Da sinistra: Francesco Micucci, Teresa Lambertucci, Massimo Montesi, Francesco Comi, Francesco Vitali, Angelo Sciapichetti, Daniele Salvi, Francesca Magni e Alessandro Biagiola
(foto di Lucrezia Benfatto)
Rinnovamento e cambiamento, sono le parole che hanno risuonato più spesso stamattina a Macerata nel corso della presentazione dei sei candidati del Partito Democratico della provincia al Consiglio regionale. Con loro il segretario regionale Francesco Comi, il capogruppo provinciale Massimo Montesi e il facente funzioni di segretario provinciale Francesco Vitali, dopo che Teresa Lambertucci, candidata, ha dato le dimissioni. Vitali parla di partito fortemente unito sul nome di Luca Cerescioli e rafforzato dall’ampia affluenza alle primarie: «I cittadini ci hanno consegnato una responsabilità che si debbono prendere anche i nostri candidati. La priorità per la provincia è il lavoro con l’attenzione alle piccole imprese artigiane che caratterizzano il territorio e al manifatturiero». Vitali elenca in punti poi gli altri aspetti fondamentali della proposta programmatica: «La sanità ci deve vedere dialoganti senza lamentele che sanno di sudditanza; dobbiamo colmare una deficienza storica nelle infrastrutture, materiali e immateriali; attenzione all’ambiente e valorizzazione delle aree montane».
Rinnovamento e cambiamento, ribadisce Comi che richiama subito il ruolo determinante dell’informazione nella campagna elettorale: «Spacca è diventato un caso nazionale e qui da noi passa come naturale la sua alleanza con Forza Italia». Poi il ringraziamento a Sara Giannini che non ha chiesto la deroga per il terzo mandato (a ricordare che c’è anche Comi nella stessa ‘virtuosa’ situazione ci pensa Massimo Montesi poi: «E’ stata una scelta di coerenza non fare deroghe e rinunciare a candidati con tanti potenziali voti»).
Il segretario regionale poi rivendica i passaggi fatti che hanno portato ad avere per primi il candidato, il programma e la coalizione: «Con noi due aggregazioni di forze: i moderati, con anche l’Udc, e i riformisti con ambientalisti e civici. Siamo in marcia e verranno a sostenerci personalità importanti non testimonial come dice Spacca. Loro hanno deciso il candidato a Roma noi aspettiamo qui il premier Renzi e i ministri Boschi, Madia, Poletti e Gentiloni»
Teresa Lambertucci, che capeggia la lista, spiega il suo focus programmatico portato anche nello slogan “Al lavoro in Regione”: «L’occupazione giovanile, degli over 45 e delle donne sono le priorità nel mio lavoro al Centro per l’impiego e le riporto anche nell’impegno politico. Le mie dimissioni sono un gesto di coerenza perchè tutti i candidati debbono avere le stesse opportunità» La presentazione prosegue in ordine alfabetico con Alessandro Biagiola: «Anch’io ho scelto di fare la campagna elettorale senza equivoci, dimettendomi da assessore provinciale ma portando il valore aggiunto della mia esperienza amministrativa anche a Recanati, i cittadini chiedono concretezza». Francesca Magni rappresenta l’entroterra: «Lavoro a Unicam e mi occupo di studenti, la montagna è un’opportunità legata al ripopolamento, serve lavoro. Io metto a disposizione la mia competenza per l’inserimento lavorativo dei giovani». Da Civitanova l’assessore comunale Francesco Micucci: «Abbiamo sostenuto il progetto di Ceriscioli alle primarie per il rinnovamento ma senza andare allo sbaraglio, siamo persone con la passione per la politica ma con il necessario distacco perchè viviamo del nostro lavoro. Onestà è il valore che sottolineo nel mio slogan».
Daniele Salvi, protagonista del cambio in corsa nella lista, con la sostituzione di Mario Antinori, (leggi l’articolo) parla di una nuova Regione: «Cambiamento e rinnovamento debbono fare i conti con la riforma costituzionale che cambia le funzioni degli enti locali, dobbiamo concentrarci sui servizi fondamentali: sanità, con la riforma del “cacciavite” evocata da Prodi; i trasporti che sono a rischio e il sociale che è senza risorse. Lo sviluppo non è più nella manifattura ma in cultura ambiente e turismo, tutto legato alla parola Europa». Chiude Angelo Sciapichetti, unico uscente in lizza perchè al primo mandato: «Sottolineo una parola: coerenza, quella che abbiamo avuto sostenendo una stagione riformistica e quella che è mancata a Marche 2020 che oggi si allea a Macerata con Casa Pound. Questi cambi di rotta disorientano la gente ma la coerenza premia e noi continuiamo la stagione riformistica con un candidato scelto da oltre 43 mila cittadini e non in laboratorio »
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Nessuna foto della oceanica folla….
Presumibilmente una riunione tra pochi amici: la prossima volta potrebbe bastare una cabina telefonica…
E te paria che non ruppia li co……ni!!
Dubito che li porti
Se vuoi prendere assegni famigliari,a tua disposizione!
#staiserenogabriele
e sopattutto divertiti a nuotare nella piscina di fontescodella…
Scusate, ma cosa ha fatto di così grave Spacca!? Ha semplicemente portato in Regione una linea inaugurata in pompa magna col Patto del Nazareno dal Segretario Nazionale del PD! E in tutti questi mesi in cui si delineava la politica di Marche 2020, gli assessori regionali piddini non si erano accorti di nulla?? Ehhh, quando si dice “guardare alla pagliuzza nell’occhio dell’altro mentre nel tuo c’è una trave”!!!
Meglio che nuotare nella m…a come fai tu
#staisereno.
Li è dove vivi tu