La polizia di fronte agli ospedali
per medici e infermieri morti
Dedica anche per l’agente ucciso

IL PRIMO MAGGIO iniziative a Macerata, Civitanova e Camerino. Sarà suonato "Il silenzio". Un'occasione anche per ricordare il poliziotto che ha perso la vita a Napoli due giorni fa

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La questura il primo maggio sarà con i suoi agenti e le altre forze dell’ordine del territorio di fronte agli ospedali della provincia per sostenere l’operato degli operatori della sanità. Venerdì l’iniziativa “Forza e coraggio” sarà dedicata ai 151 medici e ai 50 infermieri che hanno perso la vita a causa del Coronavirus e all’agente della questura di Napoli, Pasquale Apicella, ucciso due giorni fa mentre cercava di fermare due rapinatori. Alle 12 del primo maggio la polizia con le altre forze dell’ordine, la polizia locale, la capitaneria di porto, i vigili del fuoco saranno davanti agli ospedali di Macerata, Civitanova (ospedale e Villa Pini) e Camerino.

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Pasquale Apicella

L’iniziativa della questura di Macerata questa volta avrà delle dediche speciali: dal personale sanitario che ha dato la vita per salvare chi era rimasto contagiato all’agente della Polizia Pasquale Apicella della Questura di Napoli che due giorni fa ha sacrificato la propria vita per compiere il suo dovere. Per questo motivo, verrà diffuso “Il Silenzio” le cui note risuoneranno di fronte agli ospedali. Al nosocomio di Macerata saranno presenti il vescovo Nazzareno Marconi, il direttore dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, il rettore dell’Università di Macerata, Francesco Adornato, la Polizia Municipale, il comandante della sezione Polizia stradale di Macerata, Tommaso Vecchio, e il questore Antonio Pignataro. Il questore ribadisce ancora una volta l’importanza dell’iniziativa: «Come forze dell’ordine abbiamo il dovere di dare solidarietà, sostegno e vicinanza ai medici e al personale sanitario che in questo momento delicatissimo per il nostro Paese, stanno mettendo seriamente in pericolo la propria vita per salvare quella degli altri. La lotta al Covid-19 e la lotta alla criminalità, due battaglie condotte da medici, infermieri, operatori sanitari e forze dell’ordine, spesso nella consapevolezza di mettere a rischio la propria vita. 151 medici e 50 infermieri deceduti e due l’agente Apicella. Tutti hanno sacrificato la propria vita per assicurare alla comunità legalità, giustizia e libertà». Domani anche i carabinieri, insieme alla Guardia di finanza e ai vigili del fuoco, ricorderanno il poliziotto ucciso con una iniziativa di fronte alla questura.

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