Il sindaco Corvatta scarica De Vivo:
“Ha rotto il patto di solidarietà”

CIVITANOVA - Dopo il consiglio comunale di ieri una nota ufficiale del primo cittadino comunica che il consigliere di Uniti per cambiare è fuori dalla maggioranza. Ciarapica e Morresi: "Il numero legale garantito dall'opposizione"
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Livio De Vivo

Livio De Vivo

di Laura Boccanera

De Vivo è fuori dalla maggioranza. A nulla è servito che ieri sera il consigliere di Uniti per Cambiare abbia votato compatto i punti all’ordine del giorno o che abbia garantito con la sua presenza in aula il numero legale. Ormai il vaso era colmo e sembra che durante la notte il sindaco abbia maturato il suo proposito. Una scelta sofferta per il primo cittadino che come sottolineato ieri cercava in qualche modo di tamponare la spaccatura che si era creata fra Pd e De Vivo. Prima c’è stato l’atto di forza della presidenza della Commissione bilancio che aveva incrinato i rapporti, poi a scoperchiare il vaso di Pandora il manifesto contro Costamagna (leggi l’articolo) e oggi arriva a poche ore dal consiglio l’ufficialità sulla posizione di De Vivo, responsabile per Corvatta di aver rotto il “patto di solidarietà politica e personale”. “Il gesto compiuto nei confronti del presidente del Consiglio comunale dal consigliere De Vivo è inaccettabile sia da un punto di vista istituzionale che politico – scrive in una nota Corvatta – L’ultimo episodio è il più grave (il riferimento è al foglio di attacco contro Costamagna) e denota una volontà di protagonismo che rompe il patto di solidarietà politica ed anche personale esistente nella coalizione di centro sinistra, e che quindi lo pone al di fuori della maggioranza stessa. Una maggioranza fortemente coesa e unita dagli obiettivi, e nella quale prevale lo spirito di sacrificio e condivisione. La maggioranza si è riunita molte volte e ha sempre condiviso le decisioni. Questa è la regola democratica che ci siamo dati, e non possiamo più sottostare a questioni di ricatto rispetto agli incarichi”. Intanto è stata rinviata la riunione prevista per stasera della lista civica Uniti per Cambiare.

primo consiglio comunale Consiglio comunale che si è svolto regolarmente secondo l’opposizione grazie alla minoranza che ha garantito il numero legale: “Un fatto grave, non più una casualità, ma un chiaro sintomo di debolezza politica e forse di malessere interno alla maggioranza, che non riguarda il solo caso De Vivo – sostengono i consigliere Morresi e Ciarapica – Dopo una lunga discussione, sull’incarico da 48.000 euro, conferito senza selezione pubblica all’architetto Polci, per la questione Ceccotti (era una delle mozioni presentate dall’opposizione ndr) sono stati approvati due regolamenti: quello “sulla partecipazione popolare all’amministrazione locale” e quello relativo all’istituzione dei “comitati di quartiere”. Argomenti importanti per la città, ma forse, non per alcuni Consiglieri di maggioranza, che hanno invece preferito abbandonare l’aula, fatto che avrebbe potuto causare il rinvio dell’approvazione a data da destinarsi. Ancora una volta la minoranza con grande senso di responsabilità, è rimasta fino alla fine della seduta, terminata alle 3 del mattino, votando favorevolmente, anche se pur con alcuni distinguo, il Regolamento sulla partecipazione e astenendosi invece, sul regolamento inerente le modalità di funzionamento dei Comitati di quartiere. Le motivazioni dell’astensione risiedono nel fatto che la delibera era formalmente viziata dal parere negativo espresso dal Segretario Comunale, tale da lasciare intendere il mancato approfondimento di alcuni aspetti legali fondamentali, ma soprattutto perché la maggioranza ha fatto scomparire arbitrariamente e senza spiegazione alcuna, la voce di due importanti quartieri come Fontespina e San Gabriele, per essere accorpati in un’unica zona da 12.000 abitanti. Ci domandiamo a chi giova cancellare anni di storia e di tradizioni, ma soprattutto se sono stati sentiti i residenti, considerato che proprio il regolamento della partecipazione lo prevede”.

Ma il consiglio ieri sera ha anche approvato (astenuti i grillini) la convenzione con l’Erap per i 34 appartamenti a edilizia convenzionata che dovranno sorgere in via Marchetti, un progetto fermo dal 2005. All’ordine del giorno l’approvazione della convenzionale e la concessione dell’area in diritto di superficie all’Erap. Le opere di urbanizzazione sono già partite. Si tratta di lavori che hanno la copertura economica pari a un milione e 600mila euro da parte della Regione, 800mila da parte dell’Erap e 560mila dal Comune. L’Erap è anche soggetto attivatore dell’iniziativa. L’inizio dei lavori è previsto per fine 2013.



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