di Laura Boccanera
Un manifesto web con il volto di Fabrizio Ciarapica con su scritto “Indagato per abuso di ufficio” e la richiesta di dimissioni. E’ quanto ha ideato la consigliera Pd Lidia Iezzi e fatto girare sul social come risposta ad altri manifesti, quelli che tappezzarono la città a firma Vince Civitanova a dicembre e con i volti del sindaco Tommaso Corvatta e del vice Giulio Silenzi. La vicenda si inquadra all’interno delle indagini avviate dalla procura per i rapporti con la Civita Park (leggi l’articolo). A novembre scoppiò l’inchiesta in cui emerse che tutta la giunta Corvatta era indagata. A distanza di mesi però l’inchiesta si è allargata e ha coinvolto anche le precedenti amministrazioni e giunte, quella Marinelli e quella Mobili di cui Ciarapica era assessore ai servizi sociali (leggi l’articolo). Ecco allora il contrappasso pensato dalla Iezzi. Un contromanifesto in cui si ironizza sul nome della lista, che da Vince Civitanova diventa Perde Civitanova, e che sbatte in prima pagina Ciarapica. Il volantino però sarà solo digitale e non avrà una campagna di affissioni. Il perché lo spiega la stessa Iezzi. «Fabrizio Ciarapica ha ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sulla Civita Park. È indagato per presunto abuso d’ufficio – dice la consigliera – ma non vedrà questa notizia e nemmeno la sua foto stampati su manifesti affissi su tutta Civitanova. Non verrà usato nei suoi confronti il metodo Vince Civitanova, sistematicamente adottato dal partito nostalgico di cui Ciarapica è principale esponente, per mettere alla pubblica gogna l’avversario politico che in quegli ambienti di cultura fascistoide è visto come un nemico da annientare».
La Iezzi continua a spiegare che «quando l’indagine sulla Civita Park toccò il sindaco e il vicesindaco, Ciarapica fece confezionare manifesti colpevolisti con la richiesta di dimissioni rivolta ai due amministratori, che dovevano essere additati come colpevoli ancora prima di essere ascoltati dalla procura. Non poteva immaginare Ciarapica che i magistrati gli avrebbero da lì a poco riservato la stessa cortesia. Ma, gli avversari di Vince Civitanova sono diversi. Non affiggeranno quei manifesti. Non metteranno Ciarapica davanti al tribunale della piazza. Perché la cultura del rispetto, umano e politico, è più forte della tentazione di renderlo ora zimbello di una destra dura e pura che si scopre indagata, di una destra e la sua claque sul web colpevolista con gli altri e silente con i guai di casa propria, al punto da non sentire, Ciarapica, nemmeno il dovere di dare ora le dimissioni che chiedeva ad altri». La Iezzi si chiede poi chi tra coloro che possono usufruire della prescrizione intenderà servirsene: «Preferiranno l’oblio alla chiarezza? Proprio loro che distribuiscono lezioni di etica».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
E’ iniziata la campagna elettorale per le comunali a Civitanova, con largo anticipo, che dalle prime mosse si annuncia senza esclusione di colpi. Comincia un’esponente della maggioranza, la Iezzi, in Consiglio (quota Silenzi) in rappresentanza di una manciata di voti. Quella maggioranza in gravi difficoltà politiche, a sostegno di una Giunta il cui operato non è condiviso dalla maggioranza dei civitanovesi, e che alle elezioni amministrative rischia grosso. Sia che presenti un nuovo candidato sindaco, sia ancor peggio che riproponga l’uscente, che l’elettorato vede come “fumo negli occhi”. La Iezzi, ci si chiede se sotto suggerimento, attacca Ciarapica, da tempo dato per candidato sicuro di una coalizione di destra-centro, comprendente Vince Civitanova, Lega, Fratelli d’Italia e forse Forza Italia. La consigliera Pd accusa Ciarapica di aver affisso manifesti chiedendo le dimissioni dei vertici della Giunta indagati e poi lei fa la stessa cosa nei confronti del futuro candidato sindaco. Anzi la peggiora, poichè riproduce lo stesso manifesto, sostituendo ovviamente il nome, diffondendolo sul web, più frequentato specialmente dai giovani, rispetto ai muri zeppi di pubblicità che pochi osservano. E tenta addirittura la Iezzi una motivazione politica al suo comportamento, credendo forse di avere a che fare con cittadini con l’anello al naso. Leggete cosa scrive la consigliera Pd: “Gli avversari di Vince Civitanova sono diversi. Non affiggeranno quei manifesti… Perchè il rispetto umano e politico è più forte di renderlo (Ciarapica, ndr) ora zimbello di una destra dura e pura…”. No, consigliera Iezzi se si tratta di “cultura fascistoide” come dice, lei pratica la stessa e in modo peggiore. Ma qualche sospetto sull’efficacia dei social alla Iezzi viene, quando si riferisce alla “claque del web”. Ora delle due l’una: o la Iezzi crede davvero in quello che scrive e ciò da la misura delle qualità politiche o tenta di prendere in giro i cittadini e dovrebbe chiedere scusa. Ma c’è di più, la consigliera Pd conclude con una chicca di natura giuridica: chiede se il centro-desta intenda “usufruire della prescrizione”, come se a una legge dello Stato si potesse rinunciare. Il tutto a conferma dello spessore politico degli esponenti che la sinistra civitanovese ha portato in Consiglio. Dopo quanto evidenziato un suggerimento alla Iezzi, segua una professione che esprima le sue qualità, lasci stare la politica e i cattivi consiglieri, non fanno per lei.
chi prende in giro chi?
Solo a Civitanova non si può ? Siamo forse una città extraterritoriale?
Strano se si tratta di criticare una parte politica non si può?
Rinuncio alla prescrizione, sono innocente” L’architetto Evangelisti pronto ad affrontare il processo
https://www.cronachemaceratesi.it/2016/04/27/rinuncio-alla-prescrizione-sono-innocente-larchitetto-evangelisti-pronto-ad-andare-al-processo/800101/
L’architetto Paolo Evangelisti
di Gianluca Ginella
Concussione sulla lottizzazione di Corneto, l’architetto Paolo Evangelisti rinuncia alla prescrizione. Il legale: «Dopo i due anni che ha passato tra perquisizioni e interrogatori non accetta che tutto possa essere coperto dall’oblio della prescrizione. E’ assolutamente estraneo ai fatti e intende dimostrarlo». L’architetto, ex consigliere comunale, è imputato al tribunale di Macerata insieme ad un altro ex consigliere, Guido Garufi. La scorsa udienza i legali di Garufi, gli avvocati Federico Valori e Oberdan Pantana, avevano fatto rilevare che quanto contestato era, a loro parere, prescritto.
L’avvocato Fabiola Cesanelli
Questo perché dal capo di imputazione mancavano le date in cui sarebbero avvenuti i presunti pagamenti in denaro che i proprietari dei lotti di terreno avrebbero versato, su richiesta di Evangelisti e Garufi, per far approvare in Consiglio comunale la lottizzazione. Visto che il voto risale al 2005 e altre date non vengono indicate, i legali sostengono che sia tutto prescritto. Oggi il procuratore Giovanni Giorgio ha chiesto al giudice Daniela Bellesi che vengano sentiti i proprietari per riferire quando sarebbero avvenuti i presunti pagamenti, garantendone la non punibilità secondo quanto è previsto per i casi di ritrattazione (sono infatti indagati per false informazioni al pubblico ministero). Il giudice su questo punto si è riservato di decidere. Lo farà la prossima udienza, anche perché l’avvocato Fabiola Cesanelli, legale di Evangelisti, oggi ha detto che il suo cliente non intende avvalersi della prescrizione. «Evangelisti è assolutamente estraneo ai fatti e innocente – dice l’avvocato Cesanelli –. Quindi non può accettare che il travaglio subito in questi due anni con perquisizioni, interrogatori possa essere coperto semplicemente dall’oblio della prescrizione».
Da sinistra: gli avvocati Federico Valori e Oberdan Pantana
«Questa richiesta ci ha preso in contropiede per le modalità, ma è lodevolissimo da parte di Evangelisti – commenta l’avvocato Giancarlo Giulianelli, che assiste il comune di Macerata, che è costituito parte civile –. Dispiace che i reati possano essere prescritti, questo non certamente a causa della procura, con cui mi sono complimentato anche oggi per come ha svolto le indagini». «Non commento sulla decisione di Evangelisti – dice l’avvocato Valori –. Sono soddisfatto invece perché oggi il procuratore ha aderito alle nostre tesi sul fatto che i reati siano prescritti, era il nostro obiettivo ed è stato raggiunto». Il gup Bellesi, preso atto di quanto emerso oggi in udienza, ha rinviato il processo all’11 maggio, giorno in cui Evangelisti dovrà presentare, ufficialmente, la sua rinuncia alla prescrizione.
Il procuratore Giovanni Giorgio
«Prendo atto che il professor Garufi, da me personalmente conosciuta come persona colta ed intelligente – dice il procuratore Giovanni Giorgio -, intenda avvalersi della prescrizione ed abbia, quindi, rinunciato a fornire la propria versione davanti a un giudice “terzo”, come pure il suo legale aveva preannunciato in passato. Io avrei auspicato che tanto accadesse; ma è indubbio che il prof. Garufi abbia esercitato un suo legittimo diritto, ovvero quello di non rinunciare alla prescrizione, posto che – peraltro – le discutibili norme in materia di prescrizione – al momento vigenti – non sono state, certo, scritte da lui.
Per quanto concerne il professor Evangelisti – continua il procuratore -, a mio parere la rinuncia alla prescrizione, in sé, costituisce manifestazione della volontà, senz’altro apprezzabile, di giungere a un verdetto di merito circa l’accusa mossagli. Da un punto di vista strettamente processuale, ritengo che detta volontà doveva essere manifestata prima dell’inizio della odierna discussione. Ma il giudice ha ritenuto che il preannuncio della formale e personale dichiarazione di rinuncia alla prescrizione, giustifichi il disposto slittamento all’udienza dell’11 maggio. Ho motivo di ritenere che alla prossima udienza – qualora sopraggiunga la dichiarazione di rinuncia alla prescrizione – debba essere posto nelle condizioni di riformulare le mie richieste, visto che quelle da me rassegnate all’odierna udienza erano correlate al fatto che nessuno dei due imputati aveva sino ad allora formalmente rinunciato alla prescrizione. Sinora il procedimento in questione era stato un processo con protagonisti muti. Ora il professor Evangelisti intende rinunciare alla prescrizione. Spero che vorrà rispondere alle mie domande in occasione della prossima udienza, non avendolo fatto – legittimamente si intende – sinora. Mi auguro che, a questo punto, anche le persone, coinvolte nel procedimento in questione, come apparenti promittenti, a titolo concussivo, delle somme indicate nell’imputazione mossa a Garufi e ad Evangelisti e sottoposte a procedimento penale, quali indagate del reato di false informazioni al pubblico ministero, decidano di non avvalersi più della facoltà di non rispondere, fornendo il loro contributo per il raggiungimento della verità».
Facciamo come Berdini, spulciamo CM anche se in maniera più blanda. Copiare quasi per intero un articolo, anzi spiegandolo meglio per i lettori secondo lui meno attenti, evidenziando i vari pareri solo per controbattere quando detto da Caporaletti sulla prescrizione sperando di ridicolizzarlo, ( per Berdini, Ridicolizzare: beffare, schernire, canzonare). Per saperne di più sulla prescrizione, per evitare magari di fare figure barbine,( per Berdini, Figura barbina: figuraccia, magra figura, figura di m….)sarebbe meglio leggere il codice penale, perché tutti possono sbagliare tranne te, perché errare equivale a dirne una giusta. Facendo una piccola ricerca su CM alla voce Lidia Iezzi, salta fuori che la Iezzi ha accusato Ciarapica, assente ai consigli comunali per importanti motivi familiari, si è sentita dare della “ sciacalla “. Farebbe pensare che tra i due non corra buon sangue. Sia o non sia, il discorso sul l’uso del Web e quanto di più assurdo si possa sentire. Grillo con il Web, ha messo su un movimento di otto milioni di persone. Non so se tutti, ma i politici hanno in molti il loro indirizzo su facebuc ( per Berdini, facebuc: neologismo scherzoso dal termine inglese facebook), che usano indistintamente per scopi elettoral/politici. Sono perfettamente d’accordo sul commento fatto da Aldo. ( per Berdini: Aldo nome di Caporaletti ) per tutto quello che riguarda la faziosità della Iezzi, ( per Berdini, Fazioso: settario, aggressivo, sovvertitore ). Mi è difficile pensare che questo manifestino virtuale non sia stato fatto a più mani e con l’uso di più cervelli, vista la complessità del fatturato. Ciao ( per Berdini, Ciao: saluto informale, semplice ).