Pierpaolo Rossi
di Marco Ribechi
Una lettera inviata a novembre con le critiche ai suoi colleghi di lista. Questa sarebbe la causa della cacciata di Pierpaolo Rossi dal gruppo “Uniti per cambiare” di Civitanova. Il consigliere di maggioranza, epurato senza alcuna riunione ufficiale, come sostenuto anche dal sindaco Tommaso Corvatta (leggi l’articolo), si toglie i sassolini dalle scarpe sottolineando quello che considera un colpo basso. Passa poi al contrattacco del presidente delle Farmacie Spa Carlo Alberto Centioni che considera uno degli artefici della sua fuoriuscita. «Mi hanno cacciato dalla lista – dice Rossi – Ma mi chiedo di quale lista si tratti. Non c’è uno stralcio di regolamento, le forze civiche sono tutte fuoriuscite. Praticamente è rimasto solo il coordinamento del Partito socialista italiano e della Democrazia cristiana. Tra l’altro resto capogruppo visto che l’unico altro consigliere, Livio De Vivo, è già stato cacciato non solo dalla lista ma addirittura dalla maggioranza (leggi l’articolo). Inoltre nessuno può sollevarmi dalla presidenza delle due commissioni consiliari». Una decisione, secondo Rossi, presa a tavolino senza il consenso del sindaco. «A novembre scrissi una lettera spiegando alcuni atteggiamenti su cui non ero d’accordo – continua Rossi – Da quel momento si sarebbe dovuta concordare una strategia comune per la mia fuoriuscita. Ma le riunioni sono sempre state rinviate. Diversi modi di agire: mentre io mantenevo la questione chiusa tra quattro mura loro hanno ben pensato di mandare la lettera direttamente ai giornali, senza neanche la firma di Corvatta. Ma questa è la lista del sindaco o la lista del Psi e di Costamagna? Ritengo che sia l’ennesimo affronto al nostro primo cittadino. L’attività consiliare è sempre stata fatta da me con pochissime assenze mentre per l’attività politica non sono mai stato tenuto in considerazione, erano altri che decidevano».
Rossi prende la documentazione che riguarda Centioni e la partecipata delle farmacie
Poi il consigliere passa al “fascicolo” Centioni. «Il presidente delle Farmacie Spa deve rispondere a una richiesta di chiarimenti del 29 ottobre firmata dai consiglieri Emili, Iezzi, Gismondi e me. Sono questioni sulla gestione economica della partecipata. Ultimamente anche Vince Civitanova ha ripreso la vicenda. Il 15 febbraio ho inviato un’ulteriore richiesta a Costamagna. Ci sono 30 giorni di tempo, se non otterrò le risposte mi rivolgerò alla procura della Repubblica. Inoltre, proprio in questi giorni, è uscito un bando per l’assunzione di un farmacista collaboratore. Questo significa sovvertire una graduatoria già stilata e valida per un altro anno. Ci saranno quindi ricorsi. Mi chiedo se il motivo sia semplice negligenza oppure se ci siano altre ragioni per questa “distrazione”».
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Rossi, mi raccomandavi di stare attento all’ulcera ogni volta che parlavo dei tuoi amici, ma costoro l’ulcera la fanno venire a te. Auguri.
Suvvia, cacciato!! Casomai sospinto a piè pari.
Ma veramente pensi che me ve’ l’acidita’ de stommeco come a te?
🙂 🙂 🙂
E a te t’hanno dato ” amaro ” e digestivo, e ancora parli d’acidità. Cacciato da Costamagna, forse se sai usarla bene potrebbe essere una possibilità di rilancio in qualche altro ramo secco del Pd. Ti lascio sulle note di una canzone che ti ricorderà i vecchi tempi:
Siamo rimasti in tre,
tre somari e tre briganti,
sulla strada longa longa di Girgenti.
Sì, ma se stasera,
se incontriamo la corriera,
uno balza sull’arcione,
uno acciuffa il postiglione,
due sorvegliano di fuori,
uno spoglia i viaggiatori
e ce ne andiam.
Ma se siamo tre,
tre somari e tre briganti,
solo tre.
Ah, ah, ah! Ah, ah, ahi, ahi!
Se ci pensi bene la canzone anche a te potrebbe ricordare i vecchi tempi….dovresti imparare a cooperare meglio!
Ancora una volta ho rimasto solo
m’hai lasciato pure tu
non so perché, non so perché
nessun Costa o Centiò poi rimane con me
Stavolta parlerò da solo
mi dirò ‘ragazzo così non va’
lasciala in pace per carità
quella cricca non fa per te
e non scommettere dai
TANTO E’ SICURO CHE PERDERAI
Ancora una volta ho rimasto solo
e da solo resterò
“UNITI PER CAMBIARE”….Per cambiare cambieranno pure, è su l’unità che ho qualche dubbio……
Rossi, forse non hai capito bene, tu non eri un brigante. Fare parte di una … cooperazione … politica e sapere o accorgersi di non contare politicamente niente la dice lunga sul tuo carisma. E poi te la imparo io una cosa sulle cooperazioni, se non sei tu il presidente, non conti niente, cosa che stai verificando sulla tua barba. Tu ci devi ancora andare in Procura, per me ci sono già andati, solo che tu non riuscirai a dimostrare niente, quattro anni di cooperazione e non hai mai avuto nessun peso, se vai in Procura, il Partito di divora. Per me è diverso, io ho quasi tutti dalla mia parte, pronti a dimostrare il contrario di quello che puoi pensare tu. PipìRossi, il tuo fallimento politico che ti avevo già annunciato, si è puntualmente verificato, ma non perché sei meglio degli altri ma solo perché ti manca quella furbizia con cui riuscire a tenerti a galla insieme agli altri caimani. Se non sai nuotare, prova a camminare, magari verso una fabbrica, tanto per toglierti quel marchio rovente di ” assessore a reddito zero “, marchiato a fuoco come si usava nel settecento. Rossi, capisco che tentare la carta politica per uscire dal fardello delle miserie che tutti ci portiamo addosso, sia una buona strada, ma poi se fallisci, ecco che ti ritrovi come te, né carne e né pesce. Sai benissimo che i cosi consiliari a cui fai parte non contano niente, politicamente non conti niente e parli di Procura. E quanto pensi di contare con il marpione Costamagna in un ipotetico processo. Perderai, condannato a pagare le spese legali dei tuoi avversari più le spese processuali. Se oltre che ” assessore ecc. ecc. ” sei anche nulla tenente, allora buttati nella mischia, che tanto non ti possono togliere quello che non hai, sennò, lascia la maggioranza comunale di cui poi non credere che altri non sanno e corri subito a cercarti un lavoro. Oppure, vai da Costamagna, prostrati davanti a lui, riconosci la tua infermità politica, chiedi perdono e spera che ti riaccolga nell’ovile, piccolo uomo dalla grande barba. Ah, nel caso di festeggiamenti per il ritorno del figlio prodigo che non si cucini il somaro più grosso e sennò tutto sto discorso va a ramengo. Eh, non lasciarti spolpare.
Non so di che parli (Procura?)….ma ho capito che oltre che con l’italiano mi sa che hai un sacco di altri problemi!!!!
Rossi Rossi, nelle ultime righe dell’articolo dici che se non avrai risposte ti recherai presso la Procura della Repubblica. Io avrò un sacco di problemi, ma a te uno è più che sufficiente. Ah, su un giornale molto letto in città, il tuo ex dirigente fa un accorato appello affinché nessuno lo obblighi a riprenderti. Alla luce di quel poco che dici, si capisce chiaramente il perché.