Perna, il guerriero ferito:
“La Rata a Parma si farà valere,
diffidenti con chi si avvicina alla società”

LEGA PRO - Il difensore infortunato presenta la difficile trasferta di domenica e commenta il futuro sempre più incerto del club. "Dopo tante parole abbiamo bisogno di fatti concreti. Lotteremo fino alla fine per la salvezza sul campo"

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Armando Perna domenica scorsa all’Helvia Recina festeggia con Turchetta

 

Una stagione chiusa con un brutto infortunio, una situazione societaria preoccupante e una trasferta che sembra impossibile. Nonostante tutto, Armando Perna è di buon umore e rappresenta l’entusiasmo della Maceratese, che nelle ultime settimane sembra aver chiuso il discorso salvezza e si è lanciata verso una clamorosa rincorsa alla zona play off. Lo spirito guerriero del numero 24 biancorosso, fratturatosi il polso contro il Lumezzane, non viene mai meno e rinvigorisce la truppa alla vigilia di un confronto che sulla carta sembrerebbe segnato.

Perna però è di tutt’altra idea, «del resto – sottolinea il difensore centrale – due giornate fa anche il Fano (dove vive lo stesso giocatore ndr) ha dimostrato che i crociati non sono imbattibili. Il calcio è bello perché la sorpresa è sempre dietro l’angolo. Del resto giocheremo undici contro undici. Abbiamo sempre destato una buona impressione fuori casa. Niente è impossibile. E poi sarà un onore calcare il terreno di gioco di una società gloriosa, di cui serbo un bel ricordo e che mi sarebbe piaciuto poter affrontare ancora da avversario. Certi incontri si preparano da soli. Vedrete che la Maceratese saprà reggere l’urto». E per quanto riguarda il suo di urto? «Sto migliorando. Dovrei togliere il gesso il 18 aprile. L’unico neo – spiega – è che, per far calcificare bene la parte fratturata, non posso neanche correre. La possibilità di rientrare nell’attuale stagione la vedo dura. In passato non mi era mai capitato un infortunio di tale entità, per cui non mi sento a mio agio. Insomma, restare fuori dalla mischia è dura. Scalpito. Però cerco di stare vicino ai ragazzi più possibile. La difficoltà sta nel fatto che per venire a Macerata ho bisogno dell’autista».

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Armando Perna

Preoccupazione alta, in campo, per la difesa biancorossa. «Non ci sarò io e neanche Marchetti per squalifica, ma mister Giunti sa di poter contare su validi sostituti, ragazzi in gamba che hanno dato l’anima per tutta la stagione e che non vedono l’ora di potersi rendere utili in gare ufficiali. Per loro sarà una vetrina di spicco e sa la meritano tutta perché se i titolari hanno avuto un buon rendimento nel corso del campionato è stato anche merito di chi si è allenato con loro garantendo costantemente alta intensità. La nostra forza è stata la compattezza di un gruppo fantastico». Un pensiero, infine, all’ennesimo colpo di scena in società con il ritiro della cordata romana che si era interessata all’acquisto della società, lasciando aperti scenari nefasti per il futuro della Rata (leggi l’articolo). «A questo punto del torneo e dopo aver vissuto i momenti difficili di un’intera stagione, dico che siamo diffidenti con chiunque si avvicini alla Rata – ammette il difensore -. Dopo tante parole abbiamo bisogno di fatti concreti. Si prospetta, tra le altre ipotesi, anche quella del fallimento ed è una brutta cosa, non tanto per noi giocatori, quanto per i fedelissimi tifosi biancorossi e per l’intera città che non merita di perdere la categoria dopo i tanti sforzi profusi da un gruppo che ha dimostrato di meritare i 42 punti finora conquistati sul campo. Lotteremo fino alla fine per guadagnarci la salvezza sul terreno di gioco. Poi – conclude -, speriamo bene».

 

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