Da sinistra: il direttore di Area vasta 3 Alessandro Maccioni e Luca Ceriscioli. Dietro di loro il sindaco di Macerata Romano Carancini
Il direttore Asur Alessandro Marini e il governatore Luca Ceriscioli
di Federica Nardi
Niente primario di Radiologia interventistica, né a Macerata né altrove. Così risulta dalla bozza del documento dell’Asur che contiene l’elenco di tutti i reparti, area vasta per area vasta. Una conferma che arriva dopo l’anticipazione di Cronache Maceratesi che annunciava il dietrofront dell’Asur sul reparto, per la branca innovativa che permette interventi non invasivi e a minimi rischi, assegnato dal 2014 a Macerata e mai avviato per la mancanza di una firma della direzione dell’azienda sul bando per il primario. Nel nosocomio del capoluogo, per adesso, è attivo solo un servizio che lavora alcuni giorni a settimana. Ma dell’ipotesi di strutturarlo in un vero e proprio reparto, che nei piani regionali avrebbe rappresentato un’eccellenza per tutte le Marche sud, nel documento non c’è traccia. Anche nell’Ascolano (Area vasta 5) sembra essere previsto un solo primario radiologo (al momento sono due), sempre sotto la voce di Radiodiagnostica. Ma anche lì niente di specifico per la branca interventistica. La certezza però è che nell’ospedale di Macerata non arriverà il primariato scritto nelle carte del 2014 e promesso a più riprese da chi nel frattempo si è avvicendato alla direzione della sanità marchigiana. Non da ultimo il governatore Luca Ceriscioli, che ancora mantiene per sé la delega alla Sanità, aveva rassicurato Carancini durante la sua visita al nosocomio maceratese. Così quello che doveva essere un semplice restyling della delibera 350 del 2015 della giunta regionale del 2015, sembra diventato occasione per cancellare con un colpo di spugna quanto previsto da quasi un anno e mezzo. Certo, il condizionale è d’obbligo perché si tratta di una bozza. Ma il testo, che verrà discusso dai sindaci il primo luglio insieme al progetto preliminare dell’ospedale unico, per quanto provvisorio è un punto di partenza per assegnare chiaramente ruoli e incarichi ai medici che lavorano nell’Asur.
LA LETTERA – Nel frattempo cresce la preoccupazione per chi, solo pochi mesi fa, ha potuto guarire proprio grazie al servizio di Radiologia interventistica dell’ospedale di Macerata. Come Sandro Cipolletti, che nel capoluogo ha trovato la cura per un aneurisma. Una cura che, grazie ai metodi innovativi di questa branca della radiologia, gli ha evitato «l’intervento chirurgico classico con l’asportazione della milza – scrive Cipolletti a Cm -. Leggo con stupore il possibile trasferimento di radiologia interventistica. Non era stato sempre detto che la nuova branca medica sorta a Macerata doveva raccogliere le utenze delle Marche sud, perchè questo nuovo colpo di mano per rendere il nostro ospedale cittadino sempre più povero? Ritengo nel mio piccolo questo reparto all’avanguardia come un possibile fiore all’occhiello per la nostra struttura sanitaria cittadina e non potendo giudicare l’operato dei dirigenti delle aree vaste resto nella speranza di un ripensamento degli addetti ai lavori per far rimanere a Macerata questa importante specializzazione medica».
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Si tiene stretta la delega alla sanità…
…
Ogni commento è superfluo……o si potrebbe solo commentare con giudizi, ipotesi, ragionamenti e frasi irripetibili
Ceriscioli, ma chi ti ci ha messo lì, mi piacerebbe tanto conoscerli….tutti fenomeni come te, penso…..
Certo che hanno il Nobel per rovinare tutto. In che mani siamo
Non c’entra niente ma una notizia di oggi suggerisce che per le attrezzature mediche c’è anche chi riesce a trovare impieghi più innovativi e proficui di quello di metterle al servizio della salute del cittadino:
«Dalle indagini è emerso un sistema originale per consentire l’aggiudicazione di appalti, rientranti nel Progetto Più Europa del Comune di Benevento, alle ditte compiacenti. Le imprese versavano una tangente del 7% al funzionario del Comune di Benevento, che si avvaleva di un laparoscopio, ovvero una speciale microtelecamera utilizzata in medicina, per conoscere in anticipo, prima dell’apertura delle buste, le offerte contenute nelle procedure di partecipazione.»
(fonte http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2016/06/27/benevento-arresti-per-appalti-truccati-coinvolto-anche-dirigente-comune_2yXdEdHvEYo8UfziU3ycEK.html)
Carancini svegliate tu qui chiedi un nuovo ospedale e ti fai levare pure quello che ti avevano dato
Questi dovrebbero essere gli eredi della sinistra, quelli con la sensibilità per le classi meno abbienti e i servizi alla cittadinanza. Votateli e rivotateli, Siore e Siori!
I veri motivi per cui il pd regionale e provinciale hanno perso tutto il perdibile alle elezioni risiedono in notizie come questa, con il contorno delle chiusure di ospedali e reparti cui stiamo assistendo da mesi. Il pd perde perché gli elettori hanno capito che la loro vicinanza alle persone è solo di facciata, mentre in realtà gli interessa accapigliarsi solo per ottenere cariche e visibilità.
Per salvare il nostro ospedale e per ridargli il lustro di un tempo, ricordando che le chiacchiere lasciano il tempo che trovano, bisogna scendere in piazza, bisogna avere il coraggio di muoversi, bisogna farsi sentire con la forza necessaria affinché il governatore Ceriscioli la smetta con la sua politica sulla sanità regionale.
E’ evidente che intende portare in pareggio il suo bilancio togliendo i servizi ai cittadini.
A queste condizioni anche il,modesto personaggio soprannominato Bufacchio , ne sarebbe stato capace.Chi lo ha eletto non ha fatto certamente un bel regalo alle nostra Regione.