Cosmari, convergenza
su Ciurlanti presidente
I nomi dei prossimi consiglieri

I sindaci di centrodestra hanno dato il via libera sull'amministratore dell'istituzione Macerata Cultura. Salvo sorprese, ad affiancarlo nel Cda ci saranno Maria Elena Sacchi, Rosalia Calcagni, Armando Vitali e Paolo Gattafoni. Dopo le dimissioni di due giorni fa, arrivano a Sparvoli gli apprezzamenti della segretaria provinciale Pd, Teresa Lambertucci. Chiara Traferri dei 5 Stelle di Porto Recanati: "Ci hanno preparato il pacco di Natale"

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Graziano Ciurlanti

Graziano Ciurlanti

di Marco Ricci

Stanno giungendo a conclusione gli ultimi contatti tra sindaci di centrodestra e sindaci di centrosinistra per stabilire quale sarà la prossima governance del Cosmari, il consorzio per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti che a breve si trasformerà in srl, dopo aver ottenuto dalla Provincia di Macerata la gestione pubblica del servizio per i prossimo quindici anni. Domani mattina sarà infatti l’assemblea dei soci a ratificare la composizione del consiglio di amministrazione, del collegio sindacale e del collegio dei revisori dei conti. A meno che non ci siano sorprese dell’ultimo minuto, il prossimo presidente del Cda sarà il maceratese Graziano Ciurlanti il cui nome è stato proposto dal sindaco di Macerata, Romano Carancini. Ad affiancarlo, su indicazione dei Comuni di centrosinistra e presumibilmente del sindaco di Recanati, Francesco Fiordomo, ci sarà l’avvocato di Recanati Maria Elena Sacchi la quale, al momento, siede anche nel Cda di Astea.

l'intervento del sindaco di Macerata Romano Carancini  durante un'assemblea del Cosmari

l’intervento del sindaco di Macerata Romano Carancini durante un’assemblea del Cosmari

I nomi dei restanti tre consiglieri, espressione dei sindaci di centrodestra, dovrebbero essere quelli di Rosalia Calcagni, funzionaria del Comune di Tolentino, del commercialista cingolano Armando Vitali e dell’avvocato Paolo Gattafoni, indicato dal Comune di Potenza Picena. Su suggerimento dei sindaci di centrodestra, inoltre, a presiedere il collegio dei revisori dovrebbe sedere il commercialista Pierlorenzo Giuli di Pioraco. Molto probabile è anche la presenza del commercialista civitanovese Augusto Frinconi tra i membri del collegio sindacale.

Il nuovo assetto amministrativo è stato stabilito dai sindaci della Provincia attraverso una serie di contatti tra le parti, lasciando che il centrosinistra esprimesse la presidenza e il centrodestra la maggioranza dei consiglieri. Nelle intenzioni delle parti, quella di avere una governance il più possibile condivisa, evitando frizioni e cercando di ottenere il massimo della convergenza sui nomi proposti, per proseguire in quella coesione di indirizzi che hanno contraddistinto il Cosmari durante questi anni. Le regole statutarie, inoltre, richiedono che vi sia una lista di nomi in grado di ottenere i tre quarti dei voti disponibili, spingendo così ad una sintesi tra i 57 Comuni soci del consorzio.

Daniele Sparvoli, presidente del Cosmari

Daniele Sparvoli, presidente del Cosmari

L’assemblea di domani vedrà l’assenza di quello che fino a ieri è stato il presidente del Cosmari. Daniele Sparvoli, infatti, dopo la decisione dei sindaci di centrosinistra di non rinnovargli l’incarico nonostante gli importanti obiettivi raggiunti, ha presentato due giorni fa le proprie dimissioni (leggi l’articolo). Dopo aver già incassato ieri il  riconoscimento per il lavoro da lui svolto da parte dell’ex sindaco di Camerino, Dario Conti, oggi sono arrivati a Sparvoli gli apprezzamenti del segretario provinciale del Partito Democratico, Teresa Lambertucci, la quale, in una sua dichiarazione, ha espresso stima ed affetto nei confronti del presidente uscente.

Teresa Lambertucci, segretario provinciale Pd

Teresa Lambertucci, segretario provinciale Pd

“ In vista del rinnovo degli organi del Cosmari – ha dichiarato Teresa Lambertucci – il mio primo pensiero va a Daniele Sparvoli per il lavoro da lui svolto con sapienza e impegno, permettendo al consorzio di raggiungere risultati per certi versi storici, consegnando alla comunità provinciale, tra l’altro, l’anticipazione di fatto della disposizione prevista dalla legge di stabilità 2015 sulla riduzione del numero delle partecipate. Come ho già avuto modo di esprimere, e come ha espresso di recente la direzione provinciale del Pd, un anno fa la gestione dei rifiuti della Provincia era in capo a tre società, Cosmari, Sintegra, Smea. Dal primo gennaio invece sarà solo la nuova Cosmari srl ad erogare il servizio di raccolta, stoccaggio, recupero e smaltimento dei rifiuti. Questo risultato – ha proseguito la segreteria Pd – è stato frutto di un lavoro di squadra che abbiamo fatto insieme: partiti, sindacati, amministratori, cda del Cosmari e presidente. Senza retorica vorrei esprimere un’attestazione di stima imprenditoriale e politica, oltre che di amicizia personale, nei confronti del presidente uscente, sentimenti che per me continueranno ad esserci anche dopo la sua uscita dal cda. In questi anni Sparvoli si è trovato sulle spalle la rappresentanza di un complesso ed importante consorzio pubblico, assumendo su di sé anche responsabilità legali a lui riferibili – in quanto presidente – ma derivanti da situazioni di cui non era diretto responsabile. Il tutto, va ribadito, senza percepire alcuna indennità di carica. Voglio dunque ringraziare pubblicamente Daniele Sparvoli – ha concluso la segretaria provinciale del Pd – estendo il  ringraziamento a tutti gli altri componenti del consiglio di amministrazione i quali, al pari del presidente, hanno svolto dal 2010 la loro opera a titolo gratuito”.

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Chiara Traferri, attivista del M5S Porto Recanati, collabora alla cattedra di Storia delle Relazioni Internazionali alla Sapienza di Roma

Chiara Traferri, attivista del M5S Porto Recanati, collabora alla cattedra di Storia delle Relazioni Internazionali alla Sapienza di Roma

Sulla trasformazione del Cosmari in srl interviene a titolo personale Chiara Traferri del M5S Porto Recanati, collaboratrice alla cattedra di Storia delle Relazioni Internazionali a Uniteramo, che da alcuni mesi segue e studia la vicenda. Oltre al rischio-biogas, già paventato dai Movimenti 5 Stelle della provincia di Macerata, Traferri punta il dito su diversi articoli dello statuto approvato in questi mesi dai 57 comuni del consorzio.

L’art. 4 parla infatti della possibilità, per il Cosmari, di operare “anche al di fuori del bacino provinciale”, il che per Traferri lascerebbe “la porta aperta ai rifiuti provenienti da fuori regione”. In quello che Traferri chiama il “pacco di Natale” per i cittadini della provincia è anche soppresso un brano che prevede “pubblicazione delle delibere e dei verbali assembleari. Cari cittadini, in questo modo non avremo più possibilità alcuna di controllare ciò che succede sopra le nostre teste, con le nostre tasche e con la nostra salute”.

“Ancora – prosegue Traferri – che dire delle modalità di delibera assembleare? I quorum deliberativi (ossia la percentuale idonea a considerare una votazione valida) sono ben poco rappresentativi; se è vero infatti che il Co.sma.ri è posseduto in quote differenti da 57 comuni membri, ed è nei fatti un ente a capitale totalmente pubblico, per la validità di una decisione si applica pari pari il criterio deliberativo privatistico consistente nell’espressione della maggioranza delle quote, e non dei singoli comuni; cosa di per sé non preoccupante se non fosse che ad esempio Macerata, Tolentino, Cingoli e Civitanova, sono idonei da soli a garantire il 51% del tavolo assembleare, e quindi nei fatti in grado di imporre la loro volontà nei residui 53 comuni senza che questi possano avere alcuna voce in capitolo, alla faccia della democrazia, e del controllo analogo”.

Un’altra critica riguarda l’art. 18, per cui il Co.sma.ri è autorizzato “a costituire società o a detenere quote di maggioranza in altre partecipate”. “Ecco pronto – scrive Traferri – il tavolo per piazzare amici di amici nelle nuove poltroncine che si verranno così a creare. Tutto legale ovviamente, ma è la solita vecchia storia del “tu fai un favore a me, io ti piazzo il tuo amico qua, creando questa società controllata, tanto a pagare siamo sempre noi”. Sempre in attinenza con l’argomento denaro pubblico, “è previsto – incalza Traferri – per i sindaci soci un gettone di presenza per la partecipazione alle assemblee: ma come, non rientra nel ruolo istituzionale di ogni sindaco quello di partecipare alle riunioni delle partecipate? Non si recano i sindaci con auto ed autista comunale alle suddette riunioni? Quale è allora il senso di questo gettone?”.

Tra le pecche dello statuto Traferri indica ancora “l’approvazione della carta dei servizi (ossia il contenuto stesso del servizio offerto) e quella dell’approvazione di contratti o fideiussioni: ricordiamo che senza espressa previsione tali funzioni potrebbero essere esercitate dal Consiglio di Amministrazione, organo diverso e sicuramente non rappresentativo dei comuni soci”, “ogni forma di previsione espressa che vieti di ricoprire ruoli dirigenziali presidenziali o amministrativi a condannati, così come manca ogni forma di previsione espressa di incompatibilità per le cariche di amministratore, per chiunque ricopra altri incarichi pubblici al fine di evitare una duplicazione e conseguente accentramento di potere”.

Traferri propone quindi “un modello di statuto alternativo, uno statuto Co.sma.ri “virtuoso”, scritto di suo pugno insieme ad altri attivisti M5S, che fa piazza pulita di queste presunte mancanze, integrandole con previsioni a suo dire più democratiche e rispettose delle prerogative dei Comuni soci del consorzio”.

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