Lavori per il palazzetto,
l’Anticorruzione rileva irregolarità

CIVITANOVA - Il presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, ha scritto al Comune, alla Procura e alla Corte dei conti rilevando che sulle opere di urbanizzazione primaria e secondaria era necessaria una gara d'appalto mentre erano state affidate in esclusiva alla Civita Park. Sulla vicenda è in corso da tempo un'indagine che vede coinvolte la quasi totalità dell'amministrazione attuale e la precedente

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Raffaele Cantone

Raffaele Cantone

 

Raffaele Cantone, presidente dell’Associazione nazionale anticorruzione (Anac), rileva presunte irregolarità sui lavori eseguiti in esclusiva dalla Civita Park per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria relativamente alla costruzione del palazzetto di Civitanova. Cantone, in seguito ad una delibera del 27 aprile scorso del consiglio dell’autorità dell’Anac, che ha rilevato le presunte irregolarità, ha scritto al comune di Civitanova, chiedendo che faccia le proprie deduzioni, alla procura di Macerata e alla Corte dei conti. L’anticorruzione ha preso in esame una delibera del 2014. Secondo il consiglio dell’autorità della Anac qualcosa non andrebbe nel fatto che non sia stata fatta una gara per affidare i lavori di urbanizzazione di cui invece si occupò in esclusiva la Civita Park.

I lavori per costruire il palazzetto

I lavori per costruire il palazzetto

Sulla vicenda dei lavori di urbanizzazione è già in corso una indagine della procura di Macerata per abuso d’ufficio. Iscritti nel registro degli indagati ci sono il sindaco e l’attuale giunta ad eccezione di Gustavo Postacchini (che era subentrato in seguito) e l’ex amministrazione Mobili (per loro i fatti sono prescritti). L’indagine ruota intorno al fatto che non sia stata predisposta una gara d’appalto ma che i lavori siano stati affidati in esclusiva alla Civita Park. Nell’inchiesta compare chi ha votato favorevolmente all’affidamento esclusivo dei lavori. La procura vuole capire come mai si sia scelto di affidare le opere in esclusiva. Il sindaco Tommaso Claudio Corvatta si era detto tranquillo e aveva dato la sua piena collaborazione alle indagini. L’ex sindaco Massimo Mobili aveva spiegato che la Civita Park, come previsto, poteva scegliere se pagare gli oneri di urbanizzazione o realizzare, oltre al palazzetto delle ulteriori opere di urbanizzazione e l’azienda aveva optato in questo senso.

(Gian. Gin.)



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