al paese, necessaria a garantire la ricostruzione: sono questi gli impegni presi dal commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini, in visita questa mattina a Caldarola e San Ginesio.

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Al centro Giovanni Legnini con il sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti

La giornata è iniziata dal centro storico di Caldarola, dalla visita al castello Pallotta ed al teatro storico, un giro in piazza, circondata da palazzi resi muti dal terremoto, fermi nelle loro ferite sostenute dalle impalcature. Legnini si è confrontato a lungo con il conte Pallotta, insieme al sindaco di Caldarola Luca Maria Giuseppetti. Sono stati approfonditi gli aspetti tecnici relativi al recupero di questo bene storico, importante attrazione turistica per la vallata, come ricordato dal sindaco, le criticità relative al finanziamento. Si è parlato anche della bretella, poi alle 11 in punto Legnini insieme alle autorità locali ha tagliato il nastro del centro di aggregazione intergenerazionale costruito dall’associazione Kito, in collaborazione con Banca Sella, Ikea, chiesa Valdese, Comune di Padova e Gente fuori dal Comune, Auser Macerata, uno spazio di 140 metri che sarà permanente, a servizio di giovani ed anziani all’interno dell’area Sae.

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A sinistra il governatore Luca Ceriscioli con Giovanni Legnini, a destra i sindaci Romano Carancini e Giuliano Ciabocco. Con loro anche l’assessore Angelo Sciapichetti (terzo da destra)

«Questa è una delle strutture più importanti per il paese – ha detto il sindaco Giuseppetti -, qui vive gente che attende la ricostruzione delle case, subito mi hanno chiesto un luogo di aggregazione. Il sisma porta con sé una depressione sociale, che ha condizionato questi anni, abbiamo cercato di partire dai giovani che sono il nostro futuro, a loro dobbiamo lasciare tanto, perchè non abbandonino il paese. Non lasciateci soli, perchè il percorso sarà lungo, il commissario ha visto personalmente la situazione del paese, ha sbloccato velocemente alcune cose ferme da anni».

Ha aggiunto Paola Vecchiato, presidente della Kito onlus: «C’è soddisfazione nel vedere realizzata una cosa che ritenevamo impossibile, ci ha toccato molto la storia di questo paese con l’80 per cento del patrimonio inagibile.

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Paola Vecchiato

Non abbiamo mai lavorato in Italia, operiamo con progetti partecipati, vicini agli attori locali, costruiamo sempre qualcosa da condividere. E’ stata una scommessa, costruire in Italia è macchinoso, ma si è aperto un percorso pieno di speranza al quale altri hanno contribuito e li ringrazio». Hanno portato il loro saluto l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, il direttore dell’ufficio speciale ricostruzione Marche Cesare Spuri, i rappresentanti delle altre associazioni coinvolte.

A trarre le conclusioni è stato lo stesso commissario Legnini: «Mi ha colpito la straordinaria bellezza di Caldarola, il centro di aggregazione intergenerazionale sembra, con questa parola, un impegno espresso per superare la seconda emergenza Covid.

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Evoca il dovere dello Stato di garantire la ricostruzione, si tratta di restituire case, luoghi di vita e di lavoro, di garantire alle future generazioni di godere del patrimonio storico ed architettonico di cui Caldarola è ricca. Va evitato lo spopolamento, abbiamo il dovere di ricostruire a favore delle future generazioni, che hanno il diritto di scegliere se vivere e lavorare qua come abbiamo fatto noi. I diritti e le opportunità della legge 189, devono diventare effettivi. Ieri Spuri ha firmato il primo provvedimento con l’ordinanza 100, dopo un’istruttoria di soli 22 giorni. Entro l’anniversario del quarto anno dal sisma completeremo la revisione e l’innovazione degli strumenti per la ricostruzione, per far sì che tutti gli attori al nastro di partenza possano agire ed operare, la ricostruzione deve decollare. Ai professionisti lancio un appello: con loro va avanti il dialogo, ma i progetti vanno presentati».

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Alessandro Donati

Ad accompagnare Legnini il capo ufficio stampa Mario Sensini, il sindaco di Macerata Romano Carancini in rappresentanza dell’Anci. A margine dell’incontro, Alessandro Donati presidente del comitato RiviviAmo Caldarola ha affermato: «E’ prioritaria la costruzione della bretella, evita la percorrenza delle auto all’interno del centro storico e quindi permetterà una ricostruzione più agevole. Un’altra questione è la concentrazione degli interventi nel centro storico, per per non perdere quell’identità che ga Caldarola, ricca di beni monumentali importanti. Con il passare degli anni, c’è il rischio che la popolazione sempre più fiducia e quindi non rientra più nel centro storico».

Legnini a San Ginesio è stato accolto dal sindaco Giuliano Ciabocco e dal presidente della Regione Luca Ceriscioli.

Il sindaco ha riassunto la complessa situazione di stallo che riguarda la ricostruzione del polo scolastico danneggiato dal terremoto, bloccato da un vincolo per cui la Soprintendenza ai beni culturali ha espresso parere contrario, di cui ci si è accorti solo ad appalto affidato, con l’impresa che aveva iniziato i lavori nei pressi degli impianti sportivi che è andata fallita ed ha abbandonato il cantiere. L’inverno scorso alcuni pannelli sono volati via danneggiando alcune vetture, i cui proprietari hanno denunciato il Comune. Adesso il consorzio Ciro Menotti si è detto disponibile a subentrare nei lavori.

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L’incontro a San Ginesio

«Le scuole sono parte della storia di San Ginesio, che non merita questo trattamento, oggi ripartiamo, facciamo finta sia l’anno zero, non ci interessa chi ha sbagliato, ma che il commissario ci dia quelle risposte forte di cui abbiamo bisogno. Abbiamo adibito a scuola la foresteria comunale, ma il Covid renderà problematica la ripartenza delle scuole a settembre, non abbiamo disponibili i 120 posti letto che l’ostello comunale garantiva – ha detto Ciabocco – abbiamo chiesto al Ministero dell’istruzione 1 milione e 900mila euro di fondi, per la delocalizzazione immediata delle scuole superiori, ce ne sono stati concessi 630mila. C’è stato un abbandono totale della comunità di San Ginesio».

Ha aggiunto il presidente Ceriscioli: «Per una comunità dopo quattro anni non avere una scuola è un dramma. Il vincolo è stato visto dopo che è stato fatto l’appalto. Ci sono due ipotesi o si cambia posto, o si estranea dalla procedura sinora seguita, in modo da avere la nuova scuola in tempi ragionevoli». L’avvocato Pierluigi Mantini, consulente giuridico di Legnini ha evidenziato una serie di passaggi tecnici che il Comune dovrà seguire, adottando una delibera di consiglio comunale. Appare praticabile l’ipotesi di ricostruire dove si trovavano le vecchie scuole, delocalizzando successivamente le superiori nella zona vicino agli impianti sportivi. «Ce ne occuperemo rapidamente – ha promesso Legnini – il vincolo espresso dalla Soprintendenza è insuperabile, esiste un vincolo contrattuale con l’impresa, senza il quale le soluzioni sarebbero più agevoli. Una delle ragioni dello stallo, è il danno già prodotto con rilevanza erariale, di cui si occuperà la corte dei conti, generato dalla progettazione ed approvazione. Il Comune deve fare la scelta politica di dove ricostruire, venerdì scorso ho nominato un nuovo responsabile del procedimento, l’ingegnere Felicetti, libero da condizionamenti del passato. Chiederemo un incontro con il progettista, l’impresa, il direttore dei lavori, per vedere la volontà transattiva entro dieci giorni, in modo da ridurre il danno dal risarcimento all’impresa. Nel decreto semplificazione dovrebbero esserci poteri commissariali per i sindaci ed in deroga per il commissario, non sul modello Genova, ma per condizioni complesse di particolare rilevanza, se sarà così li useremo per questo caso. Questi sono gli impegni che assumo oggi. Sul Cas abbiamo raggiunto un accordo, Borrelli farà una nuova ordinanza, in cui si prende atto dell’ultimo termine, ci deve essere la presentazione delle pratiche, questo sarà il decollo della ricostruzione». Spuri ha esortato i tecnici presenti a presentare i progetti, altrimenti «i professionisti mettono a rischio i loro committenti, di perdita del Cas e del contributo almeno il 50 per cento dei danni lievi, è una cosa gravissima». Valentina Polci del comitato “Polo scolastico del centro storico” si è detta soddisfatta delle risposte avute, chiedendo che si considerino anche i due istituti superiori che si è ormai ad un punto decisivo.

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L’incontro in Provincia

La visita di Legnini è proseguita ad Urbisaglia e Macerata dove Legnini è stato alla sede della Provincia e ha incontrato il presidente Antonio Pettinari. Alla riunione erano presenti anche il sindaco e il vice sindaco di Cingoli, rispettivamente Michele Vittori e Filippo Saltamartini, il direttore dell’Ufficio Speciale per la ricostruzione Cesare Spuri e il dirigente della Provincia Alessandro Mecozzi. Il tema del giorno riguardava il confronto sulla realizzazione post terremoto del campus scolastico di Cingoli, scuola che dovrà ospitare il Liceo Linguistico e l’Alberghiero.  Gli altri Istituti scolastici da costruire sempre a seguito del terremoto e quelli su cui intervenire con adeguamenti sismici e messe in sicurezza saranno trattati in un ulteriore appuntamento.

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Caldarola, centro intergenerazionale

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Il saluto di Legnini con Antonio Pettinari

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