Riunione sindaci e primari, Pasqui:
“Camerino non è ospedale di montagna”

SANITA' - Il sindaco, dopo l'incontro con i primi cittadini della ex Comunità Montana, i camici bianchi e il direttore Area vasta 3 Maccioni, ha rimarcato le esigenze del territorio in vista della riforma. "E' un presidio ottimale, anche per i servizi di alto livello"

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Sindaci riunione Camerino

La riunione con i sindaci e il direttore dell’Area vasta 3 Alessandro Maccioni

Un ospedale che funziona molto bene, con reparti d’eccellenza ed un alto numero di interventi, alcuni dei quali specifici e di alto livello, ma anche un ospedale con delle criticità da affrontare insieme in un’ottica condivisa per il futuro della sanità territoriale. E’ quanto emerso dall’incontro che si è tenuto ieri (21 luglio), tra il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, tutti i primari dei reparti dell’ospedale cittadino e i presidenti delle associazioni (Avis, Aido, Associazione Tutela Diabetici, Avulss, Voce del Cuore per la Chirurgia, A Cuore Aperto). Alla riunione di ieri ha fatto seguito, questa mattina, quella tra tutti i sindaci dell’ex Comunità Montana (leggi l’articolo) e il direttore dell’Area vasta 3 Alessandro Maccioni. Un incontro fortemente voluto con l’obiettivo di discutere insieme delle prospettive future ed individuare un percorso condiviso. «L’ospedale di Camerino non può e non deve essere considerato un “ospedale della montagna” – ha sottolineato Pasqui – ma a tutti gli effetti quello che in gergo viene definito uno spoke, ovvero un raggio di un nucleo centrale, che riesca a sostenere e supportare tutte le necessità di un territorio offrendo servizi di alto livello per l’intera popolazione dell’area montana della nostra provincia ma anche per tutti coloro che vorranno beneficiare delle alte personalità che il nostro ospedale offre. Il nostro ospedale inoltre è un presidio ottimale per la nascita di lab, centri specifici e specializzati. Ho espresso anche la volontà di istituire un Collegio di direzione, un tavolo permanente dove siederanno i primari, le associazioni ed i Comuni, per monitorare costantemente la situazione sulla nostra sanità. Ma per guardare al futuro bisogna certamente affrontare le criticità attuali e cercare di superarle come e dove possibile, le stesse che sono state evidenziate nell’incontro di ieri».

«In particolare, oltre alla carenza di personale – ha continuato il sindaco – sono emerse difficoltà relative a Diabetologia, Endoscopia e alla farmacia. Tra i vari impegni presi dal direttore Maccioni, il rispetto della legge regionale 9 del 24 marzo 2015, che si prefiggeva l’istituzione del dipartimento regionale di Diabetologia, l’acquisto dei nuovi macchinari per il reparto di Endoscopia, la collocazione del servizio veterinario nel piano Asur dell’ex ospedale e quello relativo alla carenza di personale, con nuove assunzioni o trasformazione di contratti a tempo determinato in indeterminato, compatibilmente alle risorse finanziarie a disposizione. Abbiamo poi deciso di produrre un documento condiviso che porti avanti una politica del territorio e che parli finalmente con un’unica voce. Infine, il prossimo 3 agosto, avremo un incontro con il presidente della Regione Luca Ceriscioli».



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