La Festa della Repubblica non c'entra niente con il Governo, quest'ultimo colpevole di mille ritardi e mancanze. Il Capo dello Stato e la Repubblica niente hanno a che fare con il Governo. Forse c'è da ripassare qualche fondamento di diritto pubblico.
Ottima idea. Qualche domanda: come mai se la zona franca riguarda, giustamente, tutti i comuni del cratere, ci sono solo il Sindaco di Camerino e l'ex Sindaco di Camerino a presentarla? I parlamentari marchigiani dove sono? La Regione? Gli altri sindaci del territorio? Perché Ussita ha stretto un sodalizio, per gli stessi temi, con l'Università di Macerata? Purtroppo sono perplesso e scoraggiato: neanche il terremoto ci fa marciare uniti.
Iniziativa lodevole, ma che purtroppo servirà a poco (per non dire "a niente"). Utile a rallentare il tempo di scioglimento del fazzoletto di ghiaccio, alla deriva in un mare caldissimo, dove stiamo sempre più stretti. L'unica salvezza è allearsi con Matelica, Castelraimondo e San Severino per controbilanciare lo strapotere di Macerata e Civitanova, ragionando su un ospedale unico di rete, e con il coinvolgimento dell'Università di Camerino... per il sogno di una nuova facoltà di medicina.
Caso paradossale, ma giuridicamente molto interessante. Bisognerebbe capire se c'è un utilizzo del marchio (quindi anche l'aspetto grafico è importante) oppure delle semplici parole. Potrebbe essere un problema simile a quello relativo al keyword advertising, con la conseguenza che bisognerebbe valutare se è preminente la libertà di manifestazione del pensiero (e/o la libertà di iniziativa economica privata) rispetto alla tutela della proprietà intellettuale. Sicuramente la prima, ma non sarà facile dimostrarlo in un eventuale giudizio.
Contentissimo per tutto il territorio, ma sinceramente questo ringraziare sempre tutti e tutto, sia da parte del Sindaco che da parte del segretario del PD di Camerino, un po' mi preoccupa. Capisco il messaggio (e il passaggio) istituzionale, ma così facendo sembra che l'entroterra, per continuare a sopravvivere, debba sempre prostrarsi e genuflettersi a qualche santo in paradiso. I servizi devono essere garantiti a tutti i cittadini perché è un diritto, altrimenti c'è il rischio che ogni briciola diventi una non ben definita concessione elargita ai sudditi con atto unilaterale di un monarca. Spero di sbagliarmi.
Tutto già deciso. Con le tasse dei cittadini, quindi, ci paghiamo gli imprenditori della sanità. Il consigliere economico dell'operazione chi sarà stato? Un ex sindaco?
Dati ufficiali del Ministero dicono che nella fascia 5.000 - 50.000 ci sono importanti vantaggi. Sopra e sotto non conviene ed ovviamente all'interno dell'ampia forbice c'è massima libertà e lungimiranza politica. Nessuna realtà locale viene cancellata. Anzi, se non si procede in tal senso le realtà locali si chiudono da sole e con la connivenza di amministratori locali forse troppo attaccati alle poltrone dove siedono.
Come solito partono le generalizzazioni sulle categorie senza conoscere le categorie stesse (è la moda del momento). Ormai anche l'avvocato (visto che ce ne sono tre in lista) è un imprenditore e, salvo eccezioni relative a grandi studi, non naviga in acque tranquille. Inoltre i dipendenti pubblici (a contarli mi sembrano meno della metà), altra categoria demonizzata a sproposito, sono lavoratori al pari dei dipendenti privati: al loro interno, sia pubblici che privati, ci sono poi lavoratori veri e scansafatiche. Ma probabilmente è troppo chiedere analisi lucide e ponderate.
In questa lista ci sono ben sei precari e, quindi, ben il 50% della lista conosce sulla propria pelle le difficoltà che le nuove generazioni stanno affrontando.
I commenti di buonty70 denotano rancore e un'analisi approssimativa.
Potresti anche uscire allo scoperto e farci capire il "vero" perché di questi attacchi gratuiti...
Pietro Tapanelli
Utente dal
28/4/2014
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