di Marco Ricci
Stanno giungendo a conclusione gli ultimi contatti tra sindaci di centrodestra e sindaci di centrosinistra per stabilire quale sarà la prossima governance del Cosmari, il consorzio per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti che a breve si trasformerà in srl, dopo aver ottenuto dalla Provincia di Macerata la gestione pubblica del servizio per i prossimo quindici anni. Domani mattina sarà infatti l’assemblea dei soci a ratificare la composizione del consiglio di amministrazione, del collegio sindacale e del collegio dei revisori dei conti. A meno che non ci siano sorprese dell’ultimo minuto, il prossimo presidente del Cda sarà il maceratese Graziano Ciurlanti il cui nome è stato proposto dal sindaco di Macerata, Romano Carancini. Ad affiancarlo, su indicazione dei Comuni di centrosinistra e presumibilmente del sindaco di Recanati, Francesco Fiordomo, ci sarà l’avvocato di Recanati Maria Elena Sacchi la quale, al momento, siede anche nel Cda di Astea.
I nomi dei restanti tre consiglieri, espressione dei sindaci di centrodestra, dovrebbero essere quelli di Rosalia Calcagni, funzionaria del Comune di Tolentino, del commercialista cingolano Armando Vitali e dell’avvocato Paolo Gattafoni, indicato dal Comune di Potenza Picena. Su suggerimento dei sindaci di centrodestra, inoltre, a presiedere il collegio dei revisori dovrebbe sedere il commercialista Pierlorenzo Giuli di Pioraco. Molto probabile è anche la presenza del commercialista civitanovese Augusto Frinconi tra i membri del collegio sindacale.
Il nuovo assetto amministrativo è stato stabilito dai sindaci della Provincia attraverso una serie di contatti tra le parti, lasciando che il centrosinistra esprimesse la presidenza e il centrodestra la maggioranza dei consiglieri. Nelle intenzioni delle parti, quella di avere una governance il più possibile condivisa, evitando frizioni e cercando di ottenere il massimo della convergenza sui nomi proposti, per proseguire in quella coesione di indirizzi che hanno contraddistinto il Cosmari durante questi anni. Le regole statutarie, inoltre, richiedono che vi sia una lista di nomi in grado di ottenere i tre quarti dei voti disponibili, spingendo così ad una sintesi tra i 57 Comuni soci del consorzio.
L’assemblea di domani vedrà l’assenza di quello che fino a ieri è stato il presidente del Cosmari. Daniele Sparvoli, infatti, dopo la decisione dei sindaci di centrosinistra di non rinnovargli l’incarico nonostante gli importanti obiettivi raggiunti, ha presentato due giorni fa le proprie dimissioni (leggi l’articolo). Dopo aver già incassato ieri il riconoscimento per il lavoro da lui svolto da parte dell’ex sindaco di Camerino, Dario Conti, oggi sono arrivati a Sparvoli gli apprezzamenti del segretario provinciale del Partito Democratico, Teresa Lambertucci, la quale, in una sua dichiarazione, ha espresso stima ed affetto nei confronti del presidente uscente.
“ In vista del rinnovo degli organi del Cosmari – ha dichiarato Teresa Lambertucci – il mio primo pensiero va a Daniele Sparvoli per il lavoro da lui svolto con sapienza e impegno, permettendo al consorzio di raggiungere risultati per certi versi storici, consegnando alla comunità provinciale, tra l’altro, l’anticipazione di fatto della disposizione prevista dalla legge di stabilità 2015 sulla riduzione del numero delle partecipate. Come ho già avuto modo di esprimere, e come ha espresso di recente la direzione provinciale del Pd, un anno fa la gestione dei rifiuti della Provincia era in capo a tre società, Cosmari, Sintegra, Smea. Dal primo gennaio invece sarà solo la nuova Cosmari srl ad erogare il servizio di raccolta, stoccaggio, recupero e smaltimento dei rifiuti. Questo risultato – ha proseguito la segreteria Pd – è stato frutto di un lavoro di squadra che abbiamo fatto insieme: partiti, sindacati, amministratori, cda del Cosmari e presidente. Senza retorica vorrei esprimere un’attestazione di stima imprenditoriale e politica, oltre che di amicizia personale, nei confronti del presidente uscente, sentimenti che per me continueranno ad esserci anche dopo la sua uscita dal cda. In questi anni Sparvoli si è trovato sulle spalle la rappresentanza di un complesso ed importante consorzio pubblico, assumendo su di sé anche responsabilità legali a lui riferibili – in quanto presidente – ma derivanti da situazioni di cui non era diretto responsabile. Il tutto, va ribadito, senza percepire alcuna indennità di carica. Voglio dunque ringraziare pubblicamente Daniele Sparvoli – ha concluso la segretaria provinciale del Pd – estendo il ringraziamento a tutti gli altri componenti del consiglio di amministrazione i quali, al pari del presidente, hanno svolto dal 2010 la loro opera a titolo gratuito”.
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Chiara Traferri, attivista del M5S Porto Recanati, collabora alla cattedra di Storia delle Relazioni Internazionali alla Sapienza di Roma
Sulla trasformazione del Cosmari in srl interviene a titolo personale Chiara Traferri del M5S Porto Recanati, collaboratrice alla cattedra di Storia delle Relazioni Internazionali a Uniteramo, che da alcuni mesi segue e studia la vicenda. Oltre al rischio-biogas, già paventato dai Movimenti 5 Stelle della provincia di Macerata, Traferri punta il dito su diversi articoli dello statuto approvato in questi mesi dai 57 comuni del consorzio.
L’art. 4 parla infatti della possibilità, per il Cosmari, di operare “anche al di fuori del bacino provinciale”, il che per Traferri lascerebbe “la porta aperta ai rifiuti provenienti da fuori regione”. In quello che Traferri chiama il “pacco di Natale” per i cittadini della provincia è anche soppresso un brano che prevede “pubblicazione delle delibere e dei verbali assembleari. Cari cittadini, in questo modo non avremo più possibilità alcuna di controllare ciò che succede sopra le nostre teste, con le nostre tasche e con la nostra salute”.
“Ancora – prosegue Traferri – che dire delle modalità di delibera assembleare? I quorum deliberativi (ossia la percentuale idonea a considerare una votazione valida) sono ben poco rappresentativi; se è vero infatti che il Co.sma.ri è posseduto in quote differenti da 57 comuni membri, ed è nei fatti un ente a capitale totalmente pubblico, per la validità di una decisione si applica pari pari il criterio deliberativo privatistico consistente nell’espressione della maggioranza delle quote, e non dei singoli comuni; cosa di per sé non preoccupante se non fosse che ad esempio Macerata, Tolentino, Cingoli e Civitanova, sono idonei da soli a garantire il 51% del tavolo assembleare, e quindi nei fatti in grado di imporre la loro volontà nei residui 53 comuni senza che questi possano avere alcuna voce in capitolo, alla faccia della democrazia, e del controllo analogo”.
Un’altra critica riguarda l’art. 18, per cui il Co.sma.ri è autorizzato “a costituire società o a detenere quote di maggioranza in altre partecipate”. “Ecco pronto – scrive Traferri – il tavolo per piazzare amici di amici nelle nuove poltroncine che si verranno così a creare. Tutto legale ovviamente, ma è la solita vecchia storia del “tu fai un favore a me, io ti piazzo il tuo amico qua, creando questa società controllata, tanto a pagare siamo sempre noi”. Sempre in attinenza con l’argomento denaro pubblico, “è previsto – incalza Traferri – per i sindaci soci un gettone di presenza per la partecipazione alle assemblee: ma come, non rientra nel ruolo istituzionale di ogni sindaco quello di partecipare alle riunioni delle partecipate? Non si recano i sindaci con auto ed autista comunale alle suddette riunioni? Quale è allora il senso di questo gettone?”.
Tra le pecche dello statuto Traferri indica ancora “l’approvazione della carta dei servizi (ossia il contenuto stesso del servizio offerto) e quella dell’approvazione di contratti o fideiussioni: ricordiamo che senza espressa previsione tali funzioni potrebbero essere esercitate dal Consiglio di Amministrazione, organo diverso e sicuramente non rappresentativo dei comuni soci”, “ogni forma di previsione espressa che vieti di ricoprire ruoli dirigenziali presidenziali o amministrativi a condannati, così come manca ogni forma di previsione espressa di incompatibilità per le cariche di amministratore, per chiunque ricopra altri incarichi pubblici al fine di evitare una duplicazione e conseguente accentramento di potere”.
Traferri propone quindi “un modello di statuto alternativo, uno statuto Co.sma.ri “virtuoso”, scritto di suo pugno insieme ad altri attivisti M5S, che fa piazza pulita di queste presunte mancanze, integrandole con previsioni a suo dire più democratiche e rispettose delle prerogative dei Comuni soci del consorzio”.
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La differenziata già non si fa più?
Queste spartizioni di torte mi fanno vomitare.
Buon lavoro Ciurlanti……solo peccato che sia l’uomo del sindaco di Macerata che ha dato sempre tanti problemi al Consmari….senza Macerata ben altri sarebbero stati il servizio ed il conti della società!
Centro destra e centro sinistra: quando la logica è questa non sono certo i migliori ad essere nominati, seppur bravi.
Basta con gente che siede in più cda.
Singolare questa coincidenza che vede il connubio tra Cultura e Monnezza: Ciurlanti a Macerata e Silenzi a Civitanova. Evidentemente abbiamo sempre sottovalutato l’importanza culturale che la monnezza ha finalmente deciso di rivendicare.Sempre bistrattata da noi poveri ignoranti, che l’abbiamo sempre vistal come rifiuto…del superfluo e basta mentre amministratori di cultura la vedono magari come propaggine del rifiuto… intellettuale di vederla nella sua differenziazione interna un mero strumento di potere anche economico. Ben sappiamo che la monnezza si pesa usando l’unita di misura ” Euros and Power “. In pratica oggi sei qualcuno solo se sei un monnezzaro tecnico. Buon anno alla monnezza culturalmente rivalutata e ai suoi amministratori politici.
La possibilità per il COSMARI di operare fuori dalla provincia di Macerata potrebbe non significare esclusivamente che si possa raccogliere e smaltire ” monnezza” da tutta Italia ma partecipare a gare di appalto per gestione di altri “cicli dei rifiuti solidi urbani” ovvero, raccolta e smaltimento in impianti del luogo dove si potrebbe andare a gestire.
D’altro canto il COSMARI possiede una invidiabile competenza specifica oltre che una gestione economica che consente di mantenere le tariffe tra le più basse d’ Italia. O no ?
Quanta ipocrisia politica nelle parle del segretario del PD .l’ex Presidente Sparvoli seppur aveva saputo mantenere la barra diritta nelle funzioni del Cosmari.Ora con il pacco di Natale i partiti non solo continuano a sedere nel CDA ma il Consorzio diventa altra cosa.Arriveranno rifiuti da fuori regione l’inceneritore di Castelraimondo probabilmente brucerà anche rifiuti,le poltrone aumenteranno. Se oggi il Cosmari diventa progressivamente uno strumento che si allontana ancora di più dai cittadini ed entra pienamente nell’area della partitocrazia delle larghe intese fra PD e PDL.
Come sarei curioso di saper quale formula del Manuale Cencelli sia stata applicata a questa vicenda.
L’ oramai ex presidente Saprvoli, si è banalmente “troppo” concentrato sul lavoro da fare, e non è stato invece attento a quello che, il politico di professione o presunto tale, è tenuto a fare e cioè, tessere la tela di amicizie e poi disfarla se cambia vento…….. politico!
Solitamente squadra vincente non si cambia….
Ma qui dopo che non ci sono piu’ margini per l’edilizia, bisogna trovare altri business….
E pensiamo allora ai rifiuti…
Campania docet,
Fuori chi ha lavorato tanto e bene e dentro chi piace a chi di dovere.
Buon lavoro anche ai nuovi ma attenzione.. prima o poi qualcuno si stuferà…..
Si è appena conclusa l’assemblea del COSMARI. Trsformato in srl con uno statuto confezionato su misura, che lascia aperta ogni opzione alle future modifiche di legge, con un’impronta privatistica e neanche un accenno alla salvaguardia dell’ambiente (nel precedente c’era ma è servito a poco), il cda frutto di nomine e equa spartizione tra i partiti, possibilità di creare altre società partecipate e controllate per “valorizzare” oltre ai rifiuti anche i dipendenti, (dirigenti?) tanto per citarne qualcuna. Presentato un emendamento salva coscienza, di nessuna influenza sulla gestione.
x Benedetti:
“l’invidiabile competenza specifica” non potrebbe essere utilizzata per far sparire quella NON INVIDIABILE puzza che arriva fino a Trodica? O NO ?!
Avremmo preferito Broccolo che avrebbe garantito maggiore automia da Macerata; bene la professionalità di Cirlante se sarà non Maceratadipendente. Curiosi di vedere la contropartita che Recanati, Civitanova ecc. riceveranno come contropartita……