Blitz della Leonardi in ospedale,
“Medici rinunciano alle ferie
per tenere aperti i reparti”

CAMERINO - La consigliera regionale e vicepresidente della commissione Sanità ha fatto un sopralluogo senza avviso. "Ho visto problematiche legata al personale per garantire il mantenimento di tutti i servizi h24"

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Elena Leonardi

Elena Leonardi

«A Camerino ci sono medici che stanno rinunciando alle ferie, pur di mantenere aperti ed efficienti i reparti». A dirlo è il consigliere regionale Elena Leonardi. Questa mattina ha fatto una improvvisata in incognito, all’ospedale  Santa Maria della Pietà. Leonardi era già stata a Camerino diversi mesi fa, insieme al direttore di Area Vasta 3 Alessandro Maccioni. «Visitando i reparti ho riscontrato una problematica legata al personale per garantire il mantenimento di tutti i servizi h24 – dice – rispetto all’Utic (Unità di terapia intensiva coronarica), un reparto all’avanguardia, e per l’ortopedia, che ho visto lavora molto bene, con molti interventi di protesi. E’ un centro rinomato, porta pazienti da fuori regione. C’è una difficoltà a sopperire all’organico, su questo bisogna mettere un’attenzione importante, mi auguro che si possa provvedere quanto prima a mantenere nella piena efficienza reparti che funzionano molto bene». «Questa visita è stata molto importante perché mi ha dato modo di rivedere una realtà dopo alcuni mesi – continua la consigliera che è vicepresidente della commissione Sanità – in via non ufficiale ma ufficiosa, non avevo annunciato il mio arrivo. E’ importante scendere sul posto, chi deve prendere decisioni o esprimere dei pareri su un tema così importante e delicato come quello della salute, deve entrare a contatto con le realtà, non si può decidere chiusi in una stanza senza conoscere sul luogo le criticità o i punti di forza di ogni singola struttura e di ogni parte del territorio. E’ un percorso che ho iniziato a livello personale, con il visitare gli ospedali in maniera autonoma, al di fuori del mio ruolo di vicepresidente ma forte anche del fatto che sono in quella commissione. Proseguirò perché è un valore aggiunto, per conoscere materia tanto importante e delicata in cui tutti vogliono mettere bocca».

Sulla riforma sanitaria regionale in atto, Leonardi ha affermato: «La riorganizzazione ha portato allo smantellamento di alcuni servizi ed al depotenziamento poiché si prevedeva di offrirne altri. Ad esempio a Macerata il pronto soccorso doveva essere potenziato così come il reparto maternità, sono tutte cose che però secondo me hanno fatto un percorso alla rovescia, prima si potenzia dove si accorpano i servizi, poi si taglia, invece oggi si è proceduto in senso inverso. Ciò non può portare a risposte positive. Va monitorata anche la situazione dell’ospedale di San Severino, la sanità dell’entroterra va difesa, se non si offrono servizi la gente si sposta altrove».



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