«A chi è in mano la sanità pubblica? Ad amministratori del settore liberi di agire secondo scienza, coscienza e capienza di bilancio oppure a politici senza scrupoli che di sanità che un giorno dicono “avanti con le riforme” e dopo qualche mese, appena c’è “puzza” di elezioni comunali “fermi tutti, non si tocca nulla, lasciate tutto aperto, anche senza personale o strumenti sufficienti e tutto questo solo per paura di perdere consenso popolare?» Lo sfogo è quello del segretario regionale della Cisl Fp Sistino Tamagnini che interviene duramente dopo le ultime notizie sui tagli all’Area vasta 3 di Macerata (leggi l’articolo) e il dietrofront sulle nuove assunzioni (leggi l’articolo). «Le ultime notizie denotano lo stato confusionale nel quale vivono il governo regionale ed i massimi dirigenti dell’Asur e degli altri enti del Servizio sanitario regionale -scrive Tamagnini – e che di riflesso ricade quotidianamente sui lavoratori e sui cittadini, fruitori di questo importante, delicato ed insostituibile pubblico servizio». Nella nota il segretario regionale incita alla partecipazione allo sciopero regionale del settore pubblico, indetto da Cgil Cisl e Uil contro il blocco contrattuale, previsto per il 20 maggio ad Ancona. «Questi accadimenti, oltre ad indignarci ogni giorno di più, ci motivano fortemente ad aderire in massa allo sciopero del pubblico impiego del 20 maggio ad Ancona per ribadire il sacrosanto diritto al rinnovo del contratto nazionale di lavoro, fermo da sette lunghi anni. Un blocco contrattuale che ha ridotto il potere d’acquisto dei salari, mortificato le professioni, penalizzato le future pensioni, indebolito la capacità dello Stato di dare risposta ai bisogni fondamentali dei cittadini, specialmente i più fragili».
«Non hanno permesso il turnover generazionale per dare ai giovani un posto di lavoro – continua Tamagnini – non ha tutelato la nostra dignità e la valorizzazione delle tante professionalità che ogni giorno, in mezzo a mille difficoltà, sono a disposizione dei cittadini. Scioperiamo per chiedere una seria e competente organizzazione del lavoro, una reale condivisione e miglioramento degli indicatori gestionali, una costante formazione professionale, ed una conciliazione tra l’attività lavorativa e la vita sociale. Tematiche che possono e debbono essere affrontate dalla contrattazione aziendale, che a livello locale sempre più spesso viene ridimensionata e non valorizzata o addirittura ignorata. Abbiamo bisogno, in brevissimo tempo, di un percorso nuovo che coinvolga lavoratori e cittadini, che metta al centro dell’interesse comune la persona e non leggi inapplicabili, che rilanci i servizi pubblici con seri e competenti piani di riorganizzazione. Meno tasse, più qualità di vita, di salute, più sicurezza e benessere nei posti di lavoro per la crescita dei lavoratori e la valorizzazione dei pubblici servizi».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Non è per nulla uno stato confusionale, ma bensì un progetto preciso e criminale dei vertici politici.
Stanno chiaramente remando a favore della sanità privata a favore di amici e parenti facendo finta di pensare ai cittadini con la costruzione di enormi strutture.
Il risultato sarà che tra poco ci diranno che queste mega-strutture sono difficili da realizzare ed è quindi opportuno affidarsi alla sanità privata.
Spero che i cittadini comprendano questa strategia criminale, soprattutto quelli che hanno le elezioni comunali e che miracolosamente ricevono promesse di riaperture.
E’ il risultato finale di una sanità rappresentata dai reparti da persone eccezionali, dirette però da burattini della politica che nominati dai partiti non fanno altro che prendere decisioni di parte, non certo per il bene comune. Gente spesso incompetente e pilotabile che restano lì per il silenzio assordante di tanti cittadini anestetizzati.
Diciamo sempre quello e se cambia qualcosa per qualche intervento di Procure, non cambia assolutamente niente. Posti eventualmente liberi vengono presi da altri lacché che ricambiano il regalo assecondando il benefattore. Non so nelle altre regioni, ma nelle Marche abbiamo toccato il fondo ed è solo da sporadiche proteste come l’ultima di S. Severino che si levano voci di dissenso. Stanno preparando uno sciopero che non servirà a niente. Le decisioni sono state già prese, vergognosamente prese da chi con quel sorriso sempre in bocca ci mostra la sua strafottenza e assoluto menefreghismo delle esigenze di chi gli paga il profumato stipendio per avere in cambio dei bei calcioni sui denti.. Dalla sanità, all’ambiente ecc. continuano giornalmente gli insulti che ci vengono propinati a colazione, pranzo e cena. Poi arriva uno Sciapichetti qualsiasi, partecipe in tutto e per tutto di questo sconcio che querela perché si sente offeso, lui, si sente offeso. Ehhh, mondo alla rovescia, prima o poi qualcuno ti raddrizzerà.